In un’epoca in cui l’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo il modo di operare delle aziende, Cisco ha presentato AI Defense, una soluzione innovativa destinata a diventare il punto di riferimento globale per la sicurezza dell’AI. Annunciata nel corso di una sessione esclusiva ospitata da The Rundown AI, una newsletter quotidiana dedicata ai progressi dell’AI, Jeetu Patel, Executive Vice President e Chief Product Officer di Cisco, hanno illustrato come questa innovazione affronti le sfide critiche nella protezione dei sistemi di AI.
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Apple sta portando l’intelligenza artificiale anche nell’app Mail di macOS, introducendo funzionalità innovative che promettono di trasformare la gestione della posta elettronica. Con l’aggiornamento macOS 15.4, l’app Mail sarà dotata di capacità avanzate di smistamento automatico delle email, consentendo di organizzarle in categorie come transazioni, promozioni e altre classi di contenuti. Inoltre, sarà possibile evidenziare automaticamente le email considerate prioritarie, posizionandole in cima alla casella di posta, semplificando la gestione dei messaggi più urgenti.
Queste funzionalità si basano su algoritmi di intelligenza artificiale progettati per comprendere il contenuto e il contesto delle email, offrendo una categorizzazione personalizzata che rispecchia le esigenze specifiche dell’utente. Già integrate nell’app Mail per iPhone con l’aggiornamento iOS 18.2, queste caratteristiche hanno dimostrato la loro efficacia nel migliorare l’efficienza nella gestione della posta elettronica. Ora, Apple amplia questa esperienza all’ecosistema macOS, garantendo una coerenza funzionale tra i dispositivi.
TikTok non è stato più accessibile negli Stati Uniti a partire da sabato sera, poco prima che entrasse in vigore il divieto a livello nazionale sulla popolare app di social media di ByteDance il 19 gennaio. Tuttavia, dopo che il presidente eletto Donald Trump ha lasciato intendere che avrebbe rinviato il divieto dopo il suo ritorno alla Casa Bianca lunedì 20 gennaio, dichiarando che nessuna tech company Usa sarebbe stata perseguita per aver supportato in qualche modo l’App dopo il ban, è tornata disponibile per il pubblico americano.
OpenAI ha recentemente completato lo sviluppo del suo nuovo modello di intelligenza artificiale, o3-mini, focalizzato sul miglioramento delle capacità di ragionamento. Il CEO Sam Altman ha annunciato che il rilascio è previsto nelle prossime settimane, includendo sia l’API che l’integrazione con ChatGPT, in risposta ai feedback degli utenti.
Le minacce informatiche che sfruttano l’Intelligenza Artificiale sono in aumento, trasformando il panorama della sicurezza digitale. Tra i nuovi attori emergenti spicca FunkSec, un gruppo di hacker che ha rivoluzionato le dinamiche dell’hacking combinando l’uso di AI avanzata e strategie di propaganda digitale. Il gruppo è stato identificato da Check Point Research, una delle principali agenzie globali di sicurezza informatica.
La Fondazione Compagnia di San Paolo mette in campo 4 milioni di euro per l’Intelligenza Artificiale per il quadriennio 2025-2028. Le risorse sosterranno il Compagnia di San Paolo Institute for Advanced Study, un centro di alta innovazione che punta a promuovere l’eccellenza nella ricerca, attrarre talenti internazionali a Torino e accelerare l’innovazione tecnologica, con un impatto sia locale sia nazionale.
L’evento “Medicina Digitale, Telemedicina e Responsabilità Civile”, organizzato da AiSDeT (Associazione Italiana per lo Sviluppo della Telemedicina), si terrà il 6 febbraio 2025, dalle 09.15 alle 13.40, presso l’Hotel Nazionale, Sala Cristallo, a Roma.
Giovedì scorso, una selezionata élite di circa 200 fondatori e investitori ha sciamato nel lussuoso club privato Mar-a-Lago a Palm Beach, residenza simbolo dell’ex presidente Donald Trump. Qui, tra calici scintillanti e un’atmosfera più adatta a un romanzo di Fitzgerald che a un vertice di innovazione, hanno gustato spigola scottata e torta al lime. Non mancava nemmeno un tocco di marketing spudorato: ogni ospite ha ricevuto un cappellino nero con il solenne slogan “Make Nuclear Great Again“. Un omaggio perfetto da parte di Valar Atomics, una delle startup ospiti, per celebrare le speranze di un futuro reso glorioso da deregulation a pioggia nei settori spaziale e nucleare. La festa non era solo nei piatti: l’ambizione condivisa era quella di cavalcare il caos regolamentare per spianare la strada al prossimo “boom” tecnologico.
Secondo il Rapporto Istat su Imprese e Tecnologia, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nell’industria italiana cresce. In termini assoluti, rispetto al 2023, il numero di imprese che utilizzano almeno una delle tecnologie AI aumenta del 71%, facendo registrare la variazione massima per l’AI generativa (+163,5%) e quella minima per l’AI utile all’automazione industriale e alla movimentazione delle macchine (+3,7%).
La recente pubblicazione della regola denominata “Artificial Intelligence Diffusion” nel Federal Register degli Stati Uniti il 15 gennaio rappresenta un punto cruciale per il controllo strategico delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale. Con una dichiarazione della Casa Bianca che sottolinea la necessità di mantenere il controllo tecnologico sulle innovazioni chiave, il governo americano si pone l’obiettivo di proteggere la sicurezza nazionale e rafforzare la leadership economica e tecnologica del Paese.
Il regolamento entrerà in vigore dopo 120 giorni dalla pubblicazione e impone un regime di licenze globali per i prodotti Nvidia che rientrano nei parametri definiti come 3A090.a o 4A090.a. Tra i dispositivi interessati si trovano soluzioni di punta come A100, H100, B100 e la serie RTX 6000 Ada, insieme ad altre tecnologie di alto livello. La mossa mira a bilanciare la protezione dell’innovazione americana con l’accesso da parte di nazioni alleate, che potranno beneficiare di queste tecnologie senza restrizioni.
Quest’anno si apre con una straordinaria opportunità per i giovani under25: una call che invita la nuova generazione a essere protagonista della costruzione del domani. Lanciata attraverso i canali social di RFW®, questa iniziativa incarna la visione di un futuro disegnato da chi lo vivrà, un futuro che prende forma grazie all’immaginazione e all’energia delle nuove generazioni.
Le modalità di partecipazione alla Call for Under25 sono pensate per valorizzare le aspirazioni e il talento dei giovani. Si può scegliere di candidarsi come Speaker, per salire sui prestigiosi palchi di RFW25 e condividere idee innovative con leader del settore, visionari e pionieri. Oppure come Ambassador dell’evento, diventando promotori di attività e iniziative rivolte alla propria community. E, infine, come Shadow, entrando dietro le quinte dell’organizzazione come volontari e vivendo in prima persona l’esperienza di realizzare una manifestazione di tale portata.
In un contesto nel quale le aziende sono sempre più impegnate a rispettare i criteri ESG (Environmental, Social, Governance) – a parte qualche presa di posizione da parte di grandi fondi di investimento internazionali per questioni esclusivamente speculative e di cui parleremo nei prossimi giorni con un articolo ad hoc – l’adozione di tecnologie innovative è diventata una leva cruciale per accelerare i progressi verso la sostenibilità. Eppure, nonostante il 92% delle organizzazioni riconosca l’importanza strategica degli obiettivi ambientali, solo il 21% utilizza la tecnologia e i processi di trasformazione digitale per ridurre la propria impronta ecologica. Sono i dati che emergono dalla seconda edizione del Global Sustainability Barometer, commissionato da Microsoft e Kyndryl.
Quando le nazioni più potenti del mondo hanno cercato una guida su come l’intelligenza artificiale (IA) potrebbe influenzare le loro economie, si sono rivolte ad Anton Korinek, professore di economia presso la Darden School of Business dell’Università della Virginia. La sua esperienza nel prevedere gli impatti economici di una possibile automazione su vasta scala, in cui l’IA potrebbe rimpiazzare molte delle mansioni attualmente svolte dall’uomo, lo ha reso una figura centrale nel dibattito globale.
Korinek è stato selezionato tra pochi esperti internazionali per redigere un rapporto destinato ai recenti incontri delle nazioni del G7. Attraverso i suoi studi, ha delineato un quadro di “disruption” e “collasso salariale” che potrebbe accompagnare l’espansione dell’IA nei settori economici.
Attraverso la storia, le tecnologie a uso generale hanno segnato tappe fondamentali nella trasformazione della società, cambiando il corso dell’economia, delle industrie e della vita quotidiana. Tecnologie come la macchina a vapore, la stampa, l’elettricità e Internet hanno inaugurato epoche di progresso senza precedenti. Oggi, l’intelligenza artificiale (IA) si presenta come la più recente e potenzialmente più rivoluzionaria tecnologia a uso generale, con un potenziale straordinario per guidare trasformazioni decisive verso gli obiettivi di sostenibilità globale.
Un recente studio del 2023, Accelerating Sustainability with AI: A Playbook, mette in evidenza come l’IA possieda tre capacità chiave: prevedere e ottimizzare sistemi complessi, accelerare lo sviluppo di soluzioni sostenibili e potenziare la forza lavoro per raggiungere obiettivi che prima sembravano inaccessibili. Questi attributi rendono l’IA un alleato imprescindibile per affrontare le sfide climatiche e ambientali. Negli ultimi anni, numerosi esempi hanno dimostrato come l’IA possa tradurre il suo potenziale in azioni concrete, contribuendo a soluzioni innovative e sostenibili.
L’affermazione di Becky Loop, Direttrice dell’Architettura di Piattaforma presso Apple, sottolinea il potenziale rivoluzionario di UALink nel superare le sfide legate alla connettività e nell’aprire nuove possibilità per l’adozione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questo progetto emerge come un tassello chiave in un panorama tecnologico che richiede infrastrutture più sofisticate e versatili per soddisfare la crescente domanda di risorse computazionali avanzate e comunicazioni più fluide.
UALink, secondo le prime indicazioni, sembra posizionarsi come una soluzione all’avanguardia, mirata a unificare e ottimizzare l’interconnessione tra dispositivi, sistemi e piattaforme digitali. Grazie alla combinazione di hardware innovativo e architetture software scalabili, questa tecnologia potrebbe consentire la gestione più efficiente di reti di dati, favorendo la creazione di ecosistemi intelligenti e interconnessi. L’approccio modulare di UALink si rivela particolarmente adatto per soddisfare la necessità di scalabilità, elemento cruciale in un’era in cui i dati crescono esponenzialmente e le applicazioni AI diventano sempre più pervasive.
Luma Labs ha annunciato il lancio di Ray2, un innovativo modello di generazione video basato sull’intelligenza artificiale che promette di trasformare il panorama creativo. Questo strumento rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai modelli precedenti, grazie a un livello di sofisticazione e precisione che consente agli utenti di creare contenuti video ad alta definizione semplicemente fornendo descrizioni testuali.
In Italia, un caso simile potrebbe sollevare questioni legali sotto l’accusa di conflitto d’interessi o abuso di potere, ma negli Stati Uniti si muove in un contesto normativo e culturale diverso, dove la trasparenza e il potenziale rischio di corruzione rimangono centrali. L’attenzione si è recentemente focalizzata su importanti donazioni effettuate dai giganti della tecnologia per il fondo inaugurale del Presidente eletto Donald Trump. Elizabeth Warren e Michael Bennet, senatori democratici, hanno alzato la voce chiedendo spiegazioni dirette a colossi come Amazon, Apple, Google, Meta, Microsoft, OpenAI e Uber.
Secondo le lettere inviate ai CEO e ai consigli di amministrazione di queste aziende, i senatori sospettano che tali contributi abbiano il duplice obiettivo di “evitare controlli, limitare la regolamentazione e guadagnarsi favori” dall’amministrazione Trump. La questione è particolarmente delicata considerando che molte di queste aziende sono già sotto la lente di ingrandimento del governo per indagini antitrust e regolamentazioni.
BF Spa, il più grande gruppo agro-industriale italiano e holding di Bonifiche Ferraresi, la maggiore azienda agricola italiana con circa 11.000 ettari di SAU (Superficie Agricola Utilizzata), e Leonardo, leader nell’innovazione tecnologica, rafforzano la loro collaborazione per lo sviluppo agroindustriale e tecnologico nel continente africano. Questa intesa, firmata oggi dal presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, e dall’amministratore delegato di BF, Federico Vecchioni, con il coordinatore della struttura di missione del Piano Mattei, Fabrizio Saggio, rappresenta un passo concreto per l’attuazione del piano strategico promosso dalla Presidenza del Consiglio.
Ebbene sì, mentre noi comuni mortali ci preoccupiamo se il nostro avvocato risponderà mai alla nostra mail sulla causa contro il vicino rumoroso, Sequoia Capital si dedica a riscrivere il futuro del diritto con una scommessa miliardaria su Harvey. E no, non parliamo del coniglio immaginario, ma di una startup che promette di fare per gli avvocati ciò che Netflix ha fatto per i DVD: renderli obsoleti. O quasi.
Harvey, l’astro nascente dell’intelligenza artificiale legale, sta cercando di raccogliere 300 milioni di dollari con una valutazione che fa girare la testa: 3 miliardi. Un numero che non solo dà i brividi ma che, come dicono gli esperti, ha tutto a che vedere con i ricavi stratosferici che la startup sta macinando. Parliamo di un fatturato ricorrente annuale che ha saltato dai 10 milioni dell’anno scorso ai 50 milioni attuali. Insomma, roba da far impallidire i concorrenti.
Aspetta un attimo. Siamo in un dramma giudiziario o in un episodio di Ai confini della realtà? Perché la storia non di uno, ma di due startup di intelligenza artificiale legale chiamate Harvey, entrambe collegate a un Winston, sembra meno una coincidenza e più l’inizio di un elaborato mistero giudiziario. E se questo non bastasse per attivare i sensori dell’intrigo legale, una di queste Harveys sembra essere sparita nel nulla da un giorno all’altro. Puff. Svanita. E ora, immagina un sottofondo musicale inquietante.
Un secondo Harvey? E perché si chiama Winston?
Eppure, proprio ieri, un’altra curiosa svolta. È emerso un secondo prodotto legale chiamato Harvey, anch’esso descritto come un avvocato AI. Come se non bastasse, il titolo della pagina e la descrizione nei metadata non si riferivano a “Harvey, avvocato AI”, ma a “Winston, avvocato AI”. Sì, proprio il nome di uno dei fondatori del primo Harvey.
Coincidenza? Tributo? O qualcosa di più oscuro? Le domande si accavallano. Chi è il secondo Harvey, e perché utilizza il nome Winston? E soprattutto, perché questo nuovo Harvey sembra essere sparito così rapidamente come è apparso?
Roberto Navigli, professore presso l’Università di Roma “La Sapienza,” ha raggiunto un traguardo straordinario ricevendo l’AAAI Fellowship, uno dei massimi riconoscimenti mondiali nel campo dell’intelligenza artificiale. Conferito dall’Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI), questo titolo è riservato a studiosi che hanno contribuito in modo significativo e duraturo al progresso del settore, riconoscendone non solo l’eccellenza accademica, ma anche l’impatto globale.
Essere nominati Fellow dell’AAAI rappresenta una consacrazione che pochi studiosi italiani hanno ottenuto, in particolare tra quelli che conducono la loro attività di ricerca nel sistema accademico nazionale. Questo fatto sottolinea non solo la competitività e l’eccezionalità di Navigli, ma anche la rilevanza delle sue ricerche nel posizionare l’Italia come protagonista nel panorama globale dell’intelligenza artificiale.
Il 16 gennaio 2025, Blue Origin ha segnato una pietra miliare nel settore aerospaziale con il lancio inaugurale del suo razzo New Glenn dal Launch Complex 36 presso la Cape Canaveral Space Force Station, in Florida.
Questo evento rappresenta l’ingresso ufficiale dell’azienda nel mercato dei lanci orbitali, posizionandola come concorrente diretto di SpaceX.
l razzo, battezzato in onore di John Glenn, il primo americano ad orbitare attorno alla Terra, ha trasportato con successo un prototipo di satellite, raggiungendo l’orbita terrestre 13 minuti dopo il decollo. Tuttavia, il tentativo di recuperare il primo stadio del razzo su una chiatta nell’Atlantico non ha avuto successo. Nonostante ciò, l’obiettivo primario della missione, ovvero l’inserimento in orbita, è stato raggiunto, segnando un significativo passo avanti per l’azienda fondata da Jeff Bezos.
Il 16 gennaio 2025, a Bruxelles, i leader tecnologici europei Ericsson e Nokia hanno ospitato il summit “A New Industrial Ambition for Europe“, unendo forze con ASML e SAP per affrontare le sfide critiche che l’Europa deve affrontare nel settore tecnologico. L’obiettivo principale dell’incontro è stato quello di stimolare un’azione concertata tra industria e responsabili politici per garantire la prosperità tecnologica ed economica del continente attraverso l’innovazione, gli investimenti e la leadership digitale.
Durante il summit, sono emerse preoccupazioni significative riguardo al divario crescente tra l’Europa e altre regioni del mondo in termini di ricerca e sviluppo (R&S). Le aziende tecnologiche europee si trovano ad affrontare un deficit di 450 miliardi di euro negli investimenti in R&S rispetto a Stati Uniti e Cina. Questo squilibrio contribuisce a un divario di produttività del 20% annuo, con le aziende statunitensi che investono il 60% in più in R&S, consolidando così la loro posizione di leadership tecnologica.
E.ON fissa nuovi standard per l’uso etico dell’Intelligenza Artificiale, puntando su innovazione, formazione e rispetto delle normative europee. Il Consiglio di Amministrazione del gigante europeo dell’energia, il Consiglio Aziendale Europeo e altri organi rappresentativi hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta che stabilisce linee guida per un utilizzo responsabile e trasparente dell’AI.
Microsoft sta rilanciando il suo Copilot Chat gratuito per le aziende, integrando la possibilità di utilizzare agenti AI direttamente all’interno della piattaforma Microsoft 365. Questo aggiornamento segna un nuovo passo della compagnia per familiarizzare le aziende con l’uso dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro, con l’obiettivo di incentivare l’adozione di Microsoft 365 Copilot a pagamento, al costo di 30 dollari per utente al mese. La mossa arriva in un momento in cui la competizione, rappresentata principalmente da ChatGPT e Gemini di Google, sta crescendo, ma Microsoft sembra fiduciosa che la sua offerta sia in grado di distinguersi nel mercato.
Il Copilot Chat è essenzialmente una riorganizzazione di quello che era noto come Bing Chat Enterprise, ma con importanti novità. La principale aggiunta riguarda l’integrazione degli agenti AI, che sono ora accessibili direttamente all’interno dell’interfaccia di chat. In precedenza, gli utenti potevano accedere agli agenti solo tramite il servizio completo di Microsoft 365 Copilot, disponibile esclusivamente a pagamento. Questi agenti AI sono progettati per funzionare come colleghi virtuali, capaci di monitorare le caselle di posta elettronica o di automatizzare una serie di attività aziendali.
Con l’imminente divieto di TikTok negli Stati Uniti, molti utenti americani stanno migrando verso l’app cinese RedNote, nota anche come Xiaohongshu o “Piccolo Libro Rosso”. Questa piattaforma, inizialmente concepita come guida per lo shopping, ha evoluto la sua offerta diventando un punto di riferimento per contenuti lifestyle, attirando circa 300 milioni di utenti, prevalentemente appartenenti alla classe media cinese.
Microsoft e Google rivoluzionano la fatturazione AI: modelli di prezzo più flessibili per le aziende
Il 10 gennaio 2025, Microsoft e Google hanno introdotto modifiche significative ai loro modelli di fatturazione per le soluzioni di intelligenza artificiale destinate ai clienti aziendali, segnando un passo importante nel tentativo di accelerare l’adozione di tecnologie avanzate e aumentare i ricavi legati all’AI. Entrambe le aziende stanno cercando di adattare le loro offerte per soddisfare le esigenze mutevoli delle imprese, proponendo modelli di prezzo più dinamici, che puntano a far crescere l’utilizzo delle capacità di intelligenza artificiale generativa, pur mantenendo un’attenzione sulla sostenibilità e sulla trasparenza dei costi.
Microsoft ha recentemente modificato la sua strategia di fatturazione per il software AI aziendale, optando per un modello basato sul consumo anziché su una tariffa mensile fissa, che ha tradizionalmente caratterizzato i suoi pacchetti di software. Questa novità è un tentativo di rendere l’adozione dell’intelligenza artificiale più accessibile per le aziende, che potranno pagare solo per ciò che effettivamente utilizzano, in una logica che mira ad affinare e ottimizzare i costi aziendali. La novità riguarda principalmente le funzionalità “agente” del sistema, che sono in grado di automatizzare attività quotidiane, come la gestione delle domande dei dipendenti su politiche interne, senza la necessità di intervento umano. Questo approccio introduce una nuova struttura tariffaria: ad esempio, l’utilizzo di un chatbot che genera risposte brevi a domande aziendali avrà un costo minimo di circa un centesimo per messaggio, ma se il sistema dovesse attingere da altri dati aziendali per rispondere a richieste più complesse, il costo potrebbe aumentare fino a 30 centesimi per interazione.
Secondo recenti rapporti de The Wall Street Journal, emerge una tendenza preoccupante per il chatbot generativo di Google, Gemini, soprattutto se messo a confronto con i suoi concorrenti. Nonostante Google abbia fatto significativi progressi lanciando un’app ufficiale per iOS di Gemini, il gigante tecnologico sembra essere in ritardo nella corsa per conquistare i sottoscrittori a pagamento. I dati di Earnest Analytics riportano che circa il 60% degli utenti di Gemini Advanced che hanno pagato per l’abbonamento hanno continuato a sottoscrivere il servizio sei mesi dopo la registrazione. Questo dato è decisamente inferiore rispetto ai tassi di fidelizzazione dei suoi concorrenti, come ChatGPT Plus, che vanta una fidelizzazione del 70% nello stesso periodo.
Mistral AI, una delle principali startup europee nell’ambito dell’intelligenza artificiale, ha siglato una collaborazione importante con l’Agence France-Presse (AFP), una delle agenzie di stampa più rinomate al mondo. Questo accordo mira a potenziare l’assistente AI di Mistral, Le Chat, integrando il vasto contenuto giornalistico quotidiano di AFP, che produce circa 2.300 articoli in sei lingue diverse, tra cui francese, inglese, spagnolo, portoghese, tedesco e arabo.
Il cuore di questa partnership risiede nell’obiettivo di garantire che Le Chat possa fornire risposte precise, aggiornate e fondate su informazioni verificate, aderendo agli elevati standard giornalistici che AFP rappresenta da sempre. Arthur Mensch, CEO e cofondatore di Mistral AI, ha sottolineato che questo accordo consentirà a Le Chat di offrire risposte “affidabili, fattuali e aggiornate, verificate da giornalisti professionisti”.
IBM e L’Oréal hanno annunciato una collaborazione innovativa per sviluppare un modello di intelligenza artificiale (AI) dedicato alla creazione di cosmetici sostenibili. Questa iniziativa, presentata il 16 gennaio 2025, segna un passo significativo nel settore della bellezza, unendo le competenze scientifiche di L’Oréal con le tecnologie avanzate di AI di IBM.
Il nuovo modello di AI generativa (GenAI) sarà progettato per analizzare e ottimizzare i dati relativi alle formulazioni cosmetiche, consentendo a L’Oréal di utilizzare materie prime più sostenibili e ridurre gli sprechi energetici e materiali. Questo approccio mira a migliorare la performance e la soddisfazione del consumatore in ogni categoria di prodotto e in tutte le regioni del mondo. Si tratta di un’iniziativa pionieristica che potrebbe ridefinire l’innovazione nel settore della bellezza, integrando chimica e tecnologia in modo responsabile.
Recentemente, OpenAI ha interrotto l’accesso a un proprio sviluppatore che aveva integrato l’API in tempo reale di ChatGPT in un sistema di torretta controllabile tramite comandi vocali. Questo intervento è avvenuto in conformità con le politiche di OpenAI, che vietano l’utilizzo delle loro tecnologie per scopi legati alle armi.
Il sistema sviluppato era in grado di eseguire comandi vocali come “gira a sinistra” o “rispondi di conseguenza” con notevole precisione, dimostrando la facilità con cui i modelli linguistici possono essere integrati in sistemi potenzialmente letali. Questo episodio evidenzia le crescenti preoccupazioni riguardo al ruolo dell’intelligenza artificiale nell’automazione delle tecnologie militari, similmente ai droni autonomi capaci di individuare e colpire obiettivi senza intervento umano. I critici avvertono che ciò potrebbe offuscare la responsabilità in caso di crimini di guerra e normalizzare l’uso di armi autonome.
Levy Rozman, noto come GothamChess, ha recentemente organizzato uno spettacolare e bizzarro torneo di scacchi trasmesso in diretta sul suo canale. Protagonisti? Stockfish, il prodigio indiscusso degli scacchi digitali, contro sette chatbot basati su intelligenza artificiale generativa, tra cui ChatGPT, Gemini di Google e Grok di X, la piattaforma di Elon Musk.
Un esperimento che ha messo in luce, con un mix di comico e grottesco, le differenze tra l’intelligenza artificiale “pura”, specializzata in compiti specifici, e i modelli generativi, noti più per il loro talento nel creare contenuti che nel rispettare le regole.
Google ha recentemente annunciato un accordo con The Associated Press (AP) per integrare notizie in tempo reale nel suo chatbot basato su intelligenza artificiale, Gemini. Questo rappresenta il primo accordo di Google con un’agenzia di stampa per fornire aggiornamenti diretti attraverso la sua piattaforma AI.
L’obiettivo principale di questa collaborazione è arricchire l’utilità delle risposte fornite da Gemini, garantendo che gli utenti ricevano informazioni tempestive e accurate sugli eventi attuali. Kristin Heitmann, Chief Revenue Officer di AP, ha espresso soddisfazione per l’accordo, sottolineando l’importanza di fornire notizie precise e aggiornate a un pubblico globale.
Il presidente eletto Donald Trump sta considerando l’emissione di un ordine esecutivo per sospendere temporaneamente l’applicazione della legge, firmata dal presidente Joe Biden, che impone a ByteDance di vendere TikTok o affrontare un divieto negli Stati Uniti. Questa legge, che solleva preoccupazioni per la sicurezza nazionale, richiede che ByteDance ceda TikTok entro il 19 gennaio 2025; in caso contrario, l’app sarà bandita dai negozi di applicazioni statunitensi, rendendola inaccessibile agli utenti.
L’ordine esecutivo proposto da Trump potrebbe ritardare l’applicazione della legge di 60-90 giorni, concedendo più tempo per negoziare una soluzione che affronti le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale senza interrompere l’accesso a TikTok per i suoi circa 170 milioni di utenti statunitensi. Questa mossa riflette un cambiamento nella posizione di Trump, che in precedenza aveva cercato di vietare TikTok durante la sua presidenza, ma ora sembra favorevole a trovare un compromesso che preservi l’app.
Sulla transizione energetica “dobbiamo essere pragmatici, semplicemente perché la realtà lo richiede”. Sono le affermazioni della Premier Giorgia Meloni nel suo intervento alla Abu Dhabi Sustainability Week.
Nel panorama in evoluzione dell’innovazione industriale, le Climate Tech emergono come un’opportunità strategica per promuovere la competitività e la sostenibilità. A delineare questo scenario è Claudio Farina, Chief Strategy and Technology Officer di Snam, durante il recente EY Venture Capital Talk 2025. Con un focus sull’innovazione collaborativa, Farina ha spiegato come Snam stia adottando un approccio integrato che coinvolge corporate, startup e centri di ricerca per guidare la transizione energetica e abilitare la decarbonizzazione.
La compagnia spagnola di telecomunicazioni Telefonica ha subito un cyberattacco al suo sistema di ticketing interno, mediante il quale sarebbero stati sottratti 2,3 giga di dati che, secondo quanto hanno dichiarato fonti della compagnia dall’agenzia Europa Press, non riguarderebbero i suoi clienti.
Nel panorama odierno, le aziende stanno cercando costantemente soluzioni innovative che possano ottimizzare i loro processi, migliorare l’efficienza e rispondere in modo più personalizzato alle esigenze dei clienti. L’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale conversazionale (AI Conversazionale) rappresenta una delle soluzioni più promettenti in questo contesto.
Con questo studio gli autori: Nunzio Fiore (He/Him) Fabio Lecca Mario Sebastiani Alessandro Gabrielli Massimo Chiriatti, propongono una roadmap metodologica per le aziende che desiderano implementare soluzioni di AI conversazionale.
Questo articolo esplorerà un recente progetto di ricerca congiunto tra Memori, Lenovo e Araneum, focalizzandosi sull’autonomia delle soluzioni AI conversazionali on-premise.
Recentemente ho letto un bell’articolo dei MAESTRI di Wired : For Google’s Pixel Camera Team, It’s All About the Memories, che si è chiesto “Ma Real Tone è peggiorato?” Il Pixel 8A telefono da 500 dollari, 380 euro da noi, prometteva meraviglie, ma quel tanto decantato Real Tone, pensato per rappresentare meglio le tonalità della pelle specialmente per le persone di colore sembrava zoppicare.
L’amministrazione Biden ha intrapreso un passo audace per posizionare gli Stati Uniti come leader incontrastati nell’intelligenza artificiale, firmando un ordine esecutivo che punta alla costruzione di almeno sei giganteschi data center AI su terreni federali. Questa mossa strategica è accompagnata da misure per consolidare il controllo interno sullo sviluppo tecnologico critico, evidenziando l’importanza crescente della capacità computazionale come pilastro della competitività nazionale.
L’ordine arriva in un momento cruciale, subito dopo l’introduzione di nuovi controlli sull’esportazione di chip avanzati. La stretta connessione tra i due provvedimenti riflette una visione integrata che mira a rafforzare sia la base infrastrutturale che la filiera tecnologica americana, proteggendo il paese dal rischio di dipendenza esterna. Gli Stati Uniti riconoscono che la disponibilità di energia e di terreni adatti rappresenta una sfida fondamentale per i progetti di grande scala, motivo per cui il governo federale ha deciso di utilizzare i propri terreni come piattaforma di sviluppo privilegiata.
Intel Corporation, uno dei pionieri globali nel settore dei semiconduttori, ha annunciato la separazione della sua divisione di capitale di rischio, Intel Capital, in un’entità indipendente. La decisione rappresenta un passo cruciale nell’ambito di una strategia aziendale mirata a semplificare le operazioni interne e ottimizzare l’efficienza, un approccio che riflette un trend crescente tra i giganti tecnologici globali.
Intel continuerà a ricoprire il ruolo di investitore nella nuova società, che si appresta a consolidare la propria indipendenza entro la fine dell’anno. Con oltre 30 anni di esperienza nel venture capital, Intel Capital cambierà nome e cercherà nuovi partner finanziari, uscendo dal tradizionale modello di dipendenza esclusiva dalla casa madre. I 5 miliardi di dollari in asset attualmente gestiti rappresentano un’importante base per questa transizione, che consentirà all’entità rinnovata di accedere a capitali esterni.