Intelligenza Artificiale, Innovazione e Trasformazione Digitale

Autore: Dina Pagina 2 di 23

Direttore senior IT noto per migliorare le prestazioni, contrastare sfide complesse e guidare il successo e la crescita aziendale attraverso leadership tecnologica, implementazione digitale, soluzioni innovative ed eccellenza operativa.

Con oltre 20 anni di esperienza nella Ricerca & Sviluppo e nella gestione di progetti di crescita, vanto una solida storia di successo nella progettazione ed esecuzione di strategie di trasformazione basate su dati e piani di cambiamento culturale.

Ellison il CEO di Tutto: Oracle, TikTok e la Partita da Mezzo Trilione di Dollari

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Salve, cari lettori!

Larry Ellison, fondatore e presidente di Oracle, sembra essersi improvvisamente guadagnato il ruolo di protagonista nel grande show della tecnologia. Domenica, Oracle ha fatto il colpo di teatro riportando TikTok in auge e, pochi giorni dopo, è salita sul palco accanto a SoftBank e OpenAI nell’annuncio del presidente Donald Trump di un ambizioso progetto per un centro dati sull’intelligenza artificiale dal costo stimato fino a 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.

Trump, con il suo stile inconfondibile, ha elogiato Ellison definendolo un “uomo straordinario”, non semplicemente un dirigente tecnologico, ma “il CEO di tutto”. Questo nonostante Oracle, con una capitalizzazione di mercato di “appena” 480 miliardi di dollari, sembri una startup in confronto ai giganti del cloud come Amazon, Microsoft e Google, che viaggiano ciascuno tra i 2,4 e i 3,2 trilioni. E no, Trump non ha sbagliato i numeri: Oracle è la piccola fiammiferaia in questa favola digitale.

L’intelligenza artificiale scrive i prospetti IPO? Sì, certo, come ChatGPT scrive Shakespeare

David Solomon, CEO di Goldman Sachs, ha mandato il mondo finanziario in delirio dichiarando che l’AI può scrivere il documento chiave per un’IPO, portandolo al 95% in pochi minuti. Un’affermazione che suona tanto ambiziosa quanto improbabile, più come un tentativo di terrorizzare i ben pagati banchieri e avvocati di Wall Street. Peccato che nessuno ci creda davvero. Non ancora, almeno.

Alan Denenberg, avvocato che ha lavorato sull’IPO di Reddit, è stato lapidario: “L’AI può fornire un buon punto di partenza, ma non molto di più.” Insomma, non esattamente materiale da prima serata. Serve ancora molto lavoro per rendere il linguaggio e lo stile adatti.” Traduzione: l’AI sa fare copia e incolla, ma non è ancora in grado di fare miracoli con il PowerPoint.

E poi c’è il dettaglio tecnico. “L’AI fa schifo con i numeri,” . Ma questa è solo una parte della storia. Solomon stesso ha chiarito che l’intelligenza artificiale è utile per le prime bozze, quelle da presentare ai clienti per strappare il mandato. La versione finale, quella destinata ai regolatori, resta ben ancorata al lavoro umano.

È TikTok o un Reality Show? Cronache di una piattaforma in balìa di Instagram, Trump e l’eterna lotta per la sopravvivenza

Benvenuti nel meraviglioso mondo della Creator Economy, dove ogni piattaforma sembra avere un piano perfettamente progettato per il fallimento, seguito da un salvataggio spettacolare. Questa volta la protagonista è TikTok, o meglio, il dramma che la circonda. TikTok è ancora tra noi, come un vecchio amico che ti ricorda un debito mai saldato. Ma il suo futuro? Beh, diciamo che è più incerto di un meteo di febbraio.

TikTok, la piattaforma che ha trasformato balletti improvvisati e ricette in 60 secondi in cultura pop, è attualmente in uno stato di “vediamo cosa succede”. Certo, è tornata online, ma solo per gli utenti esistenti negli Stati Uniti. Per gli altri? Dovranno aspettare di vedere se Google e Apple decideranno di reintegrarla nei loro app store. E poi c’è il piccolo dettaglio dell’ordine esecutivo di Trump: 75 giorni di “non applicazione” di una legge che sembra un puzzle legale creato per un episodio di Law & Order.

Intelligenza Artificiale e Logistica: le minacce e le opportunità secondo Gratteri e Rixi

Il mondo della logistica e dei trasporti sta vivendo un periodo di trasformazione radicale grazie all’adozione di nuove tecnologie, tra cui l’Intelligenza Artificiale. L’AI, infatti, sta diventando un alleato fondamentale per ottimizzare i flussi logistici, migliorare l’efficienza dei trasporti e ridurre i costi operativi.

Tuttavia, come evidenziato da Nicola Gratteri, rinomato magistrato, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e autore di saggi illuminanti come “Una cosa sola“, l’impiego di queste tecnologie comporta anche grandi pericoli, specialmente se nelle mani della criminalità organizzata. Sottolineando come “quella che stiamo osservando rappresenta l’ultima evoluzione delle mafie, che in questa nuova dimensione, dove virtualità digitale e realtà analogica si intrecciano, mantiene la sua capacità di controllo sui territori.”

Bolt-M: Il Drone Intelligente che Ridefinisce la Difesa Moderna

Anduril Industries, azienda statunitense nota per la sua innovazione nel settore della difesa, ha introdotto il Bolt-M, un drone “intelligente” progettato per operazioni tattiche avanzate. Questo sistema rappresenta un ulteriore passo avanti nell’automazione militare e si inserisce nel contesto del programma NATO Replicator, mirato a contrastare minacce strategiche nell’Indo-Pacifico attraverso l’impiego di flotte di droni autonomi.

Il Bolt-M si distingue per la sua capacità di integrare intelligenza artificiale e automazione in un design versatile e modulare. Progettato per missioni di ricognizione, sorveglianza e attacco, il drone può operare in modo indipendente o come parte di uno sciame, coordinandosi con altre unità per eseguire manovre complesse. La sua architettura software avanzata consente un rapido adattamento alle condizioni di battaglia, rendendolo uno strumento essenziale in scenari ad alta intensità.

Il Futuro dell’Intelligenza Artificiale nei Contratti con il Pentagono: Tra Innovazione e Rischi Etici

Il settore dell’intelligenza artificiale (AI) sta affrontando una sfida unica e delicata quando si tratta di sviluppare tecnologie destinate all’uso nelle forze armate degli Stati Uniti. Aziende come OpenAI e Anthropic stanno cercando di navigare un percorso complesso, dove l’obiettivo è potenziare l’efficienza del Pentagono, senza però compromettere l’etica e la sicurezza. Mentre i loro strumenti non sono ancora utilizzati come armi autonome, l’intelligenza artificiale sta fornendo un “vantaggio significativo” nella gestione delle minacce, come ha dichiarato il Chief Digital and AI Officer del Pentagono, Dr. Radha Plumb, in un’intervista telefonica con TechCrunch.

L’AI sta contribuendo a migliorare la capacità del Pentagono di identificare, tracciare e valutare le minacce, soprattutto nelle fasi iniziali di pianificazione della “kill chain” – un sistema complesso che coinvolge sensori, piattaforme e armamenti per neutralizzare le minacce. Sebbene l’intelligenza artificiale stia dando un contributo importante nell’analisi dei dati e nella simulazione di scenari, la sua applicazione in contesti di morte e distruzione solleva preoccupazioni etiche.

Il Paradosso di OpenAI e il Benchmark FrontierMath: Un Caso di Trasparenza e Incongruenza

Nel panorama tecnologico, il progresso verso l’intelligenza artificiale generale (AGI) è costellato di trionfi straordinari e controversie altrettanto rilevanti. Recentemente, OpenAI ha portato avanti una campagna con la quale vantava le capacità matematiche avanzate del modello GPT-3.5, che ha stupito molti con il suo apparente dominio nel risolvere una serie di problemi matematici complessi definiti con il benchmark FrontierMath, che trovate in allegato. Questi problemi, pensati per mettere alla prova le capacità di risoluzione matematica di modelli linguistici (LLM), sono stati etichettati come indipendenti e unici, con l’intento di dimostrare l’evoluzione delle capacità dei modelli di OpenAI in un ambito considerato fino a quel momento particolarmente arduo per l’intelligenza artificiale.

Tuttavia, un dettaglio che era rimasto nell’ombra in precedenza, è emerso in modo sorprendente grazie a una dichiarazione pubblica di Tamay Besiroglu, il fondatore di Epoch.AI, l’azienda che ha creato il benchmark FrontierMath. In un thread su Reddit, Besiroglu ha svelato un aspetto poco noto: OpenAI non solo ha finanziato Epoch.AI, ma ha avuto accesso al benchmark FrontierMath molto prima che iniziasse l’allenamento del modello GPT-3.5. Eppure, secondo l’accordo verbale, OpenAI avrebbe giurato di non utilizzare quei dati per allenare il modello. Una dichiarazione che solleva dubbi etici e tecnici su come OpenAI ha gestito le informazioni a sua disposizione.

Sam Altman e il grande equivoco sull’Intelligenza Artificiale Generale, ripercorrendo Twitter

L’hype su Twitter è completamente fuori controllo”, ha scritto Sam Altman su X, il 20 gennaio 2025, cercando di spegnere le aspettative gonfiate dagli ultimi mesi di dichiarazioni enigmatiche e previsioni audaci riguardo al modello più recente di OpenAI, l’o3. “Non lanceremo AGI il mese prossimo, e non l’abbiamo nemmeno costruita.”

[Please] chill and cut your expectations 100x!” 

Questo richiamo alla calma è arrivato dopo settimane di rumor in cui Altman aveva alimentato l’immaginario collettivo con visioni avveniristiche. Nel suo ultimo post sul blog, pubblicato il 5 gennaio, Altman aveva affermato che OpenAI era ormai certa di sapere come costruire una AGI (Artificial General Intelligence) e che già nel 2025 avremmo visto agenti AI entrare nella forza lavoro, rivoluzionando la produttività aziendale. “Riteniamo che in pochi migliaia di giorni potrebbero emergere strumenti di superintelligenza,” aveva aggiunto.

C’è del Genio in Questo Disastro: La Corruzione come Nuova Normalità nell’Economia Tecnologica ?

Se fossi un editorialista del Financial Times, probabilmente ci ritroveremmo a leggere qualcosa del genere: una narrazione tragicomica dove la corruzione non è più un difetto, ma il fulcro di un’epopea surreale che confonde Wall Street e Hollywood, con l’aggiunta di un pizzico di Kafka. E, per quanto assurdo possa sembrare, non ci sono alieni in questa storia, ma solo esseri umani, potenti, e disperatamente umani.

Il titolo del New York Times era già abbastanza eloquente: “L’inaugurazione di Trump, inondata di denaro, esaurisce i benefit per i grandi donatori”. Ma, come in ogni commedia ben scritta, c’è sempre un dettaglio che sfugge. Non è che i VIP ticket siano finiti davvero: semplicemente, i donatori non stavano acquistando biglietti. Stavano comprando qualcos’altro. Qualcosa di più viscerale. La possibilità di scrivere il copione del futuro.

Le nostre élite tecnologiche, sono alle prese con problemi esistenziali. Non sanno più come creare prodotti che le persone amino davvero, ma hanno capito come trasformare il disastro in profitto. Ecco perché Elon Musk, uno che sarebbe perfetto per una scena con Diane Keaton e un taxi giallo, ha investito almeno 250 milioni di dollari per aiutare Trump a vincere le elezioni. Bezos, Zuckerberg e altri magnati non si sono certo tirati indietro, contribuendo con cifre astronomiche per essere sicuri che il loro nome non venisse dimenticato nel nuovo ordine delle cose.

Elon Musk e l’Apocalisse Programmata: Il profeta che dimenticò di profetizzare

Immaginate un futuro scritto da Isaac Asimov, ma con un tocco di ironia cosmica: un magnate visionario con l’ossessione di salvare l’umanità da un’intelligenza artificiale sfuggita al controllo. Ha denaro, potere e una piattaforma globale su cui gridare al pericolo. Poi, proprio nel momento critico, si distrae. Forse sta giocando a fare l’influencer su Twitter, forse sta costruendo razzi per Marte, o forse sta cercando di capire come convincere il mondo a pagare ancora di più per l’accesso ai suoi pensieri quotidiani. Questo non è un romanzo di fantascienza; è la realtà attuale, e il protagonista è Elon Musk.

Per anni, Musk ha avvertito il mondo dei rischi esistenziali posti dall’intelligenza artificiale avanzata. Non parliamo di scenari da film di serie B, ma di probabilità matematiche ben definite: secondo lui, c’è un 10-20% di possibilità che l’IA conduca all’estinzione umana. Numeri che mettono i brividi, specie se enunciati con il tono solenne di chi sembra avere in mano la sceneggiatura del futuro. Eppure, al culmine della sua ascesa politica e mediatica, Musk sembra aver perso la bussola.

Bitcoin supera i $100.000: l’effetto $Trump sul mercato delle criptovalute

Il prezzo del Bitcoin ha recentemente superato la soglia dei $100.000, segnando un nuovo massimo storico. Questo aumento significativo è attribuito alle aspettative degli investitori riguardo alle imminenti politiche pro-criptovaluta dell’amministrazione Trump. Il Presidente eletto Donald Trump ha annunciato l’intenzione di emettere oltre 100 ordini esecutivi nel suo primo giorno in carica, alcuni dei quali focalizzati sul Bitcoin e sull’industria degli asset digitali.

Durante la campagna elettorale, Trump ha promesso di creare una riserva strategica di Bitcoin, istituire un consiglio per le criptovalute e fornire un quadro normativo più chiaro e favorevole rispetto all’amministrazione precedente. Queste dichiarazioni hanno alimentato l’ottimismo nel mercato, portando a un aumento del valore del Bitcoin.

Oltre i Confini dei Transformers: Le Nuove Architetture di Intelligenza Artificiale che Cambieranno il Gioco, Titans di Google e Transformer Squared Sakana

Negli ultimi anni, i transformers hanno rappresentato il punto di riferimento per i modelli di intelligenza artificiale, dalla traduzione automatica alla modellazione linguistica, fino al riconoscimento delle immagini. Tuttavia, la loro egemonia potrebbe essere messa in discussione da due innovazioni che promettono di ridefinire il panorama dell’AI: le architetture “Titans” di Google e “Transformer Squared” sviluppata dalla startup giapponese Sakana. Questi nuovi modelli, ispirati al funzionamento del cervello umano, puntano a superare i limiti dei transformer tradizionali, rendendo i sistemi più efficienti, flessibili e intelligenti.

I transformers hanno trasformato l’AI grazie al meccanismo di attention, che consente di valutare il contesto di ogni elemento in una sequenza. Questa tecnologia ha introdotto la possibilità di elaborare dati in parallelo, rendendo obsoleti i recurrent neural networks (RNN), che lavoravano in modo sequenziale. Tuttavia, i transformers tradizionali hanno mostrato notevoli limiti in termini di scalabilità, adattabilità e memoria a lungo termine. Una volta addestrati, migliorare il loro funzionamento richiede enormi risorse computazionali o l’uso di strumenti esterni come i modelli LoRA o RAG.

Start-up delle Leghe Sportive: Innovazione, Sfide e Opportunità nell’Era dei Social Media

Nel mondo dello sport, esistono regole non scritte che determinano le dinamiche di gioco e l’immaginario collettivo. I quarterback sono favoriti per il titolo di MVP, la buca undici ad Augusta incute timore anche ai golfisti più esperti, i New York Yankees sembrano vincere anche quando le probabilità non sono dalla loro parte, e i Buffalo Bills perdono più di quanto la logica suggerirebbe. A queste tradizioni si aggiunge un’altra realtà intrinseca: avviare una nuova lega sportiva è un’impresa erculea, eppure stiamo assistendo a un boom senza precedenti.

Recentemente, due nuove leghe sportive hanno fatto il loro debutto quasi simultaneamente. La prima, Unrivaled, è una lega professionistica di basket femminile. La seconda, la Tomorrow’s Golf League (TGL), è una visione rivoluzionaria del golf creata da due icone del settore, Tiger Woods e Rory McIlroy. Entrambe le leghe incarnano un modello d’intrattenimento pensato per attirare il pubblico nell’era dei social media, cercando di unire sport, tecnologia e spettacolo in modi innovativi.

La febbre dell’insediamento di TRUMP: tra scottature di spigola e deregulation spaziali

Giovedì scorso, una selezionata élite di circa 200 fondatori e investitori ha sciamato nel lussuoso club privato Mar-a-Lago a Palm Beach, residenza simbolo dell’ex presidente Donald Trump.

Qui, tra calici scintillanti e un’atmosfera più adatta a un romanzo di Fitzgerald che a un vertice di innovazione, hanno gustato spigola scottata e torta al lime. Non mancava nemmeno un tocco di marketing spudorato: ogni ospite ha ricevuto un cappellino nero con il solenne slogan “Make Nuclear Great Again“.

Un omaggio perfetto da parte di Valar Atomics, una delle startup ospiti, per celebrare le speranze di un futuro reso glorioso da deregulation a pioggia nei settori spaziale e nucleare. La festa non era solo nei piatti: l’ambizione condivisa era quella di cavalcare il caos regolamentare per spianare la strada al prossimo “boom” tecnologico.

L’intelligenza Artificiale e l’economia del futuro: le prospettive di Anton Korinek, consulente per il G7, Anton Korinek

Quando le nazioni più potenti del mondo hanno cercato una guida su come l’intelligenza artificiale (IA) potrebbe influenzare le loro economie, si sono rivolte ad Anton Korinek, professore di economia presso la Darden School of Business dell’Università della Virginia. La sua esperienza nel prevedere gli impatti economici di una possibile automazione su vasta scala, in cui l’IA potrebbe rimpiazzare molte delle mansioni attualmente svolte dall’uomo, lo ha reso una figura centrale nel dibattito globale.

Korinek è stato selezionato tra pochi esperti internazionali per redigere un rapporto destinato ai recenti incontri delle nazioni del G7. Attraverso i suoi studi, ha delineato un quadro di “disruption” e “collasso salariale” che potrebbe accompagnare l’espansione dell’IA nei settori economici.

Big Tech, Politica e la Questione dei Contributi Milionari all’Inaugurazione di Trump

In Italia, un caso simile potrebbe sollevare questioni legali sotto l’accusa di conflitto d’interessi o abuso di potere, ma negli Stati Uniti si muove in un contesto normativo e culturale diverso, dove la trasparenza e il potenziale rischio di corruzione rimangono centrali. L’attenzione si è recentemente focalizzata su importanti donazioni effettuate dai giganti della tecnologia per il fondo inaugurale del Presidente eletto Donald Trump. Elizabeth Warren e Michael Bennet, senatori democratici, hanno alzato la voce chiedendo spiegazioni dirette a colossi come Amazon, Apple, Google, Meta, Microsoft, OpenAI e Uber.

Secondo le lettere inviate ai CEO e ai consigli di amministrazione di queste aziende, i senatori sospettano che tali contributi abbiano il duplice obiettivo di “evitare controlli, limitare la regolamentazione e guadagnarsi favori” dall’amministrazione Trump. La questione è particolarmente delicata considerando che molte di queste aziende sono già sotto la lente di ingrandimento del governo per indagini antitrust e regolamentazioni.

Bill Dally: il genio dietro i microchip avanzati e la rivoluzione della computazione, i pionieri di DeepMind

Nel mondo in continua evoluzione dell’innovazione tecnologica, alcuni nomi risplendono più di altri. Tra questi, Bill Dally emerge come una figura cruciale nel panorama della scienza dell’informatica. Professore e ricercatore di lunga data, Dally è una delle menti più brillanti e influenti dietro i microchip avanzati che alimentano le macchine di oggi, dalle automobili ai supercomputer. Il suo lavoro ha avuto un impatto profondo non solo sull’industria tecnologica ma anche sulla ricerca scientifica in ambito di intelligenza artificiale (AI). In parallelo, DeepMind, una delle aziende pionieristiche nel campo dell’AI, si distingue come una delle realtà più straordinarie che ha spinto i limiti della comprensione computazionale.

Sequoia Capital scommette su Harvey: il futuro dell’automazione legale con l’IA

Ebbene sì, mentre noi comuni mortali ci preoccupiamo se il nostro avvocato risponderà mai alla nostra mail sulla causa contro il vicino rumoroso, Sequoia Capital si dedica a riscrivere il futuro del diritto con una scommessa miliardaria su Harvey. E no, non parliamo del coniglio immaginario, ma di una startup che promette di fare per gli avvocati ciò che Netflix ha fatto per i DVD: renderli obsoleti. O quasi.

Harvey, l’astro nascente dell’intelligenza artificiale legale, sta cercando di raccogliere 300 milioni di dollari con una valutazione che fa girare la testa: 3 miliardi. Un numero che non solo dà i brividi ma che, come dicono gli esperti, ha tutto a che vedere con i ricavi stratosferici che la startup sta macinando. Parliamo di un fatturato ricorrente annuale che ha saltato dai 10 milioni dell’anno scorso ai 50 milioni attuali. Insomma, roba da far impallidire i concorrenti.

Aspetta un attimo. Siamo in un dramma giudiziario o in un episodio di Ai confini della realtà? Perché la storia non di uno, ma di due startup di intelligenza artificiale legale chiamate Harvey, entrambe collegate a un Winston, sembra meno una coincidenza e più l’inizio di un elaborato mistero giudiziario. E se questo non bastasse per attivare i sensori dell’intrigo legale, una di queste Harveys sembra essere sparita nel nulla da un giorno all’altro. Puff. Svanita. E ora, immagina un sottofondo musicale inquietante.

Un secondo Harvey? E perché si chiama Winston?

Eppure, proprio ieri, un’altra curiosa svolta. È emerso un secondo prodotto legale chiamato Harvey, anch’esso descritto come un avvocato AI. Come se non bastasse, il titolo della pagina e la descrizione nei metadata non si riferivano a “Harvey, avvocato AI”, ma a “Winston, avvocato AI”. Sì, proprio il nome di uno dei fondatori del primo Harvey.

Coincidenza? Tributo? O qualcosa di più oscuro? Le domande si accavallano. Chi è il secondo Harvey, e perché utilizza il nome Winston? E soprattutto, perché questo nuovo Harvey sembra essere sparito così rapidamente come è apparso?

Palantir punta su Shield AI: investimento strategico da 5 miliardi di dollari

Palantir Technologies Inc., azienda leader nel settore dei big data e dell’intelligenza artificiale, sta valutando un investimento significativo in Shield AI, una startup di San Diego specializzata nello sviluppo di software basati su intelligenza artificiale per velivoli e droni autonomi. Secondo fonti vicine all’operazione, Shield AI è in procinto di raccogliere circa 200 milioni di dollari, portando la sua valutazione complessiva a 5 miliardi di dollari.

Questa mossa rappresenta un notevole incremento rispetto alla valutazione di 2,8 miliardi di dollari ottenuta lo scorso anno, evidenziando l’interesse crescente degli investitori verso tecnologie avanzate nel settore della difesa. Oltre a Palantir, anche colossi come Airbus e L3Harris Technologies sono tra i potenziali investitori in questo round di finanziamento.

Google Gemini fatica a tenere il passo con la concorrenza nei sottoscrittori a pagamento

Secondo recenti rapporti de The Wall Street Journal, emerge una tendenza preoccupante per il chatbot generativo di Google, Gemini, soprattutto se messo a confronto con i suoi concorrenti. Nonostante Google abbia fatto significativi progressi lanciando un’app ufficiale per iOS di Gemini, il gigante tecnologico sembra essere in ritardo nella corsa per conquistare i sottoscrittori a pagamento. I dati di Earnest Analytics riportano che circa il 60% degli utenti di Gemini Advanced che hanno pagato per l’abbonamento hanno continuato a sottoscrivere il servizio sei mesi dopo la registrazione. Questo dato è decisamente inferiore rispetto ai tassi di fidelizzazione dei suoi concorrenti, come ChatGPT Plus, che vanta una fidelizzazione del 70% nello stesso periodo.

Anduril: la Startup militare AI pronta a costruire una fabbrica da 1 miliardo di dollari in Ohio

Anduril Industries, una delle startup americane di punta nel settore della tecnologia per la difesa, specializzata in intelligenza artificiale e sistemi autonomi, ha annunciato la costruzione di un impianto produttivo di ultima generazione in Ohio. Questa nuova struttura, denominata “Arsenal 1,” rappresenta un investimento da un miliardo di dollari e avrà l’obiettivo di creare circa 4.000 posti di lavoro. La costruzione dell’impianto avverrà a seguito delle approvazioni necessarie a livello statale e locale, con l’inizio dei lavori previsto per il 2024. Il sito, che si estende su una superficie di 500 acri, sorgerà nelle vicinanze dell’Aeroporto Internazionale Rickenbacker, e l’inizio delle operazioni è previsto per luglio 2026. Il focus produttivo principale sarà la fabbricazione di droni militari e veicoli aerei autonomi, tecnologie all’avanguardia nel campo della difesa.

L’Intelligenza Artificiale tra innovazione e minaccia: OpenAI blocca sviluppatore per uso improprio dell’API di ChatGPT

Recentemente, OpenAI ha interrotto l’accesso a un proprio sviluppatore che aveva integrato l’API in tempo reale di ChatGPT in un sistema di torretta controllabile tramite comandi vocali. Questo intervento è avvenuto in conformità con le politiche di OpenAI, che vietano l’utilizzo delle loro tecnologie per scopi legati alle armi.

Il sistema sviluppato era in grado di eseguire comandi vocali come “gira a sinistra” o “rispondi di conseguenza” con notevole precisione, dimostrando la facilità con cui i modelli linguistici possono essere integrati in sistemi potenzialmente letali. Questo episodio evidenzia le crescenti preoccupazioni riguardo al ruolo dell’intelligenza artificiale nell’automazione delle tecnologie militari, similmente ai droni autonomi capaci di individuare e colpire obiettivi senza intervento umano. I critici avvertono che ciò potrebbe offuscare la responsabilità in caso di crimini di guerra e normalizzare l’uso di armi autonome.

L’assurdo Torneo di scacchi tra Stockfish e le AI Generative: le mosse che nessun manuale potrebbe spiegare

Levy Rozman, noto come GothamChess, ha recentemente organizzato uno spettacolare e bizzarro torneo di scacchi trasmesso in diretta sul suo canale. Protagonisti? Stockfish, il prodigio indiscusso degli scacchi digitali, contro sette chatbot basati su intelligenza artificiale generativa, tra cui ChatGPT, Gemini di Google e Grok di X, la piattaforma di Elon Musk.

Un esperimento che ha messo in luce, con un mix di comico e grottesco, le differenze tra l’intelligenza artificiale “pura”, specializzata in compiti specifici, e i modelli generativi, noti più per il loro talento nel creare contenuti che nel rispettare le regole.

Donald Trump: aggiornamenti sulla possibile sospensione del divieto di TikTok negli Stati Uniti

Il presidente eletto Donald Trump sta considerando l’emissione di un ordine esecutivo per sospendere temporaneamente l’applicazione della legge, firmata dal presidente Joe Biden, che impone a ByteDance di vendere TikTok o affrontare un divieto negli Stati Uniti. Questa legge, che solleva preoccupazioni per la sicurezza nazionale, richiede che ByteDance ceda TikTok entro il 19 gennaio 2025; in caso contrario, l’app sarà bandita dai negozi di applicazioni statunitensi, rendendola inaccessibile agli utenti.

L’ordine esecutivo proposto da Trump potrebbe ritardare l’applicazione della legge di 60-90 giorni, concedendo più tempo per negoziare una soluzione che affronti le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale senza interrompere l’accesso a TikTok per i suoi circa 170 milioni di utenti statunitensi. Questa mossa riflette un cambiamento nella posizione di Trump, che in precedenza aveva cercato di vietare TikTok durante la sua presidenza, ma ora sembra favorevole a trovare un compromesso che preservi l’app.

Framework Metodologico per Sistemi Conversazionali Enterprise: Un’Innovazione Fondamentale nell’AI

Nel panorama odierno, le aziende stanno cercando costantemente soluzioni innovative che possano ottimizzare i loro processi, migliorare l’efficienza e rispondere in modo più personalizzato alle esigenze dei clienti. L’introduzione di sistemi di intelligenza artificiale conversazionale (AI Conversazionale) rappresenta una delle soluzioni più promettenti in questo contesto.

Con questo studio gli autori: Nunzio Fiore (He/Him) Fabio Lecca Mario Sebastiani Alessandro Gabrielli  Massimo Chiriatti, propongono una roadmap metodologica per le aziende che desiderano implementare soluzioni di AI conversazionale.

Questo articolo esplorerà un recente progetto di ricerca congiunto tra Memori, Lenovo e Araneum, focalizzandosi sull’autonomia delle soluzioni AI conversazionali on-premise.

Real Tone e l’Inseguimento del Pixel Perfetto. Google

Recentemente ho letto un bell’articolo dei MAESTRI di Wired : For Google’s Pixel Camera Team, It’s All About the Memories, che si è chiesto “Ma Real Tone è peggiorato?” Il Pixel 8A telefono da 500 dollari, 380 euro da noi, prometteva meraviglie, ma quel tanto decantato Real Tone, pensato per rappresentare meglio le tonalità della pelle specialmente per le persone di colore sembrava zoppicare.

L’Università di Trento Svela Nuove Frontiere della Fisica sui Computer Quantistici di Google

La scienza sta vivendo un momento di trasformazione radicale grazie all’avvento dei computer quantistici, macchine rivoluzionarie in grado di elaborare informazioni sfruttando le proprietà più controintuitive della meccanica quantistica, come la sovrapposizione e l’entanglement. Tra i protagonisti di questa rivoluzione, l’Università di Trento ha recentemente ottenuto risultati straordinari grazie all’accesso esclusivo ai potenti elaboratori quantistici del Quantum Artificial Intelligence Lab di Google.

Questa collaborazione ha permesso al team guidato dal professor Philipp Hauke (1 a dx nella foto) , esperto di fisica teorica delle interazioni fondamentali, di esplorare uno dei temi più complessi e affascinanti della fisica moderna: il confinamento nella teoria di gauge su reticolo ℤ2. Tale ricerca, pubblicata su Nature Physics, rappresenta una pietra miliare nello studio delle interazioni fondamentali che governano la materia.

Il miracolo low-cost dell’IA di Novasky: l’intelligenza artificiale a portata di tasca (o quasi)

Sembra una barzelletta: un gruppo di studenti e consulenti dell’Università di Berkeley tira fuori un modello di intelligenza artificiale di ragionamento avanzato, e il tutto con un budget inferiore a quello di una cena elegante a San Francisco. Non c’è trucco, non c’è inganno: il modello Sky-T1-32B è qui per scompigliare le carte e rendere obsoleti i costosi abbonamenti mensili di OpenAI.

Immaginate questo: OpenAI, con le sue decine di miliardi di dollari di investimenti, giustifica il costo di $200 al mese per un abbonamento ChatGPT Pro basato sul loro modello di ragionamento più avanzato, sostenendo che “è costoso allenare e mantenere queste meraviglie tecnologiche”. Poi arriva Novasky e fa lo stesso lavoro, o meglio, con appena $450. Il modello Sky-T1, che ricorda il primo tentativo di OpenAI nel campo del ragionamento (il modello “Strawberry”), supera quest’ultimo in alcune metriche e si piazza con disinvoltura sul podio delle prestazioni.

Apple invita gli azionisti a respingere la proposta di eliminare i programmi di diversità

Apple ha recentemente consigliato ai suoi azionisti di votare contro una proposta che mirava a eliminare i programmi di Diversità, Equità e Inclusione (DEI) dell’azienda. Questa proposta, presentata dal National Center for Public Policy Research, un think tank conservatore, sosteneva che le iniziative DEI comportassero rischi legali, reputazionali e finanziari per Apple, citando anche recenti decisioni della Corte Suprema degli Stati Uniti contro l’azione affermativa nelle ammissioni universitarie.

Il consiglio di amministrazione di Apple ha respinto tali argomentazioni, affermando che la proposta era superflua e rappresentava un tentativo inappropriato di interferire con la strategia aziendale. Apple ha ribadito il suo impegno come datore di lavoro che offre pari opportunità, sottolineando di non discriminare in fase di reclutamento, assunzione, formazione o promozione su alcuna base protetta dalla legge.

L’Entropia Strategica di TikTok: Elon Musk, il Cavaliere di X, e il Destino dell’App più Contesa al Mondo

Un caffè al BAR dei DAINI.

Mentre il mondo osserva con una miscela di curiosità e cinismo, l’ecosistema digitale globale sembra trovarsi di fronte a una nuova biforcazione. TikTok, il colosso del social media che ha catturato l’attenzione di milioni di utenti, potrebbe diventare la prossima pedina nella scacchiera geopolitica. Secondo Bloomberg, funzionari cinesi starebbero valutando l’opzione di permettere a Elon Musk di acquisire le operazioni statunitensi dell’app, integrandole nella sua società X.

Un passo del genere, apparentemente assurdo quanto realistico, potrebbe essere una mossa disperata per evitare il bando che il governo americano ha fissato per il 19 gennaio. La legge impone alla società madre cinese, ByteDance, di vendere la sua divisione statunitense per scongiurare il blocco totale dell’app sul suolo americano. Tuttavia, ByteDance ha negato con forza questa narrazione, definendola una “pura finzione”, un’affermazione che suona quasi come un mantra per allontanare un’idea troppo scomoda per essere accettata apertamente.

Mikey Shulman “Registrare è Difficile, Lascia Che lo Faccia l’IA”: Una Prospettiva Mancata sulla Creazione Musicale

L’avvento degli strumenti musicali generati dall’IA ha suscitato numerosi dibattiti negli ultimi tempi, poiché promettono di semplificare il tradizionalmente laborioso processo di produzione musicale. Uno di questi strumenti, Suno, guidato dal CEO Mikey Shulman, ha attirato l’attenzione per la sua affermazione provocatoria secondo cui “non è più davvero piacevole fare musica adesso“. Questa dichiarazione, rivelata in un’intervista recentemente intercettata da 404 Media, è stata ampiamente criticata, soprattutto da coloro che hanno dedicato la loro vita all’arte faticosa della produzione musicale. Essendo anche io una persona che ha passato notti interminabili in studio di registrazione, mi trovo a mettere in discussione non solo la validità delle parole di Shulman, ma anche le implicazioni più ampie di questa prospettiva sul futuro della musica.

Sam Altman e il Grande Gioco dell’Intelligenza Artificiale: tra Data Center e Donazioni a Trump

A dicembre, Sam Altman, il visionario dietro OpenAI o se vogliamo, il nuovo oracolo di Silicon Valley ha deciso di aprire il portafoglio e regalare un milione di dollari al fondo inaugurale di Donald J. Trump. Uno potrebbe pensare: “Ecco un uomo che sa come posizionarsi nel mondo, anche quando il mondo sembra un po’ sottosopra.” È una mossa che si inserisce perfettamente nel manuale non scritto del settore tecnologico: quando sei già incredibilmente ricco e potente, perché non investire qualche spicciolo per assicurarti che anche il potere politico ti sorrida?

Adesso, Altman e la sua squadra di OpenAI una startup che ha cambiato il gioco con ChatGPT e dato a tutti una scusa per parlare con un computer – stanno facendo un ulteriore passo avanti. Stanno cercando di spiegare al mondo, e alla prossima amministrazione, come l’intelligenza artificiale sia la chiave per il futuro. Ovviamente, un futuro dove loro sono i protagonisti.

In un documento che chiamano pomposamente “progetto economico per l’intelligenza artificiale in America” –perché dire semplicemente “Come rimanere rilevanti e potenti nel prossimo decennio” non suonava abbastanza elegante – propongono politiche per stimolare la crescita tecnologica, minimizzare i rischi (quelli per loro, si intende) e mantenere la Cina lontana dal podio.

Fluxus Landscape

Fluxus Landscape sembra un progetto profondo e dinamico, pensato per esplorare l’intersezione tra tecnologia, etica e società. Mappando le diverse prospettive, organizzazioni e individui coinvolti nei dilemmi etici delle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, offre un approccio sfaccettato e centrato sull’uomo per affrontare queste sfide. Sembra riconoscere la complessità della situazione: mentre la tecnologia avanza rapidamente, la comprensione umana, le politiche e le normative spesso rimangono indietro.

L’inclusione di gruppi alleati e di quelli in conflitto arricchisce ulteriormente la mappa, offrendo un contesto più ampio in cui le parti interessate sono impegnate in conversazioni sul futuro della tecnologia. Il percorso personale di apprendimento e approfondimento delle sfide etiche è rispecchiato nell’evoluzione del progetto, dove l’attenzione si sposta da un senso di isolamento a una consapevolezza che ci sono molte altre persone che lavorano per trovare soluzioni. Questo suggerisce che, sebbene il paesaggio etico possa sembrare frammentato o caotico, esiste speranza nel perseguire collettivamente la comprensione e l’azione.

L’approccio curatoriale e qualitativo di Fluxus Landscape si contrappone ai modi più quantitativi e basati su regole con cui i dati vengono spesso trattati nel mondo tecnologico. Sembra riflettere il lato umano delle questioni tecnologiche, concentrandosi sulle conversazioni, le relazioni e le prospettive individuali che contribuiscono a plasmare il quadro generale. Questo accento sul dialogo, piuttosto che solo sull’analisi dei dati, sottolinea l’importanza delle esperienze umane in un contesto così complesso.


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Amazon rimuove la Diversità dal suo sito: inclusività solo quando fa comodo

Amazon, il gigante che ha fatto un altro passo avanti verso l’inclusività… o meglio, ha deciso che forse l’inclusività è un po’ troppo trendy per i tempi che corrono. Dopo averci deliziato con decenni di dichiarazioni a favore della diversità, equità e inclusione (DEI), la compagnia ha pensato bene di togliere dal suo sito web quelle fastidiose parole come “supporto ai dipendenti transgender” e “obiettivi per una leadership più colorata e femminile”. D’altronde, il cambiamento politico che si è avvertito con la vittoria di Donald Trump alle presidenziali non poteva non avere qualche effetto collaterale sulle grandi aziende tech, no?

Niente paura, però: Amazon non ha completamente rinnegato il suo passato “progressista”. Non esalta più quei fastidiosi benefici per la transizione di genere, ma ti fa sapere che, in fondo, crede nell’uguaglianza di trattamento per le persone LGBTQ+. Un gesto che sicuramente farà sorridere tutti coloro che sperano in un’azienda che ci faccia sentire tutti uguali… ma senza troppa pubblicità, ovviamente.

La Corte Suprema pronta a spegnere TikTok: gioco del pollo con la Cina?

Non lo avremmo mai creduto, la Corte Suprema, che si fa un bel caffè e decide del futuro di TikTok come se niente fosse. Venerdì scorso, il tribunale ha lanciato quella che potremmo definire una sentenza storica (per usare un eufemismo) sulla libertà di parola, la sicurezza nazionale e i social media. La questione? Se una legge che potrebbe vietare TikTok negli Stati Uniti debba essere approvata. Spoiler: sembra che TikTok stia per fare una bella figuraccia.

I giudici, con la stessa grazia di chi ha appena scoperto un bug in un’app, hanno smontato l’argomento di TikTok che la legge stesse infrangendo la sua libertà di parola, quella stessa libertà che, ricordiamo, dovrebbe valere per i 170 milioni di utenti statunitensi che, probabilmente, si stanno ancora chiedendo come mai non possano fare a meno di scrollare. Ma la vera domanda, secondo la Corte, è: “Perché TikTok non può semplicemente vendere la sua anima, o almeno la sua parte cinese (ByteDance)?” L’avvocato di TikTok, Noel Francisco, ha tentato di difendersi dicendo che vendere sarebbe “estremamente difficile” (cosa che suona come una scusa da appassionato di videogiochi che non vuole svendere la sua console), ma i giudici non si sono lasciati impressionare.

Meta abbandona la Diversità, la giustizia e l’Inclusione per una nuova era di “Realpolitik” social

Il dolce sapore del cambiamento! Meta, ormai lontana dai giorni in cui parlava di “diversità”, “equità” e “inclusione”, ha deciso che è il momento di fare un bel taglio alla retorica e concentrarsi su cose un po’ più concrete: il business. Venerdì scorso, l’azienda ha annunciato, tramite un post interno degno di un film d’autore, che avrebbe smesso di richiedere una rosa eterogenea di candidati per le posizioni vacanti, come se fosse mai stato un grosso affare. E no, non ci sarà più neanche spazio per quell’interminabile circolo di discussioni su razza, genere ed etnia: la nuova priorità sono le piccole e medie imprese. Evviva!

La vicepresidente delle risorse umane, Janelle Gale, ha con tono serio e pomposo sottolineato che il “panorama legale e politico” negli Stati Uniti sta cambiando, e non certo in direzione di quella “cultura della diversità” tanto in voga fino a ieri. I giudici della Corte Suprema, infatti, stanno ormai “decidendo” che il trattamento preferenziale per alcuni gruppi è un concetto un po’ troppo old-fashioned. E quindi, addio DEI, il termine ormai troppo “carico”, da archiviare insieme a certi progetti un po’ idealisti.

Elon Musk contro OpenAI e Microsoft: il duello antitrust tra miliardari per il dominio dell’IA

Il Fatto Venerdì, i principali regolatori antitrust degli Stati Uniti hanno chiesto a un giudice federale in California di stabilire se OpenAI e il partner Microsoft abbiano violato le leggi antitrust federali negli ultimi anni nella causa di Elon Musk contro OpenAI.

La grande commedia del capitalismo moderno: Elon Musk che si lamenta di essere stato raggirato da un’organizzazione che lui stesso ha finanziato. È come se il lupo si fosse offeso perché l’agnello ha imparato a mordere. Musk sostiene di essere stato tratto in inganno quando OpenAI, nata come organizzazione non-profit, ha deciso di diventare a scopo di lucro. Perché, si sa, nulla dice “spirito filantropico” come prendere miliardi da Microsoft e poi fare esattamente ciò che conviene di più.

Microsoft, ovviamente, gioca la parte del partner innocente. “Noi? Pressioni su OpenAI? Ma figurati! Abbiamo solo versato miliardi, chi non lo farebbe?”. E ora Musk vuole che un giudice federale intervenga, come se i tribunali americani non fossero già abbastanza occupati con cose del calibro di “Chi ha brevettato per primo il tostapane che parla?”.

Mark Zuckerberg e l’energia maschile: un monologo ironico sulla crisi delle idee (e del buon senso)

«Allora, parliamoci chiaro: Mark Zuckerberg che va a lamentarsi da Joe Rogan per ore. No, sul serio, ore. Voglio dire, non so cosa sia più incredibile, che abbiano parlato così tanto o che ci sia qualcuno che riesce a reggere il tono di Zuckerberg per tutto quel tempo. E di cosa si lamentava? Beh, dice che il mondo aziendale è diventato “culturalmente neutralizzato”. Neutralizzato! Insomma, un’accusa forte, specialmente da uno che dirige una compagnia famosa per aver neutralizzato noi, i suoi utenti, con algoritmi che ci mostrano gattini e fake news nello stesso feed. Ma magari è solo ironico, chissà.

Il 2025: un anno cruciale per la Computazione Quantistica e la Fisica Moderna

Il 2025 rappresenta un anno straordinario non solo per la scienza, ma anche per l’evoluzione di un campo che sta aprendo nuove frontiere nella tecnologia e nella ricerca: la computazione quantistica. L’intreccio tra fisica teorica, ingegneria e informatica sta infatti raggiungendo un punto cruciale, grazie al contributo fondamentale dei fisici, senza il quale non sarebbe possibile andare oltre le attuali barriere tecnologiche. Questo anniversario della fisica quantistica non è solo un momento di riflessione sul passato, ma soprattutto un’opportunità di guardare al futuro con rinnovato entusiasmo e spirito innovativo.

Strumenti AI e Terrorismo: Il Lato Oscuro dell’Avanzamento Tecnologico

Ecco, lo sapevamo che sarebbe successo. L’era in cui l’intelligenza artificiale (AI) non è più solo uno strumento per auto a guida autonoma, trading algoritmico o meme generati automaticamente ha preso una piega inquietante. Gli attacchi recenti a Las Vegas e New Orleans hanno mostrato quanto sia facile per menti malintenzionate sfruttare la tecnologia avanzata.

Vediamo di fare chiarezza, perché forse è il momento di riflettere sulle conseguenze involontarie del nostro splendido futuro digitale.

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