Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Autore: Dina Pagina 3 di 23

Direttore senior IT noto per migliorare le prestazioni, contrastare sfide complesse e guidare il successo e la crescita aziendale attraverso leadership tecnologica, implementazione digitale, soluzioni innovative ed eccellenza operativa.

Con oltre 20 anni di esperienza nella Ricerca & Sviluppo e nella gestione di progetti di crescita, vanto una solida storia di successo nella progettazione ed esecuzione di strategie di trasformazione basate su dati e piani di cambiamento culturale.

Mark Zuckerberg, la biblioteca dei pirati e un giallo legale da Premio Pulitzer

Immaginate la scena: un team di ingegneri di Meta, seduti in un ufficio ultra-moderno, circondati da piante che fanno più foto su Instagram di quanto non respiriamo. A un certo punto, uno di loro alza lo sguardo dal monitor e dice: “Scaricare materiale piratato da un laptop aziendale? Hmm… Non so, sembra illegale, immorale e… oh, aspetta, ho ricevuto un’email di Zuckerberg. Dobbiamo farlo comunque. Che ne dite di un emoji sorridente per stemperare l’atmosfera?”

Secondo una causa legale avviata da un gruppo di autori – Meta avrebbe utilizzato libri piratati per addestrare il suo modello di intelligenza artificiale, Llama. E non parliamo di un paio di libri scaricati distrattamente dal solito stagista. No, no: libri presi direttamente da LibGen, una sorta di “biblioteca dei pirati” con più di 33 milioni di titoli. Sì, avete capito bene: un sito che praticamente urla “Violazione di Copyright” al primo click.

Los Angeles in fiamme… o Forse no: i Deepfake nell’Era Digitale

Come se Los Angeles non avesse già abbastanza problemi – incendi che sembrano decisi a trasformare la città nel barbecue più costoso del pianeta – ora ci si mette anche l’ultima meraviglia della tecnologia: i deepfake generati dall’intelligenza artificiale. Perché, diciamocelo, che gusto c’è in una catastrofe senza un po’ di caos digitale?

Mercoledì, sui social (perché, ovviamente, è lì che il disastro si evolve oggi), hanno iniziato a circolare immagini dell’iconica scritta di Hollywood avvolta dalle fiamme, con incendi che sembravano divorare il Monte Lee. Peccato che fosse tutto falso, una creazione dell’intelligenza artificiale, e non della natura.

Subito dopo, e come per non deludere nessuno, sono arrivate altre immagini tarocche: saccheggi, devastazioni… insomma, il menù completo della paura. E naturalmente, in perfetto stile contemporaneo, il tutto ha fatto il giro del mondo in un batter d’occhio, perché se c’è una cosa che internet fa bene, è diffondere panico a velocità record.

Huawei: una gigantesca azienda tecnologica al centro del dibattito internazionale

Huawei, il gigante tecnologico cinese, è un po’ come quella persona che si presenta sempre ben vestita a una festa e tutti sospettano che abbia rubato il vestito. È al centro di un’accesa discussione geopolitica ed economica, principalmente perché – dicono gli americani – il suo guardaroba tecnologico potrebbe includere microfoni nascosti. Il governo degli Stati Uniti, con la sottigliezza di un martello pneumatico, ha vietato nel 2022 la vendita di nuovi prodotti Huawei sul territorio americano, sostenendo che il colosso cinese potrebbe trasformare ogni router in una spia sotto copertura.

Huawei, dal canto suo, nega tutto con l’innocenza di un bambino beccato con le mani nella marmellata, proclamando di non essere affatto un’estensione del governo cinese. Certo, è solo una coincidenza che il modello gestionale dell’azienda ricordi più il Politburo che una normale riunione aziendale in Silicon Valley. Ma dettagli, no?

META mette la freccia a destra

Un paio di anni fa, Donald Trump è stato bandito da Facebook. Ora, fermiamoci un attimo a riflettere: bandire Trump da un social network è come cercare di impedire al Titanic di affondare usando un secchiello da spiaggia. Funziona fino a un certo punto. Poi, solo pochi mesi fa, il nostro Donald minacciava di sbattere Mark Zuckerberg in prigione. Immaginate la scena: Mark in un completo arancione che cerca di insegnare a un gruppo di detenuti come ottimizzare il loro branding personale. Assurdo, vero?

Ma quello era allora. Adesso, i due sembrano vicini a firmare una specie di “Pax Meta.” Un armistizio moderno, che non prevede trattati ufficiali ma solo post su Instagram pieni di emoji sorridenti. Zuckerberg, come un Cesare digitale, ha deciso di porgere un ramoscello d’ulivo a Trump, abbandonando il programma di fact-checking di Facebook e altre cosette come le iniziative sulla diversità. Perché chi ha bisogno di fatti e inclusività quando puoi avere Donald Trump che ti segue su Threads?

Grigori Perelman: il genio solitario di San Pietroburgo

Grigori Perelman è uno dei matematici più straordinari dei nostri tempi, un uomo che ha dato un contributo epocale alla matematica, ma che ha scelto di vivere una vita lontana dai riflettori e dalle lusinghe della fama. La sua storia non è solo quella di un brillante matematico, ma anche di una figura enigmatica, che ha rifiutato tutto ciò che il mondo accademico e sociale aveva da offrirgli.

Elon Musk, il Genio della confusione: come X è diventato il suo parco giochi per l’AI

Quando Elon Musk ha deciso di lanciare la sua startup di intelligenza artificiale, xAI, non si è limitato a entrare in gara: è arrivato con un carro armato in un’arena di gente armata di fionde. E il suo carro armato era carico di un tesoro inestimabile: i dati della sua ultima follia da miliardario, il social network un tempo noto come Twitter, che ha prontamente ribattezzato “X” (perché, a quanto pare, quando sei Elon Musk, le vocali sono un optional). Introducendo tariffe API salatissime, Musk ha gentilmente invitato le altre aziende di IA a togliersi dai piedi, riservandosi tutto il flusso infinito di tweet, meme e deliri complottisti per sé. Poi, con il solito tocco di geniale spregiudicatezza, ha trasformato gli utenti di X in cavie inconsapevoli per testare i suoi modelli.

Dana White, Trump e la meta del combattimento: un’alleanza contestata e la visione del futuro

Dana White, presidente della UFC, è da anni una figura di spicco nel panorama del combattimento sportivo, capace di ridefinire il mondo delle arti marziali miste (MMA) con la sua visione strategica. Negli ultimi tempi, il suo coinvolgimento con Donald Trump ha attirato l’attenzione, non solo per le implicazioni politiche, ma anche per le possibili evoluzioni future nel mondo del business sportivo. L’alleanza tra White e Trump sembra rappresentare un nuovo capitolo in una storia già ricca di colpi di scena, in un contesto dove la “meta” sembra essere molto più che una semplice visione politica o sportiva.

Dana White ha sempre avuto una relazione piuttosto aperta con Trump, tanto da averlo invitato a numerosi eventi della UFC e averne parlato positivamente più volte. La sua posizione di leadership nella UFC gli ha permesso di costruire un brand forte e influente, e, sebbene non si possa negare che la sua carriera e la visione della UFC siano nate in un contesto di sport, oggi White sembra rivolgersi verso una direzione che trascende la semplice gestione di un’organizzazione di combattimenti. Con il suo forte legame con Trump, molti si chiedono quali siano le intenzioni di White nel contesto più ampio degli affari e della politica.

Un caffè al BAR dei Daini : il futuro di TikTok negli Stati Uniti in bilico

Il futuro di TikTok negli Stati Uniti è appeso a un filo mentre la Corte Suprema esamina una legge che potrebbe vietare l’app in pochi giorni. La legge, pensata per affrontare preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale, potrebbe costringere TikTok a spegnersi entro il 19 gennaio, a meno che la Corte non intervenga. TikTok ha chiarito che la sua società madre cinese, ByteDance, non ha intenzione di vendere l’app, nonostante l’interesse di potenziali acquirenti come Bobby Kotick, ex CEO di Activision Blizzard. La strategia di pubbliche relazioni di TikTok è quella di mobilitare i suoi creatori, enfatizzando i legami americani dell’app, con creatori come un ex veterano dell’Air Force con 2,6 milioni di follower che dichiarano: “Non siamo in vendita.”

USA. Nuove regole per l’esportazione di AI: una proposta per il controllo delle tecnologie di frontiera

Una bozza di nuovi controlli sulle esportazioni di intelligenza artificiale (IA) è recentemente trapelata da Inside AI Policy, suscitando dibattiti significativi nel settore tecnologico. Questa proposta mira a regolamentare l’esportazione dei modelli IA più avanzati, introducendo un sistema a tre livelli per controllare l’accesso ai componenti chiave e imponendo standard di sicurezza più rigorosi per i data center.

La bozza si concentra esclusivamente sui modelli IA più avanzati, stabilendo soglie che aumenteranno annualmente per mantenere il controllo sulle tecnologie emergenti. Questo approccio mira a prevenire la proliferazione incontrollata di tecnologie IA potenti, garantendo che solo gli attori con adeguate misure di sicurezza possano accedervi.

Willow: la promessa del Quantum Computing per la rivoluzione scientifica da Google

Nel panorama tecnologico in continua evoluzione, il quantum computing si erge come una delle innovazioni più affascinanti e misteriose. Tra i protagonisti di questa rivoluzione spicca Willow, il super chip sviluppato da Google, che ha aperto nuove prospettive nella capacità di calcolo. Sebbene la strada verso un utilizzo pratico dei computer quantistici sia ancora lunga, i risultati raggiunti da Willow rappresentano una pietra miliare per la scienza e la tecnologia.

Il cuore della potenza di Willow risiede nei suoi qubit, le unità fondamentali dell’informazione quantistica, che si differenziano profondamente dai tradizionali bit utilizzati nei computer convenzionali. Questi qubit, però, portano con sé una complessità intrinseca: la loro natura quantistica li rende estremamente sensibili agli errori. Willow ha dimostrato che affrontare il problema della correzione degli errori è cruciale per il futuro del quantum computing, segnando un passo avanti nella comprensione e nello sviluppo di questa tecnologia.

L’ascesa dell’AI trasforma il panorama del Venture Capital: nuovi massimi storici nel 2024

Nel 2024, l’intelligenza artificiale ha ridefinito le dinamiche del venture capital, conquistando una quota record del 37% dei finanziamenti totali e il 17% degli accordi. Questa crescita impressionante è stata guidata dai principali operatori dell’infrastruttura IA, che hanno chiuso cinque tra i più grandi round di finanziamento dell’anno, quattro dei quali nel quarto trimestre. Tuttavia, al di là della spinta dell’IA, il numero globale di accordi è sceso del 19% su base annua, segnando il livello più basso dal 2016. Questo scenario presenta sia sfide che opportunità per gli investitori e i leader aziendali.

CBINSIGHT ha rilasciato il suo Ultimo report: State of Venture 2024. L’ecosistema dell’IA non mostra segni di rallentamento. Con il 74% degli accordi in fase iniziale, gli investitori stanno puntando sulle startup IA per capitalizzare il loro potenziale rivoluzionario. Il settore ha visto non solo un aumento dei finanziamenti, ma anche un boom nelle acquisizioni, con 384 operazioni di M&A nel 2024, quasi eguagliando il record del 2023.

Approfondimenti sull’Intelligenza Artificiale e i Podcast – Daily Listen di Google

Google ha recentemente introdotto una nuova funzionalità sperimentale chiamata “Daily Listen”, progettata per trasformare le abitudini di ricerca e le interazioni degli utenti con il feed di Discover in un podcast personalizzato. Questa innovazione mira a offrire un modo più coinvolgente e accessibile per consumare le notizie quotidiane, sfruttando le capacità avanzate dell’intelligenza artificiale.

“Daily Listen” analizza i dati di ricerca e le interazioni degli utenti con il feed di Discover per identificare gli articoli di notizie di maggiore interesse. Utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale, la funzionalità sintetizza queste informazioni in un riassunto audio di circa cinque minuti, presentato in un formato simile a un podcast. Questo approccio consente agli utenti di rimanere aggiornati sugli argomenti di loro interesse in modo rapido ed efficiente.

Arm Holdings punta ad acquisire Ampere Computing, l’astro nascente sostenuto da Oracle

Arm Holdings, la rinomata azienda britannica specializzata nella progettazione di chip, sta valutando l’acquisizione di Ampere Computing, una società californiana sostenuta da Oracle. Secondo fonti vicine alla vicenda, le trattative sono in corso, ma non vi è certezza che l’accordo venga finalizzato.

Ampere Computing, fondata da Renee James, ex presidente di Intel, utilizza la tecnologia di Arm per sviluppare chip di elaborazione centrale (CPU) ad alta efficienza energetica. Questi chip sono utilizzati da aziende di rilievo come Oracle e Google. La società ha attirato l’interesse di Arm mentre esplorava opzioni strategiche, assistita da un consulente finanziario.

Gli Agenti AI domineranno il mondo Crypto prima degli umani? Uno scenario da fantascienza con un tocco di realtà

Immaginate un futuro in cui le criptovalute non siano scambiate da uomini sudati in pigiama che gridano su Twitter, ma da robot freddi, calcolatori e, soprattutto, infallibili. Se vi sembra un incubo scritto da Philip K. Dick dopo una serata alcolica, sappiate che invece è la visione di alcuni dei più brillanti cervelli del settore. E a quanto pare, potrebbe avverarsi più velocemente di quanto crediate.

Secondo Evan, analista ex-McKinsey e attuale guru di Monad, la situazione è già segnata: “Vedremo un miliardo di agenti AI onchain prima di un miliardo di esseri umani,” ha twittato con quella sicurezza che solo chi ha letto troppi white paper può permettersi. E il motivo? Le criptovalute hanno una user experience così ostile che persino un eremita medievale troverebbe più semplice intagliare monete di rame con le unghie. Ma per gli agenti AI, questa è una passeggiata digitale.

Meta, Getty e le Shifting Dynamics dei Tech e Media, fact-checking addio

L’anno è appena iniziato e già i primi colpi di scena scuotono il panorama tecnologico e dei media. Tra i più significativi, l’annuncio di Meta Platforms che elimina il suo programma di fact-checking, sostituendolo con una funzione simile a quella di “X” (ex Twitter), che affida agli utenti la responsabilità di verificare la veridicità delle informazioni. Questa decisione segna un punto di rottura con il passato, in cui Meta cercava di esercitare un controllo diretto sulla veridicità dei contenuti pubblicati sulle sue piattaforme, come Facebook, Instagram e Threads. Al suo posto, la verifica dei fatti diventa un compito collettivo, affidato alla comunità stessa. Una scelta che, se da un lato potrebbe favorire una gestione più “democratica” dell’informazione, dall’altro solleva interrogativi profondi sulle implicazioni legali, politiche ed economiche di tale cambiamento.

Anthropic e la sfida ai colossi dell’AI: una valutazione da 60 miliardi di dollari

Lightspeed Venture Partners si prepara a guidare un round di finanziamento da 2 miliardi di dollari per Anthropic, valutando la società a 60 miliardi di dollari. Questa nuova valutazione, superiore rispetto a quella riportata quattro mesi fa, fornisce ad Anthropic una potenza finanziaria aggiuntiva per competere con OpenAI. La strategia di Anthropic si concentra sull’offerta del suo modello AI, Claude, come soluzione ideale per le aziende che desiderano sviluppare modelli personalizzati, mettendo pressione ai concorrenti più affermati.

L’importanza delle vendite e della strategia commerciale emerge chiaramente in questo contesto. La capacità di vendere efficacemente tecnologie avanzate è al centro dell’attenzione, come dimostra anche l’iniziativa di Michael Grimes, banchiere tecnologico di Morgan Stanley. Grimes ha recentemente raccolto 40 milioni di dollari per un centro accademico dedicato all’insegnamento delle tattiche di vendita agli studenti universitari, sottolineando quanto questa competenza sia cruciale per startup e grandi aziende.

Platone e la scrittura come tecnologia: dall’Antichità all’Era Digitale

Platone, nella sua opera “Fedro,” descrisse la scrittura come una tecnologia, un’estensione artificiale della mente umana capace di conservare e trasmettere il sapere. Questa definizione, apparentemente arcaica, si rivela straordinariamente attuale nel contesto contemporaneo, dove la tecnologia permea ogni aspetto della comunicazione e della memoria. La scrittura, considerata da Platone un farmaco per la memoria, è al contempo una risorsa preziosa e un potenziale rischio per l’oblio, come evidenziato nel passo in cui si preoccupa della perdita della memoria diretta in favore di una memoria mediata.

Mark McCrindle: Il Futuro Inevitabile: La Generazione Beta e il Mondo Governato dall’Intelligenza Artificiale

Quando la Generazione Beta porgerà le loro prime domande, è probabile che sia un’intelligenza artificiale a rispondere prima dei loro genitori.

Dal lancio di ChatGPT nel 2022, l’esplosione degli strumenti di intelligenza artificiale ha trasformato radicalmente il modo in cui apprendiamo, decidiamo e interagiamo. I bambini nati dal 2025 in poi si troveranno immersi in un mondo in cui l’intelligenza artificiale sarà onnipresente e sempre più vicina al concetto di singolarità.

La Generazione Beta, termine coniato dal futurista australiano Mark McCrindle, comprende i nati tra il 2025 e il 2039. Secondo McCrindle, per questa generazione, i confini tra il mondo digitale e quello fisico saranno praticamente inesistenti. “Mentre la Generazione Alpha ha assistito all’ascesa della tecnologia intelligente, la Generazione Beta vivrà in un’era in cui l’IA e l’automazione saranno completamente integrate nella vita quotidiana—dall’istruzione al lavoro, dalla sanità all’intrattenimento”, ha spiegato McCrindle.

AI Financial Advisors: sogni di ricchezza o test di resistenza?

Befana, giorno di festa, io e il co-founder ci siamo ri-visti al bar dei Daini come al solito, per decidere il piano editoriale. Abbiamo deciso che nel pomeriggio avremmo fatto un test per scoprire se le AI di oggi sono più sveglie di noi o se siamo ancora necessari almeno per pagare il conto al BAR, che continua a segnare visto che Rivista.AI è Pro-Bono.

L’esperimento era semplice: costruire un consulente finanziario virtuale senza sapere nulla di API, di GitHub o di quella sensazione di inadeguatezza che ti prende quando apri Excel e ti ritrovi a fissare le celle vuote come se fossero domande esistenziali. Abbiamo messo alla prova cinque colossi dell’intelligenza artificiale: ChatGPT, Claude, Huggingface, Mistral AI e Gemini. Tutti con lo stesso compito: gestire 25.000 euro di investimenti del mio co-founder contro 30.000 di debiti (i miei). In pratica, un test di sopravvivenza finanziaria per macchine con velleità umane.

L’Evoluzione della Filosofia Aziendale e la Prima Ondata dell’ AI

La storia popolare della tecnologia spesso inizia con il personal computer, e per una buona ragione: è stato il primo dispositivo high-tech utilizzato dalla maggior parte delle persone. Tuttavia, la vera rivoluzione tecnologica nelle grandi imprese è iniziata molto prima, con la digitalizzazione dei back office. Questo processo ha sostituito ruoli come quelli dei contabili e dei cassieri con sistemi automatizzati, portando a un cambiamento radicale nel modo in cui le aziende operavano.

La Vignetta che manca: una storia di censura e potere nascosto, Ann Telnaes

Nel mondo della satira politica, ogni matita è una spada, e ogni tratto una dichiarazione di guerra. Nonostante ciò, quando la matita si infrange contro le realtà invisibili che gestiscono l’equilibrio del potere, il risultato è spesso una macchia indelebile. Ann Telnaes, una vignettista di lunga carriera, ha deciso di lasciare il Washington Post dopo essere stata messa da parte per una vignetta che non è stata mai pubblicata. La vignetta, come ha spiegato lei stessa su Substack, avrebbe dovuto commentare l’alleanza tra i giganti della tecnologia e l’establishment mediatico, eppure, qualcosa ha fatto scattare il meccanismo della censura. Telnaes, con un sorriso beffardo, ha sottolineato che questo non è stato un semplice caso di rifiuto artistico, ma un segnale di qualcosa di più insidioso. Un’inversione di rotta, un cambiamento delle regole del gioco.

L’Influenza dello Studio di Guhe e Bard sull’Intelligenza Artificiale nella Difesa Militare: Un Nuovo Approccio alla Formazione Strategica

Nel 2007, in un Iraq devastato e occupato, un progetto apparentemente oscuro e dimenticabile vide la luce: “Hassan: A Virtual Human for Tactical Questioning.” Firmato Traum, Vaswani e altri, il paper descriveva uno scenario distopico quanto surreale. Hassan, un politico locale iracheno, veniva rappresentato come una figura virtuale con cui un soldato americano doveva instaurare un dialogo strategico per ottenere informazioni rilevanti. In questo esperimento, finanziato dall’US Army Research Fund, con un ivestimento che oggi nel nostro paese ancora sarebbe difficile da farsi approvare, dove la realtà si fondeva con la simulazione in un mix di realismo grottesco e tecnologia primitiva.

Cambiare vita leggendo libri? Certo, se volete perdere il sonno e sviluppare ansia esistenziale

Vi consiglio cinque libri che potrebbero cambiare la vostra vita. Oppure semplicemente farvi rivalutare la vostra esistenza di fronte all’avanzata inesorabile delle macchine. Ecco un breve viaggio tra tomi, grandi classici prima della GENAI, che promettono di allinearvi al futuro, o almeno di prepararvi psicologicamente al dominio delle intelligenze artificiali.

Epifania AI e la magia delle Startup: un gioco di sorprese e disillusioni

L’Epifania si avvicina, e come ogni anno, l’attesa dei regali è una questione di entusiasmo misto a delusione, con bambini e adulti che si tuffano nei loro nuovi gadget tecnologici, senza mai pensare a quelli vecchi, ormai dimenticati in un angolo polveroso delle loro case. Quelli che fino a pochi anni fa sembravano gli oggetti del desiderio, ora giacciono senza valore, come vecchi vestiti abbandonati in fondo a un armadio. E se qualcuno potesse provare a raccontare una storia su quanto siano diventati irrilevanti, beh, sarebbe proprio un venture capitalist (VC), con il suo sguardo cinico che sa bene quanto sia veloce la curva del dimenticatoio in questo gioco di speculazioni.

Siri, Mi Stai Ascoltando? – Apple Ti Paga per Far Finta di No

Hai mai avuto la sensazione che qualcuno ti stesse ascoltando? E no, non parlo del vicino impiccione che si affaccia dal balcone. Stavolta parlo di Siri, quella voce suadente che vive nei tuoi dispositivi Apple e che sembra sempre pronta a rispondere alle tue domande. Ebbene, pare che Siri fosse fin troppo pronta ad ascoltare. Ora Apple sta offrendo fino a 95 milioni di dollari per chiudere la questione. Che poi, diciamocelo, non è che voglia davvero ammettere di aver sbirciato nelle tue conversazioni.

La grande mela di Cupertino sostiene di non aver fatto nulla di male, ma accetta di sborsare fino a 100 dollari a famiglia negli Stati Uniti. È come dire: “Non abbiamo fatto nulla, ma ecco qualche spicciolo per farvi stare zitti”. Gli avvocati, ovviamente, si sono già intascati 30 milioni di quei 95. Per loro Siri ha sicuramente funzionato benissimo.

O3 di OpenAI: Un Traguardo Importante, Ma Non È AGI, Zvi Mowshowitz

OpenAI ha concluso l’anno con una dimostrazione impressionante delle sue capacità, presentando o3, un nuovo modello di ragionamento che ha mostrato prestazioni eccezionali su benchmark complessi. Sebbene non sia ancora disponibile pubblicamente, il modello è già stato valutato da tester di sicurezza, che hanno avuto l’opportunità di analizzarne il potenziale.

Tra i risultati più sorprendenti, spicca il punteggio di o3 sul test semi-privato ARC-AGI, dove ha ottenuto un impressionante 75,7% (87,5% con una configurazione ad alta potenza di calcolo), superando di gran lunga le prestazioni del suo predecessore, o1. Inoltre, o3 ha raggiunto il 25% sul benchmark estremamente difficile FrontierMath — un balzo notevole rispetto al misero 2% ottenuto dai modelli precedenti solo a novembre. Questi risultati hanno indubbiamente suscitato molta attenzione, ma è importante considerare una nota di cautela.

Tra voci artificiali e realtà: l’industria musicale a un passo dal futuro

Ecco, siamo giunti nel 2025, e mentre tutti si affrettano a scrivere riflessioni sul progresso tecnologico, io, come sempre, mi ritrovo a pensare: “Beh, almeno non siamo stati ancora sostituiti dai robot… per ora.” Un piccolo conforto, se posso permettermi di dirlo. Ma anche se non siamo tutti robot, quest’anno è stato piuttosto interessante nel settore della musica generata dall’AI, come se una specie di caos ordinato si fosse insinuato nella scena. E chi avrebbe mai pensato che un nome come Drake sarebbe stato così ricorrente? Dall’uso dell’AI per deepfake la voce di Tupac in un brano di Kendrick Lamar fino a “BBL Drizzy”, la prima canzone generata dall’AI ad avere un campionamento ufficiale, Drake è riuscito ad essere più influente della maggior parte degli altri, rivitalizzando un dibattito che sembra non fermarsi mai.

Il Boom della Computazione Quantistica: Un’Analisi dei Giganti del Settore all’Inizio del 2025

Disclaimer: Le informazioni nella nostra newsletter o post non sono destinate a costituire consigli di investimento individuali e non sono progettate per soddisfare la tua situazione finanziaria personale.

Il settore della computazione quantistica ha iniziato l’anno con un’energia travolgente, come dimostrato dal rally che ha investito numerosi titoli a partire dal primo giorno di contrattazioni. Tra i protagonisti di questa impetuosa ascesa c’è Rigetti Computing, che ha registrato un impressionante balzo del 31%. Questo incremento fa parte di una tendenza che ha visto il titolo esplodere di oltre il 500% negli ultimi 30 giorni, catalizzando l’interesse degli investitori verso il potenziale dirompente delle tecnologie quantistiche. La stessa performance incredibile è stata osservata anche per D-Wave Quantum, che ha guadagnato il 14%, e Quantum Computing , che ha segnato un +13%. IonQ , seppur in modo più moderato, ha visto crescere il suo valore del 3%, mentre Arqit Quantum ha registrato una leggera flessione del 2%.

La Strategia della Russia per colmare il gap nell’Intelligenza Artificiale: collaborazione con la Cina e sfide tecnologiche

Il presidente russo Vladimir Putin ha impartito nuove direttive per rafforzare la cooperazione tra la Russia e la Cina nel campo dell’intelligenza artificiale (IA). Questo nuovo capitolo della politica tecnologica russa è stato ufficialmente comunicato attraverso un decreto pubblicato sul sito web del Cremlino lo scorso 1° gennaio. L’ordine si inserisce in una strategia più ampia che mira a colmare il gap tecnologico con le nazioni leader nel settore, nonostante le difficoltà derivanti dalle sanzioni occidentali.

L’istruzione a Sberbank, la maggiore istituzione finanziaria russa, di accelerare la collaborazione con la Cina è significativa. Sberbank, che guida gli sforzi russi per sviluppare l’intelligenza artificiale, è stato incaricato di assicurare il progresso nelle ricerche tecnologiche e nello sviluppo dell’IA in cooperazione con la Repubblica Popolare Cinese. Le implicazioni di questa mossa sono sostanziali, non solo in termini di avanzamento tecnologico, ma anche nell’ambito geopolitico e commerciale.

L’Intelligenza Artificiale nel contesto militare: un’analisi approfondita e l’evoluzione geopolitica dell’IDF (Israel Defense Forces)

Nonostante ci troviamo ancora nel cuore delle festività, la riflessione sui cambiamenti geopolitici, sulle implicazioni morali e sull’uso delle nuove tecnologie è inevitabile. Il mondo della politica internazionale, infatti, non si ferma mai, nemmeno quando le luci natalizie brillano nelle piazze. I recenti sviluppi legati all’intelligenza artificiale nell’ambito delle operazioni militari, in particolare con le Forze di Difesa Israeliane (IDF), rappresentano una delle questioni più complesse e urgenti da analizzare, sia dal punto di vista tecnologico che geopolitico.

Il caso di Gaza è emblematico di come l’integrazione di tecnologie avanzate possa ridefinire i confini dell’etica e della legalità nelle operazioni militari. Le decisioni legate all’uso dell’IA in guerra sollevano interrogativi che non possono essere ignorati, perché toccano aspetti fondamentali della sicurezza, dei diritti umani e delle responsabilità internazionali.

In un mondo sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato, come è giusto che si evolva la nostra percezione della guerra? Cosa implica l’adozione di tecnologie come il machine learning e l’automazione per la responsabilità politica e per la legittimità degli attacchi? E come si conciliano le esigenze di sicurezza con la tutela dei diritti umani in contesti di conflitto sempre più complessi e dinamici?

Anche se la pausa festiva ci offre un’opportunità di riflessione, i temi di sicurezza globale e geopolitica sono questioni che richiedono un’attenzione immediata. Mentre il mondo si riprende dalle festività, è importante tenere presente come gli sviluppi tecnologici influenzano il nostro futuro comune, e come nazioni, alleanze e gruppi più piccoli possano muoversi in un panorama sempre più digitalizzato.

L’intelligenza artificiale (AI) ha portato una trasformazione radicale non solo nell’ambito delle operazioni belliche, ma anche nel ruolo geopolitico delle forze armate di molte nazioni. In particolare, l’adozione dell’AI da parte dell’IDF (Israel Defense Forces) non solo ha ridefinito le modalità operative sul campo, ma ha avuto un impatto significativo sulla posizione strategica e diplomatica di Israele nel contesto internazionale. Esaminando il caso israeliano, possiamo notare come l’adozione della tecnologia avvenga in un momento cruciale della sua storia, in cui le sfide geopolitiche, le minacce regionali e le alleanze globali si intersecano con la crescente capacità L’IDF.

Robot umanoidi per le faccende domestiche: opportunità e sfide

L’idea di introdurre robot domestici assistiti da operatori umani remoti, come quelli basati nelle Filippine, sta guadagnando terreno nel settore della robotica. Aziende come Prosper stanno sviluppando robot come “Alfie”, progettati per svolgere compiti domestici con l’ausilio di assistenti remoti che intervengono in situazioni complesse.

Questo approccio offre vantaggi significativi. La combinazione di automazione e assistenza umana consente ai robot di apprendere più rapidamente, migliorando le loro capacità operative. Ad esempio, 1X Technologies sta sviluppando “NEO”, un robot umanoide che sarà inizialmente controllato da operatori umani per garantire sicurezza ed efficienza nelle operazioni domestiche.

Media Tradizionali: Morti, Sepolti o Solo in Vacanza Digitale?

Le recenti scomparse di Sumner Redstone, leggendario magnate di ViacomCBS, e di John Malone, il visionario architetto di Liberty Media, evocano l’epilogo di un dramma epico. Due colossi che hanno plasmato l’industria dell’intrattenimento, un tempo padroni incontrastati dell’etere, ora osservano dall’ombra il trionfo dello streaming e l’inarrestabile frammentazione del pubblico. È stato un declino scritto nel codice della modernità, sostengono gli analisti, come se la metamorfosi digitale fosse un evento inevitabile, una rivoluzione darwiniana che ha riscritto le regole della sopravvivenza mediatica.

La frammentazione del settore dei media e dell’intrattenimento rappresenta uno dei cambiamenti più profondi e irreversibili dell’era digitale. Questo fenomeno è stato accelerato dalla diffusione di piattaforme di streaming come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+, che hanno sfidato il dominio tradizionale delle emittenti televisive e dei network via cavo. Il modello centralizzato e lineare della televisione tradizionale, basato su una programmazione fissa e su pacchetti di canali, è stato progressivamente eroso da un’offerta on-demand personalizzabile, frammentando l’audience in nicchie sempre più specifiche.

L’avvento dello streaming ha introdotto una democratizzazione dell’accesso ai contenuti, permettendo ai consumatori di selezionare programmi e film in base ai propri gusti, senza vincoli di orario o palinsesto. Questa libertà di scelta ha portato alla proliferazione di servizi di nicchia e di piattaforme verticali, specializzate in generi specifici come documentari, animazione giapponese o contenuti indipendenti, contribuendo ulteriormente alla disgregazione del pubblico di massa in comunità più ristrette e fidelizzate.

L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale: dalla nascita alla rivoluzione del Linguaggio Naturale (NLT), LeCun

L’intelligenza artificiale (IA) ha attraversato decenni di evoluzione, segnati da scoperte fondamentali e dall’emergere della tecnologia del linguaggio naturale (NLT). Ecco una timeline che ripercorre le tappe principali, dal 1956 fino al futuro previsto per l’IA e NLT. Facciamo il punto della sua evoluzione.

Il Futuro Perfetto e la Solitudine Virtuale

C’era una volta un uomo che, come molti altri, credeva di essere al centro dell’universo. Non perché fosse particolarmente brillante, ma perché passava metà del suo tempo a convincersi che gli altri fossero in qualche modo inferiori. Come tutte le persone che non sanno veramente chi sono, cercava rifugio in mille distrazioni, dalla lettura dei giornali alla speranza che una qualche forma di ispirazione lo colpisse come un fulmine a ciel sereno.

Trump e i Visti H-1B: Silicon Valley, Elvis e il Sogno Americano in Salsa Trumpiana

Donald Trump ha dichiarato di essere favorevole ai visti H-1B, in un’intervista che probabilmente verrà citata nei manuali di storia accanto al momento in cui Elvis Presley ha stretto la mano a Richard Nixon. “Mi sono sempre piaciuti i visti, sono sempre stato a favore dei visti”, ha detto Trump, come se stesse parlando di aragoste in un ristorante di lusso e non di uno dei temi più controversi della politica americana.

Il programma di visti H-1B, che consente alle aziende di importare talenti altamente qualificati, è amato dalla Silicon Valley come lo champagne nei party di Capodanno. Elon Musk, che negli ultimi giorni ha difeso il programma su X (ex Twitter, ma sempre una startup in crisi d’identità), sostiene che senza i visti, gli Stati Uniti rischierebbero di perdere la loro leadership tecnologica. E se c’è una cosa che Musk e Trump hanno in comune, oltre ai capelli improbabili e alle dichiarazioni roboanti, è l’amore per la parola “competitività”.

Dieci previsioni di mercato per il 2025: l’anarchia economica secondo Rivista.AI

Anno nuovo, ansie nuove. Mi sono svegliato con dieci previsioni per il 2025 che oscillano tra il brillante ottimismo e il catastrofismo mascherato da fiducia. Facciamo un viaggio surreale nel futuro finanziario dove il mercato balla il tip-tap sulla lama di un rasoio.

Per cominciare, gli investitori abbandoneranno l’ebbrezza dell’inflazione galoppante e premieranno la crescita “organica” dei volumi invece degli aumenti di prezzo. Le aziende, in un raro momento di autocoscienza, limiteranno i rincari. Traduzione? Inflazione più docile, ma non troppo, giusto per far credere alla Fed di avere ancora il controllo.

Created by Humans: La Nuova Legge della Creatività Digitale, Trip Adler

Quasi un secolo fa, Isaac Asimov immaginò un futuro in cui gli esseri artificiali, come i robot, avrebbero avuto delle leggi morali precise da seguire. Le sue Tre leggi della robotica hanno definito il modo in cui le macchine dovevano interagire con gli esseri umani, fungendo da fondamento per molte opere di fantascienza e ispirando anche gli sviluppatori di tecnologie avanzate.

Lo scopo era poter rispettare la necessità di sicurezza (Prima Legge), servizio (Seconda Legge) e autoconservazione (Terza Legge) di macchine dotate di intelligenza artificiale. Prima di Asimov la fantascienza era piena di pericolosi robot killer.

La centralità di questi principi rimane ancora rilevante oggi, specialmente in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale (AI) sta permeando quasi ogni aspetto della nostra vita quotidiana.

Supremacy: AI, ChatGPT e la corsa che cambierà il mondo

Immaginate di trovarvi al Bar dei Daini, un caffè affollato, circondati da conversazioni su intelligenza artificiale, innovazione e le ultime follie del mondo tecnologico. In questo contesto, “Supremacy: AI, ChatGPT e la corsa che cambierà il mondo” si presenta come un’opera che non solo esplora le vite di due protagonisti chiave, Demis Hassabis e Sam Altman, ma lo fa con un tono che ricorda un’introspezione umoristica e una critica sociale.

Il libro si apre con una sorta di danza tra i due protagonisti: Hassabis, il fondatore di DeepMind, e Altman, CEO di OpenAI. Entrambi brillanti, ma con approcci distinti all’AI. Hassabis è l’idealistico sognatore che desidera utilizzare l’AI per risolvere problemi globali come il cancro e il cambiamento climatico. Al contrario, Altman è più pragmatico, concentrato su come l’AI possa generare abbondanza economica. Questa dualità è raccontata con una leggerezza che fa sembrare la lettura un piacevole scambio di battute tra amici.

Elon Musk: Il Genio Visionario o il Caos Controllato? Anatomia di un Impero in Espansione

Elon Musk è diventato una figura così onnipresente che è quasi impossibile ignorarlo, indipendentemente dal settore o dall’interesse personale. È come se fosse entrato in una dimensione culturale che supera quella di altri magnati del passato, un po’ come Milken negli anni ’80, Bezos negli anni ’90 e Jobs nei primi anni 2000.

Ma Musk ha qualcosa di diverso. Lo capisci quando persino una mia amica una tranquilla funzionaria alla Consob, solitamente immune al fascino del mondo tech e business mi chiede di lui durante una cena natalizia. È in quel momento che realizzi che Musk non è solo un imprenditore: è un fenomeno sociale.

Esplorare l’Incrocio tra Scienza, Tecnologia e Storia in “Polostan” di Neal Stephenson

Neal Stephenson è da sempre noto per la sua capacità di mescolare concetti tecnologici complessi con narrazioni avvincenti. Le sue opere, come Snow Crash e Cryptonomicon, sono diventate pilastri della letteratura cyberpunk e della fantascienza speculativa, esplorando il legame tra l’umanità e l’era digitale, nonché le tecnologie avanzate.

Tuttavia, nel suo ultimo progetto, Polostan, Stephenson fa una svolta significativa rispetto ai temi trattati in passato. Sebbene ancora profondamente radicato nelle basi storiche e tecnologiche, Polostan introduce i lettori nel mondo dello spionaggio, ambientato durante i primi anni dell’Unione Sovietica, con sullo sfondo l’ascesa del potere atomico e l’alba dell’esplorazione spaziale.

Pagina 3 di 23

CC BY-NC-SA 4.0 DEED | Disclaimer Contenuti | Informativa Privacy | Informativa sui Cookie