Quando nel 1998 Margaret A. Boden scriveva il suo influente libro Creativity and Artificial Intelligence, gettava le basi per un dibattito che oggi è più attuale che mai. La psicologa cognitiva, già profondamente immersa nelle teorie della creatività, si interrogava su come la macchina potesse essere creativa. La sua riflessione nasceva da una domanda cruciale: la creatività è un attributo esclusivamente umano, o le macchine possono davvero essere creative? A distanza di più di due decenni, il panorama dell’Intelligenza Artificiale è drasticamente cambiato, eppure le domande di fondo restano le stesse.
Autore: Dina Pagina 1 di 26
Direttore senior IT noto per migliorare le prestazioni, contrastare sfide complesse e guidare il successo e la crescita aziendale attraverso leadership tecnologica, implementazione digitale, soluzioni innovative ed eccellenza operativa.
Con oltre 20 anni di esperienza nella Ricerca & Sviluppo e nella gestione di progetti di crescita, vanto una solida storia di successo nella progettazione ed esecuzione di strategie di trasformazione basate su dati e piani di cambiamento culturale.
Martedì pomeriggio, la Casa Bianca è diventata il centro nevralgico dell’influencer economy, ospitando una festa di Natale affollata e straordinaria per oltre 500 creatori digitali. Tra punch all’uovo e prelibatezze culinarie, con i Biden in un ambiente festoso, simbolo tangibile della strategia comunicativa dell’amministrazione.
Nel panorama mondiale dell’innovazione tecnologica, l’Italia ha sempre avuto una posizione di spicco, soprattutto grazie alla sua capacità di fondere design e ingegneria. Un esempio perfetto di questa fusione è rappresentato da ASIMOV, una soluzione innovativa di ASC27 che sfrutta l’intelligenza artificiale per ottimizzare la comunicazione nei contesti editoriali e di marketing. Questo software, che incarna l’eccellenza tecnologica e la visione lungimirante, sta cambiando il modo in cui i contenuti vengono creati, ottimizzati e distribuiti.
Il mondo della tecnologia gratuita: il buffet digitale dove tutti, indipendentemente da quanto mangiano, fingono di stare attenti alla linea. Google e xAI, veterani di questo banchetto, hanno deciso di presentare le loro ultime “generose” offerte per il pubblico, mostrando che anche loro possono giocare al gioco di OpenAI, quello di “regalare potenti strumenti agli utenti, tanto per vedere cosa succede”.
La scorsa settimana, OpenAI ha lanciato la sua campagna “12 Days of OpenAI”, una sorta di spettacolo di Natale con tanto di nuovi e scintillanti strumenti per il pubblico. Ce n’è per tutti i gusti: il generatore di testo-video Sora (che però richiede un abbonamento a ChatGPT Plus, perché, diciamocelo, non esiste festa senza il divieto d’ingresso), il modello di ragionamento avanzato “OpenAI o1” (perfetto per fare colpo a cene formali) e SearchGPT, una ricerca web sofisticata integrata in ChatGPT. Naturalmente, le cose migliori—come Sora—hanno un prezzo, perché, come tutti sappiamo, il mondo non funziona se tutto è gratuito, giusto?
La grande scena si apre su un’aula di tribunale: luci fioche, atmosfera tesa, il destino di TikTok appeso a un filo sottile come il Wi-Fi di un aeroporto. John Roberts e i suoi giudici della Corte Suprema stanno per esibirsi nel più grande spettacolo legale dell’anno, programmato per il 10 gennaio. In gioco c’è una legge che sembra uscita dalla mente di uno sceneggiatore apocalittico: “ban-or-sell”, un titolo che suona come il nome di un reality show con eliminazioni settimanali, ma che minaccia di eliminare davvero TikTok dagli smartphone americani.
Apple e NVIDIA hanno recentemente unito le forze per accelerare le prestazioni dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), integrando la tecnica Recurrent Drafter (ReDrafter) di Apple nel framework TensorRT-LLM di NVIDIA.
ReDrafter, sviluppato e reso open source da Apple all’inizio di quest’anno, rappresenta un approccio innovativo al decoding speculativo, combinando un modello di bozza basato su reti neurali ricorrenti (RNN) con tecniche avanzate come la ricerca a fascio (beam search) e l’attenzione ad albero dinamico (dynamic tree attention). Questa combinazione consente di generare testo in modo significativamente più rapido, raggiungendo velocità fino a 3,5 token per passo di generazione, superando le tecniche precedenti.
Il mondo della sanità sta vivendo una trasformazione senza precedenti grazie all’adozione dell’intelligenza artificiale (IA), un processo documentato nel nuovo “Medscape & HIMSS AI Adoption by Medical Business Report 2024“. Questo studio, frutto della collaborazione tra HIMSS e WebMD’s Medscape, esplora in profondità l’impatto dell’IA sulla gestione sanitaria e sulle pratiche mediche, offrendo una panoramica completa sulle aree di implementazione, i benefici ottenuti e le sfide future.
Taiwan sta esplorando una partnership strategica con Amazon per il suo servizio di internet satellitare Project Kuiper, con l’obiettivo di garantire continuità nelle comunicazioni in caso di potenziali minacce geopolitiche. La mossa segue l’esempio dell’Ucraina, che ha utilizzato con successo Starlink di SpaceX per mantenere attive le proprie infrastrutture di rete durante il conflitto con la Russia.
Ilya Sutskever, cofondatore di OpenAI e ora a capo del suo nuovo laboratorio Safe Superintelligence Inc., ha recentemente catturato l’attenzione della comunità scientifica durante la sua apparizione al prestigioso evento NeurIPS a Vancouver. La sua affermazione che il “pre-training come lo conosciamo finirà” segna una svolta epocale nel panorama dell’intelligenza artificiale (IA).
A volte penso che il destino sia un sadico con un abbonamento a Spotify Premium. Dopo settimane di tormentoni di “Wicked” infilati nel cervello come una pubblicità di dentifricio, immaginate il mio sollievo nel trovare un nuovo set di melodie a Broadway.
L’umanità è sempre stata affascinata dalla tecnologia, specialmente quando promette di risparmiarci la fatica di fare qualcosa che prima richiedeva sforzo. E così, mentre alcuni sognano vacanze tropicali, OpenAI ci regala Sora, uno strumento che crea video realistici con la stessa facilità con cui si prepara un caffè… se il caffè potesse anche generare cause legali.
In una mossa decisiva che riflette gli sforzi sempre più intensi dell’Unione Europea nel regolamentare i giganti della tecnologia, Microsoft e Google hanno deciso di accettare la designazione di “gatekeeper” ai sensi dell’Atto sui Mercati Digitali (DMA). Questa decisione segna un passo importante nell’iniziativa più ampia dell’UE per contrastare il potere delle grandi aziende tecnologiche, assicurando che promuovano la concorrenza leale e creino ecosistemi più amichevoli per gli utenti nel panorama digitale.
Il coinvolgimento di Elon Musk con OpenAI è diventato sempre più controverso, soprattutto alla luce delle recenti battaglie legali che lo vedono contrapposto alla compagnia. In un colpo di scena interessante, OpenAI ha risposto alle accuse di Musk nel suo ongoing lawsuit, rivelando delle email risalenti al 2017 che mostrano come Musk fosse favorevole alla transizione dell’azienda verso un modello profit.
La scena della tecnologia sta vivendo una trasformazione senza precedenti, e i grandi protagonisti si preparano ad affrontarsi in quella che sembra essere una vera e propria corsa all’oro digitale. Tra le aziende che stanno cercando di capitalizzare questa ondata, uno dei nomi più discussi negli ultimi giorni è Broadcom, con il suo CEO Hock Tan che, durante una chiamata sui guadagni della società, ha scatenato una tempesta di entusiasmo parlando delle possibilità offerte dai chip di intelligenza artificiale (AI). Ma come stanno realmente le cose, e quanto di questo entusiasmo è destinato a concretizzarsi in guadagni tangibili?
Era una serata qualunque del 1998, in un piccolo garage di Menlo Park. L’aria era impregnata del familiare odore di circuiti riscaldati e cavi di alimentazione. Due giovani studenti di Stanford, Sergey Brin e Larry Page, armeggiavano attorno a una macchina dal design spartano, montata su un case di Lego multicolore. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quella strana combinazione di plastica e silicio avrebbe presto riscritto la storia della tecnologia.
Hock Tan, CEO di Broadcom, ha svelato una previsione ambiziosa per il business dei chip AI e delle reti dell’azienda, stimando ricavi nell’ordine di decine di miliardi di dollari entro l’anno fiscale che si concluderà a novembre 2027. Questa prospettiva indica una potenziale crescita multipla rispetto ai 12,2 miliardi di dollari generati dalla divisione nell’anno fiscale terminato il 3 novembre, evidenziando l’aggressiva spinta di Broadcom nel competitivo panorama dell’hardware per l’intelligenza artificiale.
L’industria musicale è sempre stata un palcoscenico di drammi epici, ma oggi il copione ha un tocco futuristico: la musica generata dall’intelligenza artificiale. Con i Grammy alle porte, è quasi poetico che il settore si ritrovi a lottare con startup tecnologiche che compongono canzoni usando algoritmi, creando dilemmi artistici e legali. Sembra di guardare una tragedia shakespeariana, dove il cattivo potrebbe essere un software addestrato sulle tue canzoni preferite.
YouTube sta ampliando l’orizzonte della condivisione dei contenuti attraverso un importante aggiornamento tecnologico. La piattaforma ha esteso il suo servizio di doppiaggio automatico basato sull’intelligenza artificiale a “centinaia di migliaia di canali” iscritti al Programma Partner, specializzati in contenuti educativi e informativi. Questo strumento promette di abbattere le barriere linguistiche, rendendo accessibili video di qualità a un pubblico internazionale.
Google ha presentato Gemini 2.0, il suo nuovo modello di intelligenza artificiale, rivoluzionando il concetto di chatbot trasformandoli in veri e propri agenti AI autonomi. Questi agenti sono progettati per comprendere e svolgere compiti in tempo reale, grazie a capacità multimodali avanzate che integrano immagini, audio e strumenti nativi. Sundar Pichai, CEO di Google, ha sottolineato come questa evoluzione rappresenti un passo avanti verso l’assistente universale.
Nel vasto panorama dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), un’innovazione sorprendente sta riscrivendo le regole del gioco: il Byte Latent Transformer (BLT). Questa nuova architettura abbandona il tradizionale sistema di tokenizzazione per lavorare direttamente con i byte, promettendo un futuro più efficiente e robusto per l’elaborazione del linguaggio naturale.
Android XR, un nuovo sistema operativo di realtà mista progettato per visori e occhiali smart, è la grande scommessa di Google per alimentare una nuova generazione di dispositivi di realtà aumentata che sembrano realizzare tutti i nostri sogni più sfrenati su cosa possano essere davvero gli occhiali smart.
Devo ammetterlo, la gestione delle cartelle in Google Drive è sempre stata un po’ noiosa. Troppi file, troppi nomi simili, e il classico “Dove ho messo quel documento?” che ci fa perdere minuti preziosi. Ecco perché l’ultima novità di Google mi ha colpito: Gemini AI ora può riassumere l’intero contenuto delle cartelle. Sì, hai capito bene: non solo i singoli documenti, ma intere cartelle!
Era una tranquilla serata di mercoledì, o almeno così sembrava. Poi, all’improvviso, come un colpo di fulmine nel cuore della galassia digitale, ChatGPT cadde. Milioni di studenti universitari, professionisti in preda alla disperazione e aspiranti poeti tech si riversarono nei corridoi virtuali urlando, con la stessa intensità di un’intera popolazione spaziale che assiste alla distruzione di Alderaan.
Frank McCourt, miliardario con un sogno e un’insolita passione per il decentralismo digitale, ha organizzato una cena nella sua villa di Malibu per discutere di TikTok. Come in una sceneggiatura, l’atmosfera oscillava tra l’ambizione visionaria e l’assurdo esistenziale. “Vogliamo che TikTok diventi come i Green Bay Packers”, ha dichiarato McCourt, riferendosi alla famosa squadra di football di proprietà dei tifosi. “I creatori dovrebbero possedere una parte della piattaforma. Creano contenuti, fanno ballare la gente, meritano di essere azionisti!”
Il 10 dicembre 2024, OpenAI ha affrontato un’importante interruzione che ha coinvolto ChatGPT, Sora e l’API sviluppatori. L’interruzione ha iniziato a manifestarsi nel pomeriggio, causando problemi globali per diversi utenti. Più del 70% degli utilizzatori non è stato in grado di accedere ai servizi per alcune ore, con OpenAI che ha confermato l’incidente e ha comunicato aggiornamenti tramite il proprio sito di stato.
AI16z DAO sta riscrivendo le regole su come le comunità crypto investono, governano e operano, sia per divertimento che per sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale nel prendere decisioni finanziarie basate sui dati. Questo progetto di organizzazione autonoma decentralizzata (DAO) ha l’obiettivo di “capovolgere a16z,” una delle principali società di venture capital della Silicon Valley, ridefinendo il concetto di venture capitalist nell’era dell’IA.
In un mondo dove l’intelligenza artificiale sembra essere l’unico argomento di conversazione, Hyperbolic ha deciso di alzare la posta, raccogliendo ben 12 milioni di dollari in un round di finanziamento Series A. E chi lo ha fatto? Nientemeno che Variant e Polychain Capital, con una schiera di investitori che include Lightspeed Faction e Bankless Ventures. È come se avessero deciso di costruire un castello di sabbia in un mare di opportunità, ma con un budget decisamente più sostanzioso.
E mentre ServiceTitan è lì a fare il suo dovere, un altro annuncio si profila all’orizzonte, promettendo di essere più simile a un hamburger succulento e grasso che fa venire l’acquolina in bocca ai buongustai di TikTok. CoreWeave, la startup emergente del data center valutata l’ultima volta a 23 miliardi di dollari, ha deciso di correre per depositare in modo riservato il suo prospetto di IPO. Un passo significativo che potrebbe portarla verso un’IPO intorno ad aprile dell’anno prossimo. Ma non aspettatevi un deposito pubblico prima di marzo; la prudenza è d’obbligo.
Martedì, il presidente eletto Donald Trump ha annunciato l’intenzione di nominare Andrew Ferguson come nuovo presidente della Federal Trade Commission (FTC). Ferguson, che ha già messo il naso in questioni antitrust riguardanti colossi come Meta Platforms, Amazon e Microsoft, sostituirà l’attuale presidente Lina Khan.