Nel mondo digitale attuale, dove i creatori di contenuti devono spesso fare i conti con vasti archivi di video, la necessità di strumenti che semplifichino il processo di ricerca e gestione è più che mai urgente. L’intelligenza artificiale si sta rapidamente affermando come una delle soluzioni più promettenti per affrontare questa sfida. In questo contesto, una nuova startup, IJW (It Just Works), sta sviluppando una serie di prodotti innovativi per aiutare i creatori a estrarre e sfruttare al meglio i momenti visivi contenuti nelle loro librerie video. La startup si prepara a svelare la sua prima offerta, StarZero, al 1 Billion Followers Summit di Dubai, che si terrà domenica. (Paul Robert Cary Radu-Sebastian Amarie Ștefan-Gabriel Muscalu).
Categoria: Start Up
L’Epifania si avvicina, e come ogni anno, l’attesa dei regali è una questione di entusiasmo misto a delusione, con bambini e adulti che si tuffano nei loro nuovi gadget tecnologici, senza mai pensare a quelli vecchi, ormai dimenticati in un angolo polveroso delle loro case. Quelli che fino a pochi anni fa sembravano gli oggetti del desiderio, ora giacciono senza valore, come vecchi vestiti abbandonati in fondo a un armadio. E se qualcuno potesse provare a raccontare una storia su quanto siano diventati irrilevanti, beh, sarebbe proprio un venture capitalist (VC), con il suo sguardo cinico che sa bene quanto sia veloce la curva del dimenticatoio in questo gioco di speculazioni.
Emmett Shear, noto per aver co-fondato Twitch e guidato la piattaforma come CEO fino al 2023, ha intrapreso una nuova avventura nel campo dell’intelligenza artificiale con la sua startup, Stem AI. Fondata nel giugno 2023, Stem AI si propone di sviluppare software di intelligenza artificiale che comprendano, collaborino e si allineino con il comportamento umano, le preferenze, la biologia, la moralità e l’etica umana.
La missione di Stem AI affronta una delle sfide più critiche nel panorama tecnologico odierno: l’allineamento dell’IA con i valori umani. Con l’avanzamento rapido delle tecnologie di intelligenza artificiale, garantire che queste operino in armonia con gli obiettivi umani è fondamentale per evitare conseguenze indesiderate, come decisioni distorte o, in scenari più estremi, sistemi superintelligenti fuori dal controllo umano. Shear ha espresso preoccupazioni in merito, sottolineando la necessità di una regolamentazione internazionale per gestire lo sviluppo dell’IA, paragonandola a trattati internazionali sul controllo delle armi.
Quasi un secolo fa, Isaac Asimov immaginò un futuro in cui gli esseri artificiali, come i robot, avrebbero avuto delle leggi morali precise da seguire. Le sue Tre leggi della robotica hanno definito il modo in cui le macchine dovevano interagire con gli esseri umani, fungendo da fondamento per molte opere di fantascienza e ispirando anche gli sviluppatori di tecnologie avanzate.
Lo scopo era poter rispettare la necessità di sicurezza (Prima Legge), servizio (Seconda Legge) e autoconservazione (Terza Legge) di macchine dotate di intelligenza artificiale. Prima di Asimov la fantascienza era piena di pericolosi robot killer.
La centralità di questi principi rimane ancora rilevante oggi, specialmente in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale (AI) sta permeando quasi ogni aspetto della nostra vita quotidiana.
Negli ultimi anni, il panorama delle startup è cambiato radicalmente, spingendo aziende come xFarm a evolversi da semplici idee imprenditoriali a scaleup di successo.
Xfarm è una startup che mira a rivoluzionare il modo in cui produciamo e consumiamo cibo. L’azienda si concentra sull’agricoltura verticale, un metodo di coltivazione che prevede l’uso di strati impilati verticalmente, spesso al chiuso. Questo approccio consente di aumentare i rendimenti dei raccolti, ridurre il consumo di acqua e migliorare la qualità delle colture. Xfarm utilizza avanzate tecniche di idroponica e illuminazione LED per creare condizioni di crescita ottimali per una vasta gamma di colture. Sfruttando la tecnologia e pratiche sostenibili, Xfarm si propone di rendere più accessibile alle comunità di tutto il mondo prodotti freschi e coltivati localmente.
In Italia il mercato della Space Economy ha un valore stimato di quasi 3 miliardi di euro e punta a espandersi grazie a investimenti di oltre 7 miliardi previsti fino al 2026 per lo sviluppo di programmi spaziali. Intelligenza Artificiale e microsatelliti sono i punti di forza di questo segmento, ma serve spingere sulle tecnologie emergenti.
Nel 2024, il panorama delle startup italiane ha visto un significativo rialzo, segnando una netta inversione rispetto al trend negativo dello scorso anno. Secondo il report annuale presentato da StartupItalia al SIOS24 Winter, gli investimenti nelle startup italiane hanno raggiunto circa 1 miliardo e 300 milioni di euro, con un incremento del 13% rispetto al 2023, mentre, a livello complessivo, sono stati chiusi 181 deal, in crescita del 10% rispetto ai 164 dell’anno precedente.
L’industria musicale è sempre stata un palcoscenico di drammi epici, ma oggi il copione ha un tocco futuristico: la musica generata dall’intelligenza artificiale. Con i Grammy alle porte, è quasi poetico che il settore si ritrovi a lottare con startup tecnologiche che compongono canzoni usando algoritmi, creando dilemmi artistici e legali. Sembra di guardare una tragedia shakespeariana, dove il cattivo potrebbe essere un software addestrato sulle tue canzoni preferite.
Nexting, editrice di Sportface, piattaforma OTT proprietaria e realizzata in house con lo scopo di offrire una vetrina a tutte le federazioni sportive per diffondere maggiormente i propri contenuti e renderli più facilmente fruibili, si rafforza chiudendo un aumento di capitale da 2 milioni e 60 mila di euro sottoscritto da CDP Venture Capital, Apside (Sgr partecipata da Intesa San Paolo e Digital Magics), RDS, P&S, ITDM e Paolo Scudieri.
Ayar Labs, una startup con sede a San Jose che sviluppa tecnologie di interconnessione ottica, ha recentemente annunciato di aver raccolto 155 milioni di dollari in un round di finanziamento guidato da Nvidia, AMD e Intel. Questo investimento ha portato la valutazione della società a oltre 1 miliardo di dollari.
Speak, una startup di apprendimento linguistico basata sull’IA, ha recentemente raccolto 78 milioni di dollari in un round di finanziamento di Serie C, portando la sua valutazione a 1 miliardo di dollari. Questo rappresenta un traguardo significativo per l’azienda, che ha raddoppiato la propria valutazione in soli sei mesi, avendo precedentemente raccolto 20 milioni di dollari a una valutazione di 500 milioni di dollari a giugno 2024.
Un gruppo di ex leader del progetto Android, incluso Hugo Barra, ha annunciato la creazione di una startup che potrebbe ridefinire il panorama tecnologico. La nuova azienda, chiamata /dev/agents, mira a sviluppare un sistema operativo di nuova generazione progettato specificamente per agenti di intelligenza artificiale (AI). Questo progetto nasce dall’idea di riportare le innovazioni alle radici dell’approccio Android, adattandole alle sfide del futuro dell’AI.
xAI, l’ambiziosa startup di intelligenza artificiale di Elon Musk, è in procinto di raggiungere un fatturato annuale di oltre $100 milioni, secondo recenti rapporti. Questo risultato rappresenta un importante traguardo per un’azienda giovane che ha già raddoppiato la sua valutazione a $50 miliardi grazie a un round di finanziamento da $5 miliardi. Parte del successo è attribuito a “Grok”, il chatbot di xAI, che combina capacità linguistiche avanzate con l’accesso in tempo reale ai dati della piattaforma X (ex Twitter).
Un’importante novità riguarda il rilascio imminente di un’app standalone per Grok, destinata a competere direttamente con soluzioni consolidate come ChatGPT. Questa mossa punta ad ampliare l’accesso agli utenti consumer e a rafforzare la posizione di xAI nel mercato dell’IA generativa, un settore altamente competitivo e in rapida crescita.
Nel panorama in rapida espansione dell’intelligenza artificiale (AI), due startup emergenti stanno attirando l’attenzione degli investitori grazie al loro modello di business innovativo basato sul noleggio di server equipaggiati con chip Nvidia. Queste aziende, Together AI e Lambda Labs, stanno cercando nuovi finanziamenti che sottolineano la crescente domanda di risorse computazionali avanzate per l’addestramento e l’esecuzione dei modelli di AI. Il fatto che queste startup siano in grado di attrarre capitali significativi dimostra che l’interesse per le tecnologie di intelligenza artificiale continua a crescere, alimentato dalla necessità di potenza di calcolo per supportare l’innovazione in un settore che si evolve a ritmi vertiginosi.
ProRata.ai, una promettente start-up tecnologica, ha recentemente ottenuto una valutazione di 130 milioni di dollari, grazie alla firma di accordi di licenza con importanti editori britannici, tra cui il Guardian e il Daily Mail. Questo segna un passo significativo per l’azienda, che si propone di rivoluzionare il mercato delle licenze e dei diritti per i contenuti digitali.
Kai-Fu Lee, imprenditore visionario e fondatore della startup 01.AI, sta guidando una nuova impresa di intelligenza artificiale con l’obiettivo di entrare nel mercato statunitense, sfruttando un modello linguistico avanzato chiamato Yi-34B. Questa iniziativa nasce con l’intento di competere con i colossi della Silicon Valley e dimostrare che la tecnologia cinese può eccellere su scala globale. Tuttavia, nonostante il successo tecnico, l’impresa si trova ad affrontare il crescente scetticismo degli investitori preoccupati per le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina.
Nel panorama degli investimenti tech, i capitali non mancano, ma sono poche le startup che dimostrano di meritare valutazioni stellari. I venture capital stanno quindi concentrando gli sforzi sulle startup ritenute più promettenti, accelerando i rialzi di valutazione in tempi record. Un esempio lampante è Cyera, azienda specializzata in cybersecurity su cloud, che sembra prossima a raccogliere nuovi fondi da Accel, uno degli investitori iniziali, raddoppiando la valutazione da $1,4 miliardi a $3 miliardi in soli sette mesi. Anche Wiz, altro colosso emergente della cybersecurity, è al centro di un’offerta per permettere ai dipendenti di vendere azioni interne a una valutazione di circa $16 miliardi.
Microsoft e Andreessen Horowitz hanno recentemente pubblicato un promemoria congiunto che delinea come la politica sull’intelligenza artificiale (IA) possa supportare le startup. Il documento evidenzia tre richieste principali:
Ne avevamo parlato 2 giorni fa.. 12 Ore fà Physical Intelligence ha chiuso un round di finanziamento straordinario, raccogliendo 400 milioni di dollari e portando la sua valutazione a ben 2 miliardi di dollari. Questa startup si dedica allo sviluppo di software avanzati per l’intelligenza fisica nei robot, una tecnologia capace di trasformare il modo in cui le macchine interagiscono con l’ambiente circostante. A guidare il finanziamento sono stati colossi della finanza e della tecnologia: Jeff Bezos, Thrive Capital e Lux Capital, accompagnati da investitori di primo piano come OpenAI, Redpoint Ventures e Bond.
In un periodo di forte evoluzione tecnologica e competitività, diverse startup basate sull’intelligenza artificiale e sull’automazione hanno recentemente ottenuto finanziamenti significativi per accelerare la loro crescita e impattare in settori chiave, dalla logistica alla sanità, fino ai contenuti digitali.
Nel panorama tecnologico globale, gli investimenti in intelligenza artificiale (IA) e infrastrutture avanzate stanno conoscendo un’impennata senza precedenti, guidati da colossi come xAI di Elon Musk, Toyota, Nippon Telegraph and Telephone, e sostenuti da investitori di primo livello come Sequoia Capital, Andreessen Horowitz e Valor Equity Partners. Questa ondata di finanziamenti segna non solo l’interesse per le potenzialità dell’IA, ma anche una gara tra le principali società per dominare i settori emergenti della guida autonoma, dei data center e dell’automazione aziendale.
xAI, fondata da Elon Musk, punta a raccogliere 5 miliardi di dollari a una valutazione di circa 45 miliardi, con l’obiettivo di consolidarsi come uno dei principali laboratori di ricerca in IA generativa. Questa iniziativa ambiziosa coinvolge investitori di peso, tra cui Qatar Investment Authority, che intendono capitalizzare la rivoluzione guidata dall’IA, con Musk al timone per accelerare lo sviluppo di modelli avanzati e tecnologie di intelligenza artificiale su scala globale.
In un anno come questo, ci troviamo di fronte a uno scenario in cui startup tecnologiche e colossi del settore danzano in un frenetico valzer di acquisizioni. Queste giovani aziende, molte delle quali affacciate su terreni complessi come l’intelligenza artificiale, cercano un riparo sicuro tra le braccia di grandi imprese già consolidate. I banchieri, dal canto loro, osservano con attenzione, consapevoli che le imminenti elezioni presidenziali potrebbero definire i futuri parametri normativi, soprattutto in tema di antitrust, e molti protagonisti stanno attendendo proprio questi risultati prima di stringere nuovi accordi.
Perplexity AI, startup di ricerca basata su intelligenza artificiale, ha avviato colloqui per raccogliere fondi con l’obiettivo di più che raddoppiare la propria valutazione a 8 miliardi di dollari o più, come riportato dal Wall Street Journal domenica.
La startup, sostenuta da Nvidia, ha informato gli investitori di voler raccogliere circa 500 milioni di dollari nel nuovo round di finanziamento, secondo il report che cita fonti a conoscenza della questione. Perplexity non ha voluto commentare.
L’industria musicale sta vivendo una rapida evoluzione grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA). Diverse start-up stanno emergendo, offrendo strumenti e servizi che vanno dalla generazione musicale alla gestione dei diritti. Ecco una panoramica delle principali categorie e alcuni esempi significativi.
L’Italian Tech Week 2024, in programma dal 25 al 27 settembre alle OGR di Torino, si conferma come un evento di punta per il mondo tech italiano e internazionale. Questa edizione si preannuncia ricca di contenuti innovativi e stimolanti discussioni su temi come l’Intelligenza Artificiale, la mobilità del futuro, l’healthcare, il foodtech e i cambiamenti climatici.
L’Italian Tech Week riunisce le menti più brillanti della scena tecnologica internazionale: startup italiane e internazionali, venture capitalist, aziende all’avanguardia, istituzioni, media e tutti i principali responsabili del cambiamento. Tra i relatori di spicco ci saranno:
- Sam Altman, Co-founder e CEO di OpenAI, in conversazione con John Elkann, CEO di Exor e Chairman di Stellantis & Ferrari
- Doug Leone di Sequoia Capital, Jeannette zu Fürstenberg di General Catalyst e Diego Piacentini di Vento
Safe Superintelligence (SSI), una startup di intelligenza artificiale co-fondata da Ilya Sutskever, ex capo scienziato di OpenAI, ha raccolto con successo 1 miliardo di dollari in finanziamenti. Questo investimento valuta l’azienda a oltre 5 miliardi di dollari, come riportato da diverse fonti, tra cui Reuters e TechCrunch.
Alcuni startup di intelligenza artificiale stanno iniziando a collaborare con banche d’investimento per raccogliere fondi e navigare nel panorama competitivo del settore.
Un esempio significativo è Lambda Labs, che ha recentemente annunciato un investimento di 800 milioni di dollari in collaborazione con Nvidia. Questo investimento mira a potenziare l’innovazione nel mercato dell’IA e a migliorare le capacità tecnologiche dell’azienda.
Secondo TechCrunch, Google Cloud offre alle startup di Y Combinator l’accesso a un cluster di GPU Nvidia e unità di elaborazione tensoriale di Google per sviluppare modelli di intelligenza artificiale.
Y Combinator è un acceleratore di startup e società di venture capital con sede a Mountain View, California.
Google fornirà a un gruppo selezionato di startup 350.000 $ in crediti cloud per due anni.
L’obiettivo è aiutare queste startup a crescere e diventare partner di lungo termine di Google Cloud, afferma il rapporto.
Y Combinator non è l’unica società di venture capital con questo approccio. Andreessen Horowitz ha acquistato migliaia di GPU, molte da Nvidia, per stringere accordi con startup. La società, che gestisce 42 miliardi di dollari, ha affittato le GPU a molte delle sue società in portafoglio. Andreessen Horowitz, nota anche come A16z, prevede di espandere questa iniziativa, chiamata “ossigeno”, a oltre 20.000 GPU.
“Vogliamo circondarli di tanto amore e calore all’inizio del loro ciclo di vita, in modo che prendano confidenza con la creazione e il lavoro sulla Google Cloud Platform”, . “Mentre restano, cresciamo insieme a loro e diventiamo loro partner per tutto il loro ciclo di vita”.
James Lee di Google Cloud a TechCrunch
Anthropic, un concorrente di OpenAI sostenuto da Microsoft, ha lanciato un’iniziativa da 100 milioni di dollari con Menlo Ventures per investire in startup di intelligenza artificiale, come annunciato oggi dalla società di venture capital.
Sentient, una delle startup più promettenti nel campo dell’intelligenza artificiale, ha recentemente annunciato di aver raccolto 85 milioni di dollari in un round di finanziamento co-guidato dal Founders Fund di Peter Thiel e da Sandeep Nailwal, co-fondatore di Polygon. Questa raccolta fondi segna un importante passo avanti per l’azienda, che mira a rivoluzionare il settore dell’intelligenza artificiale (IA) con soluzioni innovative e aperte.
Appuntamenti di RIVISTA.AI
Dal 2015 StartupItalia organizza SIOS, il più grande evento sull’innovazione in Italia. Ogni anno, l’evento si svolge in diverse città, promuovendo l’incontro tra più di 1000 startup e 200 aziende.
C’è un nuovo protagonista che attira l’attenzione nel competitivo mondo delle startup di intelligenza artificiale. Fei-Fei Li, scienziata informatica e professoressa presso l’Università di Stanford, conosciuta come la “madrina” dell’IA, sta costruendo una nuova azienda “che utilizza l’elaborazione visiva simile all’uomo per rendere l’IA capace di ragionamento avanzato”, secondo un rapporto di Reuters.
Focus su Intelligenza Artificiale e Cybersecurity, con investimenti complessivi di 8 miliardi di euro, di cui 1 dedicato all’AI, per supportare lo sviluppo dell’economia e dell’innovazione italiana: queste le principali novità del Piano Industriale 2024-2028 di CDP Venture Capital appena presentato a Milano dalla Presidente Anna Lambiase e dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Agostino Scornajenchi.
Il focus è concentrato su 7 settori industriali ritenuti strategici per il futuro del Paese:
- Industry Tech;
- Infra Tech & Mobility;
- Agrifood Tech;
- Clean Tech;
- Aerospazio;
- Lifescience;
- Intelligenza Artificiale.
All’Intelligenza Artificiale, come aveva anticipato lo scorso mese di marzo la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sono dedicate risorse per 1 miliardo di euro su 3 ambiti specifici:
- 120 milioni di euro dedicati al trasferimento tecnologico, anello di congiunzione tra ricerca universitaria e mercato;
- 580 milioni di euro di investimenti in startup con applicazioni settoriali per rafforzare gli attori già esistenti;
- 300 milioni di euro di investimenti in aziende mature pronte a scalare all’estero e diventare i futuri campioni nazionali.
In merito a quest’ultimo punto Agostino Scornajenchi, amministratore delegato di Cdp Venture Capital ha commentato “abbiamo un silver bullet da 300 milioni di euro per una, due o tre operazioni di concentrazione. Dobbiamo supportare il nostro sistema in modo tale che faccia nascere un campione nazionale dell’Intelligenza Artificiale, dobbiamo fare massa critica su questo ambito e questa fase specifica di investimento sul nostro comparto large venture sarà dedicata a questo“.
Adesso il tema vero è il seguente: 1 miliardo di euro come investimento Paese è sufficiente per far si che l’Italia possa giocare un ruolo significativo nel panorama dell’Intelligenza Artificiale?
Gli investimenti nelle startup italiane hanno subito un duro colpo nel 2023, con una drastica diminuzione del 50% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati elaborati da Italian Tech, gli investimenti in venture capital si sono attestati a 1,15 miliardi di euro. Questo rappresenta un calo significativo rispetto ai 2,39 miliardi del 2022 e ai 1,3 miliardi del 2021.
Ecco alcuni punti chiave riguardanti gli investimenti nelle startup italiane nel 2023:
Ammontare degli investimenti: a dicembre 2023, sono stati investiti 87,4 milioni di euro in startup, distribuiti in 9 aumenti di capitale, portando il totale annuale a 1,15 miliardi;
Numero di deal: nel 2023, sono stati conclusi 173 deal, rispetto ai 202 del 2022 e ai 165 del 2021;
Settori in crescita: i settori che hanno ricevuto maggiori investimenti includono medtech, cleantech, biotech e tecnologie applicate al lavoro HR.
Distribuzione territoriale: La Lombardia ha mantenuto il ruolo di leader con il 39,3% degli investimenti totali, seguita dal Piemonte al secondo posto con il 12%.
Ulteriori dettagli sugli investimenti nelle startup italiane nel 2023:
- Investimenti per fase di sviluppo:
- Seed stage: gli investimenti in questa fase sono stati di circa 200 milioni di euro, con 41 deal conclusi;
- Early stage: in questa fase, gli investimenti hanno raggiunto circa 600 milioni di euro, con 80 deal;
- Growth stage: gli investimenti in startup in questa fase sono stati di circa 350 milioni di euro, con 52 deal;
- Settori specifici:
- Medtech: le startup medtech hanno ricevuto circa 150 milioni di euro di investimenti;
- Cleantech: questo settore ha ottenuto circa 100 milioni di euro;
- Biotech: le startup biotech hanno ricevuto circa 80 milioni di euro;
- Tecnologie applicate al lavoro HR: questo settore ha ricevuto circa 70 milioni di euro;
- Investimenti esteri:
- Nonostante la diminuzione complessiva degli investimenti, alcune startup italiane hanno attirato l’attenzione di investitori stranieri. Ad esempio, D-Orbit ha ricevuto un investimento di 100 milioni di euro da SpaceX;
- Sfide e opportunità:
- La riduzione degli investimenti rappresenta una sfida per le startup italiane, ma ci sono ancora opportunità per l’innovazione e la crescita;
- Le aziende italiane dovrebbero concentrarsi sulla diversificazione delle fonti di finanziamento, cercando anche investitori internazionali;
- La collaborazione tra startup, università e istituzioni può favorire lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni.
Ci sono piaciute: Hiro Robotics, SunCubes , Nutriafrica, Cap_able, Displaid, Soundsafe Care, Foreverland, Newtwen, Levelquantum, Aindo.
Ecco alcune informazioni sulle startup italiane menzionate:
- Hiro Robotics: si occupa del riciclaggio di rifiuti elettronici utilizzando robotica e intelligenza artificiale. Il loro sistema robotico modulare consente di trattare oltre 60 monitor e TV all’ora, garantendo il 99% di recupero di materiali preziosi dai rifiuti elettronici;
- Soundsafe Care: questa startup combina ultrasuoni e robotica per disrupt i metodi convenzionali di chirurgia. La loro tecnologia permette un trattamento chirurgico preciso grazie alla robotica e completamente non invasivo grazie agli ultrasuoni;
- Aindo: fondata nel 2018 e con sede nell’Area Science Park a Trieste, Aindo propone una soluzione che analizza i dati aziendali per creare dati sintetici. Questi dati sintetici sono considerati una delle migliori soluzioni per affrontare la carenza di dati su cui addestrare l’intelligenza artificiale.
Queste startup stanno contribuendo all’innovazione nel campo dell’Intelligenza Artificiale e della robotica in Italia
In sintesi, nonostante le difficoltà, il panorama delle startup italiane continua a essere dinamico e promettente, con alcune aziende che si distinguono per la loro resilienza e capacità di adattamento.
In sintesi, la riduzione degli investimenti di venture capital rappresenta una sfida per le startup italiane, ma alcune aziende continuano a ottenere finanziamenti e a innovare nel panorama imprenditoriale.
AWS ha ampliato il suo programma di crediti gratuiti per rendere più agevole l’utilizzo dei modelli di intelligenza artificiale da parte delle startup, dato l’elevato costo, mentre cerca di aumentare la quota di mercato dei suoi strumenti di intelligenza artificiale, noti come Bedrock.
I crediti saranno consentiti per coprire i costi dei modelli di altre aziende, tra cui Anthropic, Meta Platforms, Mistral AI e Cohere, ha dichiarato Howard Wright, vice presidente e responsabile globale delle startup presso AWS, a Reuters.
“Questo è un altro regalo che stiamo facendo all’ecosistema delle startup, in cambio di ciò che speriamo sia la scelta continua delle startup di AWS come loro prima scelta,” ha detto Wright all’agenzia di stampa.
AWS è il leader nel redditizio mercato dei fornitori di servizi cloud, con poco più del 50%, secondo HG Insights, seguito da Azure di Microsoft e Google Cloud Platform.
Il mese scorso, Amazon ha annunciato di aver effettuato un ulteriore investimento di $2.75 miliardi in Anthropic, portando il suo investimento totale nella startup di intelligenza artificiale a $4 miliardi. Anthropic è il creatore del chatbot Claude, che compete con il ChatGPT di OpenAI, sostenuto da Microsoft.
I crediti gratuiti dovrebbero aiutare ad aumentare i ricavi di Anthropic, ha dichiarato Wright a Reuters. “Questo fa parte della costruzione dell’ecosistema. Non ci scusiamo per questo.”
Amazon ha affermato di aver distribuito oltre $6 miliardi in crediti gratuiti alle startup negli ultimi 10 anni.
La versione più recente di Claude, Claude 3 Haiku, è diventata “disponibile generalmente” su Amazon Bedrock il mese scorso, ha dichiarato un portavoce di Amazon a Seeking Alpha.
La suite di strumenti di intelligenza artificiale Bedrock è stata presentata nell’aprile 2023. Inizialmente, hanno funzionato con Amazon Titan, il modello fondamentale dell’azienda, oltre a quelli creati da stability.ai, AI21Labs e Anthropic.
“Con l’esperienza serverless di Bedrock, puoi iniziare rapidamente, personalizzare privatamente i modelli fondamentali con i tuoi dati, e integrarli e distribuirli facilmente nelle tue applicazioni utilizzando gli strumenti e le capacità AWS che conosci (incluse integrazioni con le funzionalità di ML di Amazon SageMaker come Esperimenti per testare modelli diversi e Pipeline per gestire i tuoi FM su larga scala) senza dover gestire alcuna infrastruttura,” ha scritto Amazon Web Services in una dichiarazione.
Bedrock funzionerà con Amazon Titan, il modello fondamentale dell’azienda, così come quelli creati da stability.ai, AI21Labs e Anthropic.
Nella sua lettera annuale, Jassy di Amazon ha anche esaltato il nuovo chip Inferentia2 dell’azienda, vantandosi delle sue capacità superiori rispetto al primo chip Inferentia.
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La Federal Trade Commission, l’antitrust americana ha aperto un’indagine sui rapporti tra le principali startup di Intelligenza Artificiale e i big del settore tech. L’obiettivo è quello di valutare se dietro le partnership e gli investimenti ci siano accordi potenzialmente in grado di minare la concorrenza o consentire un accesso privilegiato alle applicazioni di AI a scapito del mercato.
La stessa FTC ha dichiarato di aver emesso degli ordini obbligatori nei confronti di cinque aziende – Amazon, Google, Microsoft, OpenAI e Anthropic – chiedendo di fornire informazioni dettagliate su investimenti e partnership.
Il rapporto tra Microsoft con OpenAI è abbastanza noto e anche se l’azienda di Redmond non ha mai rivelato pubblicamente l’importo totale dell’investimento in OpenAI, si parla di una grandezza di circa 10 miliardi di dollari. Nell’ambito di questo accordo, Microsoft si sarebbe impegnata ad offrire la potenza di calcolo necessaria per addestrare i modelli di AI su enormi quantità di dati e avrebbe avuto in cambio i diritti esclusivi di sfruttamento di ciò che OpenAI avrebbe realizzato, consentendo alla tecnologia di essere inserita nei prodotti Microsoft.
Peraltro, anche Google e Amazon hanno recentemente concluso accordi multimiliardari con Anthropic, un’altra startup di Intelligenza Artificiale con sede a San Francisco e formata da ex dirigenti di OpenAI.
Anche l’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati sta esaminando gli accordi e la stessa Commissione Europea ha avviato una verifica sull’investimento di Microsoft e OpenAI ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni. La vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, che ha la delega alla concorrenza, ha dichiarato in proposito che è fondamentale che i nuovi mercati rappresentati dall’Intelligenza Artificiale generativa e il virtuale rimangano competitivi e che nulla possa ostacolare l’accesso alle risorse da parte di tutte le aziende garantendo che le nuove tecnologie vadano a beneficio dei cittadini e non di singole aziende.
Va detto, peraltro, che l’indagine aperta dalla Commissione Europea non riguarda solo Microsoft e OpenAI quanto, più in generale, eventuali accordi chiusi dalle big tech con i fornitori di AI generativa, con l’obiettivo di valutare se e come queste partnesrship possano impattare sulle dinamiche di mercato.
L’UE è stata la prima nel mondo a cercare di legiferare l’Intelligenza Artificiale con l’AI Act in attesa di approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo. Del resto, questa nuova tecnologia ha la potenzialità di rivoluzionare l’economia e il mondo del lavoro, presentando anche delle sfide di tipo etico per l’umanità sulle quali si è pronunciato anche recentemente Papa Francesco, sottolineando la necessità di adottare dei modelli di regolamentazione etica per arginare eventuali risvolti dannosi e discriminatori, socialmente ingiusti, dei sistemi di Intelligenza Artificiale.
La Commissione Europea ha lanciato un pacchetto di misure per sostenere le startup e le Pmi europee nello sviluppo di un’Intelligenza Artificiale affidabile che rispetti i valori e le regole dell’UE. Tutto ciò a seguito dell’accordo politico raggiunto nel dicembre 2023 sull’EU AI Act – la prima legge globale al mondo sull’intelligenza artificiale – che sosterrà lo sviluppo, la diffusione e l’adozione di un’Intelligenza Artificiale affidabile nell’Unione Europea.
L’annuncio è stato dato dalla Presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2023, nel quale ha presentato l’iniziativa per mettere i supercomputer europei a disposizione delle startup innovative europee che si occupano di Intelligenza Artificiale per addestrare i loro modelli in modo affidabile.
Come primo passo, nel novembre 2023 la Commissione ha lanciato la Large AI Grand Challenge, un premio che offre alle startup nel settore dell’AI sostegno finanziario e accesso ai supercalcoli.
Il pacchetto appena annunciato mette in pratica questo impegno attraverso un’ampia gamma di misure a sostegno delle startup e dell’innovazione nel campo dell’Intelligenza Artificiale, inclusa una proposta per fornire un accesso privilegiato ai supercomputer alle startup e alla più ampia comunità dell’innovazione.
L’obiettivo è quello di istituire delle AI Factories, che dovrebbero essere un nuovo pilastro per le attività dell’impresa comune sui supercomputer dell’UE attraverso l’acquisizione, l’aggiornamento e il funzionamento di supercomputer dedicati all’Intelligenza Artificiale per consentire l’apprendimento automatico rapido e l’addestramento di grandi modelli per scopi generali (GPAI), facilitando l’accesso ai supercomputer a un gran numero di utenti pubblici e privati, comprese startup e Pmi. All’interno di questo sistema è prevista anche la realizzazione di uno sportello unico per startup e innovatori, supportando le startup e l’ecosistema di ricerca sull’AI nello sviluppo algoritmico, testando la valutazione e la convalida di modelli su larga scala, fornendo strutture di programmazione compatibili con i supercomputer e altri servizi di abilitazione dell’Intelligenza Artificiale.
L’istituzione di un ufficio sull’AI all’interno della Commissione servirà poi a garantire lo sviluppo e il coordinamento della politica sul tema a livello europeo, oltre a supervisionare l’attuazione e l’applicazione dell’EU AI Act.
Secondo le previsioni il pacchetto genererà un ulteriore investimento pubblico e privato complessivo pari a circa 4 miliardi di euro fino al 2027 e viene annunciata di pari passo l’iniziativa GenAI4EU per sostenere lo sviluppo verticale dell’Intelligenza Artificiale nei differenti ecosistemi industriali europei (robotica, salute, biotecnologia, produzione, mobilità, clima e mondi virtuali) e nel settore pubblico.
Aleph Alpha è una start-up tedesca che fornisce sistemi di intelligenza artificiale generativa ad aziende e governi. Nel suo ultimo round di finanziamento ha raccolto più di 500 milioni di dollari da Innovation Park Artificial Intelligence (Ipai), Bosch Ventures e le società del Gruppo Schwarz, diventando un questo modo una delle start-up di AI in più rapida crescita e più apprezzate in Europa, assieme alla francese Mistral AI.
Il finanziamento farà avanzare la ricerca proprietaria sull’intelligenza artificiale e accelererà lo sviluppo e la commercializzazione dell’intelligenza artificiale generativa.
Aleph Alpha, che è stata fondata nel 2019 da Jonas Andrulis (che aveva maturato una precedente esperienza lavorando sull’intelligenza artificiale in Apple), si concentra sulla costruzione di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) ma, a differenza della francese Mistral AI, è già attiva a livello commerciale. I clienti dell’azienda, che vanno dalle banche alle agenzie governative, utilizzano i LLM di Aleph Alpha per scrivere nuovi rapporti finanziari, riassumere report di centinaia di pagine e creare chatbot aziendali. Ma gli LLM sono solo una parte dell’attività su cui è concentrata l’azienda che punta allo sviluppo dell’intelligenza artificiale generale e la cui specializzazione è nella protezione e nella sicurezza dei dati regolamentati.
Proprio per questo ha aperto il suo primo data center a Berlino in modo da poter soddisfare meglio settori altamente regolamentati, come quello delle aziende governative o della sicurezza, che ritengono mandatorio il fatto che i propri dati sensibili siano ospitati in Germania o comunque all’interno dell’UE. A tale proposito il modello sviluppato da Aleph Alpha può già comunicare oltre che in tedesco, in francese, spagnolo, italiano e inglese, e i suoi dati di addestramento includono il vasto archivio di documenti pubblici multilingue pubblicati dal Parlamento Europeo.
I cambiamenti recenti e imminenti nella regolamentazione europea dell’IA generativa con l’AI Act potrebbero contribuire a detreminarne il successo nel prossimo futuro, grazie ai suoi collegamenti con enti governativi e con le forze dell’ordine. Nonostante ciò Aleph Alpha deve ancora dimostrare che la sua tecnologia sia sufficientemente avanzata da poter diventare un competitor effettivo delle grandi aziende Usa del settore.
Mistral AI, la start-up francese specializzata in Intelligenza Artificiale Generativa, ha appena completato un round di finanziamento da 385 milioni di euro guidato dai fondi statunitensi Andreessen Horowitz e Lightspeed Venture insieme a una serie di altri investitori tra cui Salesforce Ventures, BNP Paribas, CMA CGM, General Catalyst e, secondo quanto riportato dal quotidiano economico francese Les Echos, Nvidia.
L’azienda è stata fondata lo scorso mese di maggio da Arthur Mensch, ex ricercatore di Google DeepMind e da due soci, Timothée Lacroix e Guillaume Lample che hanno lavorato entrambi a Meta nel team responsabile dei grandi modelli linguistici (LLM), lo stesso tipo di tecnologia alla base di applicazioni come ChatGPT.
L’obiettivo dell’azienda è quello di creare un campione europeo con una vocazione globale nell’intelligenza artificiale generativa, basato su un approccio aperto, responsabile e decentralizzato alla tecnologia.
A settembre, Mistral AI ha rilasciato il suo primo modello chiamato Mistral 7B. Questo modello linguistico di grandi dimensioni non è pensato per competere direttamente con GPT-4 o Claude 2 poiché è stato addestrato su un set di dati “piccolo” di circa 7 miliardi di parametri. Invece di consentire l’accesso al modello Mistral 7B tramite API, l’azienda lo ha reso disponibile come download gratuito in modo che gli sviluppatori potessero eseguirlo sui propri dispositivi e server.
Il modello è stato rilasciato con licenza Apache 2.0, una licenza open source che non prevede restrizioni sull’uso o sulla riproduzione oltre l’attribuzione. Sebbene il modello possa essere gestito da chiunque, è stato sviluppato a porte chiuse con un set di dati proprietario e pesi non divulgati.
Adesso, senza addentrarci troppo su aspetti legati alla tecnologia, quello che mi preme sottolineare è la straordinaria attenzione che quest’azienda ha saputo catalizzare su di se, non solo in casa propria, in quella Francia alla disperata ricerca di un campione nazionale dell’AI da poter ostentare sul piano politico (ricordiamoci che il presidente Emmanuel Macron è uno dei suoi grandi sponsor) ma anche oltreoceano, dove aziende del calibro di Salesforce e Nvidia hanno ritenuto di scommettere su questa startup.
Vale peraltro la pena sottolineare come Mistral AI abbia svolto un ruolo importante nel dare forma alle discussioni sull’AI Act dell’UE, esercitando pressioni per un’esenzione totale per i modelli fondamentali e guidando in qualche modo la posizione della Francia favorevole ad una regolamentazione dell’AI che dovrebbe applicarsi invece a valle, ai casi d’uso e alle aziende che lavorano su prodotti utilizzati direttamente dagli utenti finali.