Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

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Nuove prospettive su come la tecnologia ai sta plasmando il futuro del business e della finanza

Cathie Wood raddoppia su Tesla e AI: profezia o delirio finanziario?

Cathie Wood, la visionaria (o meglio, scommettitrice compulsiva) dietro Ark Investment, continua la sua crociata rialzista su Tesla, AI e robotaxi, promettendo un futuro da trilioni di dollari. Il mercato globale dei taxi autonomi? Secondo lei, potrebbe schizzare fino a 10 trilioni di dollari, partendo da quasi zero. Un piccolo dettaglio: l’attuale regolamentazione, le sfide tecnologiche e la redditività del settore sembrano non essere un problema nella sua equazione.

Tesla, che per Wood non è un’azienda automobilistica ma un mix di robotica, storage energetico e intelligenza artificiale, rappresenta il 10% dell’ARK Innovation ETF, fondo che nel 2020 era il miglior performer globale, salvo poi trasformarsi, secondo Morningstar, nel peggior “distruttore di ricchezza” del decennio. Insomma, un rollercoaster finanziario con più discese che salite.

Le startup che stanno rivoluzionando il panorama digitale italiano: l’AI al servizio delle imprese

In un’epoca in cui l’innovazione è il motore principale della crescita economica, le startup italiane si stanno facendo largo come protagoniste nel campo della digitalizzazione e dell’automazione dei processi aziendali. Alcune realtà, come Sicuro.it e Chino.io, stanno facendo passi da gigante nel rinnovare il panorama delle soluzioni aziendali, mentre altre, come compri, promettono di ridefinire completamente il modo in cui le aziende gestiscono i loro processi interni.

La Blacklist della Tecnologia: Il Nuovo attacco della politica Usa contro la Cina

Il 25 marzo 2025, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha compiuto un passo significativo nella sua politica di contenimento nei confronti della Cina, aggiungendo ben 80 entità alla sua “entity list”. Si tratta di una mossa senza precedenti che segna un nuovo capitolo nella guerra tecnologica tra le due superpotenze, specialmente nel settore dell’intelligenza artificiale e dei supercomputer avanzati.

Questo intervento, il primo di una lunga serie iniziata con l’amministrazione Trump, ha avuto ripercussioni immediate, con Pechino che ha condannato fermamente l’azione e accusato Washington di voler manipolare la sicurezza nazionale per i propri scopi geopolitici.

L’inserimento di 80 organizzazioni nella lista nera ha coinvolto oltre 50 realtà cinesi, accusate di danneggiare gli interessi di sicurezza nazionale e politica estera degli Stati Uniti. Tra le aziende vietate vi sono alcune delle più potenti del settore tecnologico cinese, comprese quelle coinvolte nello sviluppo di intelligenza artificiale avanzata, supercomputer e chip ad alte prestazioni utilizzati in ambito militare.

Il grande inganno dell’intelligenza artificiale in borsa: IPO, bolle e il rischio di un flop colossale

Le aziende esitano ancora a sborsare soldi per nuovi strumenti di intelligenza artificiale, ma quando si tratta di IPO, la musica cambia. Improvvisamente, ogni società che aspira a quotarsi in borsa non solo usa l’AI, ma la trasforma in un mantra. eToro, per esempio, ha dichiarato nella documentazione della sua IPO di utilizzare l’intelligenza artificiale per fornire approfondimenti personalizzati agli utenti e ottimizzare le loro strategie di trading. StubHub non ha voluto essere da meno e ha inserito nella sua IPO l’affermazione di sfruttare l’AI per analizzare il mercato e migliorare i servizi. Klarna? Anche lei ha sottolineato come la sua strategia di crescita sia ormai inseparabile dall’efficienza dell’AI.

Ma cosa sta realmente succedendo? È evidente che i dirigenti e i banchieri d’investimento hanno capito che oggi non si può quotare un’azienda senza declamare lodi all’intelligenza artificiale. Il problema? Spesso queste dichiarazioni sono più marketing che sostanza. Nessuno vuole apparire fuori dal giro, e l’AI è diventata il biglietto d’ingresso per essere presi sul serio dai mercati.

Iliad conquista l’Europa: superati i 10 miliardi di fatturato e spinta decisa sull’AI

Il 2024 si chiude con risultati straordinari per il Gruppo Iliad, che rafforza il proprio posizionamento tra i principali operatori di telecomunicazioni in Europa. Con 50 milioni e 520 mila utenze nette, in crescita di oltre 2 milioni rispetto all’anno precedente, iliad conferma una traiettoria di espansione solida e sostenibile.

L’onda cinese travolge Tesla: Byd domina l’auto elettrica e punta alla conquista dell’Europa

Il settore automobilistico mondiale sta assistendo a un cambio di equilibri senza precedenti. L’ascesa vertiginosa della cinese Byd, sostenuta da investimenti strategici e innovazioni tecnologiche, sta mettendo in discussione il primato di Tesla nel mercato globale delle auto elettriche. Il gruppo di Shenzhen, supportato dall’investitore di lungo corso Warren Buffett, ha superato per la prima volta la casa automobilistica di Elon Musk nei ricavi, raggiungendo la soglia dei 107,2 miliardi di dollari nel 2024, contro i 97,7 miliardi di Tesla. Un sorpasso che segna una svolta epocale nell’industria delle e-car, in cui la Cina si impone sempre più come leader indiscusso.

Dai cavi alle soluzioni digitali: Prysmian acquista Channell e guarda al futuro

Prysmian ha annunciato l’acquisizione di Channell Commercial Corporation, un leader nelle soluzioni integrate per la connettività negli Stati Uniti, per un valore di 950 milioni di dollari, con un potenziale corrispettivo aggiuntivo fino a 200 milioni di dollari legato al raggiungimento di specifici obiettivi EBITDA per il 2025. L’acquisizione, che riflette un multiplo inferiore a 8,0x EBITDA 2024A, è soggetta alle consuete condizioni regolatorie e si prevede che sarà completata nel secondo trimestre del 2025.

L’illusione dell’oro digitale: Alibaba avverte sulla bolla delle infrastrutture AI

Joe Tsai, presidente di Alibaba Group Holding (e NETS), ha lanciato un segnale d’allarme sul frenetico afflusso di investimenti globali nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale (AI), evocando lo spettro di una bolla speculativa simile a quella della dot-com. La sua preoccupazione principale? Un’ondata di capitali che si riversa sulla costruzione di data center senza una chiara domanda di utilizzo, un fenomeno che sta assumendo i contorni di una scommessa al buio.

Tsai ha fatto riferimento a progetti mastodontici come Stargate, la joint venture tra OpenAI e SoftBank, che ha promesso investimenti per 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni. Secondo lui, gli investimenti in AI negli Stati Uniti stanno superando la domanda reale, alimentando un entusiasmo irrazionale che potrebbe portare a un brusco risveglio. In altre parole, mentre le aziende si sfidano a chi costruisce il più grande tempio dell’AI, potrebbero ritrovarsi con cattedrali nel deserto.

Mediobanca potenzia gli investimenti in AI e Cloud: nuova spinta alla collaborazione con Microsoft

Il Gruppo Mediobanca accelera la trasformazione digitale attraverso un rafforzamento della collaborazione con Microsoft Italia, puntando su intelligenza artificiale e cloud computing come elementi cardine della propria Digital Agenda. Con l’attuazione del Piano Strategico “One Brand One Culture”, l’istituto prevede un investimento complessivo di 230 milioni di euro in innovazione entro il 2026, segnando un aumento del 25% rispetto al triennio precedente. Un impegno strategico che si avvale della cooperazione con le principali aziende globali del settore tecnologico per garantire un avanzamento efficace e sostenibile.

Tencent vola nel Q4 2024: il boom dell’AI e dei videogame traina i ricavi

Tencent ha chiuso il quarto trimestre del 2024 con risultati ben oltre le attese, spinta dalla crescita dell’intelligenza artificiale e dal settore gaming. I ricavi sono aumentati dell’11% su base annua, raggiungendo i 172,44 miliardi di yuan (23,8 miliardi di dollari), superando le previsioni degli analisti di 168,95 miliardi. L’utile netto attribuibile agli azionisti ha segnato un impressionante +90%, attestandosi a 51,32 miliardi di yuan.

Huawei sfida l’America: il ritorno del 5G e la guerra dei chip

Eric Xu Zhijun, vicepresidente di Huawei, aveva affermato a marzo, davanti a centinaia di giornalisti e analisti, che il ritorno della compagnia nel mercato degli smartphone 5G era impossibile senza l’approvazione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Ma alla fine di agosto, Huawei ha smentito sé stessa e il mondo intero con il lancio a sorpresa del Mate 60 Pro, dotato di un processore avanzato sviluppato in Cina, sotto embargo tecnologico statunitense.

L’evento non è stato solo un trionfo commerciale, ma anche un atto politico. Il lancio del Mate 60 Pro è avvenuto in coincidenza con la visita in Cina della Segretaria al Commercio USA, Gina Raimondo, un tempismo che non può essere casuale. La domanda chiave per Washington è: come ha fatto Huawei a superare le restrizioni imposte dall’amministrazione americana, che miravano a soffocare la sua capacità di produrre chip avanzati?

La risposta sembra essere il Kirin 9000s, il processore sviluppato da HiSilicon, la divisione di Huawei dedicata ai semiconduttori. Un’analisi indipendente ha rivelato che il chip è stato probabilmente prodotto da SMIC (Semiconductor Manufacturing International Corp), il principale produttore cinese di semiconduttori, anch’esso sotto sanzioni statunitensi. Questo ha scatenato un’ondata di speculazioni, mettendo in dubbio l’efficacia del blocco tecnologico imposto dagli USA.

La rivincita cinese sull’AI: DeepSeek sfida OpenAI e minaccia il dominio di Nvidia

L’Intelligenza Artificiale non è più un gioco a senso unico dominato dagli Stati Uniti. La Cina sta colmando rapidamente il gap tecnologico e ora offre modelli AI altamente competitivi a prezzi stracciati. Secondo l’ultima analisi della società di benchmarking Artificial Analysis, il modello DeepSeek-R1 ha raggiunto un punteggio di 60 sull’Artificial Analysis Intelligence Index, piazzandosi al terzo posto mondiale, subito dietro a OpenAI con il suo o1 e o3-mini, rispettivamente a 62 e 66 punti. La vera sorpresa? Il prezzo. DeepSeek-R1 costa quasi 30 volte meno di GPT-4.5, minacciando di rivoluzionare il settore.

Solo un anno fa, l’AI di fascia alta era un affare quasi esclusivamente americano. Oggi, le cose sono cambiate drasticamente. Il mercato cinese sta producendo modelli avanzati a costi ridotti, grazie a strategie di ottimizzazione delle risorse computazionali e a una feroce guerra dei prezzi tra le Big Tech del Dragone. Alibaba, con il suo QwQ-32B, ha piazzato un altro colpo da maestro, posizionandosi al quarto posto nel ranking di intelligenza dei modelli AI, superando rivali come Claude 3.7 Sonnet di Anthropic e Mistral Large 2 di Mistral AI.

Perplexity e la sua offerta per TikTok: genio, follia o solo pubblicità?

Perplexity, la startup di ricerca AI che si diverte a lanciare provocazioni nel settore tech, ha appena dichiarato di voler acquistare TikTok. Sì, hai letto bene. Un’azienda nata nel 2022, con un valore stimato intorno ai 18 miliardi di dollari, pensa di poter mettere le mani su un colosso valutato tra i 30 e i 50 miliardi. Ambizione? Ingenuità? O il solito stunt pubblicitario?

L’azienda ha spiegato il suo piano con toni epici: riscrivere l’algoritmo di TikTok da zero, trasferire tutto nei data center americani con supervisione statunitense, rendere trasparente il sistema di raccomandazione e persino open source. Il tutto condito con il tocco AI di Perplexity: citazioni nei video in stile Perplexity Search, potenziamento dell’infrastruttura con Nvidia Dynamo e traduzione automatica per espandere il bacino d’utenza globale. Sembra il sogno proibito di un regolatore antitrust: un TikTok indipendente, trasparente e libero dall’influenza cinese.

Tesla in caduta libera: la fine dell’era Musk?

Elon Musk che brandisce una motosega su un palco politico è un’immagine potente, ma potrebbe servire più che sceneggiate teatrali per salvare Tesla dalla spirale discendente in cui si trova. Un tempo sinonimo di innovazione e crescita esplosiva, il gigante dei veicoli elettrici è ora bloccato in una crisi profonda, con vendite in calo, concorrenza feroce e un fondatore sempre più divisivo. Se Musk non trova una soluzione, Tesla rischia di trasformarsi da rivoluzione tecnologica a caso di studio su come perdere il dominio di un settore che ha contribuito a creare.

Palantir: il Gigante dell’AI conquista Wall Street con numeri da record

Palantir Technologies, il colosso americano specializzato in big data e intelligenza artificiale, sta vivendo un momento d’oro. I risultati finanziari del 2024, pubblicati di recente, mostrano una crescita impressionante che non solo consolida la sua posizione nel settore tecnologico, ma la rende anche una delle aziende più ambite in Borsa. Con un titolo che ha registrato un aumento del 144% nel 2024, Palantir si conferma un player di riferimento per chi cerca innovazione e solidità finanziaria.

Elon Musk raccoglie un miliardo di dollari in equity e entra a far parte del fondo Microsoft-BlackRock da 30 miliardi di dollari

Elon Musk riesce sempre a far suonare la sua orchestra finanziaria con melodie che incantano gli investitori, anche quando gli strumenti sono palesemente scordati. L’ultimo miracolo? X (ex Twitter) ha raccolto “quasi un miliardo di dollari” in equity fresca, portando la sua valutazione a 32 miliardi di dollari, nonostante un crollo dei ricavi del 50% rispetto al 2021. La matematica suggerirebbe un valore ben inferiore, ma Musk non gioca con le calcolatrici: lui usa il carisma e l’hype.

I numeri, però, sono impietosi. Gli investitori hanno accettato di valutare X a 16 volte il suo fatturato previsto per il 2024, il doppio rispetto alle altre piattaforme social come Reddit, Snap, Pinterest e persino il gigante Meta. Se X seguisse le stesse logiche di mercato, la sua valutazione si fermerebbe a 21,6 miliardi di dollari, e il valore del suo equity, una volta sottratti i 13 miliardi di debiti, crollerebbe a soli 9 miliardi. Ma ecco la magia: Musk ha trovato il modo di convincere gli investitori che il suo prodotto valga molto di più.

Walmart introduce Wally

Walmart ha recentemente introdotto “Wally“, un assistente basato su intelligenza artificiale generativa, progettato per rivoluzionare le operazioni interne dei suoi commercianti. Questo strumento avanzato consente ai team di merchandising di analizzare rapidamente enormi quantità di dati di vendita, facilitando decisioni informate su selezione dei prodotti e strategie di prezzo. Grazie a Wally, il tempo dedicato all’analisi manuale dei dati è stato drasticamente ridotto da ore a pochi secondi, permettendo ai commercianti di rispondere più agilmente alle mutevoli esigenze del mercato.

La genesi di Wally risiede nella necessità di affrontare le sfide tradizionali del merchandising. Storicamente, i commercianti di Walmart erano intrappolati in un ciclo infinito di fogli di calcolo e report manuali, analizzando modelli di vendita regionali e metriche delle performance dei brand. Questo processo laborioso consumava ore di tempo prezioso. Wally, con la sua interfaccia chat sofisticata, comprende il gergo retail complesso e accede istantaneamente ai vasti archivi di dati di Walmart, eliminando la necessità di analisi manuali estenuanti.

Oracle investe 5 miliardi nel Regno Unito: affare d’oro o mossa politica?

Oracle ha annunciato un investimento da 5 miliardi di dollari nel Regno Unito nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo dichiarato di supportare la crescente domanda di cloud computing e AI.

Una mossa che sembra perfettamente allineata con l’ambizione del governo britannico di diventare una “superpotenza dell’AI”, ma che solleva più domande di quante ne risolva.Dietro la cortina di fumo degli investimenti, ci sono elementi politici ed economici che non possono essere ignorati.

Oracle Cloud World Tour 2025 Milano, il lusso incontra il cloud: la rivoluzione tecnologica del Gruppo Ermenegildo Zegna

Oggi, 18 marzo 2025, l’Allianz MiCo di Milano è stato il palcoscenico dell’Oracle Cloud World Tour, un evento che ha riunito leader del settore tecnologico e rappresentanti di spicco delle imprese italiane. Tra gli interventi più attesi, spicca il dialogo tra il CEO di Oracle Italia Carlota Alvarez e Matteo Torti, CIO del Gruppo Ermenegildo Zegna, simbolo dell’eccellenza nel settore della moda.

L’Oracle Cloud World Tour è un’iniziativa globale che mira a mostrare come le soluzioni cloud e l’intelligenza artificiale possano trasformare le aziende, migliorando produttività ed efficienza attraverso l’automazione. Milano, con la sua tradizione di innovazione e design, è stata una scelta naturale per ospitare una tappa di questo tour.

La crescita del venture capital italiano: il futuro è nelle mani della nostra innovazione

Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha mostrato un dinamismo incredibile nel panorama del venture capital (VC), con numeri che raccontano una storia di crescente fiducia e ambizione. Un settore che, pur partendo da una base modesta nel 2015, ha registrato un aumento esponenziale, portando l’investimento totale a circa 8,6 miliardi di euro, con un impressionante incremento del 467% rispetto ai 194,3 milioni di euro di dieci anni fa. Questo cambiamento radicale, segnato soprattutto dai 7 miliardi investiti negli ultimi cinque anni, dimostra la crescente attenzione e il potenziale che il nostro Paese ha acquisito a livello globale.

Secondo il report “State of Italian VC”, pubblicato dal fondo di venture capital P101, l’Italia ha conquistato una posizione sempre più rilevante in Europa. Dal 2020 al 2024, infatti, la nostra nazione è riuscita a scalare la classifica europea, arrivando al decimo posto per investimenti in startup, superando realtà come l’Austria (6 miliardi di euro) e il Portogallo (5 miliardi di euro). Seppur lontana dalla Spagna (13,1 miliardi di euro), l’Italia ha mostrato che la sua crescita è solida, pur dovendo ancora recuperare terreno rispetto ai leader del mercato, quali il Regno Unito (114,2 miliardi di euro), la Francia (50,6 miliardi di euro) e la Germania (48,8 miliardi di euro).

Osservatorio Difesa: le startup che stanno rivoluzionando il settore

Il settore della Difesa, Sicurezza e Resilienza (DSR) ha raggiunto livelli record nel 2024, con un investimento totale di 5,2 miliardi di dollari, segnando un nuovo massimo storico. Questo dato emerge dal primo rapporto pubblicato da Dealroom.co e dal NATO Innovation Fund, il fondo di venture capital da 1 miliardo di euro sostenuto da 24 paesi membri della NATO. In un contesto in cui il mercato globale del venture capital ha registrato una contrazione del 45% negli ultimi due anni, il segmento DSR ha invece segnato una crescita del 30%, dimostrando di essere uno dei settori più resilienti e in rapida espansione in Europa.

Le startup che sviluppano tecnologie per la consapevolezza situazionale, il supporto alle decisioni e il monitoraggio delle minacce hanno attratto finanziamenti per un miliardo di dollari nel solo 2024, con un incremento di quattro volte rispetto al 2020. Questo slancio si traduce in un ecosistema di startup in piena espansione, capace di influenzare non solo il panorama della difesa, ma anche il settore della sicurezza aziendale e governativa.

Zhejiang, la Silicon Valley con gli occhi a mandorla che batte cassa

Zhejiang, la provincia che fino a poco tempo fa era conosciuta soprattutto per essere il giardino di Alibaba, si sta trasformando in un Eldorado per le tecnologie avanzate, e i venture capitalist non si sono fatti pregare. Nel 2024, Zhejiang è diventata la regione cinese con il maggior numero di nuovi fondi di venture capital registrati, un primato che fa impallidire persino colossi storici come Pechino e Shanghai. Ben 41 nuovi fondi hanno deciso di mettere radici nella provincia costiera, segno che la metamorfosi da hub dell’e-commerce a roccaforte dell’innovazione è più che avviata.

Hangzhou, capitale della provincia, è il cuore pulsante di questa rivoluzione. Qui, oltre alla presenza ingombrante di Alibaba, fioriscono start-up di prim’ordine, ribattezzate con un pizzico di presunzione “l sei piccoli draghi”: DeepSeek, Unitree Robotics, Deep Robotics, BrainCo, Game Science e Manycore. Nominarle tutte d’un fiato è quasi impossibile, ma sono loro a trainare l’ecosistema hi-tech della regione, con una predilezione per intelligenza artificiale e robotica.

Un Caffè al Bar dei Daini MACRO ECONOMIA

La settimana finanziaria europea si è conclusa con una nota positiva, con i principali mercati che hanno registrato guadagni nonostante le persistenti incertezze legate alle politiche commerciali globali. In particolare, Piazza Affari ha brillato con un rimbalzo significativo, trainato dall’entusiasmo degli investitori verso titoli chiave come Buzzi Unicem, Unicredit e Iveco.

Tuttavia, il panorama economico europeo rimane complesso. La Germania ha confermato un tasso di inflazione annuale del 2,3% per febbraio, mentre la Francia ha registrato un tasso dello 0,8% nello stesso periodo. Questi dati riflettono una stabilità dei prezzi, ma sollevano interrogativi sulla dinamica della domanda interna e sulle prospettive di crescita economica.

Nel frattempo, l’economia britannica ha subito una contrazione dello 0,1% su base mensile a gennaio, evidenziando le sfide che il Regno Unito deve affrontare nel post-Brexit. Questa flessione potrebbe essere indicativa di una debolezza strutturale o di fattori temporanei che influenzano la produzione economica.

Vento accelera l’innovazione: nuovo fondo da 75 milioni per le startup italiane

Vento, il fondo di venture capital early-stage più dinamico in Italia, ha annunciato il lancio del suo secondo fondo con una dotazione di 75 milioni di euro. Questo nuovo strumento di investimento, che si svilupperà nei prossimi cinque anni, è pensato per sostenere i migliori founder italiani a livello globale, consolidando la strategia di crescita dell’ecosistema tecnologico nazionale.

Il team dietro Vento è lo stesso che organizza l’Italian Tech Week, uno dei principali eventi europei dedicati alla tecnologia e all’innovazione. Fin dalla sua nascita nell’aprile 2022, Vento si è affermato come un punto di riferimento nell’ambito del venture capital e dell’innovazione tecnologica italiana. La sua missione è chiara: individuare, supportare e far crescere la prossima generazione di imprenditori italiani, sia in patria che all’estero.

Kodiak Robotics tenta il salto in borsa con una SPAC: un disperato tentativo di restare a galla?

Kodiak Robotics, la startup che sogna camion autonomi a spasso per le autostrade americane, sta cercando disperatamente una via d’uscita finanziaria. Secondo Bloomberg, l’azienda è in trattative per fondersi con Ares Acquisition Corp.

II attraverso un accordo SPAC che la valuterebbe 2 miliardi di dollari. Una cifra ambiziosa per un mercato che ha visto naufragare più di un sogno a guida autonoma. Ares Acquisition Corp. II, dal canto suo, sta cercando di guadagnare tempo, spingendo gli azionisti a votare per estendere la finestra di fusione oltre la scadenza del 25 aprile. Traduzione: non tutto sta andando liscio, e convincere gli investitori a scommettere su Kodiak potrebbe rivelarsi più difficile del previsto.

Rheinmetall: la Nvidia della Ruhr?

La Germania ha voltato pagina: i tempi dell’antimilitarismo oltre il Reno sono finiti. Con essi, anche l’epoca in cui Rheinmetall arrancava, sostenuta più dal settore automobilistico che da quello militare. Ora il gruppo di Düsseldorf è diventato un protagonista della difesa europea, con una crescita impressionante che ha trasformato la sua traiettoria finanziaria.

L’esercizio 2024 ha sancito questo cambio di paradigma, con un fatturato in aumento del 36%, un portafoglio ordini cresciuto del 44% – oggi pari a 55 miliardi di euro, otto volte il volume di dieci anni fa – e un dividendo aumentato del 42%. In borsa, il titolo è esploso, in un rally che ricorda quello di Nvidia. Un confronto che trader e giornalisti avventurosi amano fare.

La famiglia Trump in trattative per una partecipazione in Binance US

Le recenti notizie riportano che i rappresentanti della famiglia del presidente Donald Trump hanno avviato trattative per acquisire una partecipazione in Binance.US, la divisione americana del colosso delle criptovalute Binance. Parallelamente, il fondatore di Binance, Changpeng Zhao (noto come CZ), sta cercando di ottenere una grazia presidenziale.

Nel novembre 2023, CZ si è dimesso dalla carica di CEO di Binance dopo aver ammesso la violazione delle leggi statunitensi sull’antiriciclaggio, accettando un accordo da 4,3 miliardi di dollari per risolvere le indagini in corso. Successivamente, ha scontato una pena detentiva di quattro mesi negli Stati Uniti.

Tiktok in vendita: la guerra silenziosa dei colossi del cloud, Oracle

Sembra che ultimamente non si possa nemmeno camminare per strada senza inciampare in qualcuno che vuole comprare TikTok. Ovviamente è un’iperbole, ma rende bene l’idea: dai miliardari eccentrici agli influencer di YouTube, fino alle startup AI, tutti sembrano interessati all’app più discussa del momento. Ma come sempre, quelli che fanno più rumore non sono necessariamente quelli che contano. Il vero nome da tenere d’occhio? Oracle.

Secondo le ultime indiscrezioni, Oracle è il candidato preferito dalla dirigenza di ByteDance, la società madre di TikTok. E questo non è certo un caso. Oracle non è solo un colosso tecnologico, ma è anche il principale fornitore di cloud per TikTok negli Stati Uniti. Anche Google, Microsoft e Amazon hanno contratti con TikTok o ByteDance, ma nessuno di loro sembra essere in una posizione privilegiata come Oracle. E qui sta il punto cruciale: TikTok non è solo una miniera d’oro pubblicitaria, è anche un cliente gigantesco per il settore cloud.

Startup da incubo: Jean-Denis Greze e un ex Google provano a reinventare le tasse

San Francisco, la città dove i sogni tecnologici nascono e muoiono con la stessa velocità con cui un VC brucia milioni, ha una nuova startup da tenere d’occhio. Si chiama Town, e promette di connettere le piccole imprese con servizi di consulenza fiscale grazie all’onnipresente AI. Fondata dall’ex Chief Technology Officer di Plaid, Jean-Denis Greze, e dall’ex direttore AI/ML di Google, Tony Vincent, ha già incassato 18 milioni di dollari da First Round, Conviction Capital, Alt Capital e WndrCo, con qualche angelo come il CEO di Mercury, Immad Akhund, e il CEO di Quora, Adam D’Angelo. Un bel gruppo di gente che sa come far fruttare il capitale almeno per sé stessi.

Axelera AI, la scaleup italiana che guida l’innovazione europea nei chip per l’intelligenza artificiale

L’Europa si affida al genio italiano per conquistare l’indipendenza tecnologica nel settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale. Axelera AI, la scaleup fondata e guidata dall’italiano Fabrizio Del Maffeo assieme a Evangelos Eleftheriou, ha ottenuto un finanziamento di 61,6 milioni di euro per lo sviluppo di Titania, un innovativo chiplet destinato a rivoluzionare il calcolo ad alte prestazioni nel campo dell’AI.

The Future of AI Inference

L’azienda, “pur avendo” la sua sede principale nei Paesi Bassi, vanta una forte presenza in Italia con uffici a Milano e Firenze. Il finanziamento proviene dall’EuroHPC Joint Undertaking Digital dell’Unione Europea (https://eurohpc-ju.europa.eu/index_en) e dagli Stati membri nell’ambito del progetto Dare (Autonomy of Risc-V for Europe), con l’obiettivo di consolidare la sovranità tecnologica del continente e ridurre la dipendenza dai colossi extraeuropei nel settore strategico dei semiconduttori.

Meta adotta il modello di fact-checking di Elon Musk: rivoluzione nella moderazione dei contenuti su Facebook, Instagram e Threads

Meta Platforms ha annunciato che dal 18 marzo inizierà a testare negli Stati Uniti un nuovo sistema di fact-checking basato su Community Notes, già utilizzato su X (ex Twitter) di Elon Musk. La società ha scelto di adottare l’algoritmo open-source della piattaforma rivale per valutare e classificare le informazioni, segnando una svolta significativa nella gestione dei contenuti su Facebook, Instagram e Threads.

Secondo Meta, questa scelta permette di costruire su quanto già sviluppato da X, con l’obiettivo di migliorarlo nel tempo e adattarlo alle proprie piattaforme. L’azienda ha dichiarato di voler lavorare in maniera trasparente, raccogliendo feedback dai contributor per perfezionare il sistema, pur riconoscendo che il processo iniziale non sarà esente da difetti.

Palantir e Databricks: una sinergia strategica per l’innovazione nel settore pubblico

Palantir Technologies e Databricks hanno recentemente annunciato una partnership strategica, mirata a offrire ai clienti governativi un’integrazione più efficiente e conveniente delle rispettive tecnologie. Questa collaborazione rappresenta un passo significativo per entrambe le aziende, in particolare per Databricks, che mira a espandere la propria presenza nel settore pubblico, dove Palantir vanta una solida esperienza.

La decisione di unire le forze giunge in un momento in cui l’amministrazione Trump e il team DOGE di Elon Musk stanno esplorando l’uso dell’intelligenza artificiale per ridurre gli sprechi governativi. Le due aziende hanno già testato con successo le loro soluzioni presso clienti comuni e ora formalizzano la loro collaborazione. Rory Patterson, presidente di Databricks Federal, ha sottolineato come i clienti richiedessero un approccio più unificato alla gestione dei dati per massimizzarne il valore.

Dalla Cina un fondo da 138 miliardi a sostegno delle startup

La Cina ha annunciato un’iniziativa senza precedenti per sostenere le startup tecnologiche, stanziando un fondo nazionale di orientamento per il capitale di rischio del valore di quasi 1.000 miliardi di yuan, equivalenti a circa 138 miliardi di dollari. L’annuncio è stato fatto da Zheng Shanjie, capo della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc), durante i lavori annuali del Congresso nazionale del popolo, il massimo organo legislativo del Paese.

The “national venture capital guidance fund” will invest in hard technology sectors such as quantum computing, artificial intelligence (AI), semiconductors, and renewable energy,

Lexroom.ai: rivoluzione digitale nel settore legale

Nell’era della trasformazione digitale, il settore legale sta vivendo una metamorfosi significativa grazie all’introduzione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale. Tra le innovazioni più rilevanti emerge lexroom.ai, una piattaforma progettata per ottimizzare e semplificare il lavoro degli avvocati, integrando tecnologia avanzata con competenze giuridiche specialistiche.

Fondata nel maggio 2023 da Paolo Fois, Martina Domenicali e Andrea Lonza, all’interno del venture builder di Vento, lexroom.ai si propone di rivoluzionare il settore legale fornendo ai professionisti strumenti potenziati dall’AI. La piattaforma consente agli avvocati di porre quesiti giuridici in linguaggio naturale, ottenendo risposte rapide e precise sotto forma di bozze di pareri o risposte pragmatiche, complete di citazioni delle fonti pertinenti.

Leonardo: crescita record nel 2024 e strategie per il futuro

Nel 2024 Leonardo ha registrato risultati finanziari in forte crescita, consolidando il proprio ruolo di leader nel settore della difesa e sicurezza. Il gruppo ha chiuso l’anno con un utile netto di 1,159 miliardi di euro, evidenziando un significativo miglioramento della redditività e della generazione di cassa.

Il declino delle azioni Tesla: un’analisi tra vendite, politica e tecnologia

Le azioni di Tesla Motors Inc (TSLA) continuano a destare preoccupazione tra gli investitori. Nel momento in cui scriviamo, il titolo segna un altro giorno difficile dopo il calo del 15% registrato ieri, con la quotazione che ha toccato un minimo di 215 dollari, il livello più basso dal 24 ottobre 2024. Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, ha analizzato le dinamiche dietro questo crollo, evidenziando un declino del 42% dall’inizio dell’anno, con il prezzo sceso da 400 a circa 230 dollari (basato sui dati più recenti che indicano un currentPrice di 226.974 USD).

Oracle: risultati finanziari del terzo trimestre 2025, una crescita trainata da Cloud e AI

Oracle Corporation (NYSE: ORCL) ha reso noti i risultati finanziari del terzo trimestre fiscale 2025, conclusosi il 10 marzo 2025, evidenziando una performance solida e una crescita significativa nei segmenti strategici del cloud e delle Remaining Performance Obligations (RPO). Con un fatturato totale di 14,1 miliardi di dollari, in aumento del 6% in dollari Usa e dell’8% a valuta costante rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’azienda di Austin, Texas, continua a consolidare la propria posizione come leader nel mercato delle soluzioni tecnologiche enterprise.

Larry Ellison: quando il conto in banca personale batte il bilancio di Oracle

Larry Ellison ha sempre avuto il talento di far sembrare Oracle molto più grande e potente di quanto i suoi numeri effettivi suggeriscano. È riuscito a infilare il colosso del software enterprise nella conversazione sui data center di intelligenza artificiale, accanto a giganti del calibro di Microsoft e Google. Ma, come rivelano i risultati finanziari del trimestre di febbraio, Oracle ha un problema di fondo: spendere soldi come se avesse le tasche senza fondo, senza però averle davvero. A meno che, ovviamente, non si guardi direttamente nel conto in banca di Ellison.

Crollo delle azioni dei produttori di chip e del software aziendale: timori su tariffe e crescita economica

Un caffè senza zucchero al Bar dei Daini

Le recenti turbolenze nei mercati finanziari hanno visto un significativo calo delle azioni dei produttori di chip e delle società di software aziendale, alimentato da timori legati a possibili tariffe commerciali e preoccupazioni sulla crescita economica globale. Questo scenario ha sollevato interrogativi sulla stabilità del settore tecnologico e sulle implicazioni per l’economia mondiale.

Il declino delle azioni dei produttori di chip

Nell’ultima sessione di mercato, le azioni di Advanced Micro Devices hanno registrato una flessione del 3,67%, chiudendo a 96,63 USD. Analogamente, Intel Corp. ha subito un calo del 3,44%, attestandosi a 19,93 USD, mentre NVIDIA Corp. ha visto una diminuzione del 5,04%, chiudendo a 106,98 USD. Questi ribassi riflettono le crescenti preoccupazioni degli investitori riguardo a possibili tariffe commerciali che potrebbero influenzare negativamente la domanda e la redditività dei semiconduttori.

L’acquisizione più significativa è stata quella di ServiceNow, che ha investito 2,85 miliardi di dollari in azioni e contanti per rilevare Moveworks, azienda specializzata in software basato sull’intelligenza artificiale. Questo passo rappresenta un’importante strategia per potenziare le capacità di ricerca AI e le soluzioni basate su agenti offerte dalla società di software aziendale.

Investitori cinesi in incognito nelle aziende private di Elon Musk: tra profitti e geopolitica

Negli ultimi anni, facoltosi investitori cinesi hanno incanalato decine di milioni di dollari nelle società private di Elon Musk, tra cui SpaceX, Neuralink e la startup xAI, utilizzando strutture che ne schermano l’identità.

Questi investimenti sono stati effettuati tramite veicoli a uso speciale registrati in giurisdizioni come le Isole Cayman, rendendo i fondi cinesi invisibili nei registri pubblici e celando l’identità degli investitori. Tali pratiche, sebbene legali, sollevano preoccupazioni riguardo a potenziali conflitti di interesse e influenze indebite, specialmente considerando il ruolo cruciale di Musk nella politica e negli affari americani.

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