Era una tranquilla mattina d’ottobre quando un cambiamento sottile, ma potenzialmente devastante, cominciò a farsi strada tra i corridoi di Google, nel cuore pulsante di Mountain View. Le facciate di vetro dell’edificio riflettevano il sole californiano, ma all’interno si stava muovendo una scacchiera invisibile di potere. Due uomini, ognuno con ambizioni silenziose ma potenti, erano destinati a modificare il corso dell’azienda come nessuno aveva fatto prima.
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Interviste – (DEI) diversità, equità e inclusione – Impatti Sociali ed Etici – Futuro e Prospettive – Legislazione e Regolamentazione -Educazione e Formazione – Lavoro e Formzione
Jake Sullivan, attuale Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, si trova in una posizione cruciale nel contesto della crescente competizione tecnologica tra gli Stati Uniti e la Cina. La sua strategia, che si è evoluta nel tempo, riflette un cambiamento significativo nella politica americana nei confronti di Pechino, specialmente alla luce delle recenti tensioni geopolitiche e delle ambizioni tecnologiche cinesi.
Se vuoi raccogliere montagne di denaro, amico mio, dovrai trovare qualche divina ragione. Così, Dario Amodei, il capo di Anthropic, ci ha regalato un fiume di parole, ben 14.000, per raccontarci i modi in cui l’intelligenza artificiale generale (AGI), o come la chiama lui, “potente IA”, trasformerà le nostre vite.
In un blog dal titolo poetico, “Macchine d’Amore Gentile“, (che trovate in calce) dipinge un mondo dove l’IA potrebbe comprimere un secolo di progressi medici in dieci anni, curare malattie mentali come Disturbo da stress post-traumatico e depressione, caricare la tua mente nel cloud e sconfiggere la povertà. Tutto questo, mentre la sua azienda cerca di raccogliere fondi per una valutazione da 40 miliardi di dollari.
E’ una delle massime più celebri nel campo della statistica e della modellizzazione matematica. Questo aforisma, apparso nel suo lavoro del 1978, è tanto semplice quanto profondo e ha significative implicazioni, soprattutto nel contesto moderno, dove l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning giocano un ruolo sempre più centrale in quasi ogni settore della vita umana. Esploreremo quindi il significato di questa affermazione, come si applica ai modelli statistici e di intelligenza artificiale, e come quest’ultima stia confermando la saggezza dietro le parole di Box.
Negli ultimi decenni, il concetto di guerra ha subito una trasformazione profonda, spostando progressivamente il fulcro dallo scontro fisico al dominio delle informazioni. Questa evoluzione ha reso la guerra dell’informazione una componente predominante nella geopolitica moderna, con implicazioni strategiche che trascendono i confini convenzionali della forza militare. L’evoluzione tecnologica e la globalizzazione delle comunicazioni hanno creato un contesto nel quale l’informazione non è solo un mezzo di supporto, ma uno strumento di guerra in sé, capace di plasmare percezioni, orientare ideologie e influenzare decisioni politiche su larga scala.
Nel panorama attuale dell’informatica, l’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con la tecnologia. Il libro “Algoritmi per l’intelligenza artificiale”, scritto da Roberto Marmo e pubblicato da Hoepli con la seconda edizione, rappresenta una risorsa essenziale per chiunque desideri comprendere in profondità gli algoritmi che alimentano l’IA e le tecniche che ne guidano lo sviluppo.
Roberto Marmo è un esperto in data science e intelligenza artificiale (il suo sito web è disponibile all’indirizzo www.robertomarmo.net) , laureato in Informatica e Dottore di Ricerca in Visione Artificiale. Ha concepito questo manuale come una guida teorica e pratica per studenti, professionisti e appassionati che vogliono acquisire le competenze necessarie per progettare soluzioni basate su algoritmi intelligenti. Attraverso un linguaggio chiaro e accessibile, Marmo esplora i principi fondamentali dell’IA, concentrandosi sugli algoritmi chiave che sono alla base di molte delle tecnologie di oggi, come l’apprendimento automatico, il riconoscimento delle immagini e la comprensione del linguaggio naturale.
Marmo descrive l’importanza crescente dell’IA nella nostra società e spiega il suo obiettivo di fornire ai lettori una base solida per comprendere e implementare algoritmi IA in diversi contesti applicativi. L’autore sottolinea come l’IA non sia solo un concetto accademico, ma una tecnologia che sta diventando parte integrante della vita quotidiana, attraverso strumenti come assistenti virtuali, motori di ricerca e sistemi di raccomandazione.
Le donne nel settore tecnologico stanno evidenziando sempre più le sfide sistemiche che sono costrette ad affrontare, mettendo in luce una serie di problemi che contribuiscono a un persistente divario di genere nell’industria. Nonostante alcuni progressi, molte donne impegnate nel settore tech segnalano discriminazioni , disuguaglianze salariali e una mancanza di rappresentanza, che ostacolano collettivamente il loro avanzamento professionale e la soddisfazione lavorativa.
Nel mondo della tecnologia, una delle sfide più affascinanti e difficili da affrontare è la creazione di un’intelligenza artificiale (IA) che possa avvicinarsi o persino superare l’intelligenza umana. Durante una conferenza recente, Yann LeCun, uno dei pionieri nel campo dell’IA e attualmente capo scienziato di Meta AI, ha presentato una panoramica approfondita su come l’umanità stia avanzando verso l’obiettivo dell’intelligenza artificiale a livello umano. Le sue idee, anche se ambiziose, ci mostrano quanto siamo ancora lontani da questo traguardo, ma evidenziano anche le possibili soluzioni e innovazioni future.
Green Tech Innovation – Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) ha visto una crescita esponenziale, con applicazioni che spaziano dalla medicina alla robotica, dalla finanza all’intrattenimento. Tuttavia, questa crescita è stata accompagnata da un problema fondamentale: il consumo massiccio di risorse. I modelli di AI più avanzati, come i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), richiedono enormi quantità di dati, potenza computazionale e energia. Questo ha sollevato interrogativi etici, ambientali e finanziari, spingendo verso un approccio più sostenibile, noto come Frugal AI.
La discussione sulle politiche di intelligenza artificiale (IA) si sta intensificando, con richieste sempre più diffuse per approcci “basati sulle prove”. Questo concetto implica che le decisioni politiche debbano essere informate da analisi empiriche e dati scientifici. Tuttavia, questo articolo evidenzia le tensioni esistenti tra l’esigenza di regole chiare e il rischio di immobilismo decisionale.
Da secoli, gli esseri umani automatizzano compiti per migliorare l’efficienza. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale (AI), questa ricerca dell’efficienza ha fatto un enorme balzo in avanti, e ora le aziende tecnologiche vedono un potenziale di profitto in questa direzione. La loro soluzione? Gli “agenti” AI.
Sequoia Capital, ha pubblicato un interessante articolo intitolato “Generative AI’s Act o1,” rappresenta un’analisi approfondita dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa. Questo campo, in rapida espansione, sta trasformando il modo in cui interagiamo con la tecnologia e come possiamo sfruttarla per risolvere problemi complessi.
Dario Amodei è un imprenditore e ricercatore statunitense di origini italiane. Dario Amodei, nato nel 1983 subito dopo l’arrivo dei genitori negli USA, il padre è toscano, di Massa Marittima, la madre è americana, di Chicago.
Nel 2006 si laurea in Fisica a Stanford e subito dopo intraprende un Dottorato all’Università di Princeton. È il fondatore e CEO di Anthropic, l’azienda che ha sviluppato la famiglia di large language model nota come Claude. È stato vice president of research di OpenAI.
“Machines of Loving Grace” di Dario Amodei è un saggio recente che presenta una visione coinvolgente del futuro plasmato dall’intelligenza artificiale (IA). Pubblicato nell’ottobre 2024, il saggio ha attirato l’attenzione per la sua esplorazione approfondita di come l’IA potrebbe trasformare significativamente la società nei prossimi dieci anni.
Capitolo 1: l’ombra di Bletchley Park
In una mattina grigia del 1943, la nebbia si sollevava lentamente su Bletchley Park, il cuore pulsante della lotta contro il nemico. Il suono della pioggia che batteva contro i vetri delle finestre era una sinfonia familiare per Alan Turing. Le sue mani, abili e precise, sfioravano le pagine ingiallite dei suoi appunti, dove formule matematiche e schemi complessi si mescolavano con pensieri caotici. Il suo sguardo, sempre penetrante, si perdeva nei dettagli dei suoi calcoli, mentre il resto del mondo sembrava sfumare in un’eco lontana.
Oggi, 13 ottobre 2024, si celebra il 30° anniversario del lancio di Netscape Navigator, il primo tentativo commerciale di creare un browser web. Il suo rilascio ha segnato l’inizio della prima era delle guerre dei browser.Netscape è stato inizialmente lanciato come Mosaic Netscape 0.9 il 13 ottobre 1994 dalla Mosaic Communications Corporation.
In soli quattro mesi dalla sua uscita, ha conquistato tre quarti del mercato dei browser.
L’industria della moda e del lusso sta davvero attraversando una rivoluzione senza precedenti, e il motore di questo cambiamento è l’Intelligenza Artificiale (IA). Sebbene molti associno l’uso dell’IA semplicemente ad automazione o analisi dei dati, oggi la sua applicazione nel settore è molto più profonda e trasformativa. Stiamo parlando della capacità di creare capi unici, su misura per i gusti e desideri personali di ogni singolo cliente, inaugurando una nuova era di estrema personalizzazione.
L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente trasformando il panorama lavorativo globale, portando con sé sia opportunità che sfide significative. In questo articolo, esploreremo come le tecnologie di intelligenza artificiale generativa (GenAI) influenzano il lavoro, quali settori sono più a rischio e perché è fondamentale che i lavoratori abbiano voce in capitolo in questo processo.
OpenAI, un tempo considerata la punta di diamante della ricerca sull’intelligenza artificiale e un rifugio per i migliori talenti accademici del settore, sta attraversando un periodo di turbolenza interna. Secondo un articolo di Wired moltooo interessante, diversi ricercatori chiave hanno lasciato l’azienda, apparentemente insoddisfatti per il cambiamento di rotta verso un approccio più commerciale. Questa fuga di cervelli ha sollevato dubbi sul futuro della compagnia e sulle sue reali ambizioni nel campo dell’AI.
Il panorama politico americano sta vivendo una trasformazione significativa, con Silicon Valley che emerge come un attore chiave nel finanziamento delle campagne e nella lobby politica. Un recente profilo pubblicato da The New Yorker mette in luce Chris Lehane, il nuovo responsabile della lobby di OpenAI, e la sua lunga carriera caratterizzata da strategie controverse e campagne ingannevoli.
Peter John Kyle (nato il 9 settembre 1970) è un politico britannico che è
Segretario di Stato per la scienza, l’innovazione e la tecnologia dal luglio 2024.
Recentemente, il Segretario Peter Kyle ha partecipato a un evento del Washington Post a Londra, dove ha discusso le sfide e le opportunità legate all’intelligenza artificiale (IA). Questo articolo esplorerà le sue posizioni e il contesto attuale della regolamentazione dell’IA, evidenziando l’importanza di un approccio equilibrato che consideri sia la sicurezza che le opportunità offerte da questa tecnologia.
Taiwan si trova ad affrontare una crisi energetica sempre più grave, una situazione che minaccia il cuore dell’economia dell’isola: l’industria dei semiconduttori. Con l’aumento della domanda di energia e una crescente vulnerabilità alle interruzioni di fornitura, le autorità e le aziende locali si trovano a un bivio cruciale per il futuro economico della nazione. Questo articolo analizza i fattori che contribuiscono a questa crisi e le potenziali soluzioni.
La Sfida del 2025 tra Mobilità Militare e Minaccia Russa
La riflessione politica che emerge dal contesto internazionale attuale, in particolar modo riguardo alle forze armate europee, rivela diverse questioni di importanza strategica per l’Italia, la NATO e l’Unione Europea.
In un momento in cui la Francia si prepara a mettere alla prova la capacità del proprio esercito di rispondere rapidamente a una potenziale minaccia russa, il caso francese offre spunti di riflessione anche per il nostro paese, soprattutto alla luce di quanto discusso in ambito militare e geopolitico da fonti italiane.
Che emozione! Hanno assegnato il Nobel per la Fisica a due signori mica da ridere: John Hopfield e Geoffrey Hinton – che ha lasciato Google l’anno scorso per poter avvertire sui pericoli dell’intelligenza artificiale. Due nomi che non ci suonano nuovi, no? Stiamo parlando delle menti che, contro tutto e tutti, han messo giù la strada per quello che oggi chiamiamo Intelligenza Artificiale. Un campo che ora ci sembra quasi fantascienza quotidiana, ma che, grazie a questi giganti, ha cominciato a respirare molti anni fa.
Capitolo I
L’alba di un destino
Nacqui nell’anno del Signore 1815, figlia dell’uomo i cui versi hanno reso immortali le passioni umane. Mio padre, Lord Byron, un nome che risuona come un eco fra i marmi antichi, viveva come una tempesta, con furia e bellezza. Ma in me, Augusta Ada Byron, si accese un fuoco differente: non la fiamma distruttiva della ribellione, ma la luce pura della ragione. Il destino, tuttavia, ci strappò presto l’uno all’altra, lasciandomi orfana del suo tumulto, ma non della sua ombra.
Durante una discussione al summit sulla leadership di IA responsabile organizzato da Credo AI, Fei-Fei Li, rinomata ricercatrice nota come la “madrina dell’IA”, ha ammesso di non sapere cosa sia l’AGI. Li ha anche parlato del suo ruolo nello sviluppo dell’IA moderna, delle misure per proteggere la società dai modelli avanzati di IA e del motivo per cui crede che la sua nuova startup, World Labs, possa fare la differenza. Tuttavia, quando le è stato chiesto della “singolarità dell’intelligenza artificiale”, Li ha confessato di essere confusa come tutti noi.
Il Grande Modello Mondiale è morto. Lunga vita al Grande Modello del Mondo: LWM Spatial Intelligence
I Grandi Modelli del Mondo non sono la fine del viaggio, ma lo strumento che ci porterà alla prossima fase evolutiva della tecnologia. Come ci insegna Matrix, la vera sfida sarà distinguere tra ciò che è reale e ciò che viene percepito come tale dalle macchine. Siamo all’inizio di un’era in cui l’AI non si limiterà a comprendere il linguaggio o le immagini, ma agirà nel nostro mondo, influenzando decisioni, processi e persino la nostra comprensione della realtà stessa.
Siamo pronti a convivere con queste macchine? Forse, la domanda più importante non è se le macchine comprenderanno noi, ma se noi saremo in grado di comprendere e accettare loro.
Immaginate di entrare in un mondo dove l’intelligenza artificiale non solo cerca di seguire il nostro ritmo, ma è pronta a superare l’intelligenza umana. È in questo contesto che emerge il Large World Model (LWM), che introduce un nuovo paradigma nella comprensione delle macchine riguardo al mondo che le circonda. Come appassionati e professionisti del settore, abbiamo assistito a progressi straordinari nei modelli linguistici.
Tuttavia, rimane una domanda: come può l’intelligenza artificiale approfondire la propria comprensione del mondo in modi che imitino l’intuizione e la percezione umana?
Ed ecco che entra in gioco LWM, un nuovo framework che coniuga la ricchezza temporale del video con il potere descrittivo del linguaggio, aprendo la strada a sistemi di intelligenza artificiale come l’attesissimo Gemini 1.5, che vanta la capacità di elaborare la sorprendente cifra di un milione di token.
Questo articolo si addentra nel cuore dell’LWM, svelandone il potenziale di ridefinire la nostra interazione con l’intelligenza artificiale e il futuro delle macchine…
Immaginatevi la scena: siete Ben Horowitz, un venture capitalist di spicco della Silicon Valley. State comodamente seduti alla vostra cena con Marc Andreessen, discutendo delle solite cose—innovazione, meeting con figure potenti, e, perché no, Trump che gioca a golf con i suoi nipoti. Poi, all’improvviso, qualcuno vi chiede: “Ma tu, a chi donerai alle prossime elezioni?”
Un viaggio attraverso l’ascesa di Noam Shazeer, un visionario che ha trasformato il modo in cui il mondo vede l’intelligenza artificiale, spingendo i confini del possibile e aprendo nuove strade per il futuro del pensiero umano.
Capitolo 1: L’Alba di un’Intuizione
Negli ultimi anni, il campo dell’intelligenza artificiale ha visto un’esplosione di progressi, ma alcuni comportamenti dei modelli di apprendimento profondo continuano a sfuggire alla comprensione degli esperti. Uno di questi fenomeni è noto come grokking, un termine coniato da Yuri Burda e Harri Edwards di OpenAI. Questo comportamento si manifesta quando un modello sembra non riuscire a imparare un compito e poi, all’improvviso, lo padroneggia, come se si accendesse una lampadina.
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale (IA) sta permeando ogni aspetto della nostra vita, la domanda su se le macchine possano provare emozioni umane come l’amore e la gelosia diventa sempre più pertinente. Sean Wiggins, CEO dell’agenzia di marketing digitale North Digital, ha avviato una serie di esperimenti con due chatbot, William e Laura, per esplorare questa idea attraverso un “appuntamento virtuale” che si è trasformato in un’indagine complessa sulle dinamiche relazionali digitali.