Con l’aumento continuo delle applicazioni basate su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), la creazione e la gestione efficace di queste soluzioni rappresentano una sfida in crescita. Nonostante i progressi nell’accessibilità e nella creazione di applicazioni LLM, le difficoltà legate alla valutazione, al monitoraggio e alla gestione delle performance rimangono problematiche cruciali. La mancanza di strumenti adeguati per il testing e il monitoraggio può infatti rallentare lo sviluppo e compromettere la qualità delle soluzioni artificiali. In questo contesto, Optik emerge come una piattaforma open-source che cerca di semplificare e ottimizzare l’intero ciclo di vita delle applicazioni LLM, dalla creazione alla gestione in produzione.
Autore: Manuel Salvatore Martone
Nel mondo in continua evoluzione dell’intelligenza artificiale, lo sviluppo di agenti AI autonomi è da sempre una sfida complessa e dispendiosa in termini di risorse. Gli sviluppatori devono affrontare una miriade di configurazioni intricate, esigenze di programmazione e gestione continua per dare vita a questi agenti. Sebbene il mercato sia inondato da strumenti, framework e linee guida per supportare questo processo, la complessità può risultare travolgente, rallentando i tempi di sviluppo e rendendo difficile il dispiegamento di agenti affidabili ed efficienti. Per le aziende e gli sviluppatori, questo ha spesso significato dedicare più tempo alla costruzione dell’infrastruttura degli agenti piuttosto che concentrarsi sul reale valore che intendono offrire.
Ma cosa succederebbe se esistesse un modo per trasformare completamente questo processo, semplificando la creazione, la configurazione e il dispiegamento degli agenti AI autonomi in un modo talmente semplice da sembrare una normale navigazione web? Ecco che arriva AgentGPT, un progetto open-source pensato per rivoluzionare il modo in cui gli sviluppatori lavorano con gli agenti AI.
La gestione e l’analisi dei dati stanno affrontando una trasformazione epocale. Le organizzazioni si trovano spesso a gestire dati frammentati in database, data warehouse e data lake, con la difficoltà di integrarli e sfruttarli appieno per l’intelligenza artificiale e il machine learning. Questa frammentazione rappresenta una barriera all’innovazione e rallenta i processi basati sui dati.
MindsDB emerge come soluzione innovativa a questo problema. Si tratta di una piattaforma open-source che consente di costruire soluzioni AI capaci di apprendere dai dati e rispondere a domande complesse sfruttando un approccio federato. L’idea di base è quella di un motore di query federato che permette di connettere, analizzare e trasformare dati provenienti da fonti eterogenee in modo rapido e intuitivo.
Il processo di ricerca del lavoro può risultare schiacciante e dispendioso in termini di tempo. Le numerose domande da compilare, le opportunità che scivolano via e la necessità di seguire meticolosamente ogni applicazione portano spesso a un esaurimento mentale, con il rischio di perdere occasioni promettenti. Questo è un problema comune per chi cerca lavoro oggi, dove il tempo e le risorse sono risorse sempre più limitate.
La tradizionale ricerca di lavoro prevede l’invio manuale di centinaia di CV, lettere di presentazione personalizzate per ogni posizione, e una costante attività di follow-up che può facilmente sfociare nella frustrazione. Eppure, nel 2025, siamo finalmente pronti a sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per ridurre la fatica e migliorare i risultati.
Ecco dove entra in gioco 𝗔𝗜𝗛𝗮𝘄𝗸 (𝗝𝗼𝗯𝘀_𝗔𝗽𝗽𝗹𝗶𝗲𝗿_𝗔𝗜_𝗔𝗴𝗲𝗻𝘁)—un agente open-source alimentato da intelligenza artificiale che semplifica e ottimizza il processo di candidatura. Grazie all’adozione di algoritmi avanzati, 𝗔𝗜𝗛𝗮𝘄𝗸 aiuta gli utenti a inviare candidature per decine o centinaia di lavori in modo rapido ed efficiente, aumentando significativamente le possibilità di ottenere il lavoro dei propri sogni.
Nel panorama in rapida evoluzione della tecnologia AI, gli agenti autonomi rappresentano una delle innovazioni più intriganti e complesse. Tuttavia, affrontare la sfida di costruire e gestire questi agenti può sembrare scoraggiante, specialmente per chi non dispone di una profonda esperienza tecnica o risorse significative. Progettare sistemi scalabili, sicuri ed efficienti richiede un approccio strutturato, e molti sviluppatori si trovano sopraffatti dall’enorme complessità dell’ecosistema.
In questo contesto, emerge SuperAGI, una piattaforma open-source progettata per semplificare il processo di creazione e gestione di agenti AI autonomi. SuperAGI si posiziona come uno strumento dev-first, pensato per offrire soluzioni concrete a sviluppatori e organizzazioni che desiderano entrare nel mondo degli agenti autonomi senza perdersi nei dettagli tecnici.ù
L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il campo dell’ingegneria del software, non sostituendo gli ingegneri, ma amplificando enormemente le loro capacità. Un esempio notevole di questa sinergia è rappresentato da “screenshot-to-code”, uno strumento open-source che converte screenshot, mockup e design da Figma in codice pulito e funzionale utilizzando l’AI.
Questo strumento supporta vari stack tecnologici, tra cui HTML con Tailwind o CSS, React con Tailwind, Vue con Tailwind, Bootstrap, Ionic con Tailwind e persino SVG. Inoltre, offre un supporto sperimentale per la conversione di video o registrazioni dello schermo in prototipi funzionali, ampliando le possibilità per sviluppatori e designer.
Nel panorama tecnologico odierno, l’automazione dei flussi di lavoro basati su browser rappresenta una sfida significativa per molte aziende. Le soluzioni tradizionali, come Selenium, spesso richiedono script personalizzati che si basano su selettori statici come gli XPath, vulnerabili a qualsiasi modifica del layout del sito web. Questo comporta un notevole dispendio di tempo e risorse per la manutenzione e l’aggiornamento dei processi automatizzati.
Skyvern emerge come una soluzione innovativa a queste problematiche. Si tratta di una piattaforma open-source che sfrutta modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e tecniche di visione artificiale per automatizzare i flussi di lavoro basati su browser in modo dinamico e resiliente. A differenza degli strumenti tradizionali, Skyvern è in grado di comprendere e interagire con le pagine web in maniera simile a un essere umano, adattandosi ai cambiamenti del layout senza la necessità di interventi manuali.
Immagina di poter creare una nuova interfaccia utente semplicemente descrivendola nel tuo linguaggio naturale. Sembra incredibile, vero? Eppure, con OpenUI, questo è ora possibile.
La creazione di componenti UI richiede tempo ed energia. Sebbene lo sviluppo delle interfacce utente sia diventato più semplice rispetto a dieci anni fa, progettare, codificare e iterare rimane un processo laborioso. Per sviluppatori e team, ciò può comportare un notevole dispendio di risorse, rallentare l’innovazione e creare ostacoli alla sperimentazione.
Come può l’intelligenza artificiale ridurre questo sforzo, mantenendo alta la creatività e la possibilità di sperimentare?
Nel panorama digitale contemporaneo, la ricerca di informazioni rapide e precise è diventata una necessità fondamentale. Tuttavia, molti strumenti di ricerca tradizionali si affidano a tecnologie obsolete o pratiche invasive di raccolta dati, lasciando gli utenti in una posizione di vulnerabilità e spesso insoddisfatti. È proprio in questo contesto che nasce Perplexica, un motore di ricerca open-source e alimentato dall’intelligenza artificiale, progettato per offrire un’esperienza avanzata, sicura e personalizzabile.
Perplexica rappresenta una svolta nell’ambito della ricerca intelligente, combinando algoritmi avanzati di machine learning con modelli di linguaggio naturale per fornire risposte dettagliate, pertinenti e supportate da fonti affidabili. La sua architettura open-source e il focus sulla privacy lo rendono una scelta ideale per chi cerca un’alternativa più etica ed efficace rispetto ai tradizionali motori di ricerca.
Nel mondo moderno, la quantità di informazioni che dobbiamo gestire ogni giorno è davvero abnorme. Con il continuo aumento di dati e compiti da svolgere, l’idea di avere un assistente personale che possa alleviare questa pressione mentale suona quasi come un sogno. E se questo assistente fosse un’Intelligenza Artificiale che potesse non solo organizzare il nostro lavoro, ma anche adattarsi alle nostre necessità e rispettare la nostra privacy? Questo sogno è ora realtà con l’introduzione di Khoj.
Khoj è un’applicazione di intelligenza artificiale open-source e auto-ospitabile che funziona come una sorta di “secondo cervello” personale, in grado di integrare diversi modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) per creare un assistente AI altamente personalizzato. La bellezza di Khoj sta nel fatto che, a differenza di altre soluzioni basate sul cloud, questa piattaforma permette di mantenere il controllo completo sui propri dati, ospitandola localmente e proteggendo la privacy dell’utente.
Nell’ambito della programmazione e dello sviluppo, il tempo è una risorsa tanto preziosa quanto limitata. Gli sviluppatori e gli ingegneri software spesso si trovano di fronte a uno dei compiti più ardui e dispendiosi: comprendere e integrarsi rapidamente con grandi codebase. Che si tratti di un nuovo progetto, di un’implementazione di librerie o di collaborazione con altri team, il tempo dedicato alla lettura e alla navigazione tra file e documentazione può ridurre notevolmente la produttività, rallentando il progresso del lavoro e l’efficienza operativa.
Nel contesto odierno, in cui le tecnologie e i framework evolvono rapidamente, l’adozione di soluzioni che riducano questo onere diventa fondamentale. Ecco dove entra in gioco Sage, uno strumento open-source progettato per rivoluzionare il modo in cui gli sviluppatori interagiscono con il codice e ottimizzare il tempo dedicato alla comprensione di progetti complessi.
Nel panorama in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale, la capacità di adattare modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) alle esigenze specifiche di un’organizzazione rappresenta un vantaggio competitivo significativo. Tuttavia, il processo di fine-tuning di questi modelli può risultare complesso e oneroso, richiedendo risorse computazionali elevate e tempi prolungati.È qui che entra in gioco Unsloth, una piattaforma open-source progettata per ottimizzare e accelerare il fine-tuning degli LLM, rendendo questo processo più accessibile ed efficiente.
Unsloth si distingue per la sua capacità di ridurre significativamente il consumo di memoria, permettendo l’utilizzo di fino all’80% in meno di risorse rispetto ai metodi tradizionali. Ciò consente di eseguire il training di modelli su hardware meno potente, democratizzando l’accesso a tecnologie avanzate anche per chi dispone di risorse limitate. Inoltre, la compatibilità con librerie popolari come Hugging Face Transformers, PEFT e bitsandbytes garantisce un’integrazione fluida nei flussi di lavoro esistenti, facilitando l’adozione di Unsloth senza la necessità di modifiche sostanziali alle pipeline operative.
Oggi, i contenuti audio sono più diffusi che mai. Che si tratti di podcast, interviste, riunioni o conferenze, l’audio è diventato uno strumento fondamentale per comunicare informazioni. Tuttavia, la trascrizione di questi file audio in testo può essere un processo lungo e complesso, che richiede spesso l’uso di servizi di terze parti basati su cloud, sollevando preoccupazioni relative alla privacy dei dati.
Immagina di poter trascrivere i tuoi file audio in modo completamente sicuro e senza dover affidare i tuoi dati sensibili a piattaforme esterne. Questo è ciò che Scriberr, un’app di trascrizione audio basata su AI, ti permette di fare, fornendo una soluzione locale che ti garantisce privacy e controllo assoluto sui tuoi contenuti.
Nel mondo digitale di oggi, la gestione delle informazioni è diventata una sfida sempre più ardua. I lavoratori della conoscenza si trovano a dover fare i conti con una miriade di piattaforme e fonti da cui attingere, perdendo ore preziose a cercare tra segnalibri, note e documenti. Purtroppo, i metodi di ricerca tradizionali non sono più abbastanza rapidi ed efficienti per soddisfare le esigenze moderne.
Fortunatamente, c’è una soluzione che sta trasformando completamente il modo in cui interagiamo con le informazioni: MemFree, un motore di ricerca ibrido basato sull’Intelligenza Artificiale e un generatore di pagine web che rivoluziona il nostro approccio al lavoro quotidiano. Grazie a tecnologie avanzate, MemFree non solo semplifica la ricerca delle informazioni, ma offre anche strumenti per creare pagine web in tempo record, riducendo al minimo il tempo e l’energia spesi nella gestione di contenuti.
Il web scraping rappresenta una pratica indispensabile per l’estrazione di dati, la ricerca e l’automazione di processi. Tuttavia, i metodi tradizionali presentano spesso limiti significativi, tra cui la necessità di un’ampia conoscenza di programmazione, difficoltà nella gestione di contenuti dinamici e mancanza di scalabilità. Questi ostacoli possono tradursi in workflow inefficienti, raccolta di dati imprecisa e un carico di manutenzione oneroso.
𝗦𝗰𝗿𝗮𝗽𝗲𝗴𝗿𝗮𝗽𝗵-𝗮𝗶, uno scraper open-source basato sull’intelligenza artificiale, rappresenta una risposta rivoluzionaria a queste problematiche. Sfruttando i modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) e una logica a grafo diretta, Scrapegraph-ai semplifica la creazione di pipeline di scraping intelligenti per siti web e documenti locali, come XML, HTML, JSON e Markdown. Con una semplice configurazione, basta specificare le informazioni desiderate e Scrapegraph-ai si occupa di tutto il resto.
Il riconoscimento facciale ha visto un’accelerazione notevole negli ultimi anni, ma la sua implementazione rimane un campo tecnico complesso. I sviluppatori si trovano spesso di fronte a scelte difficili: le soluzioni disponibili sul mercato sono troppo elementari o richiedono costosi servizi basati su cloud. In aggiunta, la difficoltà nel trovare una soluzione locale efficace e a buon prezzo rappresenta un ulteriore ostacolo. Per i team di sviluppo e le aziende che vogliono integrare questa tecnologia nelle proprie soluzioni, la ricerca di un framework affidabile e conveniente è cruciale. Fortunatamente, DeepFace sta emergendo come un punto di svolta in questo scenario.
L’arte generata dall’intelligenza artificiale ha rivoluzionato il mondo della creatività, offrendo a tutti, dai principianti agli esperti, la possibilità di creare opere straordinarie. Tuttavia, nonostante il potenziale, molte persone sono frenate dalla complessità delle installazioni, dai requisiti tecnici e dai costi elevati associati a queste piattaforme. In molti casi, le piattaforme di intelligenza artificiale per la creazione artistica richiedono competenze avanzate, conoscenze tecniche specifiche e un grande impegno in fase di configurazione. Questo può scoraggiare anche i creatori più appassionati che si sentono sopraffatti dalla curva di apprendimento.
Lo sviluppo di agenti AI multi-modali, capaci di gestire diverse modalità di input come testo, immagini, audio e video, rappresenta una sfida significativa. Integrare funzionalità avanzate come memoria, ragionamento e utilizzo di strumenti richiede risorse consistenti in termini di tempo, personale qualificato e budget.
In risposta a queste esigenze, Phidata emerge come un framework open-source (licenza MIT) progettato per semplificare la creazione di agenti AI complessi e scalabili.
Nel panorama tecnologico attuale, la costruzione di applicazioni dati è diventata una sfida sempre più complessa, con le esigenze di integrare intelligenza artificiale (AI), ottimizzazione dei flussi di lavoro e gestione dei dati in modo scalabile. I tradizionali approcci di sviluppo richiedono una conoscenza approfondita del codice, l’integrazione di più framework e una gestione complessa delle pipeline di dati, creando un ostacolo per molti sviluppatori che cercano di implementare AI in modo efficace all’interno delle loro applicazioni. Questi problemi si amplificano ulteriormente quando si parla di scalabilità, in quanto la mancanza di flussi di lavoro standardizzati rende difficile la gestione e l’espansione delle soluzioni. Tuttavia, una nuova soluzione sta emergendo per rivoluzionare il panorama: 𝗗𝗕-𝗚𝗣𝗧.
Nel panorama tecnologico odierno, il lavoro degli sviluppatori è in continua evoluzione, con nuove sfide legate all’ottimizzazione dei flussi di lavoro. Nonostante i progressi significativi nell’automazione e nell’intelligenza artificiale, uno degli ostacoli principali per i programmatori è il costante cambiamento di contesto tra l’IDE (Integrated Development Environment) e gli assistenti AI. Questo “switching” tra diverse applicazioni o strumenti può risultare non solo fastidioso, ma anche ridurre notevolmente la produttività.
Nell’odierno panorama tecnologico, lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni basate su Large Language Models (LLM) rappresentano una sfida complessa e dispendiosa in termini di tempo. La gestione dei flussi di lavoro dell’intelligenza artificiale, l’integrazione di pipeline RAG (Retrieval-Augmented Generation), la supervisione dei modelli e l’assicurazione dell’osservabilità sono solo alcune delle difficoltà che rallentano il passaggio dal prototipo alla produzione, ostacolando innovazione ed efficienza.
In questo contesto, emerge Dify, una piattaforma open-source progettata per semplificare lo sviluppo di applicazioni LLM. Dify offre un’interfaccia intuitiva che integra flussi di lavoro AI, pipeline RAG, capacità di agenti, gestione dei modelli e funzionalità di osservabilità, consentendo un rapido passaggio dal prototipo alla produzione.
La gestione delle applicazioni AI moderne richiede l’orchestrazione di più modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), garantendo al contempo affidabilità e sicurezza. Tuttavia, questa complessità spesso porta a frammentazioni che si traducono in latenze elevate, costi maggiori e potenziali vulnerabilità di sicurezza. Tali sfide possono rallentare il passaggio dal prototipo alla produzione, ostacolando l’adozione di soluzioni AI scalabili e robuste.
Gateway si propone come una soluzione rivoluzionaria, progettata per semplificare e potenziare l’infrastruttura AI. Questa piattaforma, caratterizzata da un’API unificata e guardrail integrati, permette di instradare richieste verso oltre 200 LLM, implementare oltre 50 regole di sicurezza AI e assicurare implementazioni affidabili e conformi alle normative.
Nel panorama attuale dello sviluppo web, uno dei principali colli di bottiglia è rappresentato dai test end-to-end. La scrittura e la manutenzione delle suite di test richiedono competenze specializzate e un notevole numero di righe di codice. Le framework di testing, spesso complesse e rigide, diventano difficili da adattare a esigenze in continua evoluzione. La curva di apprendimento per i nuovi membri del team è ripida, rallentando notevolmente i cicli di sviluppo. In questo contesto, emerge una nuova soluzione che promette di cambiare radicalmente il modo in cui pensiamo e gestiamo i test: 𝗦𝗵𝗼𝗿𝘁𝗲𝘀𝘁.
L’analisi dei dati è un’attività fondamentale per molte aziende, ma tradizionalmente è stata complessa, richiedendo competenze tecniche avanzate e un grande dispendio di tempo. In un mondo sempre più orientato alla velocità e all’accesso rapido alle informazioni, le soluzioni convenzionali stanno cedendo il passo a innovazioni che semplificano e accelerano i processi analitici. PandasAI è un esempio straordinario di come l’intelligenza artificiale possa rivoluzionare l’analisi dei dati, trasformandola in un’esperienza conversazionale, rendendo il processo più accessibile e intuitivo.
Nel panorama attuale dell’automazione web, strumenti come Playwright hanno rivoluzionato il modo in cui gli sviluppatori interagiscono con le applicazioni web. Tuttavia, l’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) sta aprendo nuove frontiere, rendendo l’automazione più intuitiva ed efficiente.È in questo contesto che emerge Stagehand, un framework di navigazione web basato sull’AI, progettato per semplificare ed estendere le possibilità dell’automazione web.
La costruzione di applicazioni di intelligenza artificiale conversazionale su larga scala è sempre stata una sfida per sviluppatori e imprese. Anche con i framework moderni, passare da semplici demo a soluzioni pronte per la produzione richiede competenze avanzate e significative risorse tecniche. Tuttavia, Chainlit sta cambiando il paradigma, offrendo un framework open-source in Python che accelera lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni AI conversazionali.
Nel panorama in rapida evoluzione dello sviluppo software, l’integrazione di assistenti AI direttamente negli ambienti di sviluppo integrati (IDE) sta rivoluzionando il modo in cui i programmatori scrivono codice. Tra le soluzioni emergenti, “Continue” si distingue come un assistente AI open-source progettato per integrarsi perfettamente con gli IDE più diffusi, offrendo una gamma di funzionalità avanzate che potenziano la produttività degli sviluppatori.
Una delle caratteristiche distintive di Continue è la sua integrazione nativa con Visual Studio Code e gli IDE JetBrains, consentendo agli sviluppatori di accedere a suggerimenti intelligenti e assistenza contestuale senza dover abbandonare l’ambiente di sviluppo familiare. Questa integrazione riduce significativamente le interruzioni nel flusso di lavoro, permettendo una concentrazione continua sul codice.
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante, e uno dei suoi principali ambiti di applicazione è quello dei chatbot. ChatGPT e altri assistenti virtuali sono ormai diventati strumenti fondamentali per interagire con i dati, ma quando si tratta di applicarli a conoscenze specifiche di un team o di un’azienda, la sfida è ben più complessa. La vera potenza di un assistente AI non sta solo nella sua capacità di conversare, ma nella sua abilità di attingere e restituire risposte precise e contestualizzate, basate sulle informazioni interne e specifiche di una organizzazione.
L’ecosistema dell’intelligenza artificiale (AI) sta evolvendo rapidamente, e le opportunità di sviluppo vanno oltre l’uso di strumenti come ChatGPT. Gli sviluppatori si trovano spesso ad affrontare la sfida di integrare diversi strumenti e servizi AI nelle loro applicazioni, il che può aumentare il tempo e la complessità dello sviluppo. In questo contesto, Agentic emerge come una soluzione innovativa.
Gestire più agenti AI autonomi in un ambiente tecnologico in continua evoluzione può diventare rapidamente complesso. Le metodologie tradizionali spesso non riescono a stare al passo, creando flussi di lavoro frammentati e ostacolando la gestione efficiente dei compiti. La necessità di coordinare più agenti, mantenere il contesto e garantire una collaborazione fluida è diventata fondamentale per offrire un’esperienza utente senza interruzioni. Tuttavia, sviluppare soluzioni di orchestrazione internamente può essere impegnativo e costoso.
Zerox è una soluzione OCR (Riconoscimento Ottico dei Caratteri) auto-ospitata e alimentata da intelligenza artificiale, progettata per semplificare la conversione di documenti PDF e altri formati in file Markdown modificabili. Questa tecnologia affronta le sfide comuni associate all’estrazione di dati da documenti complessi, come layout intricati, tabelle e grafici, garantendo risultati accurati senza la necessità di correzioni manuali.
Anche con tutto il crescente entusiasmo, gli Agenti IA sono i veri innovatori del settore—e per buone ragioni!
Sviluppare un sistema che utilizza agenti IA è sicuramente un compito impegnativo. È fondamentale garantire che ogni agente comprenda il proprio ruolo, mantenga il contesto e collabori in modo efficace per offrire un’esperienza utente coerente ed efficiente.
Oggi, catturare e mantenere l’attenzione degli utenti è cruciale per il successo di qualunque azienda. La personalizzazione e l’interattività sono diventate pilastri fondamentali per offrire un’esperienza utente che sia coinvolgente ed efficace. Tuttavia, la realtà attuale dei chatbot presenta una serie di ostacoli: strumenti troppo semplici, flessibilità limitata, o una complessità tecnica che esclude chi non ha competenze avanzate di programmazione.
Generare codice sorgente e soluzioni utilizzando l’AI suona eccitante da un lato e terrificante dall’altro, ma non è questo il punto della conversazione.
Quando ho iniziato a esplorare GenAI, ho commesso alcuni errori. L’argomento era immenso e mi sentivo piuttosto intimorito. Tuttavia, scoprire LangChain e i numerosi repository ed esempi open source ha semplificato il percorso (anche se con qualche frustrazione, ad essere sinceri). Ho avuto la fortuna di lavorare con un team straordinario, il che è stato fondamentale per l’esplorazione, l’apprendimento e il ricevimento di feedback.
Affrontare GenAI e LLM potrebbe essere travolgente.
Gestire letteralmente tonnellate di informazioni, framework, guide, video e qualsiasi altro tipo di cosa disponibile GRATUITAMENTE per iniziare con GenAI e LLM potrebbe essere impegnativo.
Dopo una carriera di oltre 22 anni, posso affermare senza ombra di dubbio che lo sviluppo software è un’arte.
Come ogni forma d’arte, richiede impegno, talento e conoscenza. Anche se sembra un lavoro individuale per le abilità tecniche, in realtà dipende dall’interazione e collaborazione del team per ottenere risultati straordinari. Vedere per credere.
Ci sono quei momenti in cui trovi qualcosa di incredibile e dici WOW!
Queste sono state esattamente le mie parole quando ho visto per la prima volta LangChain Tools. Non avrei creduto a ciò che affermava la documentazione senza provarlo personalmente.
L’intelligenza artificiale, l’intelligenza artificiale generativa e i modelli linguistici di grandi dimensioni sono letteralmente ovunque.
Fino a poco prima dell’estate scorsa posso dire senza vergogna che non sapevo nulla sull’implementazione dell’intelligenza artificiale, per non parlare di come sviluppare soluzioni. Ero particolarmente scettico.