Notizie di Intelligenza Artificiale Inclusiva in Tempo Reale: Innovazione e Accessibilità Pro bono publico

Autore: Redazione Pagina 45 di 46

Meloni a Tokyo: l’Intelligenza Artificiale al centro dell’agenda italiana del G7

La presidente del Consiglio si trova nel paese nipponico per il passaggio di consegne tra la presidenza giapponese del G7 e quella italiana. L’incontro bilaterale è stato anche l’occasione per approfondire non solo le questioni legate alla cooperazione internazionale ma anche temi come l’Intelligenza artificiale e le sue applicazioni.

Un tema quello dell’Intelligenza Artificiale lanciato dal G7 di Hiroshima sul quale la premier ha rilasciato un’ampia intervista al quotidiano Yomiuri Shimbun durante la quale ha spiegato come la Presidenza giapponese del G7 abbia fatto “un lavoro straordinario per attirare l’attenzione su una tecnologia che può generare grandi opportunità ma può anche nascondere enormi rischi per le nostre società. I sistemi di IA generativa possono avere un impatto decisivo sul mondo del lavoro, dell’informazione, sugli equilibri globali e sulla nostra sicurezza. La Dichiarazione di Hiroshima sull’AI è di importanza cruciale in questo contesto, in quanto afferma la necessità di adottare principi guida e un codice di condotta per le aziende che sviluppano intelligenza artificiale”.

Da parte italiana, continua la premier, “svilupperemo ulteriormente questo lavoro per garantire che l’IA sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo, tenendo conto dei principi etici fondamentali dell’umanità. Siamo anche di fronte alla possibilità concreta che molte professioni, anche altamente qualificate, vengano rapidamente sostituite dagli algoritmi, causando crisi sociali e contribuendo all’aumento del divario tra ricchi e poveri, potenzialmente cancellando la classe media”.

Per questo motivo, spiega Meloni, è intenzione dell’Italia di focalizzare l’attenzione dei Paesi partner sull’impatto dell’AI sul mondo del lavoro, coinvolgendo non solo le aziende ma anche la società civile e i sindacati per dare risposte a quello che è un rischio molto concreto per i lavoratori.

Per quanto riguarda l’impatto politico dell’Intelligenza Artificiale e le fake news che questa tecnologia è in grado di generare, Meloni sostiene che “si tratta di un problema molto attuale che si sta diffondendo ovunque a grande velocità, con impatti che vanno dalla polarizzazione interna delle nostre società all’interferenza nelle elezioni e nei processi democratici. Le false informazioni sono una parte importante della guerra ibrida, che mette a rischio la coesione delle nostre democrazie. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio, contrastando gli attacchi e le interferenze esterne e garantendo allo stesso tempo la libertà di espressione, che è un pilastro fondamentale delle nostre democrazie” auspicando poi che la politica, grazie al lavoro congiunto in sedi come il G7, possa essere in grado di  combinare soluzioni tecniche e strumenti normativi adeguati alla portata della sfida.

Parlando poi in termini più ampi in qualità di Presidente del G7, oltre al Vertice che si terrà nella Regione Puglia il 13-15 giugno, Meloni ha sottolineato come la Presidenza italiana intenda affrontare, oltre all’AI anche temi come la situazione in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e le relazioni con i Paesi in via di sviluppo e le economie emergenti.

L’Italia ha concluso poi la Premier concentrerà i propri sforzi anche su temi chiave come le migrazioni, il clima, la salute globale, la sicurezza energetica, la sicurezza alimentare e le sfide derivanti dall’invecchiamento della popolazione.

Podcast: videogiochi e Intelligenza Artificiale

Negli ultimi anni, l’industria dei videogiochi ha subito una notevole trasformazione, alimentata dai progressi della tecnologia. Una delle innovazioni più significative che hanno rimodellato le esperienze di gioco è l’Intelligenza Artificiale (AI). Dal miglioramento dell’esperienza di gioco alla rivoluzione del comportamento e dell’interazione dei personaggi, migliorando il realismo e la complessità dei mondi virtuali.

Ma come si evolverà il rapporto tra videogioco e AI?

Ne parla Emilio Cozzi su Radio24 nel suo podcast “Videogame” assieme a Enrico Pagliarini, conduttore di “2024” la trasmissione dedicata alla tecnologia di Radio 24e a Lorenzo “LRNZ” Ceccotti, fumettista, videogiocatore e cofondatore di EGAIR – European Guild for Artificial Intelligence Regulation, l’associazione europea per la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale.

Buon ascolto!

Per saperne di più sul rapporto tra Gaming e AI: Il futuro del gaming: come l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando le esperienze di gioco

AI Act: via libera dai Paesi UE alla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

Il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) degli Stati membri del Consiglio dell’Unione Europea ha dato il via libera all’unanimità all’AI Act, il pacchetto di norme, proposte dalla Commissione europea che mirano a regolamentare l’utilizzo di questa tecnologia.

I prossimi passaggi prevedono il voto in sede di commissione legislativa UE il prossimo 13 febbraio per poi arrivare al voto del Parlamento Europeo, fissato per il 24 aprile.

L’entrata in vigore delle nuove norme sarà a scaglioni. I primi divieti scatteranno dopo 6 mesi e riguarderanno gli utilizzi non autorizzati. Poi, entro 1 anno, toccherà ai modelli fondativi, che prevedono per le AI ad alto impatto (parliamo di sistemi con potere di calcolo pari a 10^25 FLOPs come GPT-4 di OpenAI) la trasparenza dei processi di addestramento, la condivisione della documentazione tecnica prima del rilascio sul mercato e di conseguenza l’adozione di tutte le regole in tema di sicurezza dei dati e gestione della privacy. A seguire poi le altre disposizioni che entreranno in vigore dopo 2 anni.

È di 760 milioni di euro il valore del mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia

Il mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia è cresciuto del 52% nel 2023 raggiungendo un valore di 760 milioni di euro. La maggior parte degli investimenti riguarda soluzioni di analisi e interpretazione testi per ricerca semantica, di classificazione, sintesi e spiegazione di documenti o agenti conversazionali tradizionali, mentre sono ancora limitati i progetti di Generative AI. 6 imprese italiane su 10 hanno già avviato un progetto di Intelligenza Artificiale, almeno a livello di sperimentazione, e 2 su 3 hanno approfondito a livello interno le possibili applicazioni dell’AI generativa.

Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano presentati oggi nell’ambito del convegno “AI al centro: novità, applicazioni e regole“.

Nel 2023 la quasi totalità degli italiani (parliamo del 98%) ha sentito parlare di Intelligenza Artificiale e più di un italiano su quattro (il 29%) dichiara di averne una conoscenza medio-alta. Abbiamo usato il termine dichiara perché poi, a ben vedere, sembra ci sia una certa confusione sul tema, tan’è che se è vero che 3 italiani su quattro hanno sentito parlare di ChatGPT , solo il 57% conosce il termine Intelligenza Artificiale Generativa.

Un dato interessante che emerge dai dati della ricerca è che sebbene solo il 17% degli intervistati si dichiari fermamente contrario all’ingresso dell’AI nelle attività professionali, ben il 77% degli italiani guarda con timore al possibile impatto dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del lavoro.

A tale proposito, rileva l’indagine, che già oggi, in Italia, l’Intelligenza Artificiale ha un potenziale di automazione per il 50% di “posti di lavoro equivalenti”, ma da qui a 10 anni, il suo impatto potrebbe coinvolgere il lavoro di 3,8 milioni di persone in Italia anche se, come sottolinea Giovanni Miragliotta, Direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence “nel valutare il reale impatto sul lavoro, però, bisogna tenere in considerazione le previsioni demografiche che, a causa dell’invecchiamento della popolazione, prospettano un gap di 5,6 milioni di posti di lavoro equivalenti entro il 2033″.

In questa prospettiva, quindi, la possibile automazione di 3,8 milioni di posti di lavoro equivalenti secondo Miragliotta “appare quasi una necessità per ribilanciare un enorme problema che si sta creando, più che un rischio“.

Il mercato

Il 90% del mercato dell’Intelligenza Artificiale in Italia è dovuto alle grandi imprese. Il resto è suddiviso in modo equilibrato tra PMI e Pubblica Amministrazione. La quota più significativa del mercato dell’Intelligenza Artificiale italiano (29%) è legata a soluzioni per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (data exploration & prediction, decision support & optimization systems). Il 27% è per progetti di interpretazione del linguaggio, scritto o parlato (text analysis, classification & conversation systems). Il 22% per algoritmi che suggeriscono ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze (recommendation systems). Il 10% analisi di video ed immagini, 7% process orchestration systems, il 5% Generative AI. Guardando alla spesa media in Intelligenza Artificiale per azienda, ai primi posti telco, media e assicurazioni, seguiti da energia, utility, banche e finanza.

La diffusione nelle aziende

Il 61% delle grandi imprese ha all’attivo, almeno al livello di sperimentazione, un progetto di Intelligenza Artificiale, mentre si scende al 18% tra le piccole e medie imprese. L’adozione nelle imprese è sostanzialmente stabile rispetto al 2022. Le aziende che avevano già avviato almeno una sperimentazione proseguono e accelerano. Nelle aziende in ritardo, sono invece rari i casi in cui l’avvento della Generative AI ha già dato vita ad una sperimentazione. Il 37% delle grandi realtà che non hanno progetti all’attivo ha intenzione di attivarli nei prossimi 12 mesi e si moltiplicano le iniziative di workshop ispirazionali/formativi sul tema. Circa 2 grandi aziende su 3 hanno discusso internamente delle applicazioni delle Generative AI, tra queste una su quattro ha avviato una sperimentazione (il 17% del totale, dunque). D’altro canto, soltanto il 7% delle piccole e medie imprese sta riflettendo su potenziali applicazioni e solo il 2% ha concretamente attivato almeno una sperimentazione. 

La maturità delle aziende

L’Osservatorio ha analizzato anche la maturità delle grandi organizzazioni nel percorso di adozione dell’AI, arrivando ad individuare cinque diversi profili. L’11% è definito avanguardista e sono aziende che hanno raggiunto la piena maturità a livello tecnologico, organizzativo e gestionale nell’adozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale. Il 23% è definito apprendista e sono aziende che hanno diversi progetti avviati ma difficilmente impiegano metodologie strutturate nel gestirli e tendono a far ricorso a soluzioni standard o pronte all’uso. Nel restante 66% dei casi, permangono situazioni eterogenee: ci sono organizzazioni cosidette in cammino, il 29%), dotate degli elementi abilitanti ma con pochi progetti, e aziende che non percepiscono il tema come rilevante e non dispongono di un’infrastruttura IT adeguata alla gestione di grandi quantità di dati.

La FTC indaga sui legami tra le big tech e le start-up dell’Intelligenza Artificiale

La Federal Trade Commission, l’antitrust americana ha aperto un’indagine sui rapporti tra le principali startup di Intelligenza Artificiale e i big del settore tech. L’obiettivo è quello di valutare se dietro le partnership e gli investimenti ci siano accordi potenzialmente in grado di minare la concorrenza o consentire un accesso privilegiato alle applicazioni di AI a scapito del mercato.

La stessa FTC ha dichiarato di aver emesso degli ordini obbligatori nei confronti di cinque aziende – Amazon, Google, Microsoft, OpenAI e Anthropic – chiedendo di fornire informazioni dettagliate su investimenti e partnership.

Il rapporto tra Microsoft con OpenAI è abbastanza noto e anche se l’azienda di Redmond non ha mai rivelato pubblicamente l’importo totale dell’investimento in OpenAI, si parla di una grandezza di circa 10 miliardi di dollari. Nell’ambito di questo accordo, Microsoft si sarebbe impegnata ad offrire la potenza di calcolo necessaria per addestrare i modelli di AI su enormi quantità di dati e avrebbe avuto in cambio i diritti esclusivi di sfruttamento di ciò che OpenAI avrebbe realizzato, consentendo alla tecnologia di essere inserita nei prodotti Microsoft.

Peraltro, anche Google e Amazon hanno recentemente concluso accordi multimiliardari con Anthropic, un’altra startup di Intelligenza Artificiale con sede a San Francisco e formata da ex dirigenti di OpenAI.

Anche l’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati sta esaminando gli accordi e la stessa Commissione Europea ha avviato una verifica sull’investimento di Microsoft e OpenAI ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni. La vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, che ha la delega alla concorrenza, ha dichiarato in proposito che è fondamentale che i nuovi mercati rappresentati dall’Intelligenza Artificiale generativa e il virtuale rimangano competitivi e che nulla possa ostacolare l’accesso alle risorse da parte di tutte le aziende garantendo che le nuove tecnologie vadano a beneficio dei cittadini e non di singole aziende.

Va detto, peraltro, che l’indagine aperta dalla Commissione Europea non riguarda solo Microsoft e OpenAI quanto, più in generale, eventuali accordi chiusi dalle big tech con i fornitori di AI generativa, con l’obiettivo di valutare se e come queste partnesrship possano impattare sulle dinamiche di mercato.

L’UE è stata la prima nel mondo a cercare di legiferare l’Intelligenza Artificiale con l’AI Act in attesa di approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo. Del resto, questa nuova tecnologia ha la potenzialità di rivoluzionare l’economia e il mondo del lavoro, presentando anche delle sfide di tipo etico per l’umanità sulle quali si è pronunciato anche recentemente Papa Francesco, sottolineando la necessità di adottare dei modelli di regolamentazione etica per arginare eventuali risvolti dannosi e discriminatori, socialmente ingiusti, dei sistemi di Intelligenza Artificiale.

Google presenta Lumiere, l’AI generativa che crea video realistici partendo dalle singole immagini

Google ha sviluppato, insieme al Weizmann Institute of Science e all’Università di Tel Aviv, un nuovo modello di intelligenza artificiale per la creazione di video a partire da foto e istruzioni testuali: si chiama Lumiere, omaggio ai fratelli inventori della macchina da presa e del proiettore cinematografico.

La novità di Lumiere IA, dal punto di vista tecnologico, sta nella qualità con cui il software riesce a ricreare lo spostamento dei soggetti all’interno del filmato grazie ad un’architettura chiamata “Space-Ti-me U-Net”, una rete spazio-temporale, che genera tutto il video in un unico passaggio, senza passare da sequenze intermedie, che presentano il rischio di possibili
incoerenze con le immagini precedenti e le successive.

Il grosso del lavoro, ça va sans dire, è svolto dall’Intelligenza Artificiale generativa che sceglie il movimento migliore dopo averne analizzati diversi, basandosi sul vasto database a cui hanno accesso i modelli di Big G, in modo tale da restituire un video plausibile.

Il modello di Lumiere è stato addestrato su un set di dati di 30 milioni di video, insieme alle relative didascalie di testo. Va precisato però che non si tratta di un software aperto al pubblico, almeno per il momento, ma solo di un progetto sperimentale di ricerca.

Papa Francesco: regolare l’uso dell’Intelligenza Artificiale o rischiamo il pensiero unico

Occorre una regolamentazione a livello internazionale dell’Intelligenza Artificiale per evitare un suo uso distorto. Lo dice il Papa nel Messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali che si celebrerà il 12 maggio e che ha come tema proprio l’AI.

Della prima ondata di intelligenza artificiale, quella dei social media, abbiamo già compreso l’ambivalenza toccandone con mano, accanto alle opportunità, anche i rischi e le patologie. Il secondo livello di intelligenze artificiali generative segna un indiscutibile salto qualitativo. È importante quindi” sottolinea Papa Francesco “avere la possibilità di comprendere, capire e regolamentare strumenti che nelle mani sbagliate potrebbero aprire scenari negativi. Come ogni altra cosa uscita dalla mente e dalle mani dell’uomo, anche gli algoritmi non sono neutri. Perciò è necessario agire preventivamente, proponendo modelli di regolamentazione etica per arginare i risvolti dannosi e discriminatori, socialmente ingiusti, dei sistemi di intelligenza artificiale e per contrastare il loro utilizzo nella riduzione del pluralismo, nella polarizzazione dell’opinione pubblica o nella costruzione di un pensiero unico“.

Come ogni altra cosa uscita dalla mente e dalle mani dell’uomo” continua il Pontefice “anche gli algoritmi non sono neutri. Perciò è necessario agire preventivamente, proponendo modelli di regolamentazione etica per arginare i risvolti dannosi e discriminatori, socialmente ingiusti, dei sistemi di intelligenza artificiale e per contrastare il loro utilizzo nella riduzione del pluralismo, nella polarizzazione dell’opinione pubblica o nella costruzione di un pensiero unico“.

A seconda dell’orientamento del cuore, ogni cosa nelle mani dell’uomo diventa opportunità o pericolo“, ammonisce il Santo Padre parlando del pericolo di “inquinamento cognitivo“, di “alterazione della realtà tramite narrazioni parzialmente o totalmente false eppure credute, e condivise, come se fossero vere” in riferimento al problema della disinformazione e al tema delle fake news e che oggi si avvale del deep fake, ovvero la creazione e diffusione di immagini che sembrano perfettamente verosimili ma sono false, a proposito del quale Papa Francesco ha chiosato “è capitato anche a me di esserne oggetto” in riferimento ad una serie di immagini generate con tool di Intelligenza Artificiale che lo ritraevano in pose pop, con look street-style o intento a scatenarsi in discoteca.

Come usare l’intelligenza artificiale dipende dall’uomo e dall’utilizzo che intende farne continua il Pontefiche aggiungendo che “la risposta non è scritta, dipende da noi. Spetta all’uomo decidere se diventare cibo per gli algoritmi oppure nutrire di libertà il proprio cuore, senza il quale non si cresce nella sapienza“.

E da qui gli interrogativi ai quali il tema ci pone davanti:

  • come far sì che le aziende che sviluppano piattaforme digitali si assumano le proprie responsabilità rispetto a ciò che diffondono e da cui traggono profitto, analogamente a quanto avviene per gli editori dei media tradizionali;
  • come rendere più trasparenti i criteri alla base degli algoritmi di indicizzazione e de-indicizzazione e dei motori di ricerca, capaci di esaltare o cancellare persone e opinioni, storie e culture;
  • come garantire la trasparenza dei processi informativi

Secondo la visione di Papa Francesco, non è accettabile che l’uso dell’Intelligenza Artificiale conduca a un pensiero anonimo, a un assemblaggio di dati non certificati, a una deresponsabilizzazione editoriale collettiva. La rappresentazione della realtà in big data, per quanto funzionale alla gestione delle macchine, implica infatti una perdita sostanziale della verità delle cose, che ostacola la comunicazione interpersonale e rischia di danneggiare la nostra stessa umanità. L’informazione non può essere separata dalla relazione esistenziale: implica il corpo, lo stare nella realtà; chiede di mettere in relazione non solo dati, ma esperienze; esige il volto, lo sguardo, la compassione oltre che la condivisione.

L’obiettivo a cui tendere, secondo il Pontefice, è quello di evitare che l’Intelligenza Artificiale finisca per costruire nuove caste basate sul dominio informativo, generando nuove forme di sfruttamento e di diseguaglianza, perché se usata bene questa tecnologia può portare invece più eguaglianza, promuovere una corretta informazione e una maggiore consapevolezza del passaggio epocale che stiamo attraversando, favorendo l’ascolto dei molteplici bisogni delle persone e dei popoli, in un sistema di informazione articolato e pluralista.

Da questo punto vi sta quindi “l’uso dell’Antelligenza Artificiale potrà contribuire positivamente nel campo della comunicazione, se non annullerà il ruolo del giornalismo sul campo, ma al contrario lo affiancherà; se valorizzerà le professionalità della comunicazione, responsabilizzando ogni comunicatore; se restituirà ad ogni essere umano il ruolo di soggetto, con capacità critica, della comunicazione stessa“. Così Papa Francesco nel messaggio per la 58ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che quest’anno si celebra il 12 maggio 2024 sul tema ‘Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana’.

Commissione Europea: pacchetto di sostegno a startup e Pmi nell’AI. Dall’EU AI Act a GenAI4EU

La Commissione Europea ha lanciato un pacchetto di misure per sostenere le startup e le Pmi europee nello sviluppo di un’Intelligenza Artificiale affidabile che rispetti i valori e le regole dell’UE. Tutto ciò a seguito dell’accordo politico raggiunto nel dicembre 2023 sull’EU AI Act – la prima legge globale al mondo sull’intelligenza artificiale – che sosterrà lo sviluppo, la diffusione e l’adozione di un’Intelligenza Artificiale affidabile nell’Unione Europea.

L’annuncio è stato dato dalla Presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2023, nel quale ha presentato l’iniziativa per mettere i supercomputer europei a disposizione delle startup innovative europee che si occupano di Intelligenza Artificiale per addestrare i loro modelli in modo affidabile.

Come primo passo, nel novembre 2023 la Commissione ha lanciato la Large AI Grand Challenge, un premio che offre alle startup nel settore dell’AI sostegno finanziario e accesso ai supercalcoli.

Il pacchetto appena annunciato mette in pratica questo impegno attraverso un’ampia gamma di misure a sostegno delle startup e dell’innovazione nel campo dell’Intelligenza Artificiale, inclusa una proposta per fornire un accesso privilegiato ai supercomputer alle startup e alla più ampia comunità dell’innovazione.

L’obiettivo è quello di istituire delle AI Factories, che dovrebbero essere un nuovo pilastro per le attività dell’impresa comune sui supercomputer dell’UE attraverso l’acquisizione, l’aggiornamento e il funzionamento di supercomputer dedicati all’Intelligenza Artificiale per consentire l’apprendimento automatico rapido e l’addestramento di grandi modelli per scopi generali (GPAI), facilitando l’accesso ai supercomputer a un gran numero di utenti pubblici e privati, comprese startup e Pmi. All’interno di questo sistema è prevista anche la realizzazione di uno sportello unico per startup e innovatori, supportando le startup e l’ecosistema di ricerca sull’AI nello sviluppo algoritmico, testando la valutazione e la convalida di modelli su larga scala, fornendo strutture di programmazione compatibili con i supercomputer e altri servizi di abilitazione dell’Intelligenza Artificiale.

L’istituzione di un ufficio sull’AI all’interno della Commissione servirà poi a garantire lo sviluppo e il coordinamento della politica sul tema a livello europeo, oltre a supervisionare l’attuazione e l’applicazione dell’EU AI Act.

Secondo le previsioni il pacchetto genererà un ulteriore investimento pubblico e privato complessivo pari a circa 4 miliardi di euro fino al 2027 e viene annunciata di pari passo l’iniziativa GenAI4EU per sostenere lo sviluppo verticale dell’Intelligenza Artificiale nei differenti ecosistemi industriali europei (robotica, salute, biotecnologia, produzione, mobilità, clima e mondi virtuali) e nel settore pubblico.

Modello Italia: iGenius e Cineca lanciano il primo Large Language Model Italiano open-source per l’Intelligenza Artificiale responsabile

Realizzare un nuovo modello GPT completamente italiano, per aiutare aziende e Pubblica Amministrazione a sfruttare pienamente i vantaggi derivanti dall’Intelligenza Artificiale generativa, anche in settori sensibili come sanità, finanza, sicurezza nazionale. Tutto nel massimo rispetto delle normative sulla privacy e sulla sicurezza nazionale.

È l’obiettivo di “Modello Italia”, progetto presentato oggi da iGenius, azienda italiana attiva dal 2016 nel campo della ricerca e sviluppo di  tecnologie di Intelligenza Artificiale Generativa, riconosciuta da Gartner tra le aziende più dinamiche a livello globale nel settore delle AI Core Technologies, e il Cineca, Consorzio Interuniversitario formato da 118 Enti pubblici, tra i quali 2 Ministeri e 70 Università italiane, che ha come missione il supporto all’innovazione e alla promozione dell’utilizzo dei più avanzati sistemi di calcolo scientifico ad alte prestazioni (il supercomputer Leonardo, gestito da Cineca, è sesto nella classifica dei 500 supercalcolatori più potenti del mondo e al secondo posto in Europa).

L’accordo siglato da iGenius e Cineca porterà allo sviluppo di un Foundational Large Language Model (Foundational LLM), un modello di reti neurali alla base di strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT, di nuova generazione che sarà rilasciato con licenza completamente open-source, addestrato con diversi trilioni di token e caratterizzato da un’attenzione particolare all’ecosistema delle imprese e della Pubblica Amministrazione, italiane ed europee.

Riduzione di pregiudizi e discriminazioni

Un aspetto fondamentale della collaborazione tra iGenius e Cineca è l’attenzione alla riduzione dei pregiudizi e delle discriminazioni su cui spesso si fondano i sistemi di AI. Modello Italia sarà progettato e allenato con dati qualitativi e controllati per assicurare che l’Intelligenza Artificiale sia equa e imparziale. Questo approccio mira a garantire che i modelli AI siano privi di pregiudizi intrinseci e possano essere utilizzati in modo sicuro in una varietà di applicazioni.

Miglioramento della sicurezza per uso su larga scala in ambienti ad elevata criticità

La sicurezza è un pilastro fondamentale di questa iniziativa. iGenius e Cineca puntano a guidare un’innovazione responsabile e informata nei settori altamente regolamentati. I modelli sviluppati saranno progettati per essere robusti e affidabili, in modo da garantire prestazioni ottimali in ambienti di produzione mission critical, ad elevata complessità e delicatezza. L’obiettivo è di fornire soluzioni AI che possano essere implementate su larga scala con la massima sicurezza, contribuendo a migliorare significativamente i processi decisionali in settori chiave come la sanità, la finanza e la sicurezza nazionale.

Conformità e adattabilità regolamentare

I modelli LLM saranno progettati con una profonda comprensione delle esigenze di compliance, garantendo che le applicazioni di Intelligenza Artificiale rispettino pienamente le normative vigenti, nazionali e sovranazionali, come l’AI Act europeo. Questo aspetto è fondamentale per garantire che le tecnologie AI siano non solo avanzate dal punto di vista tecnologico, ma anche sicure, affidabili e conformi sotto il profilo legale e normativo.

Sicurezza dei dati e privacy

Un’enfasi particolare sarà posta sulla sicurezza dei dati e sulla privacy. In un’era dove la protezione dei dati è di massima importanza, iGenius e Cineca si impegnano a sviluppare modelli che rispettino gli standard più elevati in termini di sicurezza informatica e protezione della privacy, un fattore critico in tutti i settori ma particolarmente vitale in quelli altamente regolamentati.

Un futuro promettente per lo sviluppo di sistemi di AI in Italia

Con questa collaborazione, iGenius e Cineca si impegnano a plasmare il futuro dell’Intelligenza Artificiale, segnando l’ingresso dell’Italia nell’arena dello sviluppo di soluzioni di AI che in Europa vede già la presenza di realtà come Mistral AI in Francia e Aleph Alpha in Germania.

Modello Italia non solo rappresenta un passo in avanti significativo nell’applicazione su larga scala dell’Intelligenza Artificiale generativa, ma lo fa con un focus specifico su etica, sostenibilità e sicurezza, facendo sì che i benefici di questa tecnologia siano accessibili a tutti.

I modelli di linguaggio in ambito di intelligenza artificiale hanno il potenziale di democratizzare la conoscenza. Ciò sarà possibile solo se ogni paese e ogni lingua sarà rappresentato allo stato puro” il comment0 di Uljan Sharka, Fondatore e CEO di iGenius, che prosegue specificando come “nessuno meglio degli Italiani può trasformare la propria lingua in superpoteri, questo è Modello Italia, un sistema di AI Generativa che rappresenta non solo la nostra lingua ma una delle civiltà più sofisticate attraverso l’arte, la cultura e le eccellenze per cui siamo famosi nel mondo. Un vero modello di rinascimento digitale che mette l’uomo al centro”.

D’altra parte, evidenzia Francesco Ubertini, Presidente Cineca, “l’Italia può vantare un’infrastruttura pubblica di supercalcolo tra le migliori al mondo e, grazie a questa, oggi una startup italiana entra nell’arena internazionale dei modelli di linguaggio, con una soluzione completamente aperta, affidabile e pienamente conforme ai principi nazionali ed europei. Il Modello Italia costituirà uno straordinario fattore abilitante per imprese e pubblica amministrazione nell’accelerare l’innovazione digitale“.

Vedremo gli sviluppi futuri, ma è innegabile che attraverso l’uso dell’infrastruttura di supercalcolo messa a disposizione del Cineca, l’Italia ha la possibilità di sviluppare il primo modello di linguaggio per l’Intelligenza Artificiale nativa in lingua italiana, consentendo al nostro Paese di entrare nell’arena della competizione internazionale ed essere un protagonista attivo della transizione digitale.

Vodafone sigla un patto decennale per AI e cloud con Microsoft

Vodafone ha siglato una partnership di 10 anni con Microsoft per portare servizi di intelligenza artificiale generativa, digitali, aziendali e cloud a oltre 300 milioni di aziende e consumatori nei mercati europei e africani.

La società britannica investirà 1,5 miliardi di dollari nell’intelligenza artificiale generativa sviluppata con le tecnologie Azure OpenAI e Copilot di Microsoft per ampliare la piattaforma di connettività gestita dell’Internet of Things (IoT) di Vodafone, sviluppare nuovi servizi digitali e finanziari per le imprese, in particolare le PMI in Europa e Africa, e rivedere la strategia cloud globale dei data center.

Le aziende hanno identificato cinque aree chiave di collaborazione:

  • intelligenza artificiale generativa
  • scalabilità dell’IoT
  • accelerazione digitale in Africa
  • crescita aziendale
  • e trasformazione del cloud. 

I servizi digitali generati dalla nuova partnership utilizzeranno la più recente tecnologia di intelligenza artificiale generativa per fornire un’esperienza cliente altamente personalizzata e differenziata su più canali. Luka Mucic, Chief Financial Officer di Vodafone, ha affermato che la leadership di Microsoft nell’intelligenza artificiale, sostenuta dalla partnership OpenAI, trasformerà i servizi clienti dell’azienda di telecomunicazioni, aggiungendo che il chatbot TOBi supportato dall’intelligenza artificiale di Microsoft fornirebbe risposte più coerenti e intelligenti alle domande dei clienti.

Microsoft intende inoltre investire nella nuova piattaforma di connettività globale autonoma gestita dall’Internet of Things (IoT) di Vodafone, che collega 175 milioni di dispositivi e piattaforme in tutto il mondo e che, nelle intenzioni dell’operatore di tlc, dovrebbe diventare un’attività separata e autonoma entro aprile 2024. 

Prompt challenge: 10 tool di Intelligenza Artificiale generativa a confronto

L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale (AI) ha aperto nuovi orizzonti creativi, influenzando profondamente il modo in cui concepiamo e produciamo immagini. In questo contesto, esploreremo una serie di tool di Intelligenza Artificiale all’avanguardia, focalizzandoci sulla loro capacità di trasformare testo in immagini sorprendenti e ridefinire i limiti dell’espressione visiva.

Partendo da uno stesso identico prompt vedremo come i vari algoritmi di Intelligenza Artificiale interpretano lo sviluppo di immagini.

Prompt

1) Midjourney

Credit: Chase Lean

2) Dall-E

Credit: Chase Lean

3) Adobe Firefly

Credit: Chase Lean

4) LensGo

Credit: MOAI

5) Merlin

Credit: JT Loh

6) Dream AI

Credit: Jim Burrows

7) Stable Diffusion

Credit: José Andrés Martínez Silva

8) ArtFlow.AI

Credit: A Wojcicki

9) Leonardo

Credit: Rivista AI

10) Freepik

Credit: Rivista AI

A voi quale piace di più?

La Cina continuerà a sviluppare soluzioni di Intelligenza Artificiale nonostante le restrizioni Usa sui chip

Nel 2024 la Cina andrà avanti con lo sviluppo di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) – la tecnologia utilizzata per addestrare ChatGPT e applicazioni simili – e di sistemi di intelligenza artificiale generativa (AI), nonostante le restrizioni imposte dagli Stati Uniti all’export di semiconduttori avanzati verso Pechino.

E quanto emerge da un report UBS i cui analisti ritengono che la Cina, pur con tali limitazioni, continuerà ad investire per cercare di ottenere dei progressi puntando ulteriormente sui propri programmi nazionali di accelerazione dell’AI e adottando un approccio più parsimonioso nell’uso delle risorse informatiche, tenuto conto che il Paese è molto indietro nei sistemi di litografia di fascia alta, che sono cruciali per realizzare circuiti avanzati, nonostante i costanti progressi sulla produzione di chip.

Secondo quanto riportato da Reuters tuttavia, i controlli sulle esportazioni statunitensi che hanno bloccato ad esempio l’accesso della Cina ai chip Nvidia utilizzati per progetti di Intelligenza Artificiale, non hanno minato la capacità di Pechino di resistere e di cercare di superare questi ostacoli.

In alcuni casi ricorrendo a soluzioni interne, come il caso del colosso della ricerca Internet Baidu, che gestisce Ernie Bot e Ernie LLM, che ha ordinato 61 milioni di dollari di chip AI 910B Ascend di Huawei, che l’azienda cinese ha sviluppato come alternativa al processore A100 di Nvidia, per 200 server.

In altri casi invece, come riportato dal Financial Times, le aziende cinesi stanno ricorrendo a chip riutilizzati da prodotti di gioco per PC standard per sviluppare strumenti di intelligenza artificiale come alternativa al blocco delle esportazioni da parte degli Usa. Ogni mese migliaia di schede grafiche per videogiochi Nvidia verrebbero spogliate dei loro componenti principali nelle fabbriche e nei laboratori, prima di essere installate su nuovi circuiti stampati sebbene queste non abbiano quella capacità di calcolo necessaria per addestrare modelli linguistici di grandi dimensioni con set di dati più grandi.

UE: indagine Antitrust sull’investimento di Microsoft in OpenAI per l’impatto sull’AI generativa

L’Autorità Europea di Vigilanza sulla Concorrenza ha messo nel mirino la partnership tra Microsoft e OpenAI, sulla quale il gigante di Redmond ha investito circa 13 miliardi di dollari. La notizia proviene da una nota ufficiale di Bruxelles, che indica come l’Antitrust europea stia esaminando la possibilità di sottoporre a revisione l’investimento di Microsoft in OpenAI in base al regolamento UE sulle concentrazioni, laddove emergessero problemi per la concorrenza.

Microsoft ha tratto grandi benefici dall’investimento in OpenAI. Con l’integrazione dei prodotti di quest’ultima nelle sue principali linee di business, il gigante del software si è rapidamente affermato come leader indiscusso dell’intelligenza artificiale tra le grandi aziende tecnologiche.

La Commissione ha dato alle parti interessate tempo fino all’11 marzo per fornire un feedback sulla concorrenza nei mondi virtuali e nell’intelligenza artificiale generativa. Analoghe richieste di informazioni sono state inoltre inviate a diverse grandi aziende digitali su questi argomenti.

Stiamo invitando le imprese e gli esperti a segnalarci eventuali problemi di concorrenza che potrebbero percepire in questi settori, e allo stesso tempo stiamo monitorando attentamente le partnership di intelligenza artificiale per garantire che non distorcano indebitamente le dinamiche di mercato“, ha detto Margrethe Vestager, Commissaria europea per la concorrenza.

La Vestager sarà consapevole degli investimenti in capitale di rischio nell’AI generativa stimati oltre i 7,2 miliardi di euro nel 2023 in Europa. Tuttavia, le autorità per la concorrenza esprimono preoccupazioni sul rischio di una possibile monopolizzazione delle innovazioni nel settore da parte di pochi giganti digitali, come Microsoft, Alphabet, Meta e la società cinese Baidu.

Il rischio è che – nonostante gli accordi e i regolamenti recentemente adottati dall’Unione Europea per regolare l’Intelligenza Artificiale (AI Act) e i recenti investimenti sui principali attori europei del settore come Aleph Alpha e Mistral AI – le Big Tech come Microsoft, Alphabet e Meta, possano, di fatto, acquisire il controllo dell’AI generativa.

Scenario: come si crea un’Influencer con l’Intelligenza Artificiale

Abbiamo visto come l’evoluzione del mondo digitale abbia determinato una trasformazione radicale del ruolo dell’influencer tradizionale, dando origine a una nuova categoria: l’influencer virtuale generato con l’Intelligenza Artificiale.

Questi personaggi, generati al computer e esistenti esclusivamente online, sono una realtà consolidata da lungo tempo (la prima popstar virtuale, Kyoko Date, è stata creata in Giappone nel 1996) ma oggi, grazie alla convergenza di tecnologie e discipline come Intelligenza Artificiale, computer grafica, realtà aumentata, motion capture e machine learning, siamo arrivati alla possibilità di creare personaggi esclusivamente digitali sempre più realistici, espressivi e interattivi, capaci di generare contenuti originali e di interagire con il pubblico.

Gli influencer virtuali – siano essi creati da singoli artisti, piccole agenzie, grandi aziende o agenzie specializzate in questo settore – hanno una loro identità, una loro storia, una propria personalità, così come uno stile e dei valori che possono essere propri o distintivi del brand che ha creato l’avatar virtuale, rendendoli unici e distintivi, con i propri canali social, dove condividere foto, video, storie, live e altri contenuti che mostrano la loro vita quotidiana, passioni, opinioni e, appunto, collaborazioni con i brand.

Ma come si crea un Influencer Virtuale con l’Intelligenza Artificiale?

Ce lo facciamo spiegare, step by step, da Emmanuel de Maistre, CEO e founder di Scenario, un’app di AI generativa che, sebbene sia pensata per sviluppatori e creatori di videogiochi, si adatta benissimo a questa funzione.

Ovviamente sono diverse le app di Intelligenza Artificiale generativa che possono essere utilizzate per creare un’influencer virtuale, Chat GPT e Bard ad esempio possono essere utilizzati per generare idee di contenuto, temi, post sui social media, didascalie e script video assieme a tool come Dall-E o Midjourney per generare immagini, o anche piattaforme come Synthesia per automatizzare il movimento delle labbra in base a uno script predefinito per creare contenuti video o conversare con i propri follower, quel che è certo è che il marketing degli influencer virtuali è un segmento che sta diventando sempre più importante.

Giuliano Amato lascia la presidenza della Commissione Algoritmi. Al suo posto padre Paolo Benanti.

L’ex presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato si dimette da presidente della Commissione Algoritmi dopo le critiche di Giorgia Meloni: “sul tema della commissione algoritmi credo si sappia che non è stata una mia iniziativa e ho detto tendenzialmente quello che pensavo, ma al di là di questo non ho nulla da dire nello specifico al professor Amato, sono rimasta francamente basita dalle sue dichiarazioni che riguardano la Corte Costituzionale” ha detto la Premier nella conferenza stampa del 4 gennaio.

Amato spiega che si tratta di “una commissione della presidenza del Consiglio e visto che la mia nomina non risulta essere un’iniziativa della presidente del Consiglio lascio senz’altro l’incarico“.

La nomina a presidente dell’organismo istituito per studiare rischi e opportunità legati all’Intelligenza Artificiale era arrivata lo scorso mese di ottobre, quando il sottosegretario a Palazzo Chigi Alberto Barachini (di Forza Italia) annunciò che Amato avrebbe presieduto il gruppo di studio sull’impatto dell’intelligenza artificiale su informazione e editoria, provocando una certa irritazione da parte della Premier che dichiarò di non saperne nulla, come pure il  sottosegretario plenipotenziario Alfredo Mantovano.

Il nuovo presidente della Commissione sarà il francescano padre Paolo Benanti, personalità di spicco in materia di Intelligenza Artificiale, già componente della commissione e unico italiano membro del Comitato sull’Intelligenza Artificiale delle Nazioni Unite.

20 prompt Chat GPT per il social media marketing

Il social media management è ormai un elemento fondamentale per la promozione di marchi e prodotti. Una delle chiavi del successo di una strategia di digital marketing è quella di riuscire a catturare l’attenzione e coinvolgere il pubblico. E per fare questo, ci può aiutare l’Intelligenza Artificiale: Chat GPT può essere un nostro valido alleato per definire la nostra strategia social a patto di saper scrivere dei prompt efficaci.

In questo articolo, esploreremo approfonditamente l’importanza dei prompt per il social media management e forniremo consigli pratici su come crearli in modo strategico ed efficace. Dalla scelta delle parole giuste alla comprensione del tono appropriato per ogni piattaforma, ti guideremo attraverso le sfide e le opportunità di scrivere prompt che generino interazioni significative e amplifichino la tua presenza online, perché scrivere dei prompt efficaci per i social non è solo un’abilità, ma una vera e propria arte.

Prompt 1 – Agisci come un esperto social media strategist e pianifica un calendario per i social media per il mese di [indicare mese] e suggerisci delle idee basate su calendario per [indicare gli account ].


Prompt 2 – Suggerisci [inserire numero] hashtag su [inserire l’argomento] per i miei post su Instagram


Prompt 3 – Scrivi un thread su Twitter/X su [inserire l’argomento] e menziona i punti salienti come [indicare le cose che vogliamo siano incluse nel thread]. Scrivilo con un [indicare il tone of voice preferito] e uno stile che attiri l’attenzione ma non renderlo troppo promozionale. Usa emoji pertinenti e almeno 2 hashtag per ogni tweet [oppure non usare emoji e suggerisci almeno 2 hashtag per ogni tweet]


Prompt 4 – Genera [inserire numero] di idee per una campagna di social media takeover che collabori con degli influencer per raggiungere nuovi pubblici e aumentare la visibilità del marchio.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]

Argomenti dei contenuti – [specificare gli argomenti che i contenuti debbono trattare]

Criteri dell’influencer – [indicare i criteri di scelta dell’influencer]


Prompt 5 – Genera [inserire numero] concetti creativi per un calendario di contenuti che delinei un mix di contenuti promozionali, educativi e coinvolgenti per il nostro pubblico di riferimento.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]

Argomenti dei contenuti – [specificare gli argomenti che i contenuti debbono trattare]


Prompt 6 – Sviluppa [inserire numero] idee per una sfida sui social media che coinvolga il nostro pubblico di riferimento, aumenti la consapevolezza del marchio e incoraggi i contenuti generati dagli utenti.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]

Argomenti dei contenuti – [specificare gli argomenti che i contenuti debbono trattare]

Obiettivi della sfida sui social media – [indicare gli obiettivi della sfida sui social media]


Prompt 7 – Scrivi [inserire numero] idee di post su LinkedIn che mettano in risalto le competenze della nostra azienda nel settore [inserire il settore] e che suscitino il coinvolgimento del nostro pubblico di riferimento.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [indicare il vostro pubblico di riferimento]

Competenza del cliente nel settore – [indicare il settore di competenza dell’azienda]

Obiettivi di coinvolgimento – [indicare gli obiettivi di coinvolgimento]


Prompt 8 – Creare [inserire numero] idee di Instagram Reels che mostrino i valori del nostro marchio e coinvolgano il pubblico di riferimento.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [indicare il pubblico di riferimento]

Valori del marchio del cliente – [indicare i valori del marchio]

Obiettivi di coinvolgimento – [indicare gli obiettivi di coinvolgimento]


Prompt 9 – Genera [inserire numero] di idee pubblicitarie su Facebook che portino traffico al nostro sito web e mostrino le nostre ultime promozioni.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [indicare il pubblico di riferimento]

Promozioni del cliente – [dettagliare le promozioni]

Obiettivi dell’inserzione – [indicare gli obiettivi dell’inserzione]


Prompt 10 –Sviluppa [inserire numero] idee di bacheche Pinterest che raccolgano contenuti stimolanti per il nostro pubblico di riferimento [indicare il pubblico di riferimento] relativi alla nostra nicchia di mercato [indicare il settore] e che portino traffico al sito web.


Prompt 11 – Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che chieda al nostro pubblico di condividere una foto o un video relativi a un argomento specifico.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]


Prompt 12 – Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che chieda al nostro pubblico di completare un sondaggio o un’indagine.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]


Prompt 13 – Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che sfidi il vostro pubblico a partecipare a un concorso o a un’offerta.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]


Prompt 14 – Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che chieda al vostro pubblico di taggare un amico nei commenti.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]


Prompt 15 –Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che metta in evidenza la competenza o l’esperienza della nostra azienda/team/agenzia.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]


Prompt 16 – Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che evidenzi la cultura o i valori della nostra azienda.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]

I valori – [inserire le indicazioni]


Prompt 17 – Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che condivida i nostri pensieri su un problema o una tendenza attuale del settore [indicare il settore]


Prompt 18 – Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che rimandi a un post o a un articolo che abbiamo scritto sul seguente argomento [indicare l’argomento]


Prompt 19 – Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che condivida una citazione o un’intuizione di un leader di pensiero su [indicare il settore]


Prompt 20 – Scrivi un post per [inserire il social media di interesse] che ponga una domanda per incoraggiare il nostro pubblico a impegnarsi con noi e a condividere i propri pensieri e opinioni.

Contesto:

Pubblico di riferimento – [il vostro pubblico di riferimento]

La mia attività – [inserire le indicazioni]

20 prompt Chat GPT per l’e-mail marketing

Chat GPT può essere utilizzata per automatizzare molte attività di marketing, come l’invio di email personalizzate e l’analisi dei dati dei clienti. Ciò significa che le aziende possono utilizzare l’AI per ottimizzare le attività di marketing e aumentare l’efficienza delle proprie campagne.

Il generatore di testi AI può creare per voi righe di oggetto, contenuti completi o flussi di lavoro automatizzati.

Vediamo alcuni suggerimenti per scrivere dei prompt utili per le nostre attività di email marketing:

Prompt 1 – Quali sono le principali tendenze [indicare settore] che posso includere nei miei prossimi invii [indicare i dettagli sulla vostra newsletter]?


Prompt 2 – Prendi la newsletter qui sotto, perfezionala e migliorane la struttura e il tono. Rendila più [amichevole, piacevole, per esperti, divertente, orecchiabile, potete aggiungere qualsiasi altro tono che preferitei]. Non superare le [inserire il numero di parole]


Prompt 3 – Traduci questa email in [spagnolo, cinese, francese o qualsiasi altra lingua] per favore. Mantieni il tono [amichevole, piacevole, divertente, ecc.] e scrivilo come fossi un madrelingua. [Aggiungi qui il corpo della mail]


Prompt 4 – Scrivi 5 diverse righe di oggetto che attirino l’attenzione per [indicare la campagna di marketing] e prendi la riga dell’oggetto qui sotto come esempio per trarre ispirazione: [Inserire l’oggetto che state usando attualmente]


Prompt 5 – Genera [inserire numero] di concetti creativi per una newsletter che coinvolga i nostri abbonati e porti traffico al nostro sito web o negozio online. Considera il seguente pubblico di riferimento [inserire il vostro pubblico di riferimento] per la nostra attività [inserire rifermenti all’attività svolta] e i seguenti obiettivi del sito web/negozio online [dettaglio degli obiettivi del vostro sito web/negozio online]


Prompt 6 – Crea [inserire numero] concetti per una campagna di email marketing che alimenti i lead, costruisca relazioni e attiri il pubblico target nel funnel di vendita convertendoli in clienti effettivi. Considera il seguente pubblico di riferimento [il vostro pubblico di riferimento] per la nostra attività [inserire i dettagli sull’attività] e i seguenti obiettivi della campagna e-mail [inserire gli obiettivi della vostra campagna e-mail]


Prompt 7 – Scrivi una email che persuada il mio cliente ideale [dettagli sul target] ad acquistare il mio [dettagli sul prodotto/servizio] evidenziandone i vantaggi unici e affrontando le potenziali obiezioni


Prompt 8 – Scrivi una email che convinca il mio cliente ideale [dettagli sul target] a iscriversi al mio [programma/abbonamento] spiegandone il valore aggiunto e i benefici che riceveranno


Prompt 9 – Scrivi una email che spieghi le caratteristiche e i vantaggi del mio [prodotto/servizio] a [indicare le caratteristiche della persona o del cliente ideale] in modo chiaro e conciso, portandoli a fare un acquisto


Prompt 10 –Scrivi una email che affronti i punti deboli e le esigenze del mio [indicare il cliente ideale] e mostri loro come il mio [indicare le caratteristiche del prodotto/servizio] sia la soluzione che stavano cercando


Prompt 11 – Scrivi una email per la mia attività [inserire i dettagli dell’attività] che attiri il mio [inserire indicazioni sul cliente ideale] con un titolo e un pay-off forti, e che poi lo convinca a [inserire l’azione desiderata] con un linguaggio persuasivo e prove convincenti


Prompt 12 –Scrivi una email per la mia attività [inserire i dettagli dell’attività] che stabilisca fiducia e credibilità con [inserire informazioni e dettagli sul cliente in target] mettendo in evidenza i successi e le testimonianze di clienti precedenti che hanno usato [indicare prodotto/servizio]”. Nell’elaborazione della email fai riferimento a [inserire dettagli delle case history di successo che si vogliono prendere in considerazione].


Prompt 13 – Scrivi una email per la mia attività [inserire i dettagli dell’attività] che faccia provare emozione nei confronti del [prodotto/servizio] e lo convinca a compiere [indicare l’azione desiderata] con un senso di urgenza”


Prompt 14 – Scrivi una email per un nuovo prospect che affronti una necessità per [inserire i dettaglio del persona target ideale], posizionando [indicare il prodotto/servizio] come soluzione ideale, con una chiara call-to-action


Prompt 15 – Scrivi una email per un nuovo prospect che includa un elemento interattivo (quiz, sondaggio, ecc.) relativo a [indicare il prodotto/servizio], che coinvolga [descrizione del cliente ideale] e lo conduca a una soluzione su misura


Prompt 16 – Scrivi una email per un nuovo prospect che inviti [descrivere il tipo di cliente target] a un evento esclusivo o ad un webinar che metta in mostra il valore di [indicare il prodotto/servizio], con un motivo convincente per parteciparvi


Prompt 17 – Scrivi una email che presenti un’offerta speciale o uno sconto a tempo limitato su [indicare prodotto/servizio] a [persona cliente ideale], creando un senso di urgenza


Prompt 18 – Scrivi una email che offra una demo gratuita e personalizzata di [prodotto/servizio] a [persona cliente ideale], mostrandone i vantaggi diretti


Prompt 19 – Scrivi una mail che offra un report esclusivo e ricco di informazioni o un white paper rilevante per [indicare il cliente target], posizionando [indicare il brand] come un’autorità del settore


Prompt 20 – Scrivi una mail che offra un’anteprima esclusiva o un accesso anticipato a una nuova funzionalità di [prodotto/servizio] per [indicare la persona o l’azienda in target].

3D printing prototype and how AI is revolutionizing the world of 3D printers: An interview with Bernardo Mattiucci

In 1989, S. Scott Crump patented Fused Deposition Modeling (FDM), a 3D printing technology that uses melted material to form objects layer by layer. Four years later, MIT in Boston achieved 3D color printing, a costly but groundbreaking technology.

Despite the years since 3D printers hit the market, the field continues to evolve and capture interest, driven by advancements in Artificial Intelligence (AI). We spoke with Bernardo Mattiucci, an innovative technician with extensive experience in various technological fields. He explains why 3D printers remain relevant in 2024 and how AI is redefining this industry.

In the interview that follows, Mattiucci shares his insights, his 3D printing prototype, and how AI is revolutionizing the world of 3D printers, opening up new possibilities and challenges for the industry. He also explores emerging trends and future applications of this rapidly evolving technology.

L’IA Trasforma i Router WiFi in Telecamere

I ricercatori della Carnegie Mellon University hanno sviluppato un sistema di intelligenza artificiale in grado di utilizzare i segnali Wi-Fi per rilevare e tracciare le forme e i movimenti delle persone in una stanza, anche attraverso i muri. Questa tecnologia funziona attraverso:

  • L’analisi della fase e dell’ampiezza dei segnali Wi-Fi mentre rimbalzano su oggetti, comprese le persone
  • L’utilizzo di un sistema chiamato DensePose, sviluppato dai ricercatori di Facebook AI, che mappa i pixel sulla superficie del corpo umano
  • L’uso di una rete neurale profonda per tradurre i dati dei segnali Wi-Fi in coordinate precise sui corpi umani

I ricercatori hanno utilizzato tre router Wi-Fi da 30 dollari e tre ricevitori allineati per rimbalzare i segnali nella stanza. Il sistema filtra gli oggetti statici e si concentra sui segnali riflessi da oggetti in movimento, ricostruendo efficacemente la posa di una persona in un’immagine simile a un radar.

Vantaggi e Applicazioni

  • Protezione della Privacy: I segnali Wi-Fi non catturano immagini visive dettagliate come le telecamere
  • Costo-Efficienza: L’attrezzatura necessaria è relativamente economica e ampiamente disponibile
  • Superamento degli Ostacoli: I segnali Wi-Fi possono penetrare muri, cartongesso, recinzioni e cemento
  • Versatilità nelle Condizioni: A differenza delle telecamere, i sistemi Wi-Fi non sono influenzati da scarsa illuminazione o ostruzioni

Le applicazioni potenziali includono:

  • Sicurezza Domestica: Rilevamento di movimenti non autorizzati all’interno di un edificio
  • Cura degli Anziani: Monitoraggio del benessere di persone anziane che vivono in modo indipendente

Preoccupazioni e Limitazioni

  • Preoccupazioni sulla Privacy: La capacità di monitorare i movimenti attraverso i muri solleva significative preoccupazioni sulla privacy
  • Considerazioni Etiche: È fondamentale bilanciare i benefici con le protezioni della privacy per garantire un uso etico
  • Limitazioni Attuali: La tecnologia è limitata a modelli 2D e necessita di ulteriori sviluppi per migliorare risoluzione e accuratezza

In conclusione, mentre questa tecnologia di imaging Wi-Fi alimentata dall’IA offre soluzioni innovative, la sua implementazione deve essere guidata da una attenta considerazione delle implicazioni sulla privacy e sull’etica per prevenire abusi e garantire che benefici la società in modo responsabile.

Dall-E, Midjourney e Adobe Firefly: creare immagini con l’Intelligenza Artificiale

La generazione di immagini tramite Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il mondo del design grafico e dell’arte digitale. Midjourney è stato uno dei pionieri in questo campo ed è indubbiamente una delle AI generative di immagini più popolari in assoluto.

Tuttavia la concorrenza sta crescendo rapidamente non solo per quanto riguarda la capacità di creazione, ma anche le possibilità di personalizzazione e l’interfaccia di accesso. 

Proviamo a capire le differenze (se ci sono), tra Midjourney, Dall-E e Adobe Firefly mettendole a confronto in 10 prompt.

Stessi prompt, diversi output.

Qual è il vostro preferito?

1)

2)

3)

4)

5)

6)

7)

8)

9)

10)

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