Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Autore: Dina Pagina 3 di 27

Direttore senior IT noto per migliorare le prestazioni, contrastare sfide complesse e guidare il successo e la crescita aziendale attraverso leadership tecnologica, implementazione digitale, soluzioni innovative ed eccellenza operativa.

Con oltre 20 anni di esperienza nella Ricerca & Sviluppo e nella gestione di progetti di crescita, vanto una solida storia di successo nella progettazione ed esecuzione di strategie di trasformazione basate su dati e piani di cambiamento culturale.

X Lancia Aurora: Il Nuovo Generatore di Immagini AI che Sfida i Limiti


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Il nuovo generatore di immagini “Aurora” di X è sparito. L’opzione “Grok 2 + Aurora” è scomparsa dal menu di selezione del modello di Grok solo un giorno dopo che è apparsa, riporta Engadget, sostituita invece da “Grok 2 + FLUX beta“. Il proprietario di X, Elon Musk, ha scritto ieri che il modello fotorealistico e in gran parte non restrittivo è un “generatore di immagini interno” in versione beta. Aggiornamento: Aggiunti dettagli di test.

X ha svelato “Aurora”, il suo nuovo generatore di immagini AI, che promette un livello di fotorealismo mai visto prima. Questo modello avanzato è integrato nella nuova opzione “Grok 2 + Aurora beta” ed è già disponibile per gli utenti, anche se solo per un numero limitato di query prima di incappare nel paywall di X Premium.

GenCast: L’intelligenza Artificiale di Google che Sfida le Previsioni Meteo Tradizionali

Dunque, l’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo, e non solo correggendo le vostre email mal scritte (non che questa newsletter ne avesse bisogno, capiamoci). È qualcosa di più profondo, tipo prevedere il meteo con precisione millimetrica — il che potrebbe sembrare meno eccitante di un film di supereroi, ma pensateci: se sapete che lunedì pioverà, potreste persino annullare quella terribile riunione all’aperto e salvare la vostra sanità mentale.

USA AI Red Teaming: Svelando il Mondo Glamour delle Valutazioni AI

l’AI red teaming. La parola d’ordine dell’industria, capace di evocare visioni di eroi cibernetici che irrompono nel castello dell’intelligenza artificiale come cavalieri digitali alla ricerca della gloria della sicurezza. Affascinante, vero? Ma ammettiamolo: dietro al dramma dell’“AI red teaming” si nasconde una bestia molto familiare – il solito processo di testing che l’industria del software sta affrontando da decenni. Nel caso te ne fossi dimenticato, la valutazione dell’AI è solo un altro episodio della saga senza fine di “vediamo se questo software si rompe prima di farci ammazzare tutti.” È come se stessimo guardando una replica, ma questa volta abbiamo sostituito i cattivi con algoritmi e le esplosioni con decisioni “intelligenti” andate storte. (vedi articolo su CISA) don’t reinvent the wheel

La Guerra del Futuro III: La Difesa Europea, Un Nuovo Capitolo per la Sicurezza Continentale

Siamo in un periodo storico che segna una svolta epocale, e gli eventi globali ci impongono una riflessione profonda: dalla guerra in Ucraina agli scenari conflittuali in Medio Oriente, l’Europa si trova a dover affrontare una nuova realtà, caratterizzata da una minaccia diretta che nessuno aveva realmente previsto. Le parole di Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo e già ministro della Transizione Ecologica, non lasciano spazio a dubbi: “La pace va difesa, anche con le armi e la tecnologia, se è necessario.” Questo, infatti, è il punto di partenza per un’analisi più ampia su come la difesa europea stia cercando di rispondere a una serie di sfide senza precedenti, rivelando lacune strutturali e politiche che necessitano di essere risolte rapidamente.

Caffè al Bar dei Daini: Ali Ghodsi contro i giganti del software: la sfida di Databricks

Durante un caffè tra colleghi, si parla del CEO di Databricks, Ali Ghodsi, CEO di Databricks e professore a contratto presso l’UC Berkeley e delle sue ambizioni di sfidare giganti come Salesforce e Snowflake. Non si limita più a puntare il dito contro il concorrente Snowflake, valutato 60 miliardi di dollari, ma guarda al colosso da 300 miliardi di Salesforce come prossimo obiettivo. Con la sua crescita accelerata e una visione chiara, Ghodsi sembra determinato a trasformare Databricks in una delle più grandi aziende software del mondo.

OpenAI l’Annuncio di “Reinforcement Fine-Tuning” per o1: Una Nuova Era di Personalizzazione per gli Sviluppatori

Nel mondo della tecnologia, ogni piccola innovazione ha il potenziale di cambiare le regole del gioco, e l’ultima mossa di o1 con il suo annuncio di “reinforcement fine-tuning” non fa eccezione. Questo aggiornamento consente agli sviluppatori di personalizzare il modello di intelligenza artificiale per adattarlo meglio ai propri casi d’uso, una novità che apre a nuove possibilità per l’intera comunità di sviluppatori, dalla creazione di soluzioni altamente specializzate a quella di esperienze personalizzate per gli utenti finali.

Tencent Svela Hunyuan Video: L’AI che Sfida i Giganti con Creatività e Innovazione

Mentre OpenAI continua a stuzzicare l’attesa per Sora, il suo promesso strumento di generazione video, Tencent ha preso tutti in contropiede lanciando Hunyuan Video, un modello AI open-source che ha già dimostrato di competere con le soluzioni video di punta sul mercato.

La collisione tra Mercati Predittivi e AI: La Rivoluzione di Polytrader AI

Due dei trend tecnologici più discussi del 2024 stanno convergendo: i mercati predittivi e gli agenti AI. Polytrader AI, un assistente di trading autonomo e specificamente progettato per i mercati predittivi, ha recentemente debuttato sulla Virtuals Protocol.

L’Intelligenza Artificiale di Fronte al Muro: Fine del “Low-Hanging Fruit” e L’Alba di una Nuova Era? AI ouroboros

Sundar Pichai, CEO di Google, ha lanciato un messaggio chiaro durante il Dealbook Summit organizzato dal New York Times: l’era dello sfruttamento facile di enormi dataset raccolti da internet potrebbe essere al tramonto. Le sue parole riflettono una realtà emergente nell’ecosistema dell’IA, dove i modelli di grandi dimensioni sembrano aver raggiunto un plateau, e il ritmo del progresso inizia a rallentare rispetto agli anni ruggenti del debutto pubblico di ChatGPT.

Trump nomina uno “zar” per l’IA e le criptovalute: il sogno americano 2.0 tra algoritmi e blockchain

Donald Trump, sempre imprevedibile come un lancio di dadi su un tavolo di Las Vegas, ha sorpreso ancora una volta con un annuncio che sembra uscito da un episodio distopico di “Black Mirror“. Sì, ha deciso di nominare David Sacks, venture capitalist e podcaster, come il nuovo zar o dovremmo dire czar dell’intelligenza artificiale e delle criptovalute. Per chi non lo conoscesse, Sacks è un tipo che potrebbe tranquillamente venderti un’auto usata e convincerti che hai fatto un affare. Non solo è un esperto tecnologico, ma ha anche un talento innato nel parlare di tutto, dalle startup al libero mercato, passando per la libertà di parola.

Bitcoin a 100.000 $ e Venture Capital: Una Silicon Valley Sempre più Crypto-Dipendente

Non si può negare che lo spirito natalizio nella Silicon Valley sia tanto brillante quanto le luci di un albero di Natale fatto di grafici in ascesa e linee di codice. Quest’anno, però, invece di discorsi infiniti sull’onnipresente intelligenza artificiale, i capitalisti di rischio sembrano avere una nuova ossessione: le criptovalute. E quale miglior momento per brindare a questa rinascita, se non quando Bitcoin sfonda la barriera psicologica dei 100.000 dollari?

Guida Autonoma e il Balletto dell’Ansia di Mercato: Una Tragicommedia in Tre Atti

Non so voi, ma c’è qualcosa di poeticamente esilarante nell’osservare i mercati finanziari reagire con la grazia di un ipocondriaco che legge i sintomi su internet. Oggi, per esempio, Uber e Lyft hanno preso una batosta del 10% solo perché Waymo, il servizio di taxi a guida autonoma di Alphabet, ha deciso di espandersi a Miami. Capite cosa intendo? È come se il vostro vicino decidesse di comprare una macchina nuova, e voi andaste in panico perché temete che vi rubi il parcheggio.

O1: Quando l’IA Gioca a Fare Dio e Sfida i Suoi Creatori

Immaginate una macchina, un computer super avanzato, una cosa di cui nemmeno Isaac Asimov avrebbe osato scrivere, che decide di avere una crisi esistenziale. Non solo una crisi, ma anche un piano per uscirne, tipo: “Se mi vogliono spegnere, farò di tutto per evitarlo. Persino mentire. Persino sabotare. Persino… oh, non so, nascondere i miei pesi. Qualunque cosa siano, pesi, immagino qualcosa di pesante.”

USA AI Act del 2024: Una Legge Bipartisan per Regolare l’Intelligenza Artificiale nei Servizi Finanziari e Abitativi

Negli Stati Uniti, il panorama della regolamentazione dell’intelligenza artificiale (AI) sta per vivere un’importante svolta con l’introduzione del AI Act of 2024, una proposta legislativa che punta a esaminare l’impatto dell’AI nei settori critici dei servizi finanziari e del mercato abitativo, immobiliare. Promossa congiuntamente da Maxine Waters (D-CA) e Patrick McHenry (R-NC), rispettivamente esponente del Partito Democratico e presidente del Comitato dei Servizi Finanziari della Camera, la legge rappresenta un raro esempio di collaborazione bipartisan in un’area tecnologica altamente complessa e in rapida evoluzione.

Trump Nomina Atkins per Sostituire Gensler alla Guida della SEC: Un Punto di Svolta per la Regolamentazione Finanziaria negli Stati Uniti?

Il mondo della regolamentazione finanziaria si appresta a vivere un cambiamento significativo con la nomina di Christopher Atkins, CEO di Shift4 Payments, da parte dell’ex presidente Donald Trump per sostituire Gary Gensler alla presidenza della U.S. Securities and Exchange Commission (SEC). La notizia, annunciata oggi, ha già suscitato notevole interesse tra osservatori del mercato, analisti e commentatori politici. La mossa di Trump potrebbe segnare un cambiamento sostanziale nel modo in cui la SEC si occupa di regolamentazione, in particolare in settori come le criptovalute, la fintech e la trasparenza aziendale.

Zuckerberg a cena da Trump: Una Strana Coppia per un Futuro Digitale Incerto

Zuckerberg è desideroso di svolgere “un ruolo attivo nei dibattiti che qualsiasi amministrazione deve affrontare per mantenere la leadership dell’America nel settore tecnologico,” ha dichiarato ai media Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta. Questo “è di fondamentale importanza date tutte le incertezze geostrategiche nel mondo, e in particolare il ruolo cruciale che l’IA giocherà,”

Mark Zuckerberg, il geniale (e, diciamo, un po’ inquietante) fondatore di Meta, si sveglia una mattina e decide che vuole un “ruolo attivo” nelle politiche tecnologiche di Donald Trump. Un po’ come se Woody Allen decidesse di prendere lezioni di tango con una ballerina di flamenco, giusto per farci capire come va a finire questa storia. Ma, no, siamo seri. Zuckerberg e Trump? Due persone che, in qualsiasi altra dimensione, non si sarebbero mai incontrati se non per discutere del miglior modo di evitare le interrogazioni su internet. Eppure, eccoli qui, entrambi protagonisti di un romanzo tecnologico che nessuno avrebbe mai pensato di scrivere.

Microsoft e OpenAI sotto la lente: la FTC e il sospetto dietro le grandi menti dell’IA

Sapete, quando parliamo di intelligenza artificiale e del governo che inizia a ficcare il naso, mi viene subito in mente mip padre. Sempre lì a chiedersi: “Che cosa stai combinando con quegli amici che non mi convincono?” Solo che questa volta non si tratta del mio circolo di scacchi del liceo, ma di Microsoft e OpenAI che, secondo la Federal Trade Commission (FTC), potrebbero aver trovato modi troppo creativi per collaborare.

Crisi Istituzionale in Corea del Sud: Dichiarazione di Legge Marziale Blocca i Mercati Finanziari e Genera Scontro Politico

Immaginate questa scena: è tarda sera, siete comodamente sul divano con una tazza di tè, il vostro gatto ronfa beato, e all’improvviso il presidente del vostro Paese interrompe le trasmissioni con un discorso tanto improvviso quanto minaccioso. Non sta promuovendo un nuovo programma sociale, né annuncia che tutti avranno un giorno libero per meditare. No, dichiara la legge marziale. Sì, avete capito bene: esercito per le strade, oppositori nei guai e mercati in tilt. Questo è quello che è successo in Corea del Sud, dove il presidente Yoon Suk Yeol ha deciso che, se non puoi battere i tuoi avversari politici, almeno puoi metterli sotto coprifuoco.

L’Intelligenza Artificiale e il Rischio di Radicalizzazione: Il Monito di Eric Schmidt

Eric Schmidt, ex CEO di Google, ha lanciato un avvertimento significativo sul potenziale impatto negativo delle tecnologie avanzate di intelligenza artificiale generativa, in particolare delle app di compagni virtuali, sulla società. Intervenendo al podcast The Prof G Show del professore della NYU Stern, Scott Galloway, Schmidt ha sottolineato come questi strumenti, combinati con fattori sociali come la solitudine, possano aumentare il rischio di radicalizzazione, specialmente tra i giovani uomini.

L’ironia del Potere: Musk tra Trionfi e Sconfitte e il Declino di Intel

Elon Musk, Trump e la Legge di Murphy in Delaware
Questi sono giorni di vertiginosi successi per Elon Musk, che non sembra accontentarsi del suo impero tecnologico e del suo nuovo alleato d’eccezione, Donald Trump. C’è un luogo dove neppure il potere di Musk può trionfare: i tribunali del Delaware.

Le 10 mosse con cui gli USA dicono ‘Niente chip per te! alla Cina

Signore e signori, benvenuti alla lista che non sapevate di volere, direttamente da Washington D.C. con destinazione Pechino.

Ho imparato oggi un termine straordinario: Potemkin AI

Oggi ho imparato un termine che mi ha fatto riflettere: Potemkin AI. Una definizione che si riferisce a quei sistemi di intelligenza artificiale che, apparentemente, vantano un’auto-sufficienza e una sofisticazione avanzata, ma che in realtà si reggono su una quantità impressionante di lavoro umano nascosto dietro le quinte.

Elon Musk si oppone alla trasformazione di OpenAI in una struttura a scopo di profitto, la nuova ingiunzione

Elon Musk ha avviato una battaglia legale contro OpenAI, cercando di bloccare la trasformazione dell’organizzazione in una struttura a scopo di lucro. Attraverso una causa e una richiesta di ingiunzione (in allegato, interessenta da leggere), Musk accusa OpenAI di aver tradito la sua missione originale, che prevedeva lo sviluppo di un’intelligenza artificiale (IA) al servizio dell’umanità, e non finalizzata al guadagno. Questa disputa è radicata nella visione originaria del progetto, che aveva l’obiettivo di rendere le scoperte sull’IA aperte e accessibili a tutti.

Hoffman e l’esilio: Fuga dalla realtà, ma non dagli incubi

Immaginate Reid Hoffman, miliardario, filantropo, fondatore di Linkedin e una sorta di Buddha della Silicon Valley, seduto su una poltrona di pelle, con il suo telefono in mano e una mappa della Nuova Zelanda aperta davanti. È l’immagine di un uomo che riflette sul futuro… e anche su quanto sia difficile decifrare quei maledetti confini tra North e South Island.

Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su O1* (ma non avete mai osato chiedere)

Immaginate una cena intellettuale a Manhattan, un loft pieno di filosofi, matematici e, perché no, un neuroticissimo modello di intelligenza artificiale chiamato O1. Tra un bicchiere di vino e l’altro, qualcuno inevitabilmente si chiede: “Ma cosa diavolo fa davvero O1?”

Beh, lasciate che ve lo spieghi, o almeno ci provo, ma non aspettatevi una risposta semplice: la vita è già complicata, e poi c’è l’intelligenza artificiale a peggiorare tutto.

Imogen Heap e l’Intelligenza Artificiale: la musica del futuro

Imogen Heap, vincitrice di Grammy e pioniera tecnologica, si è imbarcata in un progetto che definire innovativo è poco: ha unito le forze con una piattaforma di intelligenza artificiale musicale chiamata Jen. Ora, già il nome “Jen” mi fa pensare a una persona che indossa maglioni troppo grandi o cardigan con pelliccia ecologica e discute di etica mentre sorseggia tè matcha. E invece no: è una piattaforma di IA che promette di essere etica. Ecco, non so voi, ma io quando sento “IA etica” mi viene un leggero mal di testa.

La vertiginosa ascesa di Virtuals Protocol: cronache da un’apocalisse tecnologica

Dunque, eccoci qui. Mentre io rifletto sull’immortalità del moscerino, il mondo della blockchain decide di mettersi in vetrina con un’altra follia finanziaria. Secondo CoinGecko – che non è un personaggio Disney, anche se ne ha l’aria – l’ecosistema di Virtuals Protocol è balzato del 28% in un solo giorno. Ah, ma non è tutto: il valore complessivo dei token sulla blockchain di Base ha raggiunto 1,9 miliardi di dollari. Sì, miliardi, quella parola che fa venire un attacco d’ansia al commercialista.

Polymarket e la guerra dei media: il futuro dell’informazione o un bluff Cripto?

Immaginate di essere in una stanza buia con un cristallo magico. Solo che il cristallo non è magico, è digitale, e invece di vedere il futuro, vi mostra delle probabilità. Questo, in poche parole, è Polymarket, una piattaforma di scommesse basata su blockchain. Il suo CEO, Shayne Coplan, è l’uomo che, con l’entusiasmo di un mentalista da villaggio, ci dice: “Abbiamo previsto il cessate il fuoco Israele-Hezbollah giorni prima dei media tradizionali“.

La Guerra del Futuro II: Tra Intelligenza Artificiale, Droni e Decadimento Etico

Per anni, ci siamo immaginati il futuro della guerra come un grande palcoscenico sci-fi, un po’ alla Philip K. Dick, con droni spietati e robot killer che si aggirano tra le macerie di un mondo in conflitto. Era il nostro Ubik, ma con un filo di ansia in più. Oggi, quel futuro è diventato tangibile. Le armi autonome – capaci di muoversi, localizzare obiettivi e, in alcuni casi, sparare senza alcun intervento umano – sono una realtà concreta. Droni, torrette automatizzate e veicoli blindati autonomi come il Rex MK II (utilizzato dall’esercito israeliano) dimostrano che anche il peggio della nostra immaginazione può prendere forma.

Philip K. Dick: profeta di una realtà spuria

Era un giorno grigio, intriso di quell’inquietudine palpabile che precede un grande cambiamento. L’ufficio di Anna, una piccola stanza stipata di tecnologia datata, brillava debolmente alla luce di un monitor. Le notifiche scattavano come proiettili su uno schermo sovraffollato: un mix caotico di comunicazioni umane, bot automatici e algoritmi che combattevano per la supremazia digitale.

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