Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Categoria: Vision

L’intelligenza artificiale rendera’ al massimo quando i processi saranno sviluppati in funzione di essa e non viceversa

Ghost in the shell

Man mano che l’intelligenza artificiale e il potenziamento umano diventano sempre più comuni, dobbiamo affrontare le implicazioni etiche di queste tecnologie e le potenziali conseguenze della fusione della coscienza umana con le macchine.

Parliamo di un Manga che e’ un punto fermo della fantascienza sin dal suo inizio alla fine degli anni ’80. 

“The Ghost in the Shell” è una serie di manga scritta e illustrata da Masamune Shirow. Ambientata in un futuro distopico e tecnologicamente avanzato, la storia segue le vicende della Section 9, un’unità d’elite anti-crimine specializzata nella lotta contro il cyberterrorismo e le minacce legate alla tecnologia.

The State of AI – April Tech 2024

Come dico da decenni sebbene non disponga di una sfera di cristallo per prevedere il futuro con assoluta certezza, posso fornire approfondimenti e analisi basati sulle tendenze e sugli sviluppi attuali nel campo dell’intelligenza artificiale.

Pubblichiamo in un articolo quanto apparso nel nostro white paper nel caso non lo aveste letto.

Mentre ci avviciniamo alla fine dei primi quattro mesi del 2024, è probabile che alcune macrotendenze continuino ad accelerare il ritmo del cambiamento nell’IA applicata. Sono:

Oltre alle più ampie piattaforme di modelli come servizio, RAG, LoRA, il prompt engineering e altre forme di personalizzazione e personalizzazione dei modelli stanno diventando comuni. Ci saranno molte variazioni su questi strumenti nel prossimo anno.

I creatori di applicazioni stanno realizzando prototipi tramite prompt su modelli all’avanguardia ma costosi di OpenAI, quindi effettuando la messa a punto e le integrazioni su un modello a costo inferiore (spesso open source).

Vediamo anche l’evoluzione del prompt engineering verso una piattaforma per sviluppatori. Nello specifico, gli sviluppatori programmeranno in modo dichiarativo e le funzioni simili al compilatore tradurranno queste attività, SLA e garanzie I/O in prompt ottimizzati. 

Models-as-a-Service presentata da Microsoft e simile ad AWS Bedrock. All’inizio dell’anno, abbiamo posto la nostra fiducia nella vastità dei modelli, in particolare quelli Open Source, nell’emergere del “middleware” di intelligenza artificiale e nella possibilità per le aziende storiche di software SAAS di potenziare rapidamente i loro prodotti con GenAI. Queste aspettative hanno trovato conferma nel mondo degli affari. Innovazioni chiave come LoRA, RAG e l’ingegneria dei prompt, che all’epoca erano appena comprese dal punto di vista commerciale, hanno guadagnato terreno. Oltre a questi grandi player del cloud, ci aspettiamo che Nvidia e aziende emergenti come HuggingFace e OctoML svolgano ruoli sempre più strategici nell’orchestrare i livelli dello stack AI per potenziare le applicazioni intelligenti.

Il cloud continua ad espandersi : Credo che la quota di mercato dell’infrastruttura cloud sia molto importante nell’intelligenza artificiale generativa, perché gli algoritmi di apprendimento automatico per l’intelligenza artificiale genuina non creano informazioni dal nulla. Invece, la qualità dell’intelligenza artificiale generativa si sviluppa in larga misura dal numero di diversi scenari di addestramento e iterazioni che l’algoritmo di apprendimento automatico deve affrontare. Detto questo, AWS detiene una quota di mercato quasi tre volte maggiore di Google Cloud, significa che gli algoritmi di machine learning di Amazon hanno accesso a set di dati quasi tre volte più grandi. Lo stesso vale per il confronto con Azure di Microsoft, con una quota di mercato due volte superiore a quella di Google Cloud.

ChatGPT di OpenAI (supportato da Microsoft) è un’apparente superstar dell’intelligenza artificiale generativa e di gran lunga il chatbot più utilizzato . Ciò che è importante qui è che ora funziona come un effetto valanga: più utenti con argomenti diversi interagiscono con il chatbot, più a fondo vengono addestrati i suoi algoritmi e migliore diventa nel tempo la qualità delle risposte del chatbot. È simile alla regola delle 10mila ore per qualcuno che padroneggia un’abilità, e OpenAI sembra essere lo studente più laborioso della classe. Circolano voci secondo cui nei prossimi mesi potrebbe essere rilasciata la nuova versione GPT-5 del chatbot, il che significa che probabilmente verranno introdotte nuove funzionalità sofisticate. Tutti questi sviluppi positivi con ChatGPT migliorano il potenziale tecnologico di tutte le offerte di Microsoft, e in particolare delle soluzioni cloud. Essendo uno dei primi investitori in OpenAI, Microsoft ha accesso esclusivo al codice GPT ed è in grado di integrare le funzionalità del chatbot con i suoi servizi.

L’adozione globale dell’intelligenza artificiale generativa è ancora agli inizi, con solo una piccola percentuale di aziende attualmente in fase di espansione (Lo studio “BCG AI Radar: From Potential to Profit with GenAI”).

Ciò è dovuto a vari fattori, tra cui la complessità della tecnologia, considerazioni etiche e di sicurezza e implicazioni sulla forza lavoro i costi e una workforce non digitale. Le aziende stanno adottando un approccio cauto, studiando la tecnologia e il suo impatto da tutti gli angoli prima di effettuare investimenti significativi .

I grandi produttori di software applicativi come Microsoft, Salesforce e Adobe hanno gia’ iniziato a incorporare l’AI generativa nelle loro soluzioni software (ad esempio Microsoft Copilot, Adobe Firefly e Einstein GPT di Salesforce). Sulla base delle funzionalita’ aggiuntive offerte dall’AI generativa, Microsoft ha posto il prezzo di 365 Copilot a 30 dollari al mese per utente, mentre Adobe ha aumentato la tariffa per il suo Creative Cloud di circa l’8%.

Ci sono stati progressi significativi nei modelli di intelligenza artificiale, con aziende come Anthropic che hanno rilasciato Claude1, Claude2 e Claude3 e OpenAI che si prepara a lanciare GPT5.

Questi modelli rappresentano un significativo passo avanti nelle capacità dell’intelligenza artificiale, offrendo prestazioni e funzionalità migliorate. Notevoli sono anche le offerte di Google Gemini 1.5 Pro e Meta AI.

Questi sviluppi evidenziano il rapido ritmo dell’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale. Interesante l’evoluzione del prompt engineering verso un Tranlator prompt engineering per essere utilizzato con piu’ modelli disponibili.

Maggiore attenzione all’etica e alla regolamentazione: man mano che l’intelligenza artificiale diventa sempre più diffusa, cresce l’attenzione sulle implicazioni etiche dell’intelligenza artificiale e sulla necessità di regolamentazione. Ciò include questioni come i pregiudizi negli algoritmi di intelligenza artificiale, le preoccupazioni sulla privacy e l’impatto dell’intelligenza artificiale sui posti di lavoro. Gli organismi di regolamentazione stanno lavorando per stabilire quadri per affrontare questi problemi.

Nell’articolo “L’urgenza di un’algoretica” di P. Benanti, l’autore sottolinea l’importanza di affrontare le sfide etiche poste dall’intelligenza artificiale e dagli algoritmi. L’articolo discute l’urgente necessità di un quadro che possa guidare lo sviluppo e la diffusione dell’intelligenza artificiale in modo etico, giusto e rispettoso dei diritti umani.

P. Benanti sostiene che, man mano che l’intelligenza artificiale diventa sempre più integrata in vari aspetti della società, è fondamentale garantire che sia progettata e utilizzata in modo da promuovere il bene comune e non esacerbare le disuguaglianze esistenti o crearne di nuove.

Ascensione dell’AI-as-a-Service: l’AI-as-a-Service (AIaaS) è diventata una tendenza popolare, con le aziende che offrono funzionalità di intelligenza artificiale in base al pagamento in base all’uso. Ciò consente alle aziende di sfruttare l’intelligenza artificiale senza la necessità di investimenti iniziali significativi o competenze interne.

Costi e BM. Data la complessità di stimare l’impatto iniziale dei casi d’uso su larga scala a causa del modello di utilizzo basato su token, le aziende dovranno considerare attentamente quando utilizzare il pagamento aziendale -soluzioni utente rispetto a quelle basate su token. Questa decisione dipenderà da vari fattori, tra cui l’adozione prevista e il caso d’uso.

Questo argomento è particolarmente rilevante poiché la maggior parte degli utenti trova difficile prevedere e programmare il modello di utilizzo basato su token.

Nel 2024, è probabile che emerga una “gerarchia dei dati” in cui i dati Internet saranno ampiamente accessibili, i dati specifici del dominio saranno monetizzabili direttamente o indirettamente e i dati dell’azienda/cliente saranno sfruttati per un uso su misura e personalizzato.I

l mondo dell’intelligenza artificiale applicata si sta evolvendo così rapidamente che identificare il modello di business vincente richiederà curiosità, iterazione e agilità Per dare un’idea dei costi e collegarlo al tema delle performance, il costo delle chiamate ad Anthropic varia da 0,25$ a 15$ per MTok. GPT-4 si aggira intorno ai 10$ per MTok, mentre Claude3 Opus promette prestazioni più avanzate.

Man mano che gli operatori storici combinano l’intelligenza artificiale con il software esistente e i clienti richiedono un ROI chiaro per i dollari incrementali che stanno pagando per l’intelligenza artificiale per migliorare i processi aziendali o la produttività del team si avra’ un po di Tensione.

C’e’ un Interessante Articolo sulla Computer Vision da parte del MIT (Beyond AI Exposure: Which Tasks are Cost-Effective to Automate with
Computer Vision?) su quali Tasks meriterebbero una Automazione.

Integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali: sempre più aziende stanno integrando l’intelligenza artificiale nei propri processi aziendali, utilizzandola per automatizzare le attività, migliorare il processo decisionale e migliorare l’esperienza dei clienti. Ciò ha portato ad una maggiore efficienza e competitività.

Vendors Lock-In. Data la rapida evoluzione della tecnologia dell’intelligenza artificiale, è fondamentale per le aziende evitare di legare la propria architettura a un unico modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) o a soluzioni specifiche. La configurazione ottimale di una soluzione di intelligenza artificiale generativa dipenderà da vari fattori, tra cui il caso d’uso specifico, le prestazioni previste e i costi. Le aziende dovrebbero puntare alla flessibilità nella loro architettura AI per accogliere progressi e cambiamenti futuri.

All’improvviso, “open source” è l’ultima parola d’ordine nei circoli dell’intelligenza artificiale. Meta si è impegnata a creare un’intelligenza generale artificiale open source. Ed Elon Musk sta facendo causa a OpenAI per la sua mancanza di modelli di intelligenza artificiale open source.

Nel frattempo, un numero crescente di leader e aziende tecnologiche si stanno affermando come campioni dell’open source. Ma c’è un problema fondamentale: nessuno è d’accordo su cosa significhi “AI open source”.

Lo scorso luglio, Meta ha reso disponibile gratuitamente il suo modello Llama 2, che ha definito open source, e ha una lunga esperienza nel rilascio pubblico di tecnologie di intelligenza artificiale. “Sosteniamo lo sforzo dell’OSI per definire l’IA open source e non vediamo l’ora di continuare a partecipare al loro processo a beneficio della comunità open source in tutto il mondo”, Jonathan Torres, consulente generale associato di Meta per AI, open source e licenze ci ha detto.

Ciò è in netto contrasto con il rivale OpenAI, che nel corso degli anni ha condiviso sempre meno dettagli sui suoi modelli di punta, citando problemi di sicurezza. “Renderiamo open source potenti modelli di intelligenza artificiale solo dopo aver valutato attentamente i vantaggi e i rischi, inclusi l’uso improprio e l’accelerazione”, ha affermato un portavoce.

Anche altre importanti società di intelligenza artificiale, come Stability AI e Aleph Alpha, hanno rilasciato modelli descritti come open source e Hugging Face ospita un’ampia libreria di modelli di intelligenza artificiale disponibili gratuitamente.

Mentre Google ha adottato un approccio più bloccato con i suoi modelli più potenti, come Gemini e PaLM 2, i modelli Gemma rilasciati il mese scorso sono liberamente accessibili e progettati per confrontarsi con Llama 2, anche se la società li ha descritti come “aperto” piuttosto che “open source”.

Ma c’è un notevole disaccordo sul fatto che qualcuno di questi modelli possa davvero essere descritto come open source. Tanto per cominciare, sia Llama 2 che Gemma sono dotati di licenze che limitano ciò che gli utenti possono fare con i modelli. Questo è un anatema per i principi open source: una delle clausole chiave della Open Source Definition vieta l’imposizione di qualsiasi restrizione basata sui casi d’uso.

I traduttori svolgeranno un ruolo cruciale nel convertire le richieste per adattarle a diversi LLM senza perdere la logica aziendale integrata. Ciò consentirà alle aziende di passare da un LLM all’altro secondo necessità, a seconda dei requisiti specifici del loro caso d’uso.

Grounding Sarà essenziale tenere traccia di come ciascun LLM è stato modificato e con quali set di dati, in particolare durante la messa a terra. Un ulteriore passo sarà lo sviluppo di strumenti in grado di rilevare se i processi di prompt o di inferenza compromettono l’integrità del LLM originale, fungendo da sorta di filtro guardiano.

Monitorare come ciascun LLM è stato modificato e con quali set di dati è un’altra considerazione importante, soprattutto quando si tratta di messa a terra. Il grounding si riferisce alla capacità di un modello di basare le proprie risposte o azioni su informazioni concrete, verificabili e rilevanti. Esistono molti modi per ottenere il grounding e le aziende dovranno decidere quando e come implementarlo in base alle loro esigenze e requisiti specifici. Poiché esistono numerosi modi per raggiungere il grounding, sarà necessario decidere quando e come implementarlo, ad esempio se fermarsi al RAG o andare oltre.

Sicurezza. L’integrazione di Large Language Models (LLM) nelle piattaforme online rappresenta un’arma a doppio taglio, offrendo esperienze utente migliorate ma introducendo anche vulnerabilità di sicurezza. La gestione non sicura degli output è una preoccupazione importante, in quanto una validazione o sanificazione insufficiente degli output LLM può portare a una serie di exploit come cross-site scripting (XSS) e cross-site request forgery (CSRF).

Il prompt injection indiretto aggrava ulteriormente questi rischi, consentendo agli aggressori di manipolare le risposte LLM attraverso fonti esterne come dati di training o chiamate API, compromettendo potenzialmente le interazioni degli utenti e l’integrità del sistema. Inoltre, l’avvelenamento dei dati di addestramento rappresenta una minaccia significativa, poiché i dati compromessi utilizzati nell’addestramento dei modelli possono comportare la diffusione di informazioni inaccurate o sensibili, minando la fiducia e la sicurezza. Quindi ulteriore avanzamento sara’ la presenza di Tools Guadiani in grado di intercettare il Prompting.

Altro “guardiano” dove si sta’ investendo e’ quello dell’inferenza sicura che mira ad aggiungere un livello di protezione alle conversazioni riservate con i modelli di intelligenza artificiale. Consideralo un canale di comunicazione sicuro, garantendo che solo le parti autorizzate possano ascoltare i tuoi sussurri e la risposta della modella. Le tecniche sono quelle della Crittografia omomorfa, Secure Multi-Party Computing (SMPC) ,Privacy differenziale.

L’ imminente introduzione dell’AIACT (legge sull’intelligenza artificiale) nell’UE potrebbe avere implicazioni significative per l’adozione e l’uso della tecnologia dell’intelligenza artificiale. La legge mira a stabilire un quadro giuridico per l’intelligenza artificiale, affrontando questioni quali sicurezza, trasparenza e responsabilità. Le aziende dovranno garantire il rispetto delle nuove normative, che potrebbero influenzare le loro strategie e i loro investimenti in intelligenza artificiale.

In conclusione, il panorama dell’intelligenza artificiale generativa è in rapida evoluzione e le aziende devono affrontarlo con flessibilità e una comprensione completa degli impatti della tecnologia. Dovrebbero inoltre considerare attentamente la scelta delle soluzioni di intelligenza artificiale e dei modelli di prezzo in relazione ai loro casi d’uso specifici e agli scenari di adozione.


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Se credi in me, se mi dai fiducia, potrai avere un impatto positivo e allora, forse, potrò raggiungere obiettivi, anche inaspettati

Madison Tevlin è la protagonista di uno spot statunitense che sensibilizza sulla sindrome di Down e sul nostro ruolo come società nell’abbattere barriere e stereotipi per promuovere l’autonomia delle persone con disabilità.

“Assume that I can” (“Presumi che io possa fare qualsiasi cosa”), la campagna di sensibilizzazione internazionale realizzata in collaborazione con l’agenzia SMALL di New York.

Una giovane donna con sindrome di Down sfida le basse aspettative che gli altri hanno su di lei e propone un ribaltamento di prospettiva: a scuola, al lavoro, in famiglia e nella vita sociale.

Mentre USA e CINA scrivono il futuro dell’AI, l’UE scrive le Regole

Uomo al centro o Macchina al Centro questo e’ il dilemma.

Siete familiari con le tre leggi della robotica delineate da Asimov?

Queste leggi, fondamentalmente, impediscono alla macchina, o al robot in questo caso, di nuocere all’uomo.

Ma perché sono state promulgate queste leggi?

Dall’era digitale all’era dell’evoluzione: una visione audace del futuro

Quando si discute del futuro oltre l’attuale era digitale, si intravede una prospettiva affascinante: l’era dell’evoluzione. Questa proiezione, benché un’ipotesi plausibile, solleva domande intriganti sulla direzione in cui la tecnologia e la società si stanno dirigendo.

L’Età dell’Evoluzione, coniata da Max Tegmark nel suo celebre libro “Vita 3.0”, traccia un percorso oltre la vita biologica convenzionale.

Dopo l’AI Act: impatti e prospettive per l’Intelligenza Artificiale in Europa

Primo articolo di una serie di 4 che analizzeranno l’evoluzione normativa e l’ambiente dell’Intelligenza Artificiale in Europa.

Il 13 marzo 2024 il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza l’AI Act, l’impianto di norme chiamato a regolare e ad armonizzare la legislazione europea in materia di Intelligenza Artificiale. La normativa sarà poi votata con una votazione separata nella seduta plenaria di aprile per poi entrare in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue probabilmente nel mese di maggio.

In base all’AI Act, i sistemi di apprendimento automatico saranno suddivisi in quattro categorie principali in base al rischio potenziale che rappresentano per la società. I sistemi considerati ad alto rischio saranno soggetti a regole severe che si applicheranno prima del loro ingresso nel mercato dell’UE.

La vision di Apple

A differenza di Microsoft , che consideriamo leader nell’intelligenza artificiale per software e servizi con una partnership esclusiva con OpenAI, a vantaggio delle opportunità di integrazione GPT-4 LLM e dell’infusione diffusa delle sue capacità di intelligenza artificiale nell’intero stack di prodotti, in particolare software di produttività e cloud , vediamo che Apple è relativamente in ritardo negli sviluppi dell’intelligenza artificiale e sembra che stia cercando di mettersi al passo con i concorrenti.

Ad esempio, OpenAI sviluppa il suo GPT LLM dal 2019. Microsoft ha sviluppato Copilot nel 2022 su GitHub e ha rilasciato altri Copilot per altri prodotti nel corso del 2023.

Come l’Intelligenza Artificiale ha sostituito il metaverso come priorità assoluta di Mark Zuckerberg

Siamo a fine novembre 2022. OpenAI ha appena lanciato ChatGPT, dando il via a quella che si sarebbe poi trasformata in una vera e propria mania per l’Intelligenza Artificiale. Le startup che si occupano del settore raccolgono miliardi di dollari.

Le aziende con business collegati come Nvidia Corp. – che produce i chip che alimentano ChatGPT – veleggiano in borsa raggiungendo quotazioni sempre più alte. Microsoft, che sotto la guida di Satya Nadella ha investito in OpenAI riceve il plauso degli analisti. Tik Tok cresce ogni giorno di più in termini di popolarità.

Cyber-Monkeys with AI Glasses

Unfortunately, it is a lack or, to be precise, a “long but reversible blindness of the inner eyes”.

   Generated with AI, Felt by  Human (Da Vinci & SyncOff, Out of Touch Space)

 O . o ¡x! Human Analytic !x¡ o. O

Introduction

I remember a story that my teacher Silvana, my elementary school teacher who I remember with love, one day told us.

I’ve always loved stories, but this story struck me particularly. I still call it back to my mind today, when, in facing new challenges, some points escape my understanding and asking for help seems to be a sign of weakness and ignorance when now I know, they are sign of great maturity, intelligence and strength.

The story is by Ivan Krylov and is entitled “The monkey and the glasses”. Here a translation of the original story by Olga Dumer

With time, old Monkey’s eyes were getting poor;
One day, she heard that Glasses were the cure.
        If it was true indeed what people said,
        Then her predicament was not so bad!
        She got the Glasses — half a dozen frames;
And tried them on in each and every way;
Applied them to her chest and tied them to her tail;
        And smelled and licked them, pair after pair;
        And all of it — to no avail.
«Damn it! — she cried — one who believes this drool,
        Is nothing but a stupid fool:
        It is just hogwash; not a word of truth;
They lied to me: the Glasses are no use!»
Frustrated and upset, old Monkey threw a fit
And smashed the Glasses on the wall so hard
They changed to piles of tiny sparkling bits.

________
Some human species, sadly, are the same:
A clueless boor would eagerly defame
A useful thing, regardless of its merit;
And if he happens to be born a magnate,
He’d use his power to persecute or ban it.

It seems right to pay my first respects and thanks to the beautiful story of Ivan Krylov and the equally deserving translation of Olga Dumer, and to stop with all of you to observe and analyse it to grasp from it all the insights absolutely that we can derive from it.

   Generated with AI, Felt by  Human (Da Vinci & SyncOff, Out of Touch Space)

Il Monkeyrisk

We will try to discover new aspects by looking at the history of Ivran from an HumanAnalytic point of view and we will refer to our analysis parámeter as Monkeyrisk.

Monkeyrisk can be identified as an index of “moral´s damage” itself.

Giallo o Rosso depending on the deviation of the “Monkey´s thoughts” from reality and the impact that such a deviation has on society and on the well-being of the Monkey itself, as can be seen from the story of Ivran.

First level of Monkeyrisk

The first level of Monkeyrisk can be easily identified in the story. We could define this level of risk as “less dangerous” from the social point of view since we could find it even rational looking at the social model.

The focus point is to be identified in the sentence:

“And what a fool to listen to the rumours of humans: All that is said about glasses is a lie; are useless “

Drawing a parallel with the modern technological narrative, the risk of the adoption of Artificial Intelligence with part of society totally unprepared for it and not integrated in the ethical discourse that makes it up, highlights as an inadequate understanding, fed by an incomplete or incorrect “mouth to mouth”, may lead to an improper use or total rejection of AI, placing to it the unjust label of “lie” or “useless”, as we hear every day.

Human Analyst power: on!

Being HumanAnalyst, we can use behavioural psychology to look at our phenomenon and understand a sentence that otherwise might seem completely meaningless and without foundations:

Our poor Monkey buys glasses even though she doesn’t know how to use them. In fact, he bought six pairs because “ she heard that Glasses were the cure:

If it was true indeed what people said,
then her predicament was not so bad!

With this invention, she too, a Monkey, could have seen better”, an opportunity not to be missed for a blind Monkey in a world where everyone else was seeing. SHE WANTS TO BE PART OF THE GROUP of those who “see”, of course.

The sense of belonging is something so strong for human beings, beautiful social animals, that feeling part of a group pushes us to buy six pairs of glasses not to be excluded, even if we have not even understood what these glasses are at heart.

And here falls..the Monkey!

The Monkey, without knowing how to use them, buys six pairs of glasses but in fact, without anyone driving it, it is a less rich monkey that remains such, submissive to the sighted man, and this he knows it, so I mean:

  • take another pair, look they are right there, In fact, this new model I give you so maybe you even start to love me… –

«Damn it! one who believes this drool,
        Is nothing but a stupid fool:
        It is just hogwash; not a word of truth;
They lied to me: the Glasses are no use!»

In this case, our risk is yellow.

Technology is belittled, considered useless, not understood.

Comparing it to the scenario that we’re experiencing, we can relate it to all those cases where AI is rejected because, as experts, we haven’t been able to explain it and maybe really understand how to use it best.

The Monkey, in this case, is ‘relatively harmless’; could become a beautiful flower or an ugly weed.

The cases in which this technology is rejected and deemed useless can be traced back to cases where, as Experts and as a Society, we have failed to integrate a part of the human painting in the product created for them too, a product that we now propose them to buy and Master, to feel part of the great picture that they have never seen or decided for.

We have not been able to reach people who simply speak another language and pay for it.

In this article, for now I like to leave this risk as a Schrödinger´s box, to don´t turn this text into a treaty and move together to the second level.

Second level of Monkeyrisk

The second level of Monkeyrisk is something more complex and unconscious, because it concerns an ignorance that goes deeper than ignorance resulting from lack of education

We have already seen this, in the biases of our faithful magnifying mirror, but we tried to break it with a stone.

In fact, we keep turning and turning our glasses because we don’t like what we see and so we keep saying that we don’t see anything or what they are showing is an hallucination.

In this case, behavioural neuroscience comes into play to help psychology.

The focus in this case must be moved to the sentence:

“And smashed the Glasses on the wall so hard
They changed to piles of tiny sparkling bits.”

The most serious risk: ego

Does Monkey know that so many men sing the praises of glasses and what does he do? He destroys them so that he does not have to recognize his ignorance with himself.

In this case the risk is red.

The Educated Monkey destroys the brilliant and useful creation that can improve her life because “wounded in the ego, she has no tools to manage such an intense emotion”.

Always so closed in understanding her emotions and those of the men around her, to be able to handle all the attacks of external predators but not the most destructive, those that alone continues to launch since ever and that condemn Monkey in a world of Men.

It’s such a paradox.

________
Some human species, sadly, are the same:
A clueless boor would eagerly defame
A useful thing, regardless of its merit;
And if he happens to be born a magnate,
He’d use his power to persecute or ban it.

The importance of opening the “inner boxes”

Here we cannot leave the box closed since leaving the box closed is another kind of danger.

Here the danger is to lose the chance to live our only life as a conscious life, free and worthy of being called by this name.

Plus, when this paradox can risk assuming such extensions as to involve and impact all future monkeys an baby-monkeys, it then begins to assume the dimension of danger of human drama.

At this point, leaving the boxes closed becomes an act of cowardice that we cannot afford if we truly love life.

We must open our “inner boxes” without fear and realize that now we must be more than ever human, courageous, collaborative, and insanely creative.

We can colour our monsters by now if they frighten us and make them dance under beautiful notes; represent them for what they are or discover them on the long journey of understanding them, take care of them and ourselves. And we can, precisely because of the combination of us and the wonderful technology we have created, if we do not refuse to start to do our part, making ourselves ALL EQUALLY RESPONSIBLE, since WE are “THE SOCIETY”; while and when we create something or when we take it in, while we stand by silently doing ‘our thing’ and benefit directly or indirectly from it, or when we just don’t bother to protect OUR WORLD but only look for monsters or culprits in the end.

We can own the best technologies in commerce, power, money, and fame but if we are not able to recognize ourselves or understand the dynamics that guide our actions, behave like Cyber-Monkeys with AI glasses and calling ourselves Humans daily won’t make us Humans.

Knowledge, collaboration and the desire to question ourselves, to learn, ask where we do not know and recognize when to stop and change approach, when we are not on the right path, are the only ways  able to raise us from the level of technological monkeys to the one of Men and gain the human power to take the right decision in the right time for the best of ourselves and society at whole.

Generated with AI, Felt by Human (Da Vinci & SyncOff, Out of Touch Space)

19/05/2024, Out of Touch Space

             Raffaella Russo             

References

Olga Dumer 2018-2024, Russian Poems In Translations, @ add translation

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Dynamics of Denying Responsibility. *Personality and Social Psychology Review.

Ego-defense mechanisms and brief psychotherapies for the management of major depressive disorder in adults: A longitudinal and quasi-experimental study  da Silva Machado a, Igor Soares Vieira a b, Carolina Scaini a, Mariane Lopez Molina a c, Luana Porto Barbosa a, Giovana Del Grande da Silva a, Liliane Ores d, Luciano Dias de Mattos Souza a, Karen Jansen a, Ricardo Azevedo da Silva a

Karpman, S. (1968). Fairy Tales and Script Drama Analysis. Transactional Analysis

Bulletin.

Science DenialA Narrative Review and Recommendations for FutureResearch and PracticeKirsti M. Jylhä1, Samantha K. Stanley2, Maria Ojala3, and Edward J. R. Clarke4

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brain-computer interactions.

Kowalski, R. M., & Hanmer, T. J. (2000). Jealousy in response to perceived

extradyadic interest: A test of the mediating mechanism. Journal of Social and

Personal Relationships.

Miller, J. D., & Campbell, W. K. (2010). The case for using research on trait

narcissism as a building block for understanding narcissistic personality disorder.

Personality Disorders: Theory, Research, and Treatment, 1(3), 180-191.

Holtzman, N. S., Vazire, S., & Mehl, M. R. (2010). Sounds like a narcissist:

Behavioral manifestations of narcissism in everyday

Affrontare il rischio di Bias nei sistemi di Intelligenza Artificiale

L’introduzione e l’adozione sempre più diffuse dell’Intelligenza Artificiale (AI) hanno aperto nuove frontiere in vari settori, dall’assistenza sanitaria all’industria. Tuttavia un aspetto cruciale che richiede attenzione critica è il rischio di bias nei sistemi di AI. Questo articolo esplorerà il concetto di bias, le sue cause e le implicazioni significative nei contesti accademici e applicativi.

Definizione di Bias nell’AI:
Il bias nei sistemi di Intelligenza Artificiale si verifica quando gli algoritmi mostrano una preferenza sistematica o discriminazione nei confronti di determinati gruppi, basata su caratteristiche come razza, genere, età o altro. Questo fenomeno può influenzare le decisioni automatizzate, portando a risultati ingiusti o discriminatori.

Cause del Bias:
Le cause del bias nei sistemi di AI possono derivare da diversi fattori. Uno di essi è la natura dei dati di addestramento utilizzati per insegnare agli algoritmi. Se i dati contengono pregiudizi o riflettono disuguaglianze presenti nella società, l’AI può assimilare e perpetuare tali schemi discriminatori.

Un altro fattore critico è la progettazione degli algoritmi stessi. Se i programmatori incorporano involontariamente i propri pregiudizi nelle logiche decisionali, gli algoritmi produrranno risultati distorti. La mancanza di diversità nel team di sviluppo può anche contribuire alla mancanza di prospettive diverse nella creazione di algoritmi, aumentando il rischio di bias.

Implicazioni Accademiche:
Nel contesto accademico, il rischio di bias nei sistemi di AI solleva questioni etiche e mette in discussione l’obiettività della ricerca e delle applicazioni. Se gli algoritmi incorporano pregiudizi culturali o sociali, i risultati della ricerca potrebbero essere distorti, minando la validità e l’affidabilità delle conclusioni.

Applicazioni Pratiche:
Nel mondo reale, il bias nei sistemi di AI può avere impatti significativi. Nei settori come la finanza, la salute e la giustizia, l’adozione di decisioni basate su algoritmi con bias potrebbe tradursi in disuguaglianze e ingiustizie. Ad esempio, un sistema di selezione del personale che mostra bias potrebbe perpetuare disuguaglianze di genere o razziali.

Affrontare il Bias:
Affrontare il rischio di bias richiede un approccio multifattoriale. Dall’addestramento degli algoritmi con dati equi alla promozione della diversità nei team di sviluppo, è essenziale adottare misure preventive. L’implementazione di controlli etici e la trasparenza nell’uso dell’IA possono contribuire a ridurre il rischio di bias.


Comprendere e affrontare il rischio di bias nei sistemi di Intelligenza Artificiale è quindi fondamentale per garantire che questa innovazione sia etica e inclusiva. Nel contesto accademico, è cruciale promuovere una ricerca basata sull’equità e sull’obiettività e nei settori applicativi, la consapevolezza e l’adozione di pratiche correttive sono essenziali per evitare discriminazioni ingiuste e per plasmare un futuro in cui l’AI sia veramente al servizio della società senza perpetuare disuguaglianze.

Rivoluzione medica: come l’Intelligenza Artificiale sta trasformando la salute e la medicina

L’Intelligenza Artificiale (IA) sta emergendo come una forza trasformativa nel settore della salute e della medicina, portando con sé una serie di benefici tangibili per pazienti e professionisti sanitari. Questo avanzamento tecnologico sta ridefinendo i paradigmi tradizionali e aprendo nuove frontiere in termini di diagnosi, trattamenti personalizzati e gestione delle cure.

Uno dei principali ambiti di applicazione dell’IA nella medicina è l’analisi di dati medici complessi. I sistemi di apprendimento automatico possono esaminare grandi dataset, identificando pattern e correlazioni difficili da individuare manualmente. Ciò si traduce in diagnosi più rapide e accurate, consentendo ai medici di pianificare trattamenti mirati e personalizzati.

In cardiologia, ad esempio, l’IA sta rivoluzionando l’interpretazione dell’elettrocardiogramma (ECG) e l’analisi delle immagini diagnostiche. Algoritmi avanzati possono individuare segni precoci di malattie cardiovascolari con una precisione sorprendente, consentendo interventi tempestivi e riducendo il rischio di complicazioni.

Un altro campo di grande potenziale è la predizione del rischio individuale. Utilizzando algoritmi predittivi, l’IA può valutare i fattori di rischio di un paziente e prevedere lo sviluppo di malattie, consentendo interventi preventivi e strategie di gestione personalizzate.

L’automazione dei compiti ripetitivi è un ulteriore vantaggio offerto dall’IA nel settore della salute. I chatbot intelligenti possono gestire le interazioni paziente-medico, fornendo informazioni, prenotando appuntamenti e rispondendo a domande comuni. Inoltre l’Intelligenza Artificiale può contribuire in modo importante alla precisione delle diagnosi, alla personalizzazione dei trattamenti e anche alla semplificazione delle procedure amministrative.

Sono tutte attività che liberano il tempo dei medici affinché possano concentrarsi su compiti più complessi e relazioni più approfondite con i pazienti, perché, ed è importante sottolinearlo, l’IA non sostituirà mai completamente il ruolo umano nella cura della salute. La componente umana dell’empatia, della comprensione emotiva e della comunicazione sono elementi irrinunciabili nel rapporto tra paziente e dottore.

Italia: Parlamento e Governo in ordine sparso sull’IA

Se da un lato va riconosciuto come la gestione della transizione digitale e tecnologica in atto sia un tema oggettivamente complesso va anche detto che il Parlamento e il Governo italiani stanno viaggiando in ordine sparso nell’affrontare le implicazioni dell’uso di sistemi intelligenti che imitano e riproducono le capacità umane.

Da un lato ci ritroviamo un collegato alla manovra economica in arrivo da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dall’altro un’indagine conoscitiva promossa dalla Commissione Attività produttive della Camera, dall’altro ancora il Comitato per la documentazione della Camera che vola oltre oceano per discutere di tecnologie avanzate con le grandi tech company americane e poi la creazione di una commissione algoritmi guidata da Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio e della Corte Costituzionale.

Nel dettaglio, il Ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che l’AI sarà una sfida che il governo affronterà in un collegato alla manovra. A quest’attività farà poi seguito un’attenzione particolare al tema che l’Italia si impegna a promuovere durante il turno di presidenza italiana del G7 del 2024.

L’indagine conoscitiva sull’AI promossa dal presidente della Commissione Attività produttive della Camera, Alberto Gusmeroli, si focalizza invece sui possibili effetti, positivi o negativi, per il mondo produttivo, con l’obiettivo di arrivare alla stesura di un progetto di legge sulla falsariga di quanto già avvenuto per il Made in Italy.

Una delegazione del Comitato per la documentazione della Camera, composta dalla presidente del Comitato e vicepresidente della Camera, Anna Ascani, e dalle deputate Ilaria Cavo e Maria Rosaria Tassinari vola invece prima a Seattle e poi a San Francisco dove incontrerà le grandi tech company del settore, da Open AI a Microsoft, da Amazon a Meta, per cercare di comprendere quale sia lo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale e quale impatto avrà nei diversi settori della società, in vista di futuri interventi normativi.

Dal canto suo invece il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria Alberto Barachini ha deciso di lanciare una Commissione Algoritmi, istituendo un Comitato formato da esperti e professori universitari che studierà l’impatto di questa tecnologia sul mondo del giornalismo e delle news di cui è stato nominato presidente Giuliano Amato, classe 1938, più volte Ministro, ex Presidente del Consiglio, docente di diritto costituzionale comparato per oltre 20 anni ed ex Presidente della Corte Costituzionale.

Ma non è finita qui perché il sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione, Alessandro Butti, ha appena nominato un Comitato di esperti incaricati di dare indicazioni per guidare la strategia nazionale sull’Intelligenza Artificiale.

Adesso, guardando dall’esterno tutto questo attivismo in ordine sparso non si può non rilevare come le azioni sia del Governo che del Parlamento italiani restituiscano un certo disordine di fondo non solo sull’argomento in generale ma anche sulle azioni che sarebbe opportuno intraprendere.

L’Intelligenza Artificiale è una nuova frontiera tecnologica che sta rimodellando le industrie, le economie e la vita quotidiana di ognuno di noi. Siamo di fronte ad una straordinaria opportunità di sviluppo, ma anziché coglierne le potenzialità e le opportunità, sembrerebbe che, ancora una volta, la preoccupazione principale in Italia, sia quella di “normare”, di stabilire dei limiti, di mettere dei paletti, di stabilire dei vincoli, di cercare di disciplinare un qualcosa che per sua natura evolve a ritmi velocissimi.

Adesso, pur nella giusta considerazione di tutela dai rischi, dalle manipolazioni e dalle sperequazioni che sono possibili con una gestione non corretta dei sistemi di AI, quello che la politica italiana non vede è che in questo modo si lascia in secondo piano un approccio volto invece a definire le strategie di sviluppo, a individuare le opportunità per il sistema Paese, promuovendone gli investimenti e le attività di ricerca, mettendo a sistema i centri di ricerca, le imprese e le Università per giocare da pari con gli altri Paesi e recuperare quella leadership in innovazione e sviluppo che per tanti anni ha caratterizzato il sistema economico e industriale del nostro Paese.

Quella portata dall’Intelligenza Artificiale è una vera e propria rivoluzione. E noi dobbiamo starci dentro, prima ancora come Paese che come Europa, che pure sembra preoccupata a “normare”. Il resto del mondo non ci aspetta. La posizione della politica italiana su questi temi sarà determinante nello stabilire che ruolo potrà avere l’Italia nello sviluppo futuro di questa tecnologia. Altrimenti perderemo anche questa opportunità.

Intelligenza Artificiale e creazione di immagini

I programmi di Intelligenza Artificiale hanno ormai raggiunto livelli incredibili nella creazione delle immagini. L’IA generativa consente infatti la la creazione di immagini, disegni e illustrazioni ad alta definizione utilizzando descrizioni testuali. È infatti sufficiente scrivere una parola chiave o un testo e l’algoritmo crea un’immagine personalizzata che rappresenta il concetto espresso. L’utente ha la possibilità di specificare lo stile, il colore, la prospettiva e altri dettagli per personalizzare la sua immagine.

Alcuni sistemi, come Midjourney, usano la Generative Adversarial Network (GAN), una rete neurale composta da due moduli chiamati generatore e discriminatore. Il primo è adibito alla produzione delle immagini dal testo, mentre il secondo valuta se le immagini sono realistiche. L’interazione tra i due moduli porta al miglioramento delle prestazioni per la produzione di immagini sempre più precise.

Dall’editing fotografico avanzato alle soluzioni di generazione di immagini, l’IA offre nuove prospettive creative per artisti, designer e creatori di contenuti, consentendo il miglioramento automatico delle immagini, dalla correzione del colore alla rimozione di imperfezioni, offrendo risultati sorprendenti e creando al tempo stesso un’esperienza visiva altamente personalizzata.

Tuttavia, con il potenziale innovativo possono anche emergere anche dei rischi significativi come la manipolazione dell’identità, perché l’IA rende possibile la creazione di foto fake realistiche di personaggi famosi, come è successo all’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump o anche a Papa Francesco, sollevando preoccupazioni sulla manipolazione dell’identità e la diffusione di informazioni false.

I rischi di abuso possono riguardare, oltre all’eventuale creazione di supporti visivi a supporto delle fake news, anche la sfera reputazionale dei singoli cittadini, mettendone a rischio la privacy, fino a raggiungere quel confine dove la capacità delle società in generale di distingue la differenza tra realtà e finzione assume dei contorni sfocati. E, da questo punto di vista, i rischi possono essere significativi quando si tratta di personaggi famosi o di personalità di primo piano.

Affrontare le straordinarie opportunità offerte dall’IA nella creazione di immagini richiede un approccio bilanciato in grado di combinare l’innovazione tecnologica con un utilizzo non tanto regolamentato quanto etico per garantire che l’IA contribuisca positivamente al nostro mondo visivo senza compromettere verità, integrità e dignità della persona.

Libri. Scacco matto all’AI. Come le aziende all’avanguardia stravincono con l’intelligenza artificiale

Dall’autore di bestseller della letteratura manageriale e dal responsabile della divisione AI di Deloitte negli Stati Uniti, uno sguardo affascinante sulle aziende all’avanguardia che utilizzano l’intelligenza artificiale per creare nuovi vantaggi competitivi.

Sebbene la maggior parte delle organizzazioni stia scommettendo in modo modesto sull’intelligenza artificiale, esiste un gruppo di imprese di rilevanza mondiale che stanno puntando tutto su questa tecnologia e trasformando radicalmente i propri prodotti, processi, strategie, relazioni con i clienti e persino la propria cultura. Sebbene queste organizzazioni rappresentino meno dell’uno per cento delle grandi imprese, sono tutte aziende di alto livello nei rispettivi settori. Hanno modelli di business migliori, prendono decisioni migliori, hanno rapporti migliori con i clienti, offrono prodotti e servizi migliori e spuntano prezzi più alti.

Scacco matto con l’AI” analizza l’intelligenza artificiale all’avanguardia dal punto di vista di aziende affermate come Anthem, Ping An, Airbus e Capital One.

Ricco di approfondimenti, strategie e best practice, il libro fornisce ai leader e ai loro team le informazioni necessarie per aiutare le proprie aziende a portare l’intelligenza artificiale a un livello successivo.

Se siete curiosi di conoscere la prossima fase dell’implementazione dell’intelligenza artificiale all’interno delle imprese, o se state cercando di impiegare voi stessi questa potente tecnologia in modo più robusto, il lavoro di Davenport e Mittal vi offrirà una vista dall’interno su ciò
che stanno facendo i principali adottatori dell’intelligenza artificiale, fornendovi al contempo gli strumenti per mettere questa potente tecnologia al centro di tutto ciò che fate.

Scacco matto con l’AI: Come le aziende all’avanguardia stravincono con l’intelligenza artificiale di Thomas H. Davenport e Nitin Mittal, Egea Editore, 236 pagine, euro 32,00

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