Notizie di Intelligenza Artificiale Inclusiva in Tempo Reale: Innovazione e Accessibilità Pro bono publico

Autore: Redazione Pagina 41 di 46

Machine Learning, AI & Data Landscape un orizzonte in espansione

FirstMark e’ un stageventure capital firm Basata in NYC e ha pubblicato l’ultima analasi sul Mercato Machine Learning, AI & Data (MAD) lo fa da un decennio.

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Nel mondo frenetico della tecnologia, dove l’innovazione è la norma e il cambiamento è costante, il Paesaggio del Machine Learning, dell’Intelligenza Artificiale e dei Dati per il 2024 rappresenta una testimonianza dell’evoluzione rapida e della proliferazione di questi campi trasformativi.

Il grafico è una rappresentazione visuale dell’intreccio intricato di aziende, tecnologie e tendenze che plasmano l’ecosistema del ML, dell’IA e dei dati. Dall’infrastruttura dati all’analisi, dall’abilitazione all’IA alle applicazioni, ogni segmento del paesaggio racconta una storia di innovazione, competizione e collaborazione.

Il panorama MAD del 2024 presenta un totale di 2.011 loghi, in aumento rispetto ai 1.416 dell’anno precedente, con 578 nuovi partecipanti alla mappa. A titolo di confronto, la prima versione del 2012 contava solo 139 loghi.

La natura intensamente affollata del panorama è principalmente il risultato di due massive ondate consecutive di creazione di aziende e finanziamenti.

La prima ondata è stata il ciclo della infrastruttura dati, che è iniziato con il Big Data e si è concluso con il Modern Data Stack. Il consolidamento tanto atteso in questo settore non è ancora completamente avvenuto, e la stragrande maggioranza delle aziende è ancora presente.

La seconda ondata è il ciclo del ML/AI, che è iniziato seriamente con l’AI generativa. Essendo ancora nelle prime fasi di questo ciclo e la maggior parte delle aziende è molto giovane, sono stati inclusi liberamente nella mappa anche giovani startup (molte delle quali sono ancora allo stadio di seed).

Da notare che queste due ondate sono strettamente correlate. Un’idea fondamentale del panorama MAD è sempre stata quella di mostrare la relazione simbiotica tra l’infrastruttura dati (sulla parte sinistra), analytics/BI e ML/AI (nel mezzo) e le applicazioni (sulla parte destra).

Sebbene ogni anno diventi sempre più difficile inserire il numero sempre crescente di aziende nella mappa, il modo migliore per pensare allo spazio MAD è come una linea di produzione – un ciclo completo dei dati dalla raccolta alla memorizzazione al processamento fino alla consegna del valore attraverso analytics o applicazioni.

Le principali modifiche nell’infrastruttura e nell’analitica sono le seguenti:

Ci sono pochissime modifiche alla struttura complessiva del lato sinistro del panorama, poiché, come vedremo di seguito (il Modern Data Stack è morto?), questa parte del panorama MAD ha visto meno attività ultimamente.

Alcune modifiche degne di nota includono la rinomina di “Database Abstraction” in “Multi-Model Databases & Abstractions” per catturare l’onda crescente intorno a un gruppo di database ‘Multi-Model’ all-in-one (SurrealDB*, EdgeDB);

l’eliminazione della sezione “Crypto / Web 3 Analytics” che abbiamo creato sperimentalmente l’anno scorso, che sembrava fuori posto in questo panorama; e la rimozione della sezione “Query Engine”, che sembrava più una parte di una sezione che una sezione separata (tutte le aziende in quella sezione appaiono ancora nella mappa – Dremio, Starburst, PrestoDB, ecc.).

Le principali modifiche nell’ambito del Machine Learning & Artificial Intelligence includono:

Con l’esplosione delle aziende di intelligenza artificiale nel 2023, è qui che abbiamo apportato di gran lunga il maggior numero di modifiche strutturali.

Date le enormi attività nel livello di ‘AI enablement’ nell’ultimo anno, ci sono 3 nuove categorie accanto a MLOps:


“AI Observability” è una nuova categoria quest’anno, con startup che aiutano a testare, valutare e monitorare le applicazioni LLM

“I piattaforme di sviluppo AI” è concettualmente vicino a MLOps ma abbiamo voluto riconoscere l’onda di piattaforme focalizzate interamente sullo sviluppo di applicazioni AI, in particolare intorno alla formazione, distribuzione e inferenza LLM


“AI Safety & Security” include aziende che affrontano le preoccupazioni innate legate agli LLM, dall’allucinazione all’etica, la conformità normativa, ecc.

Se la disputa molto pubblica tra Sam Altman ed Elon Musk ci ha insegnato qualcosa, è che la distinzione tra commerciale e non profit è fondamentale quando si tratta di sviluppatori di modelli fondamentali.

Pertanto, si e’ diviso ciò che in precedenza era “AI/AGI Orizzontale” in due categorie: “Ricerca AI commerciale” e “Ricerca AI non profit”.

L’ultima modifica che e’ stata apportata è stata un’altra modifica di nomenclatura, dove ora compare “GPU Cloud” per riflettere l’aggiunta dei set di funzionalità di base dell’infrastruttura effettuata da molti dei fornitori di GPU Cloud: in “GPU Cloud / ML Infra”.

Le principali modifiche nelle “Applicazioni” includono:

Il più grande aggiornamento qui è che… a sorpresa di nessuno… ogni azienda di livello applicativo è ora una “azienda di AI” autoproclamata – il che, per quanto abbiamo cercato di filtrare, ha causato l’esplosione dei nuovi loghi che vedete sul lato destro del panorama MAD quest’anno.

Alcune modifiche minori sulla struttura includono:

In “Applicazioni orizzontali”, c’e’ una categoria “Presentazione e Design”.
Rinominato “Ricerca” in “Ricerca / AI conversazionale” per riflettere la crescita delle interfacce basate su chat alimentate da LLM come Perplexity.

Nel settore “Industria”, rinominato “Gov’t & Intelligence” in “Aerospace, Defense & Gov’t”.

Le principali modifiche nell’ambito dell’infrastruttura open source includono:

Unito categorie che sono sempre state vicine, creando una singola categoria “Gestione dei dati” che spazia sia su “Accesso ai dati” che su “Data Ops”.


Aggiunto una nuova categoria importante, “Local AI”, poiché i costruttori hanno cercato di fornire gli strumenti infrastrutturali per portare l’IA e gli LLM nell’era dello sviluppo locale.

per Saperne di piu’ intero articolo in Inglese.

Come integrare l’Intelligenza Artificiale nella vostra routine quotidiana

L’approccio all’Intelligenza Artificiale (AI) può essere paragonato al film “La strana coppia” del 1968, con Jack Lemmon e Walter Matthau1. Nel film, due amici con abitudini diametralmente opposte sono costretti a convivere: Felix Ungar (Jack Lemmon), maniacale dell’ordine e della pulizia, e Oscar Madison (Walter Matthau), disordinato e approssimativo (che, più o meno, potrebbe somigliare al sottoscritto).

Quando ci si approccia all’AI, spesso si devono cambiare le proprie abitudini di pensiero. Come Felix e Oscar che devono adattarsi l’uno all’altro per convivere, così chi si approccia all’Intelligenza Artificiale deve adattarsi a nuovi modi di pensare e di lavorare. L’AI, infatti, richiede un approccio basato su dati e algoritmi, piuttosto che su intuizioni personali.

Per i piu’ giovani Jack Lemmon e Walter Matthau hanno recitato insieme in numerosi film, formando una delle coppie più affiatate e amate del cinema americano. Tra i loro film più noti, oltre a “La strana coppia”, ci sono “Grumpy Old Men” e il suo sequel “Grumpier Old Men”, in cui interpretano due vicini di casa in età avanzata che si contendono l’amore della stessa donna. Questi film, come “La strana coppia”, sono caratterizzati da un umorismo pungente e da una grande alchimia tra i due attori, un po’ come quella che c’è tra me e l’altro co-founder di Rivista.AI.

Il primo passo per creare un’abitudine è renderla evidente. Quando si tratta di intelligenza artificiale, significa renderla facilmente accessibile e visibile nel tuo ambiente quotidiano. Ecco alcune idee su come rendere l’AI più presente nella tua vita:

  • Aggiungete un pulsante ChatGPT al tuo Stream Deck;
  • Inserite i vostri strumenti IA preferiti nella barra degli strumenti del vostro browser;
  • Impostate il vostro strumento AI preferito come homepage del vostro browser;
  • Posizionate ChatGPT sulla schermata iniziale del vostro telefono.
  • Configurate un comando vocale Siri per attivare ChatGPT;
  • Aggiungete un tag NFC alla scrivania che apre la tua app AI preferita quando viene toccato;
  • Iniziate ogni giornata chiedendo al vostro strumento AI un riepilogo del vostro programma, aggiornamenti di notizie o di affrontare la prima attività nella vostra lista di cose da fare;
  • Aggiungete un post-it sulla vostra scrivania con un promemoria divertente come “Claude è affascinante”.

Il prossimo passo è rendere l’abitudine attraente. Le abitudini tendono a persistere quando sono associate a emozioni ed esperienze positive. Ecco alcuni suggerimenti su come rendere l’uso dell’AI più piacevole:

  • Durante una passeggiata di 30-60 minuti, dettare e-mail o attività a Otter AI;
  • Mentre vi truccate, fate una conversazione completa con ChatGPT Voice;
  • Usate Speechify per leggere ad alta voce gli articoli mentre siete in viaggio o mentre mangiate;
  • Ogni mattina, mentre la colazione si sta riscaldando, affidate la vostra lista di cose da fare all’Intelligenza Artificiale.

Infine, rendete l’abitudine semplice. Ridurre l’attrito è fondamentale per formare abitudini durature. Ecco alcuni modi per semplificare l’uso dell’AI:

  • Create una libreria di prompt precompilati o procedure operative standard (SOP) per gli strumenti o le attività di Intelligenza Artificiale più utilizzati;
  • Usate assistenti ad attivazione vocale per accedere agli strumenti di Intelligenza Artificiale a mani libere, facilitando il multitasking;
  • Usate strumenti di automazione basati sull’AI per semplificare le attività ripetitive;
  • Installate la versione dell’app mobile per gli strumenti AI che utilizzate in modo da non doverli aprire nel browser;
  • Integrate gli strumenti AI direttamente nelle piattaforme che già utilizzate, come Slack, Trello o client di posta elettronica;
  • Create scorciatoie da tastiera per attivare strumenti o script AI.

Ricordate, la chiave per formare un’abitudine è la costanza. Quindi, iniziate da qualcosa di piccolo, rendetelo divertente e mantenetelo semplice!

Per rafforzare l’abitudine all’uso dell’Intelligenza Artificiale, è importante provare un senso di soddisfazione e realizzazione quando la si utilizza. È puro condizionamento umano. Occorre rinforzare il tuo comportamento.

Potete:

  • Condividere i vostri risultati basati sull’Intelligenza Artificiale con la vostra rete;
  • Condividere le creazioni IA sui social media e chiedere feedback;
  • Creare un sistema di ricompensa per voi stessi (es: dopo aver risparmiato una certa quantità di tempo utilizzando l’Intelligenza Artificiale, potete prendere un maritozzo (se siete a Roma) con il caffè mattutino.

Il divario tra chi utilizza l’Intelligenza Artificiale e chi no si sta allargando in modo preoccupante. Come persona coinvolta nel campo dell’Intelligenza Artificiale, sto assistendo a questa tendenza e sono determinato a dare il mio contributo per colmare questo divario.

Non sto sostenendo l’uso dell’Intelligenza Artificiale per tutto (non inserite il vostro Codice Fiscale su ChatGPT!), ma sto esortando tutti a familiarizzare con questa tecnologia con la rapidità con la quale il nostro mondo si sta trasformando.

La rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale non è solo alle porte: sta già rivoluzionando il mercato del lavoro. Ad esempio, l’AI sta già trasformando settori come la sanità, dove gli algoritmi di apprendimento automatico possono aiutare a diagnosticare malattie, e il settore finanziario, dove l’AI può prevedere le tendenze del mercato.

In futuro, l’esperienza con l’Intelligenza Artificiale diventerà un fattore chiave nelle decisioni di assunzione, promozione e persino nella creazione di ricchezza. Ad esempio, le aziende potrebbero dare la preferenza ai candidati con competenze in Intelligenza Artificiale, e coloro che sono in grado di utilizzare l’AI per migliorare l’efficienza o generare nuove idee potrebbero avere maggiori opportunità di avanzamento di carriera.

Se il messaggio di questa articolo e spero di Rivista.AI non è ancora chiaro, eccolo: più ci impegniamo con l’Intelligenza Artificiale, meglio saremo attrezzati per affrontare le sfide e le opportunità future.

Coloro che seguono questa Rivista hanno un vantaggio. Ricevere consigli pratici, approfondimenti reali e azioni concrete da intraprendere. Condividete pure queste informazioni con la vostra famiglia, i vostri amici e i vostri colleghi.

Iniziate in piccolo, rendetelo divertente e osservate come la vostra abitudine all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale cresca. Ad esempio, potreste iniziare a utilizzare un assistente virtuale per organizzare il vostro calendario o potreste iniziare a utilizzare strumenti di analisi dei dati basati sull’AI per migliorare le vostre decisioni aziendali. Ricordate, ogni piccolo passo conta!

Se questi suggerimenti sono stati in grado di cambiare il modo in cui utilizzate l’Intelligenza Artificiale, fatemelo sapere [mail: redazione@rivista.ai].

PS: la Redazione di Rivista.AI non ha nessuno accordo commerciale con gli esempi citati, se li he comperati…


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Microsoft investirà 2,9 miliardi sull’Intelligenza Artificiale in Giappone

Microsoft investirà 2,9 miliardi di dollari in Giappone nei prossimi due anni, con l’obiettivo di potenziare i centri dati considerati essenziali per l’elaborazione dell’Intelligenza Artificiale generativa.

Lo anticipa l’agenzia Kyodo che cita fonti a conoscenza del dossier.

La società guidata da Satya Nadella prevede anche di aprire un centro di ricerca a Tokyo, il primo di questo tipo in Giappone, hanno detto le fonti, aggiungendo che l’annuncio sarà fatto a breve, in concomitanza con la visita del premier giapponese Fumio Kishida a Washington.

Per Microsoft sarebbe il maggior investimento nel Paese del Sol Levante mai realizzato fino ad oggi.

L’investimento, infatti, è parte del più ampio coinvolgimento di Microsoft nel programma governativo giapponese Generative AI Accelerator Challenge, coordinato dal ministero dell’Economia, del commercio e dell’industria.

Un aspetto importante sarà la collaborazione con l’ufficio di gabinetto giapponese, mirata a “rafforzare la resilienza di cybersicurezza del governo, delle aziende e della società”, come previsto dalla strategia di sicurezza nazionale approvata nel 2022.

Inoltre, Microsoft Research Asia sta estendendo la propria leadership nella ricerca nella regione Asia-Pacifico con l’apertura di un laboratorio a Tokyo.

Il nuovo laboratorio si concentrerà su aree quali l’intelligenza artificiale incorporata, la robotica, l’intelligenza artificiale sociale e la scoperta scientifica, in linea con le priorità socioeconomiche del Giappone.

Microsoft fornirà 10 milioni di dollari in sovvenzioni in risorse nei prossimi cinque anni all’Università di Tokyo e alla partnership sulla ricerca sull’intelligenza artificiale tra la Keio University e la Carnegie Mellon University per promuovere una migliore collaborazione nella ricerca.

Immagine da sinistra a destra: Fumio Kishida, Primo Ministro del Giappone; Brad Smith, vicepresidente e presidente di Microsoft; Suzanne P. Clark, Presidente e CEO, Camera di Commercio degli Stati Uniti; Rahm Emanuel, ambasciatore degli Stati Uniti in Giappone; Miki Tsusaka, Presidente, Microsoft Giappone.

Nasce Opera One l’AI @ Edge il futuro del Browser

Opera è nato nel 1994 come progetto di ricerca della Telenor, la più grande compagnia di telecomunicazioni norvegese. Nel 1995 fu fondata la Opera Software ASA, che si dedica da allora al suo sviluppo. E’ stato assieme a Netscape uno dei primo Browser che ho utilizzato.

Opera One è l’ultima versione del browser Opera presentata il 3 Aprile, completamente ridisegnata nel look e arricchita di nuove funzionalità. Con novità come le Tab Islands e il design modulare, Opera One si adatta al tuo stile di navigazione per offrirti più spazio, procedure intuitive e un’interazione fluida con il browser.

Opera, l’azienda norvegese di software, ha recentemente introdotto 150 varianti locali di Large Language Model (LLM) nel flusso di sviluppo del suo browser Opera One, un’innovazione senza precedenti per un browser di grandi dimensioni. Questa caratteristica permette agli utenti di processare i dati direttamente sui loro dispositivi, senza la necessità di inviare informazioni a un server, migliorando così la privacy e la sicurezza dei dati.

Questi LLM locali, che includono Llama di MetaVicuna, Gemma di Google e Mixtral di Mistral AI, tra gli altri, rappresentano un’espansione del servizio Aria AI di Opera.

Aria è il nome dell’AI generativa all’interno del browser Opera One ed è frutto della partnership tra Opera e OpenAI. 

Interagire con Aria è facile grazie alla riga di comando. Utilizzando ctrl+/” (Windows) o “cmd+/” (macOS), è possibile visualizzare un overlay in pochi secondi. Aria è dotata di un’utile funzione nota come “AI Prompts” che consente di ottenere suggerimenti contestuali con un semplice clic del tasto destro del mouse o evidenziando il testo che si sta osservando.

Da notare anche che l’uso dell’AI di Opera One è facoltativo. Gli utenti possono scegliere di non utilizzarla. Per accedere ad Aria, basta aprire l’AI del browser nella barra laterale e accedere con l’account Opera o crearne uno gratuitamente. Se per ora Aria è integrata con la versione desktop di Opera One.

Per testare i modelli, bisogna eseguire l’aggiornamento alla versione più recente di Opera Developer e seguire diversi passaggi per attivare la nuova funzionalità.

Dopo aver scelto un LLM locale, questo verrà scaricato sul computer dell’utente, occupando tra i 2 e i 10 GB di spazio di archiviazione per ciascuna variante.

Inoltre, l’integrazione di LLM locali nel browser Opera One rappresenta un passo importante verso l’obiettivo di Opera di fornire un’esperienza utente più personalizzata e sicura. Questa funzione non solo migliora la privacy e la sicurezza dei dati, ma offre anche agli utenti la possibilità di sperimentare diverse varianti di LLM, ampliando così le loro opzioni e potenzialmente migliorando la loro esperienza di navigazione.

Benvenuti al Google Cloud Next24

Gli esecutivi, i partner e i clienti di Google di Alphabet hanno rivelato un elenco esaustivo di storie di successo che utilizzano il potere dell’intelligenza artificiale generativa durante il discorso di apertura dell’evento Google Cloud Next 2024 a Las Vegas martedì.

Google Cloud Next è un evento annuale in cui Google mostra le sue ultime innovazioni in materia di cloud e intelligenza artificiale.

“Ci sono oltre 300 clienti e partner che condividono le loro storie di AI generativa a questo evento”, ha detto il CEO di Google Cloud, Thomas Kurian.

“Le aziende sono andate oltre la sperimentazione con l’AI generativa per costruire agenti AI. Questi agenti possono aiutare un cliente a scegliere un vestito, assistere un dipendente nella scelta del piano assicurativo giusto o aiutare un infermiere a curare un paziente… Questi agenti stanno trasformando molte industrie.”

Vertex AI di Google Cloud offre un “Model Garden” dove i clienti possono scegliere tra più di 130 modelli di linguaggio per adattarsi al meglio al loro budget e alle loro esigenze, ha aggiunto Kurian.

“Siamo ora in una fase in cui l’applicazione pratica dell’AI sta creando un valore reale per le imprese”, ha detto il CEO di Goldman Sachs (GS), David Solomon. “Aumenta l’efficienza operativa in tutta l’azienda. Stiamo già vedendo segni di promessa in alcune aree della nostra organizzazione.”

Kurian ha anche annunciato che Gemini 1.5 Pro è ora disponibile per l’anteprima pubblica.

“I clienti possono ora elaborare grandi quantità di informazioni in un unico flusso”, ha aggiunto Kurian. “Abbiamo migliorato Gemini 1.5 Pro con la capacità di elaborare audio e video… Ad esempio, potresti cercare una registrazione di una partita di baseball per istanze di qualcuno che dice ‘È fuori di qui’ in pochi secondi.”

Il CEO di Mercedes-Benz , Ola Kallenius, ha detto che tutti i suoi nuovi modelli di auto saranno dotati di computer alimentati da Google Cloud.

“Stiamo applicando l’AI di Google nelle auto, nel servizio clienti nei call center e nel marketing”, ha detto. “Le nostre auto diventeranno più intelligenti e guidate dall’IA.”

“”Invitiamo solo i migliori partner a migliorare il nostro sistema operativo e ad arricchire l’esperienza dei clienti Mercedes-Benz. Google è da molti anni leader nel settore delle mappe e della navigazione. Con la nostra partnership strategica, siamo entusiasti di creare servizi unici e di elevare il livello di comodità per i nostri clienti. Il sistema sarà profondamente integrato nella nostra interfaccia utente Mercedes-Benz e sarà completamente collegato alle funzioni rilevanti del veicolo, come lo stato di carica”. 
Ola Källenius, CEO di Mercedes-Benz 

Come primo passo, Mercedes-Benz darà ai clienti l’accesso a Place Details fornito da Google, che li aiuterà a trovare informazioni dettagliate su oltre 200 milioni di aziende e luoghi in tutto il mondo, compresi orari, foto, valutazioni e recensioni. Place Details sarà disponibile a partire da oggi su tutti i veicoli dotati dell’ultima generazione di MBUX nei mercati di riferimento*. 

Il costruttore di agenti Vertex AI utilizza Gemini 1.5 Pro per creare agenti personalizzati con modelli vocali personalizzati che possono essere guidati a seguire argomenti specifici.

“Lo addestri allo stesso modo in cui addestri gli agenti umani”, ha detto Kurian.

Grandi aziende di tutti i settori sembrano costruire i propri agenti personalizzati attraverso Google Cloud. Alcune di quelle nominate durante il discorso di apertura includono ADT , Target , Starbucks , Best Buy e Discover .

Google ha presentato i suoi più recenti processori interni per aiutare il gigante tecnologico a far fronte all’aumento dei costi di calcolo, gestire più carichi di lavoro legati all’intelligenza artificiale e ridurre la sua dipendenza da fornitori esterni come Nvidiae altri.

I nuovi chip, noti come Axion, sono unità di elaborazione centrale e sono progettati per aiutare con compiti come l’alimentazione del motore di ricerca omonimo dell’azienda e il lavoro legato all’IA, ha riportato The Wall Street Journal.

Basati su progetti di chip della società di progettazione britannica Arm , i chip Axion sono anche abili nel gestire il lavoro legato all’IA nel data center e possono aiutare a elaborare grandi quantità di dati e gestire il fatto che i servizi dell’azienda sono utilizzati da miliardi di persone.

I processori Axion hanno un aumento del 30% delle prestazioni rispetto a chip simili basati su Arm per il cloud, ha riportato l’agenzia di stampa, citando dati interni di Google. Snap è una delle aziende che prevedono di testare i nuovi chip.

“Diventare un’ottima azienda hardware è molto diverso dal diventare un’ottima azienda cloud o un grande organizzatore delle informazioni del mondo”, ha detto al The Journal il vicepresidente di Google, Amin Vahdat. Vahdat è responsabile delle operazioni dei processori interni di Google.

La presentazione di Axion segna un’espansione del business dei chip interni di Google, dato che ha già lavorato su chip di unità di elaborazione tensoriale, noti anche come TPU. L’ultima versione del suo chip di unità di elaborazione tensoriale, il Cloud TPU v5p, utilizzato per l’IA, è stata annunciata a dicembre.

Google si è affidata a Broadcom per aiutare a far crescere il suo business di processori interni, lavorando con l’unità di chip personalizzati dell’azienda guidata da Hock Tan, soprattutto per i suoi TPU.

“Hanno [Google] comprato un sacco”, ha detto Tan, secondo una registrazione di una presentazione interna di marzo vista da The Wall Street Journal. “Certo che l’hanno fatto.”

Anche i concorrenti del cloud Amazone Microsofthanno creato i loro processori che possono aiutare con il lavoro legato all’IA.

Intel e AMD hanno tradizionalmente fornito CPU per i data center, anche se quel mercato è stato eroso dall’espansione di Nvidia e dai data center che funzionano su unità di elaborazione grafica, o GPU.

Nvidia è il giocatore dominante nel mercato globale degli acceleratori AI, con una quota di mercato stimata del 90% secondo Wccftech. Il mese scorso, gli analisti di Bank of America hanno detto che il mercato potrebbe raggiungere tra i 250 miliardi di dollari e i 500 miliardi di dollari nei prossimi tre-cinque anni, rispetto a una previsione precedente di meno di 250 miliardi di dollari.

Storicamente, Google ha utilizzato i suoi chip interni per le sue esigenze. Tuttavia, i chip Axion saranno disponibili per i clienti esterni più avanti quest’anno, ha detto l’agenzia di stampa, che ha aggiunto che l’ultima versione dei TPU è ora ampiamente disponibile.

“Diventare un’ottima azienda hardware è molto diverso dal diventare un’ottima azienda cloud o un grande organizzatore delle informazioni del mondo”, ha detto Vahdat di Google.

Intel Lancia Gaudi 3

Intel sta lanciando una nuova versione del suo chip AI, potenzialmente mirata a sfidare la dominanza di Nvidia nel campo.

Alla conferenza Intel Vision 2024, l’azienda ha presentato l’acceleratore Gaudi 3 per l’IA generativa aziendale. L’azienda ha dichiarato che Gaudi 3 alimenterà i sistemi AI con fino a decine di migliaia di acceleratori connessi attraverso lo standard comune di Ethernet.

L’acceleratore AI Gaudi 3 offre in media il 50% di inferenza migliore e il 40% di efficienza energetica migliore rispetto all’H100 di Nvidia, ad una frazione del costo, secondo Intel.

Il chip avrà un prezzo “molto più basso” rispetto all’H100 di Nvidia, che parte da circa $30.000, come riportato da CNBC.

L’azienda ha notato che Gaudi 3 sarà disponibile per i produttori di apparecchiature originali, tra cui Dell Technologies, HPE, Lenovo e Super Micro Computer, nel secondo trimestre del 2024.

L’azienda ha anche presentato una serie di nuovi sistemi scalabili aperti, prodotti e collaborazioni strategiche per accelerare l’adozione di Gen AI.

Intel ha annunciato partnership con Google Cloud, una divisione di Alphabet , Thales e Cohesity per utilizzare le capacità di calcolo confidenziali di Intel nelle loro istanze cloud.

Intel intende anche creare una piattaforma aperta per l’IA aziendale con SAP , RedHat, VMware e altri per promuovere il dispiegamento di sistemi GenAI sicuri, abilitati dalla generazione di recupero aumentato.

Per quanto riguarda le informazioni aggiuntive, Intel è un leader globale nella produzione di semiconduttori e ha una lunga storia di innovazione nel campo dell’IA. La sua nuova offerta, Gaudi 3, rappresenta un passo significativo nella sua strategia per competere con altri giganti del settore come Nvidia. Con le sue prestazioni migliorate e il prezzo competitivo, Gaudi 3 potrebbe avere un impatto significativo sul mercato dell’IA.

Italia: arriva la bozza del disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale

Annunciato per la fine di marzo, arriva finalmente la bozza del disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale promessa dal Governo italiano che “reca principi in materia di ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione di sistemi e modelli di intelligenza artificiale”, “promuove un utilizzo corretto, trasparente e responsabile, in una dimensione antropocentrica, dell’intelligenza artificiale, volto a coglierne le opportunità” e “garantisce la vigilanza sui rischi economici e sociali e sull’impatto sui diritti fondamentali dell’intelligenza artificiale”.

Il disegno di legge è composto da 25 articoli, divisi in cinque capitoli: stabilisce la creazione di una fondazione, introduce un “tag” anti-deep fake per certificare il falso e un’aggravante per l’AI nel codice penale, fissa i fondi dedicati alla causa (150 milioni) e prevede un controllo a due dell’Agenzia per l’Italia digitale e dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

All’art.17 del testo si legge che la “strategia nazionale per l’intelligenza artificiale è predisposta e aggiornata dalla struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente in materia di innovazione tecnologica e transizione digitale ed è approvata con cadenza almeno biennale dal Comitato interministeriale per la transizione digitale (Citd)”.

L’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale e dell’Unione europea in materia di Intelligenza Artificiale sono stabilite in capo all’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) definite “Autorità nazionali per l’Intelligenza Artificiale”.

Nello specifico, l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) “è responsabile di promuovere l’innovazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale” e “provvede altresì a definire le procedure e ad esercitare le funzioni e i compiti in materia di valutazione, accreditamento e monitoraggio dei soggetti incaricati di verificare la conformità dei sistemi di intelligenza artificiale, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e dell’Unione europea”.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), invece, “ai fini di assicurare la tutela della cybersicurezza nazionale, è responsabile per la vigilanza, ivi incluse le attività ispettive e sanzionatorie, dei sistemi di intelligenza artificiale, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e dell’Unione europea. L’ ACN è, altresì, responsabile per la promozione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale relativamente ai profili di cybersicurezza”.

Nel ddl è anche prevista l’istituzione di una Fondazione per la ricerca, la sperimentazione, lo sviluppo e l’adozione di sistemi di intelligenza artificiale.


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Tools di tendenza

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Visita la Biblioteca dei suggerimenti di Claude e scegli l’opzione più adatta a te. Tra le opzioni valide ci sono Lesson Planner, Storytelling Sidekick, Excel Expert e Website Wizard.

I prompt del sistema in Claude, simili alle istruzioni personalizzate per ChatGPT, possono essere combinati con i prompt dell’utente per ottenere risultati ottimali. Puoi trovare copie dei prompt del sistema nella libreria e incollarli nella console API Claude.

Per un brainstorming efficace delle idee, personalizza il prompt in base alle tue esigenze. Ad esempio, potresti voler richiedere titoli ed elenchi puntati per ogni diapositiva in una presentazione anziché in un blog.

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DALL·E di OpenAI ora consente agli utenti di modificare le immagini generate.

Hook Generator GPT: Questo è uno strumento AI progettato per creare tweet accattivanti per iniziare discussioni su Twitter, adattati a idee specifiche per thread e pubblici target.

ha annunciato  Grok-1.5, con miglioramenti nelle prestazioni nella codifica e nelle attività legate alla matematica.

10Web: È una piattaforma all-in-one per la creazione e l’hosting di siti web WordPress. Offre un generatore di siti web basato sull’IA che consente di creare un sito web utilizzando il generatore di siti web AI, ospitarlo su 10Web Hosting e ottimizzarlo con PageSpeed Booster.

Repeto: È una piattaforma di apprendimento linguistico che offre contenuti coinvolgenti e motivanti per l’inglese, il francese, l’italiano, il polacco, il tedesco e il russo. Puoi iniziare a imparare gratuitamente, ottenere supporto da insegnanti di lingue online e unirti a una comunità di studenti.

Dodoboo: È un’app basata sull’IA che trasforma i semplici scarabocchi dei bambini in opere d’arte vibranti, utilizzando tecnologia all’avanguardia. Non è solo un’app; è un viaggio magico dalla semplicità di un disegno di un bambino a una galleria di capolavori colorati.

Videotok: È uno strumento AI per la creazione di video TikTok. Rende la creazione di video più facile generando immagini, voci, effetti sonori, didascalie, auto-zoom e transizioni. Riduce significativamente il tempo per modificare un video e renderlo virale.

Cartoonifier: È uno strumento online che consente di trasformare qualsiasi selfie in un cartone animato. Puoi caricare la tua foto e premere il pulsante per convertirla, è così semplice.

Annuncio del nuovo Microsoft AI Hub a Londra

Mustafa Suleyman, co-fondatore di DeepMind e Inflection, sarà leader di una divisione che raggruppa tutti i progetti IA della multinazionale Microsoft per guidare l’unità di intelligenza artificiale consumer dell’azienda, ha annunciato che il colosso della tecnologia sta aprendo un nuovo hub AI a Londra.

“Questa è un’ottima notizia per Microsoft AI e per il Regno Unito”, ha scritto Suleyman in un post sul blog .

“Come cittadino britannico, nato e cresciuto a Londra, sono orgoglioso di aver co-fondato e costruito qui un’azienda di intelligenza artificiale all’avanguardia. Sono profondamente consapevole dello straordinario pool di talenti e dell’ecosistema di intelligenza artificiale nel Regno Unito, e credo “Sono entusiasta di assumere questo impegno nel Regno Unito per conto di Microsoft AI. So, grazie al mio stretto lavoro con i leader di pensiero del governo, della comunità imprenditoriale e del mondo accademico del Regno Unito, che il Paese è impegnato a promuovere l’intelligenza artificiale in modo responsabile e in tutta sicurezza. primo impegno per promuovere investimenti, innovazione e crescita economica. La nostra decisione di aprire questo hub nel Regno Unito riflette questa ambizione.”

Suleyman è entrato a far parte di Microsoft da Inflection il mese scorso per guidare l’unità che si concentrerà su prodotti come Copilot, Bing ed Edge. In precedenza ha fondato DeepMind, che è stata acquistata da Google

Leggi il post completo del blog qui sotto:

Microsoft ha recentemente annunciato la creazione di Microsoft AI , una nuova organizzazione per contribuire a far avanzare i nostri prodotti e la ricerca sull’intelligenza artificiale per i consumatori, incluso Copilot. Sulla base di questa notizia, sono entusiasta di condividere che Microsoft AI sta aprendo un nuovo hub AI nel cuore di Londra.Microsoft AI London guiderà un lavoro pionieristico per far avanzare modelli linguistici all’avanguardia e la relativa infrastruttura di supporto e per creare strumenti di livello mondiale per modelli di base, collaborando a stretto contatto con i nostri team AI di Microsoft e con i nostri partner, incluso OpenAI.Il nuovo hub AI sarà guidato da Jordan Hoffmann, un eccezionale scienziato e ingegnere di intelligenza artificiale. Prima di entrare in Microsoft AI, Hoffmann si è distinto come pioniere dell’intelligenza artificiale presso Inflection e DeepMind, con sede a Londra. Hoffmann sarà affiancato da un talentuoso gruppo di membri del team Microsoft AI con sede nel nostro ufficio di Londra Paddington.  Esiste un enorme bacino di talenti e competenze nel campo dell’intelligenza artificiale nel Regno Unito e Microsoft AI prevede di effettuare un investimento significativo a lungo termine nella regione iniziando ad assumere i migliori scienziati e ingegneri dell’intelligenza artificiale in questo nuovo hub di intelligenza artificiale.Nelle prossime settimane e mesi pubblicheremo offerte di lavoro e assumeremo attivamente persone eccezionali che desiderano lavorare sulle domande di intelligenza artificiale più interessanti e stimolanti del nostro tempo. Cerchiamo nuovi membri del team che siano motivati ​​dall’impatto su larga scala e che siano innovatori appassionati desiderosi di contribuire a una cultura di squadra in cui l’apprendimento continuo è la norma.Questa è un’ottima notizia per Microsoft AI e per il Regno Unito. In qualità di cittadino britannico, nato e cresciuto a Londra, sono orgoglioso di aver co-fondato e costruito qui un’azienda di intelligenza artificiale all’avanguardia. Sono profondamente consapevole dello straordinario pool di talenti e dell’ecosistema AI nel Regno Unito e sono entusiasta di assumere questo impegno nel Regno Unito per conto di Microsoft AI. So – attraverso il mio stretto lavoro con leader di pensiero del governo, della comunità imprenditoriale e del mondo accademico del Regno Unito – che il Paese è impegnato a promuovere l’intelligenza artificiale in modo responsabile e con un impegno che mette la sicurezza al primo posto per promuovere gli investimenti, l’innovazione e la crescita economica. La nostra decisione di aprire questo hub nel Regno Unito riflette questa ambizione.L’hub Microsoft AI di Londra si aggiunge alla presenza esistente di Microsoft nel Regno Unito, incluso il laboratorio Microsoft Research Cambridge, sede di alcuni dei più importanti ricercatori nei settori dell’intelligenza artificiale, del cloud e della produttività. Allo stesso tempo, si basa sull’investimento di 2,5 miliardi di sterline recentemente annunciato da Microsoft per migliorare le competenze della forza lavoro britannica per l’era dell’intelligenza artificiale e per costruire l’infrastruttura per alimentare l’economia dell’intelligenza artificiale, compreso il nostro impegno a portare 20.000 GPU tra le più avanzate nel paese entro 2026.Resta sintonizzato per ulteriori aggiornamenti mentre continuiamo a superare i limiti di ciò che è possibile fare con l’intelligenza artificiale ed estendere i vantaggi a ogni persona e organizzazione in tutto il Regno Unito

Intelligenza Artificiale: dati e statistiche

In questo articolo condivideremo statistiche sulle dimensioni del mercato e su come le aziende utilizzano l’Intelligenza Artificiale per migliorare l’esperienza del cliente e risparmiare denaro, oltre a fornire uno sguardo su ciò che il futuro potrebbe riservarci in un mondo di AI.

Statistiche sulla strategia di intelligenza artificiale del governo #
Nel marzo 2017, il Canada ha lanciato la prima strategia nazionale sull’Intelligenza Artificiale al mondo. 5 anni dopo, a dicembre 2022, quasi un terzo dei governi globali (62 paesi) aveva implementato un approccio simile.

In base all’analisi delle strategie governative di Intelligenza Artificiale per Paese emerge che, tra il 2019 e il 2023, il governo degli Stati Uniti ha investito di più nell’AI, rispetto ad altri paesi, con quasi 328 miliardi di dollari. Si tratta di circa 195 miliardi di dollari in più di quanto investito nello stesso periodo dalla Cina, che si posiziona al secondo posto al mondo in termini di investimenti nel settore.

Gli investimenti di entrambi i Paesi fanno impallidire il valore di 25,5 miliardi di dollari investiti nello stesso periodo dal Regno Unito, terzo classificato nella classifica, con quasi 13 volte meno il volume totale degli investimenti fatto dagli Stati Uniti. 

Una ripartizione delle statistiche sugli investimenti pubblici nell’AI per Paese #

PaeseSomma degli investimenti negli ultimi 5 anni (milioni di dollari)Investimenti negli ultimi 5 anni (per mille dollari di PIL)Investimenti negli ultimi 5 anni, come percentuale degli investimenti negli Stati Uniti (per mille dollari di PIL)
Singapore7.00515.01116,30
Svezia8.28114.13109,53
Stati Uniti328.54812.90100,00
Estonia41510.8984.44
UK25.5418.3264.46
Cina132.6657.3957.24
Corea del Sud10.3486.2148.16
Canada12.4575.8245.12
India16.1474.7736,97
Svizzera3.2394.0131.08

(Fonte: AIPRM tramite OCSE e Banca Mondiale)

Quando le statistiche sugli investimenti nell’Intelligenza Artificiale vengono giudicate rispetto al PIL del Paese, Singapore risulta essere la migliore. Nonostante abbiano investito una modesta cifra di 7 miliardi di dollari rispetto ad altre nazioni, ciò rappresenta più del 15% della loro ricchezza relativa per mille dollari di Pil.

Singapore è seguita dalla Svezia, con investimenti che rappresentano il 14,13% del suo Pil speso nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.

Al contrario, gli Stati Uniti investono un valore pari a circa il 12,9% del Pil nello sviluppo della propria infrastruttura di Intelligenza Artificiale, rispetto all’8,32% del Regno Unito

In termini di confronto tra gli investimenti nell’Intelligenza Artificiale tra Paesi e gli Stati Uniti, Singapore è ancora una volta all’avanguardia. Con il 116,3%, ciò significa che il tasso di investimenti nell’AI da parte del governo di Singapore è di circa il 16% in più rispetto alle controparti statunitensi (in termini relativi per miliardo di Pil). Allo stesso modo, la Svezia si attesta al 109,53%, essendo l’unica altra nazione che investe più degli Stati Uniti nell’Intelligenza Artificiale, in termini di ricchezza relativa.

In confronto, il livello di investimenti nell’Intelligenza Artificiale del Regno Unito tra il 2019 e il 2023 è pari al 64,46% (rispetto al Pil degli Stati Uniti), il che significa che durante questo periodo è stata effettuata quasi un terzo in meno della spesa per l’Intelligenza Artificiale in relazione finanziaria agli Stati Uniti.

Quanto dovrebbe investire ciascun paese nell’intelligenza artificiale per raggiungere gli Stati Uniti?

Sulla base degli attuali livelli di spesa, è molto probabile che la Cina raggiunga gli Stati Uniti in termini di investimenti nell’Intelligenza Artificiale. Per raggiungere questo obiettivo entro il 2030, la Cina dovrebbe spendere oltre 94 miliardi di dollari nella sua infrastruttura di Intelligenza Artificiale entro la fine del decennio per raggiungere lo stesso livello di investimenti degli Stati Uniti. 

Una ripartizione delle statistiche sugli investimenti nell’intelligenza artificiale e quanto ogni Paese dovrebbe spendere nell’Intelligenza Artificiale per raggiungere gli Stati Uniti entro il 2030, 2040 e 2050#

PaeseRecuperare il ritardo entro il 2030 (milioni di dollari)Recuperare il ritardo entro il 2040 (milioni di dollari)Recuperare il ritardo entro il 2050 (milioni di dollari)
Cina94.23799.242117.915
Regno Unito157.923157.408182.527
India162.589161.996187.814
Israele163.436163.180189.369
Germania163.821163.483189.676
Canada164.441164.243190.634
Corea165.430165.066191.502
Francia165.637165.342191.858
Svezia166.289165.715192.143
Singapore167.118166.934193.766

(Fonte: AIPRM tramite OCSE e Banca Mondiale)

Il Regno Unito è il secondo Paese più propenso a raggiungere gli Stati Uniti in termini di investimenti nell’Intelligenza Artificiale. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo dovrebbero spendere altri 157,9 miliardi di dollari entro il 2030.  

Sulla base dei livelli di investimenti nell’Intelligenza Artificiale nel 2023, quanto tempo occorrerebbe ai Paesi per raggiungere gli Stati Uniti? #

PaeseRaggiungere gli Stati Uniti nel 2030 (anni)Al passo con gli Stati Uniti nel 2040 (anni)Raggiungere gli Stati Uniti nel 2050 (anni)
Cina143872
Regno Unito79195361
India119291538
Israele141344636
Germania145355656
Canada164400740
Corea183447825
Francia193472872
Svezia200486897
Singapore2746661.231

(Fonte: AIPRM tramite OCSE e Banca Mondiale)

A partire dal 2023, la Cina è il paese che con maggiori probabilità raggiungerà gli Stati Uniti in termini percentuale di spesa in base al Pil per l’Intelligenza Artificiale.

Supponendo che la Cina mantenga lo stesso livello di investimenti nell’AI a partire dal 2023, ci vorrebbero 14 anni (fino al 2037) per raggiungere lo stesso livello di investimenti degli Stati Uniti nel settore. Se la Cina riuscisse a mantenere questo livello di spesa nel futuro, impiegherebbe 38 anni (fino al 2061) per raggiungere il livello a sua volta raggiunto dagli Stati Uniti nel 2040, e altri 34 anni (fino al 2095) per raggiungere il livello raggiunto dagli Stati Uniti nel 2050.

Analizzando i dati da questo punto di vista, ciò significa che, entro la fine del secolo, la Cina potrebbe essere 45 anni indietro rispetto all’America in termini di investimenti nell’Intelligenza Artificiale (se continuerà a investire la stessa quantità di denaro anno dopo anno come nel 2023).

Il Regno Unito è il secondo Paese meglio posizionato per raggiungere gli Stati Uniti in termini di investimenti nell’Intelligenza Artificiale. Tuttavia, se il Regno Unito dovesse mantenere lo stesso livello di spesa per l’intelligenza artificiale del 2023, ci vorrebbe fino al 2102 per raggiungere il livello in cui si troveranno gli Stati Uniti nel 2030 (72 anni indietro in termini di sviluppo dell’AI).   

Una ripartizione della conoscenza pubblica dell’AI tra diversi Paesi#

Grafico a barre che mostra la conoscenza pubblica dell'IA tra diversi paesi

Nel complesso, i Paesi asiatici tendono a mostrare una maggiore conoscenza soggettiva dell’Intelligenza Artificiale, con Corea del Sud e Cina in testa (rispettivamente 85% e 82%). Nonostante ciò, solo un quarto (25%) della popolazione giapponese ha una conoscenza elevata o moderata della tecnologia: il dato più basso riportato in tutti i paesi inclusi nello studio di KPMG.

In confronto, le statistiche sull’Intelligenza Artificiale rivelano che meno della metà (45%) degli americani ritiene di avere un livello alto o moderato di conoscenza dell’AI, con quasi tre quarti (73%) che desiderano saperne di più sul tema.

I Paesi in cui le persone desiderano maggiormente ampliare le proprie conoscenze sull’Intelligenza Artificiale sono Cina (96%) e Israele (94%). Al contrario, poco più della metà (55%) della popolazione giapponese vuole saperne di più sull’Intelligenza Artificiale, il dato più basso riportato nello studio. 

Una ripartizione della conoscenza pubblica dell’AI tra diversi gruppi demografici#

Grafico a farfalla che mostra la conoscenza pubblica dell'IA tra diversi gruppi demografici

Analizzando poi i dati sulla base dell’età della popolazione, scopriamo che la generazione Z e i Millennials mostrano un livello maggiore di conoscenza soggettiva dell’Intelligenza Artificiale rispetto alle loro controparti più anziane. Quasi tre intervistati su cinque, il 57% di tutti coloro che hanno un’età compresa tra 18 e 39 anni ritengono di avere un livello elevato o moderato di conoscenza dell’AI, rispetto al 50% delle persone tra i 40 e i 55 anni e al 39% degli over 56.

La Gen Z e i Millenial sono anche i più desiderosi di saperne di più sull’Intelligenza Artificiale (86%), rispetto al 79% della Gen X e al 76% della generazione dei Boomers.

Tra tutti, le persone con un’istruzione universitaria mostrano una conoscenza dell’Intelligenza Artificiale maggiore di un terzo rispetto a coloro che non hanno frequentato l’università (62% contro 40%) e hanno un maggiore livello di entusiasmo nell’apprendere di più di questa tecnologia (86% contro 77%).

Gli uomini mostrano un livello più elevato di conoscenza soggettiva dell’AI rispetto alle donne (60% contro 40%) e un maggiore desiderio di saperne di più sul tema (84% contro 79%).

La conoscenza percepita dell’AI tende ad aumentare man mano che i lavoratori diventano più qualificati. Ad esempio, due lavoratori manuali su cinque (40%) ritengono di avere una conoscenza dell’Intelligenza Artificiale da moderata a elevata rispetto a circa due terzi (67%) dei manager. Anche il desiderio di espandere la conoscenza dei temi legati all’Intelligenza Artificiale segue un modello simile, ma con cifre molto più vicine tra i gruppi (77% per gli operai rispetto all’88% per i manager).

Interessante anche il tema legato alla Diversity, che rileva come la maggior parte degli iscritti a PhD sull’AI negli Usa siano bianchi, con le componenti ispaniche e di colore della popolazione americana largamente sottorappresentate.

Secondo un sondaggio McKinsey, nonostante le crescenti richieste di attenzione verso i temi etici associati all’uso dell’Intelligenza Artificiale, le aziende mostrano un’attenzione limitata all’equità nell’AI.

L’evoluzione della strategia globale sull’Intelligenza Artificiale è, come abbiamo visto, un fenomeno degno di nota che rivela la crescente consapevolezza e l’importanza attribuita a questa tecnologia a livello internazionale, con gli Stati Uniti che ricoprono un ruolo preminente nel settore rispetto ad altre nazioni, anche se l’analisi demografica della conoscenza della tematica solleva la necessità di promuovere la diversità e l’inclusione nel settore. Affrontare queste disparità non solo migliorerà la rappresentatività e la competenza dell’Intelligenza Artificiale, ma contribuirà anche a garantire un approccio più ampio e inclusivo alla risoluzione dei problemi e all’innovazione tecnologica.

Verso un Futuro Intelligente: Esplorando gli Agenti dell’Intelligenza Artificiale

Gli agenti IA, sono sistemi progettati per eseguire compiti specifici in modo autonomo o semi-autonomo. Questi compiti possono variare da semplici operazioni, come la ricerca di informazioni, a compiti più complessi che richiedono la pianificazione e l’implementazione di strategie multi-fase.

Volendoli riassumer in MACRO GATEGORIE :

Pianificazione: Gli agenti IA utilizzano i Large Language Models (LLM) per elaborare e implementare strategie in più fasi per raggiungere un obiettivo. Questo processo può includere la definizione di obiettivi, la generazione di piani d’azione, la valutazione delle opzioni disponibili e l’adattamento dei piani in base ai cambiamenti nel contesto o nell’ambiente.

Un esempio di agente IA che utilizza la pianificazione è un sistema di navigazione GPS. Questo sistema elabora e implementa una strategia in più fasi per guidare un utente da un punto A a un punto B, tenendo conto di vari fattori come il traffico, la distanza e il tempo previsto di viaggio.

Utilizzo degli strumenti: Gli agenti IA sono dotati di vari strumenti che facilitano la raccolta di informazioni, il processo decisionale e l’elaborazione dei dati. Questi strumenti possono includere la ricerca sul web, l’esecuzione di codice, l’analisi dei dati e altri.

Un esempio di agente IA che utilizza gli strumenti è un assistente virtuale come Siri o Alexa. Questi agenti utilizzano strumenti come la ricerca sul web e l’esecuzione di codice per rispondere alle domande degli utenti, controllare i dispositivi smart home, riprodurre musica, inviare messaggi e molto altro.

Comprensione dei dati o del contesto: Gli agenti IA utilizzano spesso funzionalità come la Retrieval-Augmented Generation (RAG) o digeriscono set di dati specifici per migliorare il completamento delle attività. Questo può includere l’interpretazione di dati non strutturati, l’identificazione di pattern nei dati, la comprensione del contesto in cui l’agente opera e l’adattamento delle azioni dell’agente in base a queste informazioni.

Un esempio di agente IA che comprende i dati o il contesto è un sistema di raccomandazione personalizzato come quello utilizzato da Netflix o Amazon. Questi sistemi utilizzano algoritmi di apprendimento automatico per analizzare i dati degli utenti e fornire raccomandazioni personalizzate basate sui loro gusti e comportamenti passati

Riflessione: Utilizzando un LLM, l’agente IA può valutare le proprie prestazioni per identificare i miglioramenti. Questo può includere l’analisi delle azioni passate, l’identificazione di errori o inefficienze, la generazione di idee per migliorare le prestazioni future e l’implementazione di queste idee.

Un esempio di agente IA che utilizza la riflessione è un sistema di apprendimento automatico che utilizza il feedback per migliorare le sue prestazioni. Ad esempio, un algoritmo di apprendimento rinforzato può “riflettere” sulle azioni passate per determinare quali azioni hanno portato a risultati positivi e quali azioni hanno portato a risultati negativi, e quindi adattare le sue future decisioni di conseguenza.

Collaborazione multi-agente: In alcuni casi, più agenti IA possono collaborare per eseguire compiti. Questo può includere la distribuzione di compiti tra gli agenti, lo scambio di idee e informazioni, la collaborazione per risolvere problemi complessi e la creazione di soluzioni superiori attraverso la collaborazione

Un esempio di collaborazione multi-agente è un sistema di veicoli autonomi che collaborano per coordinare i loro movimenti e evitare collisioni. Ad esempio, i droni possono utilizzare la comunicazione multi-agente per coordinare i loro voli, evitare ostacoli e completare compiti in modo efficiente.

La ‘carota’ di Elon Musk ROBOTAXI

L’adozione dell’intelligenza artificiale nei veicoli autonomi e nei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) è una tendenza all’avanguardia nel settore dell’IA. I veicoli autonomi, equipaggiati con avanzati algoritmi di IA e tecnologie sensoriali, stanno trasformando l’industria automobilistica, garantendo una maggiore sicurezza, un’efficienza superiore e una gestione del traffico ottimizzata.

Parallelamente, gli ITS utilizzano l’IA per costruire un ecosistema integrato che migliora l’efficienza dei trasporti, contribuendo alla crescita delle smart city. Questi sistemi elaborano enormi quantità di dati provenienti da diverse fonti per facilitare il flusso del traffico, ridurre l’ingorgo e favorire soluzioni di mobilità sostenibile, segnando una trasformazione radicale nel nostro modo di percepire e interagire con i trasporti.

Nonostante l’importante impatto dell’IA sui veicoli autonomi e sugli ITS, è necessario affrontare sfide come la regolamentazione, le questioni etiche e le preoccupazioni sulla sicurezza informatica per una diffusione più ampia. Nonostante queste sfide, l’innovazione continua, guidata dall’integrazione dell’IA, sta plasmando il futuro dei trasporti, promettendo un panorama in cui le soluzioni di mobilità intelligente giocano un ruolo chiave nella creazione di reti di trasporto più sicure, più efficienti e rispettose dell’ambiente.

Negli Stati Uniti ci sono attualmente quattro città in cui è possibile prendere un robotaxi: San Francisco, Phoenix, Los Angeles e Las Vegas.

Il Robotaxi di Tesla è un progetto ambizioso annunciato da Elon Musk, CEO di Tesla, che mira a produrre veicoli altamente ottimizzati per l’autonomia. Questi veicoli non avranno né volante né pedali, il che significa che saranno completamente autonomi.

Musk ha dichiarato che Tesla prevede di lanciare i Robotaxi nel 2024. Questi veicoli saranno progettati specificamente per essere utilizzati come taxi autonomi. In precedenza, Musk aveva parlato di rendere tutti i veicoli Tesla prodotti dal 2016 in poi capaci di diventare Robotaxi attraverso un aggiornamento software.

L’obiettivo di Tesla con il progetto Robotaxi è di rivoluzionare il settore dei trasporti, rendendo i taxi autonomi più popolari delle auto guidate dagli umani. Questo progetto mette Tesla in competizione con altre aziende che stanno sviluppando tecnologie per veicoli autonomi.

Tuttavia, è importante notare che, nonostante le promesse di Musk, i veicoli Tesla attuali non sono ancora completamente autonomi.

Il software Full Self-Driving (FSD) di Tesla, che Musk ha promesso sarà in grado di fornire capacità di guida completamente autonome, non è ancora in grado di guidare da solo.

Per la terza volta in otto anni, Tesla ha annunciato i suoi piani per i robotaxi, con un annuncio previsto per l’8 agosto, presumibilmente del 2024.

Tesla aveva annunciato per la prima volta nell’ottobre 2016 che tutte le Tesla prodotte da allora sarebbero state compatibili con il Livello 5 (robotaxi), in attesa dell’aggiornamento del software.

Musk ha promesso che Tesla avrebbe avuto un milione di robotaxi sulla strada entro un anno dalla presentazione di aprile 2019.

In altre parole, entro (aprile) 2020. Bene, ora siamo nell’aprile 2024 e Tesla non ha ancora un solo robotaxi da nessuna parte.???!!!

Tesla rimane bloccata al Livello 2 di autonomia, per non parlare del Livello 3 del Livello 4. Nessun Livello 5 (robotaxi) in vista.

In effetti, Tesla non ha nemmeno iniziato a testare i robotaxi.

Vedete, le case automobilistiche devono presentare rapporti di guida alle autorità di regolamentazione, soprattutto in California (dove il lavoro di assistenza alla guida di Tesla è basato sin dall’inizio), mostrando il loro lavoro e come sta andando dal punto di vista della sicurezza.

Aziende come Waymo (di proprietà di Alphabet) e Cruise (di proprietà di General Motors) presentano questi rapporti da molti anni. A febbraio 2024, avevano riportato collettivamente 6 milioni di miglia percorse in questi test:

2023 Disengagement Reports from California

Quante miglia di prova dei robotaxi ha riportato Tesla? Guarda nel rapporto: 0 zero.

Ci sono solo due possibilità:

Tesla non ha iniziato a testare i robotaxi.

Tesla sta testando i robotaxi, ma si rifiuta di riportare i risultati dei test obbligatori alle autorità come richiesto.

A me ricorda il Conte Mascetti.

Il recente pre-annuncio del robotaxi è arrivato poche ore dopo un articolo di Reuters che sosteneva che Tesla aveva interrotto lo sviluppo del suo veicolo “Modello 2” da 25.000 dollari. Questo ha portato alcuni a speculare che ci sia un insolito livello di stress e disperazione tra i dirigenti di Tesla.

Elon Musk ha annunciato dopo la chiusura del mercato il 5 aprile che Tesla presenterà un robotaxi l’8 agosto. Non ha specificato l’anno, ma si presume che sarà il 2024.

Transcript: Elon Musk’s Autopilot 2.0 Conference Call

Molti hanno riso quando hanno visto questo annuncio, perché sembrava una reazione ovvia all’articolo di Reuters.

Dopo la pubblicazione dell’articolo di Reuters, Musk ha pubblicato una denuncia senza specificare cosa nell’articolo ritenesse sbagliato.

Un robotaxi è un’auto in grado di guidarsi da sola al 100%, con la stessa sicurezza del conducente umano medio. Guidare dove e quando? Come un conducente umano: ovunque, con qualsiasi tempo, in qualsiasi circostanza. È un compito arduo. Una cosa è guidare con il bel tempo a velocità inferiori, in un’area georecintata. Affrontare una tempesta di neve in una strada di montagna è un’altra storia.

«Questa decisione – ha commentato Dan Ives, analista di Wedbush si tradurrebbe in un momento buio per Tesla. Sarebbe un incubo se il progetto di questa auto venisse abbandonato, un duro colpo per il “toro” Tesla nei prossimi anni.

Copilot ha il suo momento Iphone

La stagione degli utili è alle porte e le grandi aziende tecnologiche si stanno preparando a pubblicare i loro ultimi risultati trimestrali per gli investitori. Con l’intelligenza artificiale (IA) che domina le discussioni del giorno, la capacità delle aziende di monetizzare questa tecnologia rivoluzionaria sarà al centro dell’attenzione degli investitori, come sottolineato da Wedbush Securities.

Dan Ives, amministratore delegato e analista azionario senior, prevede che l’intelligenza artificiale rappresenterà la trasformazione più significativa a cui il settore tecnologico abbia assistito negli ultimi 30 anni. Tracciando parallelismi con l’anno rivoluzionario del 1995, quando Internet iniziò a plasmare il nostro mondo, Ives suggerisce che l’intelligenza artificiale è destinata a ridefinire il modo in cui interagiamo con la tecnologia e i dati. Questo momento cruciale segnala un cambiamento di paradigma che trascende i settori, promettendo di sbloccare nuove potenzialità e opportunità. 

Nel corso dell’ultimo mese, Wedbush Securities ha condotto una serie di analisi sul campo a livello globale. Questi controlli hanno rafforzato la loro fiducia nel fatto che la monetizzazione della Rivoluzione dell’IA abbia ora iniziato a raggiungere la sua prossima fase di crescita. Il testimone è stato passato dalla fase semilavorata a quella software, con casi d’uso che esplodono in tutto il mondo, ha scritto l’analista Dan Ives in una nota agli investitori.

Microsoft, in particolare, è considerata uno dei maggiori beneficiari della spesa per l’intelligenza artificiale, grazie alla sua partnership con OpenAI. L’aumento della spesa per il cloud computing, insieme ai componenti aggiuntivi dell’intelligenza artificiale generativa a Copilot, ha rafforzato la posizione di Microsoft. Questo ha portato la società a raggiungere una capitalizzazione di mercato di oltre 3,1 trilioni di dollari.

Ives ha definito questo come l’“iPhone Moment” di Microsoft, con l’intelligenza artificiale destinata a cambiare la traiettoria di crescita del cloud a Redmond, sede centrale di Microsoft, nei prossimi anni. I recenti controlli effettuati da Ives confermano ulteriormente questa dinamica per il trimestre di marzo.

Microsoft ha introdotto un servizio innovativo chiamato CoPilot come parte della sua iniziativa sull’intelligenza artificiale. Nonostante sia un prodotto relativamente recente, l’investimento significativo di Microsoft nell’intelligenza artificiale sta iniziando a mostrare risultati positivi.

Le ultime previsioni sugli utili di Microsoft indicano che CoPilot sta ottenendo un notevole successo in diverse aree dell’ecosistema Microsoft. Un esempio evidente è la piattaforma di sviluppo di Microsoft, GitHub, che vanta 1,3 milioni di abbonati a CoPilot. Questo ha contribuito a un incremento del 40% delle entrate annuali di GitHub, registrato al 31 dicembre.

Un altro vantaggio di CoPilot è la sua capacità di integrarsi con le applicazioni fornite dalle principali piattaforme software aziendali, come ServiceNow e Salesforce. Questa caratteristica aumenta ulteriormente il suo valore e la sua applicabilità in un’ampia gamma di contesti aziendali.

Ives ipotizza che per ogni 100 dollari di spesa per il cloud Azure negli ultimi anni, in futuro potrebbero esserci dai 35 ai 40 dollari di spesa aggiuntiva per l’intelligenza artificiale.

Non ho azioni, opzioni o posizioni simili in nessuna delle società menzionate, e non ho piani per avviare tali posizioni nelle prossime 72 ore. Ho scritto questo articolo da solo, e esprime le mie opinioni personali. Non sto ricevendo alcuna compensazione per questo . Non ho alcuna relazione commerciale con nessuna società il cui titolo è menzionato in questo articolo

xAI La battaglia per la supremazia

La startup di intelligenza artificiale di Elon Musk, xAI, è in trattative con gli investitori per raccogliere $3B in un round di finanziamento che valuterebbe l’impresa del miliardario a $18B, ha riportato il Wall Street Journal venerdì, citando persone a conoscenza della questione.

Secondo queste persone, la società di venture capital Gigafund e l’investitore Steve Jurvetson sono tra i sostenitori che stanno considerando di investire nel round di finanziamento di xAI.

Gigafund è stata co-fondata nel luglio 2017 da Stephen Oskoui e Luke Nosek, che in precedenza avevano co-fondato PayPal. Jurvetson è il co-fondatore della sua società di venture capital, Future Ventures.

Sia Gigafund che Jurvetson sono sostenitori di lunga data delle aziende di Elon Musk, con partecipazioni in SpaceX, Tesla Boring Company e Neuralink.

Secondo il rapporto del WSJ, i termini della raccolta fondi di xAI non sono stati finalizzati e i piani potrebbero cambiare.

L’ultima raccolta fondi segna un’altra escalation nella battaglia per la supremazia dell’intelligenza artificiale (AI) tra aziende come xAI, Anthropic supportata da Amazon e OpenAI supportata da Microsoft.

La settimana scorsa, Amazon ha rivelato un ulteriore investimento di $2.75B in Anthropic, portando il suo investimento totale nell’IA generativa a $4B. Nel frattempo, Microsoftsi è già impegnata con oltre $13B in OpenAI.

Le decisioni di Sundar Pichai (GOOGLE) sull’AI

Sundar Pichai, l’Amministratore Delegato di Google , sta apparentemente adottando un approccio diretto nell’incorporare l’intelligenza artificiale generativa nei prodotti dell’azienda, secondo quanto riportato dal Financial Times. Da quando ha preso il posto del co-fondatore di Google, Larry Page, nel mese di agosto 2015, Pichai è essenzialmente diventato il capo del prodotto AI dell’azienda.

Prima di diventare CEO, Pichai ha ricoperto il ruolo di Chief Product Officer di Google. Sia lui che Google hanno affrontato richieste di essere più assertivi e innovativi nel loro processo decisionale.

Il prodotto AI generativo dell’azienda, Gemini, è stato criticato per aver prodotto risultati di immagini prevenute e per la sua lenta integrazione nel prodotto di ricerca di Google, soprattutto di fronte alla concorrenza di OpenAI supportato da Microsoft e altri.

Google sta attualmente testando la sua esperienza generativa di ricerca nel Regno Unito, come riportato dalla BBC.

Ci sono anche rapporti che Google sta considerando di introdurre un paywall per alcune funzionalità di ricerca AI generative, mentre le funzionalità di ricerca tradizionali rimarrebbero gratuite.

La Bank of America ha recentemente suggerito che l’introduzione di un paywall per le funzionalità AI generative potrebbe dare a Google un po’ di respiro per affinare la sua narrazione AI e compensare alcuni dei costi associati alla tecnologia.

Il business di ricerca tradizionale di Google ha generato 175 miliardi di dollari di entrate l’anno scorso, rappresentando oltre la metà del fatturato totale dell’azienda.

Aziende leader lanciano un consorzio per affrontare l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla forza lavoro tecnologica

Secondo un sondaggio esaustivo condotto tra i dirigenti dalla società svizzera di collocamento The Adecco Group , l’intelligenza artificiale porterà a meno dipendenti nelle aziende nella maggior parte dei settori.

L’indagine ha rilevato che il 41% delle aziende si aspetta un minor numero di dipendenti nella propria organizzazione entro cinque anni a causa dell’intelligenza artificiale e dell’intelligenza artificiale generativa. Inoltre, solo il 46% dei datori di lavoro prevede di ridistribuire i lavoratori internamente nel caso in cui i loro posti di lavoro venissero spostati dall’intelligenza artificiale.

Il sondaggio, “Leading through the large diruption 2024”, ha coinvolto 2.000 dirigenti di alto livello in nove paesi. È stato condotto in collaborazione con Oxford Economics.

Gli autori dello studio suggeriscono che le aziende dovrebbero adottare un “approccio all’intelligenza artificiale incentrato sull’uomo”. Risulta inoltre più fattibile dal punto di vista finanziario formare i dipendenti esistenti a lavorare con nuovi strumenti di intelligenza artificiale piuttosto che assumere nuovi talenti nel campo dell’intelligenza artificiale.

“La nostra ricerca mostra che molti leader non hanno una chiara comprensione della rivoluzione che li attende”, ha affermato Denis Machuel, CEO del Gruppo Adecco. “Strategie responsabili e incentrate sull’uomo saranno fondamentali per gestire le difficoltà della crescita e costruire la forza lavoro giusta per il successo, il tutto creando opportunità di crescita personale”.

Tuttavia, questo non è il percorso che la maggior parte delle aziende sta delineando. Dal sondaggio è emerso che il 66% prevede di assumere talenti con competenze di intelligenza artificiale, mentre solo il 34% prevede di sviluppare competenze internamente. Adecco non ritiene che questa strategia sia sostenibile poiché questa mentalità di “acquisto” aumenterà i salari.

La leadership è impreparata alla disruption
Oltre la metà, ovvero il 57%, dei dirigenti intervistati non ha fiducia nelle competenze e nelle conoscenze relative all’intelligenza artificiale del proprio team dirigente.

“I leader che ricoprono ruoli strategici sono meno convinti dei vantaggi aziendali dell’intelligenza artificiale rispetto a quelli che ricoprono ruoli operativi”, rileva lo studio. “La situazione dovrà cambiare, altrimenti le aziende faranno fatica ad andare oltre la fase di sperimentazione.”

Secondo i risultati del sondaggio, una percentuale maggiore di aziende in Canada, Regno Unito e Stati Uniti è meglio preparata ad affrontare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale rispetto ai loro concorrenti globali.

“Chi dispone di un quadro normativo ha anche compiuto progressi più significativi nella trasformazione digitale”, afferma lo studio. “Hanno anche leader più qualificati, una maggiore guida basata sull’intelligenza artificiale per i dipendenti e sono più positivi riguardo alle opportunità della forza lavoro”.

In risposta agli inevitabili licenziamenti associati all’ascesa dell’intelligenza artificiale, una serie di grandi aziende tecnologiche si sono unite al consorzio della forza lavoro ICT abilitata all’intelligenza artificiale per affrontare il problema.

Il consorzio è guidato da Cisco e comprende Accenture, Eightfold AI, Google, IBM, Indeed, Intel (INTC), Microsoft e SAP .

“La missione del nostro AI-Enabled Workforce Consortium, recentemente inaugurato, è quella di fornire alle organizzazioni conoscenze sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulla forza lavoro e dotare i lavoratori delle competenze pertinenti”, ha affermato Francine Katsoudas, Vicepresidente esecutivo e Chief People, Policy & Purpose Officer presso Cisco.

Meta Platforms ha annunciato che sta apportando cambiamenti nel suo approccio nei confronti dei contenuti generati dall’AI

“Prevediamo di iniziare a etichettare i contenuti generati da IA a partire da maggio 2024 e smetteremo di rimuovere i contenuti esclusivamente sulla base della nostra politica sui video manipolati a luglio”, ha dichiarato Meta in un post sul blog. “Questa tempistica dà alle persone il tempo di comprendere il processo di auto-rivelazione prima che smettiamo di rimuovere la piccola sottoinsieme di media manipolati.”

La politica ora si applica a immagini, video o audio che sono stati “creati o alterati digitalmente”.

In precedenza, Meta rimuoveva i video che erano stati modificati o cambiati secondo la sua “politica sui media manipolati”.

“Siamo d’accordo con la raccomandazione del Consiglio di Supervisione che fornire trasparenza e contesto aggiuntivo è ora il modo migliore per affrontare i media manipolati e evitare il rischio di limitare inutilmente la libertà di parola, quindi manterremo questo contenuto sulle nostre piattaforme in modo da poter aggiungere etichette e contesto”, ha aggiunto Meta nel post sul blog.

Il cambiamento della politica arriva dopo che il suo Consiglio di Supervisione indipendente ha detto a febbraio che la sua politica sui media manipolati era “incoerente”.

Aggiungendo ulteriori informazioni, Meta ha annunciato che inizierà a etichettare un’ampia gamma di contenuti video, audio e immagini come “Made with AI” quando rileva indicatori di immagini AI standard del settore o quando le persone rivelano che stanno caricando contenuti generati da IA.

Questo cambiamento è stato influenzato dalle raccomandazioni del Consiglio di Supervisione e da un processo di revisione delle politiche che includeva sondaggi di opinione pubblica e consultazioni con accademici e organizzazioni della società civile.

L’Industria dell’Intelligenza Artificiale: un investimento costoso ma necessario

Nel 2000 scoppiò la bolla delle dot-com, ponendo fine a un periodo di cinque anni di valutazioni in rialzo e di crescente entusiasmo degli investitori per le numerose applicazioni del World Wide Web. 

A partire dal 2018 si è assistito alla creazione di un boom stranamente simile, questa volta incentrato sull’Intelligenza Artificiale (AI).

L’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), stima che gli investimenti in capitale di rischio nell’Intelligenza Artificiale abbiano registrato una crescita costante dal 2012, raggiungendo i 42 miliardi di dollari (una quota del 57% del totale globale) nel 2020. 

L’industria dell’Intelligenza Artificiale sta crescendo ad un ritmo senza precedenti, alimentando l’innovazione in settori che vanno dalla sanità alla finanza.

Le stime di Dan Nystedt, riportate su X, svelano che al momento gli ordini di NVIDIA ammontano all’11% del fatturato di TSMC: nel 2023 NVIDIA avrebbe pagato 7,73 miliardi di Dollari a TSMC per i suoi chip.

Le valutazioni, sia per Nvdia produttore di chip statunitense che per i colossi tecnologici che ne fanno uso per addestrare i loro modelli di AI (un gruppo conosciuto come i Magnifici Sette) sono salite alle stelle, generando preoccupazioni tra gli investitori che temono la formazione di una bolla.

Tuttavia, dietro questa crescita c’è un costo significativo. Secondo una presentazione recente della società di venture capital Sequoia, l’industria dell’AI ha speso 50 miliardi di dollari in chip Nvidia utilizzati per addestrare modelli di AI avanzati solo l’anno scorso, ma ha generato solo 3 miliardi di dollari di entrate (dati: WSJ).

QUANTO STIAMO SPENDENDO E QUAL È L’INCIDENZA DEI COSTI INFORMATICI SULLE VARIABILI DI BUSINESS ?

L’addestramento dei modelli di AI richiede una grande quantità di potenza di calcolo. I chip Nvidia, noti per le loro capacità di elaborazione parallela, sono ampiamente utilizzati in questo campo. Tuttavia, l’acquisto di questi chip rappresenta un investimento significativo. Con 50 miliardi di dollari spesi in un anno, è chiaro che l’industria dell’Intelligenza Artificiale sta investendo pesantemente in questa tecnologia.

Il ROI Ritorno sull’Investimento

Nonostante l’ingente investimento, l’industria dell’AI ha generato solo 3 miliardi di dollari di entrate. Questo potrebbe sollevare interrogativi sulla sostenibilità di tali investimenti. Tuttavia, è importante notare che l’Intelligenza Artificiale è un campo in rapida evoluzione e gli investimenti di oggi possono portare a scoperte rivoluzionarie in futuro.

Guardando al Futuro

Lo scienziato cognitivo Guy Marcus ha affermato in un post recente che il settore dell’Intelligenza Artificiale sta attualmente affrontando tre problemi fondamentali: uno, un software che costa molto da sviluppare ma non genera rendimenti adeguati; due, il software ha profondi difetti di sicurezza; tre, le allucinazioni non scompariranno, rendendo quel software inaffidabile per una serie di casi d’uso. 

Nonostante l’apparente squilibrio tra costi e ricavi, l’industria dell’AI continua a crescere. L’investimento in tecnologia è visto come un passo necessario verso il progresso. Mentre l’Intelligenza Artificiale continua a svilupparsi, è probabile che vedremo un aumento dell’efficienza e, sperabilmente, un ritorno sull’investimento più elevato.

In conclusione, l’industria dell’AI sta facendo scommesse audaci sul futuro. Solo il tempo dirà se questi investimenti porteranno i frutti sperati. Ma una cosa è certa: l’Intelligenza Artificiale sta cambiando il mondo come lo conosciamo, e questo è un viaggio che vale la pena di fare, nonostante il costo.


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OpenAI Custom Model

OpenAI, la startup di intelligenza artificiale generativa supportata da Microsoft , sta cercando di semplificare per i clienti aziendali la creazione dei propri modelli, nel tentativo di mantenere in crescita i suoi ricavi ne la soddisfazione dei suoi clienti a costruire modelli personalizzati he  vanno oltre la messa a punto, come “iperparametri aggiuntivi e vari metodi di messa a punto efficienti dei parametri su scala più ampia”

L’iniziativa, nota come Custom Model, permetterà ai clienti di creare modelli di IA generativa utilizzando nuovi strumenti e API, con l’obiettivo di migliorare le prestazioni per determinati compiti e svelare ulteriori parametri per affinare i metodi su larga scala.

I modelli su misura (Tailored) sono in molti casi più piccoli e più performanti rispetto alle loro controparti generaliste e,rappresentano una soluzione interessante per un OpenAI storicamente sfidato in termini di capacità di calcolo .

“È particolarmente utile per le organizzazioni che necessitano di supporto per l’implementazione di pipeline di dati di addestramento efficienti, sistemi di valutazione e parametri e metodi personalizzati per massimizzare le prestazioni del modello per il loro caso d’uso o compito”, ha scritto OpenAI in un post sul blog.

“Riteniamo che in futuro, la stragrande maggioranza delle organizzazioni svilupperà modelli personalizzati che sono personalizzati per la loro industria, business o caso d’uso”, ha aggiunto OpenAI.

“Con una varietà di tecniche disponibili per costruire un modello personalizzato, le organizzazioni di tutte le dimensioni possono sviluppare modelli personalizzati per realizzare un impatto più significativo e specifico dalle loro implementazioni di IA. La chiave è definire chiaramente il caso d’uso, progettare e implementare sistemi di valutazione, scegliere le tecniche giuste e essere pronti a iterare nel tempo affinché il modello raggiunga le prestazioni ottimali”.

OpenAI fornisce l’esempio di SK Telecom, il colosso coreano delle telecomunicazioni, che ha collaborato con OpenAI per mettere a punto GPT-4 per migliorare le sue prestazioni nelle “conversazioni relative alle telecomunicazioni” in coreano.

Custom Model è stato lanciato alla prima conferenza per sviluppatori di OpenAI, tenutasi lo scorso novembre. All’epoca, Citi ha affermato che alcuni degli annunci avrebbero potuto aiutare il business cloud di Microsoft.

L’azienda ha anche svelato nuove funzionalità per il suo modello GPT-3.5, tra cui un’interfaccia utente playground affiancata per confrontare la qualità e le prestazioni del modello; supporto all’integrazione con piattaforme di terze parti; miglioramenti alla dashboard e altri.


Economia dei dati nell’Intelligenza Artificiale: strategie per l’indipendenza tecnologica. Convegno Seeweb il 16 Aprile 2024

Come promuovere una filiera italiana nell’Intelligenza Artificiale?

E’ un tema di straordinaria attualità che richiede non solo un’attenta analisi e un’accurata pianificazione ma una vera e propria strategia a livello Paese. Occorre investire in ricerca e sviluppo e creare un ambiente favorevole per la crescita di soluzioni AI italiane valorizzando la nostra filiera industriale, le imprese ad alto valore tecnologico e le competenze acquisite. Tutto ciò per salvaguardare l’indipendenza tecnologica requisito fondamentale per tutelare la sovranità nazionale e uno sviluppo concreto dell’industria italiana dell’Intelligenza Artificiale. Serve poi anche una struttura di finanziamenti che sia in grado di supportare questo sviluppo con adeguati investimenti.

Di questo e altro si parlerà il prossimo 16 aprile 2024 nel convegno L’economia dei dati nell’Intelligenza Artificialeorganizzato da Seeweb, nel corso del quale verrà presentato uno studio sugli impatti economici dell’Intelligenza Artificiale nel nostro Paese e si discuteranno le migliori strategie per incentivare modelli italiani di intelligenza artificiale, che possano assicurare il progresso tecnologico e la sostenibilità del nostro ecosistema, in modo da raggiungere l’indipendenza tecnologica e garantire una governance etica al settore.

Tra i temi che verranno affrontati la necessità di garantire l’accesso e la trasparenza ai dati che si usano per allenare sistemi di intelligenza artificiale; riconoscere maggiori poteri alle Autorità Antitrust per prevenire fenomeni distorsivi ricorrenti; prevenire la concentrazione del mercato dall’AI attraverso l’applicazione di misure che ostacolino l’estensione della dominanza sui mercati ancillari; il divieto di utilizzo di “crediti cloud” in forma di voucher da scontare nell’acquisto di servizi cloud dalle piattaforme dominanti; favorire una commessa pubblica che sia indirizzata a sviluppare aziende italiane della filiera dell’intelligenza artificiale.

Interverranno al convegno figure del mondo della formazione scientifica, delle istituzioni e del mondo dell’industria. Tra queste, il il Ceo di Seeweb Antonio Baldassarra , il prof. Ranieri Razzante, Comitato per la strategia dell’IA presso la Presidenza del Consiglio, Massimo Chiriatti, Chief Technology e Innovation Officer Lenovo assieme ad un panel scientifico composto dalla professoressa Simonetta Vezzoso, Università di Trento, dal prof. Giovanni Maria Riccio, E-Lex, dal prof. Daniele Nardi, CINI e dalla professoressa Giusella Finocchiaro, Ordinaria di Diritto di Internet e di Diritto Privato presso l’Università di Bologna.

L’evento si svolgerà a Roma martedì 16 aprile, a partire dalle ore 9:30, nella sede dell’Istituto Don Luigi Sturzo, Palazzo Baldassini, in Via delle Coppelle 25.

Per le iscrizioni si può utilizzare il seguente link: https://eventi.seewebcloud.com/


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