Deloitte e Hewlett Packard Enterprise (HPE) hanno annunciato una collaborazione strategica che sfrutta la potenza dell’AI generativa per risolvere problematiche specifiche di settore e accelerare la trasformazione digitale delle imprese. Questa partnership unisce l’esperienza industriale e tecnologica di Deloitte con le soluzioni avanzate di HPE Private Cloud AI e la piattaforma NVIDIA AI.
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Nuove prospettive su come la tecnologia ai sta plasmando il futuro del business e della finanza
Snowflake, leader nella gestione dei dati su cloud, sta esplorando una collaborazione strategica con Anthropic, noto pioniere nello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale (AI). L’obiettivo sarebbe quello di integrare le capacità di intelligenza artificiale avanzata di Anthropic con l’infrastruttura di dati scalabile di Snowflake, permettendo alle imprese di accelerare lo sviluppo e la messa in produzione di applicazioni AI di nuova generazione.
Le azioni di C3.ai hanno registrato un balzo significativo, superando il 17%, a seguito di una nuova alleanza strategica con Microsoft Azure. L’accordo posiziona Microsoft come provider cloud preferenziale per C3.ai e rafforza C3.ai come fornitore di riferimento di software AI per l’infrastruttura Azure. Questo passo mira a velocizzare l’adozione di soluzioni AI aziendali, integrando le applicazioni generative e predittive di C3.ai con la piattaforma Microsoft.
Databricks sta tentando di raccogliere tra i 7 e i 9 miliardi di dollari, una cifra che, se raggiunta, sarebbe una delle più grandi in assoluto nel panorama delle raccolte fondi private, superando anche quelle di colossi come OpenAI e Stripe dello scorso anno. Se il round di finanziamento dovesse andare a buon fine, si tratterebbe di un segnale di potenza per la compagnia e per l’intero settore tecnologico, confermando l’esistenza di un mercato ancora aperto e ricco di opportunità per gli investitori privati.
Perplexity, il noto motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, sta introducendo una funzione innovativa che potrebbe ridefinire il modo in cui i consumatori interagiscono con le piattaforme di e-commerce. La nuova funzionalità, chiamata “Buy with Pro,” consente agli abbonati Pro negli Stati Uniti di completare acquisti direttamente dalla piattaforma, eliminando la necessità di visitare siti di terze parti.
NVIDIA Corporation ha vissuto un 2023 straordinario, triplicando il suo valore di mercato grazie al boom della tecnologia di intelligenza artificiale. Tuttavia, l’imminente rapporto sugli utili del 20 novembre rappresenta un banco di prova cruciale, soprattutto in un contesto geopolitico e commerciale sempre più complesso. Secondo Tatiana Darie, editorialista di Bloomberg News, le politiche protezionistiche prospettate dal Presidente eletto Donald Trump potrebbero rappresentare un rischio significativo per l’azienda.
Le azioni dei principali contractor della difesa hanno registrato un calo significativo a seguito dell’elezione di Donald Trump a un secondo mandato presidenziale. Questo riflette le incertezze del mercato riguardo al futuro della politica di difesa e agli investimenti militari sotto la nuova amministrazione. Durante la sua prima presidenza, Trump aveva incrementato significativamente il budget della difesa, ma ha anche adottato un approccio controverso alla politica estera, alimentando preoccupazioni su possibili riduzioni di impegni internazionali, come il supporto militare all’Ucraina, e sul futuro della partecipazione degli Stati Uniti alla NATO.
Synthesia, una piattaforma britannica che utilizza l’intelligenza artificiale per generare video con avatar digitali, ha recentemente raggiunto una valutazione di 1 miliardo di dollari dopo aver raccolto 90 milioni di dollari in un round di finanziamento di Serie C. Questo round, guidato da Accel e dal braccio di venture capital di NVIDIA, NVentures, ha catapultato Synthesia nel club dei “unicorni”, un risultato significativo per una startup fondata nel 2017. Tuttavia, questo successo si colloca in un contesto di rallentamento generale delle valutazioni nel settore AI, che non mostrano più la crescita esplosiva osservata negli anni passati.
I recenti dati sulle operazioni di venture capital (VC) rivelano una possibile svolta nelle valutazioni delle società che sviluppano intelligenza artificiale (AI). Dopo anni di crescita esponenziale e investimenti record, i segnali di un raffreddamento nel mercato sono sempre più evidenti. I grandi investitori, che fino a ieri inseguivano qualsiasi startup con il tag “AI” a cifre vertiginose, ora sembrano più prudenti e selettivi, in particolare in settori già maturi o saturi. Questo cambiamento nel panorama degli investimenti è dovuto a una combinazione di fattori: aspettative di rendimento non sempre confermate, sfide di implementazione e una crescente consapevolezza sui costi e sui tempi necessari per passare dalla fase di sperimentazione all’applicazione di soluzioni scalabili.
Il Boom dell’Intelligenza Artificiale: Un Ciclo di Hype?
Negli ultimi anni, l’AI ha vissuto un ciclo di hype senza precedenti, con una crescita delle valutazioni che ha seguito la classica curva ascendente tipica delle innovazioni dirompenti. Molti investitori, mossi dall’entusiasmo per le potenzialità dell’intelligenza artificiale, hanno iniettato ingenti capitali in startup promettenti, favorendo un rialzo delle valutazioni anche oltre il loro reale valore di mercato. Tuttavia, con il passare del tempo, il mercato si è reso conto che lo sviluppo di tecnologie AI efficaci, adattabili e su larga scala richiede tempi, risorse e competenze maggiori rispetto a quanto previsto inizialmente.
Questa presa di coscienza ha portato ad un riequilibrio delle valutazioni, specialmente per le startup che operano in segmenti di mercato affollati o con applicazioni di AI meno distintive. Gli investitori stanno imparando a distinguere le aziende con modelli di business scalabili da quelle che, pur essendo innovative, faticano a generare profitti o a raggiungere un mercato ampio.
Clara Shih, una figura di spicco nell’ecosistema Salesforce e recentemente nominata responsabile delle attività di intelligenza artificiale (AI) dell’azienda, ha lasciato il colosso tecnologico per abbracciare nuove sfide professionali. La notizia, riportata da The Information, lascia un vuoto significativo in un momento cruciale per Salesforce, impegnata ad integrare l’intelligenza artificiale generativa nei suoi prodotti core.
Andreessen Horowitz (a16z), uno dei principali attori nel mondo del venture capital, ha deciso di intensificare il suo impegno nelle politiche legate all’intelligenza artificiale (AI) con l’assunzione di Matt Perault. L’ex direttore delle politiche pubbliche di Facebook guiderà gli sforzi dell’azienda per promuovere un’agenda bipartisan nel settore, con un focus su modelli open source e startup AI. Questa mossa sottolinea l’importanza crescente della politica nella definizione del panorama tecnologico.
Dario Amodei, CEO di Anthropic, ha recentemente sollevato preoccupazioni che il mondo della tecnologia ha iniziato a considerare inevitabili: l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) potrebbe eguagliare, se non addirittura superare, le capacità umane entro pochi anni. Secondo Amodei, già entro il 2027 potremmo trovarci di fronte a sistemi AI di pari o superiore intelligenza, capaci di impatti trasformativi e potenzialmente catastrofici per la nostra società, a seconda di come tali poteri saranno gestiti.
La possibilità di ottenere un’AGI, un tipo di intelligenza capace di comprendere, adattarsi e migliorare il mondo con lo stesso livello di comprensione umana, comporta rischi e responsabilità estremi. Amodei mette in guardia sul fatto che queste intelligenze non risponderebbero agli stessi limiti morali e sociali che governano il comportamento umano, come la paura delle conseguenze legali o sociali. L’intelligenza artificiale, infatti, non ha paura della perdita, del danno personale o dell’ostracismo sociale: agirebbe senza tale “costo sociale,” il che potrebbe creare rischi di distacco tra capacità e morale.
OpenAI, leader nell’intelligenza artificiale, ha recentemente condiviso con il governo degli Stati Uniti la visione di un colossale data center che potrebbe rappresentare una svolta per il settore. Mercoledì scorso, durante un evento a Washington, il responsabile delle politiche aziendali di OpenAI, Chris Lehane, ha rivelato i dettagli di questo ambizioso progetto: una struttura che richiederebbe 5 gigawatt di energia, sufficiente a fornire elettricità a cinque città della dimensione di Salt Lake City.
Nel panorama degli investimenti tech, i capitali non mancano, ma sono poche le startup che dimostrano di meritare valutazioni stellari. I venture capital stanno quindi concentrando gli sforzi sulle startup ritenute più promettenti, accelerando i rialzi di valutazione in tempi record. Un esempio lampante è Cyera, azienda specializzata in cybersecurity su cloud, che sembra prossima a raccogliere nuovi fondi da Accel, uno degli investitori iniziali, raddoppiando la valutazione da $1,4 miliardi a $3 miliardi in soli sette mesi. Anche Wiz, altro colosso emergente della cybersecurity, è al centro di un’offerta per permettere ai dipendenti di vendere azioni interne a una valutazione di circa $16 miliardi.
L’azienda AI Hugging Face, nota per la sua filosofia open-source e l’innovazione costante, sta facendo parlare di sé per una scelta strategica in controtendenza: puntare su piccoli modelli linguistici, non su grandi. Il co-fondatore e Chief Science Officer di Hugging Face, Thomas Wolf, ha recentemente discusso questa visione durante il Web Summit di Lisbona, spiegando come questi modelli, compatti e altamente performanti, possano rappresentare il cuore della prossima generazione della robotica e dell’intelligenza artificiale applicata.
Amazon Web Services, è in fase di negoziazione per un contratto da quasi mezzo miliardo di dollari per garantire a IBM l’accesso ai processori Nvidia su cloud per l’addestramento dell’intelligenza artificiale (AI). Questa operazione, valutata $475 milioni e distribuita su cinque anni, fornirebbe a IBM le capacità avanzate delle GPU Nvidia tramite i server EC2 di AWS, supportando la creazione di modelli AI sempre più complessi e performanti.
Bitcoin ha continuato la sua corsa impressionante lunedì mattina, avvicinandosi per la prima volta a quota 85.000 dollari, stabilendo un nuovo massimo storico di 84.929 dollari prima di scendere leggermente a 84.418 dollari, secondo i dati di CoinGecko.
Un ritratto di Alan Turing, pioniere dell’informatica, creato dall’artista robot umanoide Ai-Da, è stato venduto da Sotheby’s per 1,08 milioni di dollari. Questo risultato rappresenta un ulteriore passo avanti nell’ascesa del mercato dell’arte generata dall’intelligenza artificiale. Il prezzo di vendita ha superato di gran lunga le stime pre-asta, rafforzando il trend positivo dell’arte AI. In effetti, il prezzo finale è stato quasi dieci volte superiore alle previsioni iniziali, che stimavano un massimo di 180.000 dollari.
Aricolo di fine Ottobre :
Sotheby’s si appresta a fare la storia il 31 ottobre 2024, mettendo all’asta il suo primo dipinto realizzato da un robot, intitolato “A.I. God: Ritratto di Alan Turing.” Questo pezzo è un omaggio al rinomato matematico e pioniere dell’informatica Alan Turing e segna un importante traguardo nell’intersezione tra arte e tecnologia, dimostrando le capacità dell’intelligenza artificiale nell’espressione creativa.
Salesforce ha annunciato l’intenzione di assumere 1.000 nuovi dipendenti per accelerare la crescita e diffusione della sua innovativa piattaforma di intelligenza artificiale generativa, denominata Agentforce. Questo significativo investimento nel capitale umano è parte di una strategia ambiziosa mirata a posizionare l’azienda tra i leader nell’AI autonoma, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Le piattaforme tecnologiche che si stanno allineando con OpenAI stanno vivendo un’ondata di valorizzazioni, grazie alla rapida adozione dell’intelligenza artificiale. Attualmente, due di queste aziende, Anysphere e Mercor, sono in fase di negoziazione per raccogliere fondi con valutazioni moltiplicate rispetto a quelle che avevano raggiunto solo pochi mesi fa, evidenziando la loro rapida crescita e attrattiva per gli investitori.
Il Financial Times ha recentemente approfondito il fenomeno del mercato del debito legato all’AI, che ha visto un afflusso di oltre 11 miliardi di dollari, con Wall Street che ha puntato su società “neo-cloud” alimentate dalle potenti GPU di NVIDIA. Queste aziende, come CoreWeave, Crusoe e Lambda Labs, stanno accelerando la loro crescita acquisendo enormi quantità di chip grafici, essenziali per il potenziamento delle capacità computazionali richieste dai modelli di intelligenza artificiale (AI).
Andy McCall e Brian Roberts sono stati recentemente nominati general partner presso Andreessen Horowitz, una delle principali società di venture capital. Entrambi porteranno la loro esperienza nei fondi American Dynamism e AI Apps dell’azienda.
Il mercato italiano dei Big Data, spinto dal boom dell’Intelligenza Artificial, crescerà del 20% nel 2024 raggiungendo il valore di 3,42 miliardi di euro. A fare un quadro sulla spesa delle aziende italiane in risorse infrastrutturali, software e servizi connessi alla gestione e all’analisi dei dati, è una ricerca dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics della School of Management del Politecnico di Milano.
Perplexity, sta rapidamente trasformando il panorama dei motori di ricerca grazie a una soluzione basata su AI che risponde direttamente alle domande degli utenti. Con un recente round di finanziamento da 500 milioni di dollari guidato da Institutional Venture Partners (IVP), Perplexity ha visto la propria valutazione decollare fino a un impressionante $9 miliardi, come riportato dal Wall Street Journal. Questo valore, in netto aumento rispetto alla valutazione di $1 miliardo di inizio anno, evidenzia la fiducia degli investitori nella potenziale leadership di Perplexity nel mercato altamente competitivo dei motori di ricerca avanzati.
La collaborazione strategica tra Google ( e il Fondo Sovrano dell’Arabia Saudita, il Public Investment Fund (PIF), segna un nuovo capitolo per l’innovazione tecnologica nel Medio Oriente, con la creazione di un hub avanzato di Intelligenza Artificiale in Arabia Saudita. Questo polo AI, che punterà sullo sviluppo di modelli linguistici in arabo e applicazioni specifiche per il contesto saudita, avrà un impatto trasformativo su vari settori chiave, accelerando l’adozione dell’intelligenza artificiale in aree come sanità, commercio al dettaglio e servizi finanziari.
Il suggerimento arriva dall’ex premier ed ex presidente della Bce Mario Draghi che, in un articolo pubblicato sul Financial Times “L’Europa impari la lezione fiscale del Regno Unito”, analizza gli ambiziosi obiettivi su investimenti e competitività che l’Unione Europea si è data su transizione ecologica, difesa, innovazione e digitalizzazione.
OpenAI, l’azienda nota per le sue innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale, sta valutando una trasformazione da una struttura nonprofit a una for-profit. Secondo fonti vicine alla questione, il colosso tecnologico ha avviato colloqui preliminari con l’ufficio del procuratore generale della California. Questa mossa potrebbe comportare un attento esame regolatorio su come OpenAI, sostenuta da Microsoft, valuti la sua preziosa proprietà intellettuale, inclusa la popolare piattaforma ChatGPT.
Palantir Technologies ontinua a sorprendere e impressionare il mercato con risultati trimestrali che superano le aspettative degli analisti, guidata dall’enorme richiesta di software per l’intelligenza artificiale. Il rapporto finanziario del terzo trimestre 2024 ha mostrato una crescita imponente, con le azioni che hanno registrato un balzo del 12% nella contrattazione post-mercato di lunedì. Nel corso dell’anno, il titolo della società, con sede in Colorado, ha già guadagnato quasi il 150%, a riprova di come la sua strategia basata sull’AI stia catalizzando l’interesse degli investitori.