OpenAI ha annunciato il rilascio di, un nuovo modello di intelligenza artificiale progettato per offrire capacità di ragionamento avanzate con maggiore efficienza e velocità. Questo sviluppo arriva in risposta all’emergere di DeepSeek, un assistente AI cinese che ha recentemente guadagnato popolarità significativa.
Autore: Alessandra Innocenti Pagina 5 di 16

ElevenLabs, una delle startup emergenti nel settore dell’audio AI, ha recentemente annunciato di aver raccolto un round di finanziamento Serie C del valore di 180 milioni di dollari, portando la valutazione della società a 3,3 miliardi di dollari. Questo round di investimento è stato co-condotto da due colossi, a16z e ICONIQ Growth, e comprende sia venture capitalist esperti che partner strategici provenienti da settori che spaziano dalle telecomunicazioni alla tecnologia. L’afflusso di capitale servirà a rafforzare lo sviluppo degli strumenti audio AI di ElevenLabs, espandere la sua presenza nel mercato B2B e far crescere i suoi prodotti rivolti ai consumatori.
Il finanziamento contribuirà a consolidare la posizione dell’azienda in un panorama competitivo dell’AI generativa, che ha visto una crescita significativa, in particolare nella tecnologia vocale. ElevenLabs ha sfruttato questa tendenza, attirando numerosi clienti in settori come i media, i giochi e la tecnologia, rendendo i suoi modelli vocali basati su AI una parte essenziale della trasformazione digitale in vari ambiti. Con il nuovo finanziamento, ElevenLabs punta a potenziare i suoi prodotti principali, ma anche ad espandersi nelle interazioni multimodali che combinano modelli basati su testo con l’audio, posizionandosi come leader nel mercato dell’audio AI generativo.

Una volta tutti volevano battere OpenAI. Era il punto di riferimento, il benchmark, il modello da superare. Adesso? Non più. Il nuovo boss della giungla si chiama DeepSeek, direttamente dalla Cina, e tutti gli altri sono di colpo diventati i comprimari di una storia che non hanno scritto.
Lunedì scorso, DeepSeek ha fatto saltare il banco, causando miliardi di perdite a Wall Street e mettendo in crisi l’intero ecosistema AI americano. A Washington qualcuno ha cominciato a sudare freddo, mentre i venture capitalist hanno iniziato a chiedersi se i loro miliardi siano stati investiti nel posto giusto. La risposta, almeno per ora, sembra essere “no”.

La presenza del modello DeepSeek-R1 all’interno di Microsoft Azure AI Foundry solleva diverse questioni strategiche e tecniche. Il modello, con i suoi 671 miliardi di parametri totali e 37 miliardi di parametri attivi, rappresenta un passo significativo nell’evoluzione delle AI focalizzate sul ragionamento, sfruttando sia il Chain-of-Thought (CoT) che il reinforcement learning (RL). Tuttavia, le implicazioni della sua integrazione nella piattaforma di Microsoft vanno oltre il semplice miglioramento delle capacità di AI disponibili per gli utenti aziendali.

Poshmark ha annunciato il lancio di Smart List AI, un nuovo strumento basato sull’intelligenza artificiale che automatizza la creazione delle schede prodotto per i venditori. La piattaforma di reselling segue così il trend dell’AI generativa, già adottato da altri giganti come eBay, Shopify e Amazon, con l’obiettivo dichiarato di ridurre il tempo necessario per pubblicare gli annunci e ottimizzare il processo di vendita. Tuttavia, l’uso dell’AI in questo ambito solleva interrogativi sulla qualità e l’accuratezza delle descrizioni automatiche, soprattutto nel mercato dell’usato, dove dettagli come il brand, la taglia e le condizioni dell’oggetto sono fondamentali per la fiducia del compratore.

DeepSeek R1, il più recente modello di intelligenza artificiale emerso dalla Cina, sta attirando l’attenzione globale per le sue avanzate capacità di ragionamento. Presentato come una svolta nella risoluzione di problemi complessi in matematica, programmazione e logica, DeepSeek R1 si propone come un concorrente diretto dei giganti dell’AI come OpenAI. Tuttavia, dietro l’entusiasmo iniziale, emergono preoccupazioni significative riguardo alle sue vulnerabilità in termini di sicurezza.
Nonostante le sue impressionanti capacità, DeepSeek R1 presenta vulnerabilità che non possono essere ignorate. ELA, un’organizzazione specializzata in sicurezza informatica, ha osservato che, sebbene DeepSeek R1 condivida somiglianze con modelli come ChatGPT, è significativamente più vulnerabile. Il team Red Team di KELA è riuscito a “jailbreakare” il modello in una vasta gamma di scenari, permettendogli di generare output dannosi, come lo sviluppo di ransomware, la fabbricazione di contenuti sensibili e istruzioni dettagliate per la creazione di tossine e dispositivi esplosivi.

L’amministrazione Trump starebbe considerando ulteriori restrizioni sulle esportazioni di Nvidia verso la Cina, con particolare attenzione alle GPU H20. Secondo un rapporto di Bloomberg, queste nuove misure potrebbero espandere i divieti già esistenti, che dal 2022 includono chip avanzati come A100, H100, A800 e H800, ma non le H20. Le GPU H20 sono fondamentali per lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale e, secondo alcune fonti, sarebbero state utilizzate da DeepSeek per addestrare il suo ultimo modello linguistico avanzato.

La recente trasformazione di ai16z in ElizaOS segna una svolta significativa nel panorama dell’intelligenza artificiale decentralizzata. Questa metamorfosi non è solo un cambio di nome per evitare confusioni con il noto fondo di venture capital Andreessen Horowitz (a16z), ma rappresenta un’evoluzione strategica nel settore delle organizzazioni autonome decentralizzate (DAO) alimentate da AI. Con il suo fondatore Shaw Walters alla guida, ElizaOS si sta rapidamente affermando come un ecosistema innovativo che unisce AI, blockchain e robotica.

Il Doomsday Clock, quel simpatico orologio metaforico che ogni anno ci ricorda quanto siamo bravi a rovinarci la vita. Ideato nel 1947 dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists, l’orologio non misura il tempo nel senso convenzionale, ma la distanza simbolica che separa l’umanità dal suo destino autodistruttivo. Insomma, non segna quando è ora di cena, ma quando potremmo finire arrosto.
L’orologio dell’Apocalisse è un po’ come quella scena immortale di Non ci resta che piangere, quando il frate, con tono serafico e quasi comico, ripete a Troisi e Benigni: “Ricordati che devi morire!”. Un promemoria tanto angosciante quanto surreale, eppure… tremendamente efficace nel farti riflettere.
Anche il Doomsday Clock funziona con lo stesso meccanismo: non è un allarme che ti fa correre subito ai ripari, ma un monito costante, quasi beffardo, che ti obbliga a fare i conti con la fragilità della tua esistenza (e della nostra, come specie).
Solo che, mentre Troisi risponde con il suo classico sarcasmo napoletano, “Mo’ me lo segno…”, noi come umanità sembriamo non prenderlo troppo sul serio nemmeno dopo averlo “segnato”.
Il Doomsday Clock è un po’ il nostro frate medievale che ci urla “Ricordati che stai giocando col fuoco!”, ma invece di fermarci e riflettere, siamo lì a scherzare con l’accendino in mano.
L’unità di misura? Secondi alla mezzanotte, dove “mezzanotte” non è un romantico invito a ballare sotto le stelle, ma un biglietto di sola andata verso la catastrofe globale. Nel 2023, siamo arrivati a 89 secondi dalla fatidica ora. Un nuovo record, perché, si sa, quando si tratta di peggiorare le cose, l’umanità non delude mai.

Perplexity AI, la startup emergente nel campo della ricerca basata su intelligenza artificiale, ha recentemente rimosso le funzionalità di moderazione dei contenuti associate al modello cinese DeepSeek R1, a poche ore dall’introduzione di questo modello sulla sua piattaforma. Questa decisione consente agli utenti di accedere a risposte su temi delicati, come le proteste di Piazza Tiananmen del 1989, argomenti che il modello DeepSeek originale evita in ossequio alla censura del governo cinese. Questo cambiamento rappresenta una chiara presa di posizione da parte di Perplexity, rafforzando il suo impegno per la libertà d’accesso alle informazioni.

Con il rilascio di Janus Pro, il laboratorio cinese DeepSeek ha lanciato una sfida diretta a DALL-E 3, il modello generativo di immagini di punta di OpenAI. Janus Pro si distingue per essere un modello open-source che offre prestazioni superiori in benchmark chiave come GenEval e DPG-Bench, una mossa che potrebbe ridefinire gli equilibri tra i leader dell’intelligenza artificiale multimodale.

Aurora Mobile: la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale che sconvolge il mercato con DeepSeek-V3
Aurora Mobile Limited, azienda leader nei servizi di coinvolgimento del cliente e tecnologia di marketing in Cina, ha recentemente integrato il modello di intelligenza artificiale DeepSeek-V3 nella sua piattaforma GPTBots.AI. Questa mossa strategica ha portato a un’impennata del valore delle azioni dell’azienda, con un aumento di oltre il 200% nel mercato azionario.
DeepSeek-V3 è un modello linguistico avanzato sviluppato dalla start-up cinese DeepSeek. Secondo il South China Morning Post, nei test di benchmark, questo modello ha superato prodotti concorrenti di aziende come Meta e OpenAI. La sua capacità di elaborazione e la velocità di inferenza rappresentano un significativo passo avanti nell’industria dell’intelligenza artificiale.

Tesla sta affrontando un calo significativo dopo che le performance di DeepSeek AI, recentemente annunciate, hanno suscitato preoccupazioni sulla sostenibilità dei premi associati all’intelligenza artificiale nei mercati finanziari. Questo sviluppo non riguarda solo Tesla ma l’intero settore tecnologico statunitense, il quale sembra iniziare a sentire il “pinch” dell’iperottimismo che ha circondato le applicazioni avanzate di AI nel corso del 2024.
DeepSeek AI, una piattaforma all’avanguardia per l’analisi predittiva e la gestione dei dati, ha recentemente pubblicato benchmark che hanno evidenziato limiti tecnici rispetto alle aspettative irrealistiche create dagli investitori. Questi risultati hanno alimentato dubbi sull’attuale valutazione di aziende che hanno cavalcato il trend dell’intelligenza artificiale, come Tesla. Il titolo, che aveva registrato una crescita esponenziale grazie al posizionamento aggressivo nell’AI applicata alla guida autonoma e alla gestione delle infrastrutture energetiche, ha subito un contraccolpo.

Il Brasile ha deciso di bloccare il controverso progetto Worldcoin, guidato da Sam Altman, che prevedeva il pagamento in criptovalute ai cittadini in cambio della scansione dell’iride. Questa misura è stata presa dall’Autorità brasiliana per la protezione dei dati personali (ANPD), che ha dichiarato che l’offerta di criptovalute in cambio di dati biometrici potrebbe compromettere la capacità dei cittadini di fornire un consenso libero e informato per il trattamento dei propri dati sensibili.
Secondo quanto riportato da Reuters e ripreso da The Economic Times, l’ANPD ha sottolineato che il consenso per il trattamento di dati personali sensibili, come quelli biometrici, deve rispettare criteri rigorosi. Deve essere libero, cioè non influenzato da alcun incentivo economico, informato in modo che l’individuo comprenda appieno le implicazioni dell’uso dei propri dati; inequivocabile, lasciando spazio a nessun dubbio; e con uno scopo specifico e chiaramente indicato.

La trasformazione digitale nel campo dell’editoria è sempre stata accompagnata da innovazioni tecnologiche che ridefiniscono l’esperienza della lettura e dell’apprendimento. Con l’avvento degli hashtag#AIBook e piattaforme come i GPT personalizzabili, il Politecnico di Milano si pone all’avanguardia nel ripensare il concetto di libro e MOOC (Massive Open Online Courses). Questo passo verso il futuro combina l’essenza tradizionale dell’autorialità con la versatilità e l’interattività dell’intelligenza artificiale.
Il progetto “Imparare con l’AI”, disponibile a breve sulla piattaforma POK, introduce una forma editoriale in cui l’AI non è solo un intermediario tra il lettore e il contenuto, ma diventa essa stessa il contenuto. Un libro conversazionale, infatti, non è più una sequenza lineare di capitoli, bensì un corpus di conoscenza dinamica, accessibile attraverso un’interazione diretta con un modello AI allenato su contenuti originali e curati. Gli autori, quindi, non si limitano più a scrivere pagine statiche, ma creano ecosistemi di contenuti capaci di rispondere, approfondire e adattarsi alle esigenze dell’utente.

Nel panorama dell’intelligenza artificiale, la distinzione tra AI (Artificial Intelligence) e AGI (Artificial General Intelligence) rappresenta un punto cardine per comprendere i progressi tecnologici attuali e futuri. Questa dicotomia richiama il concetto di “pensare veloce e lento”, elaborato dal premio Nobel Daniel Kahneman. I modelli di intelligenza artificiale attuali, come GPT-4/5, Mistral 7B o Llama-3, incarnano il “Sistema 1”: un’intelligenza rapida, reattiva e contestuale, eccellente nel rispondere parola per parola alle richieste degli utenti. Tuttavia, un AGI, il tanto ambito obiettivo dell’IA, rappresenta un salto concettuale e operativo verso un “Sistema 2” più complesso, riflessivo e adattivo.

Nel panorama tecnologico in continua evoluzione, un cambiamento significativo, seppur sottile, sta avvenendo sotto i nostri occhi: la rapida ascesa degli agenti AI. Questi agenti rappresentano una perfetta fusione tra Intelligenza Artificiale (AI) e Automazione, un binomio che promette di ridefinire il modo in cui operiamo in molti settori. Sebbene il concetto possa sembrare semplice – AI combinata con automazione – la sua implementazione è molto più complessa di quanto sembri. I sistemi di automazione tradizionali, seppur ampiamente utilizzati, mancano di quell’intelligenza avanzata necessaria per gestire compiti più sofisticati. Gli agenti AI, invece, promettono di colmare questa lacuna.

Kim Vorrath, dirigente di Apple Inc., una veterano dell’azienda noto per risolvere problemi nei prodotti e portare grandi progetti sul mercato, ha un nuovo incarico: rimettere in sesto l’intelligenza artificiale e Siri.
Recentemente, Apple ha compiuto un passo significativo nel potenziare le sue capacità nel campo dell’Intelligenza Artificiale (IA) nominando un veterano del software per affrontare le sfide emergenti in questo settore. Questa mossa sottolinea l’impegno dell’azienda nel consolidare la propria posizione all’avanguardia dell’innovazione tecnologica.

Nel panorama in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale, Perplexity ha recentemente introdotto il suo Assistente AI per dispositivi Android, segnando un passo significativo nell’integrazione tra tecnologia avanzata e utilizzo quotidiano. Questo sviluppo non solo amplia le capacità degli smartphone, ma ridefinisce anche le aspettative degli utenti riguardo all’interazione con i dispositivi mobili.
L’Assistente Perplexity è progettato per gestire una vasta gamma di attività, offrendo risposte a domande generali, redigendo email, impostando promemoria e prenotando cene. La sua natura multimodale consente interazioni sia tramite lo schermo che attraverso la fotocamera del dispositivo. Ad esempio, è possibile prenotare una corsa con Uber o riconoscere oggetti utilizzando la fotocamera dello smartphone. Inoltre, l’assistente supporta applicazioni come Spotify, YouTube e Uber, oltre a funzioni di base come email e messaggistica. Sebbene attualmente non supporti piattaforme come Slack o Reddit, si prevede l’integrazione di ulteriori applicazioni e funzionalità in futuro.
OpenAI ha recentemente annunciato l’integrazione del modello o1 in Canvas, la sua innovativa piattaforma progettata per migliorare la collaborazione tra umani e intelligenza artificiale nella scrittura e nella programmazione. Questa mossa rappresenta un significativo passo avanti nell’offerta di strumenti AI avanzati a una base di utenti più ampia.

Manchester City e PUMA hanno lanciato un’iniziativa innovativa che permette ai tifosi di tutto il mondo di progettare la terza maglia ufficiale per la stagione 2026/27 utilizzando l’AI. Attraverso la piattaforma PUMA AI Creator, sviluppata in collaborazione con DEEPOBJECTS, i fan hanno creato oltre 180.000 design unici, utilizzando strumenti di personalizzazione e prompt testuali.
Dopo aver raccolto 1,6 milioni di valutazioni da parte dei tifosi, Manchester City e PUMA hanno selezionato dieci design finalisti che incarnano creatività, passione e la cultura del club. Ora, i tifosi sono invitati a votare il loro design preferito fino al 29 gennaio 2025. Il design vincente sarà indossato dai giocatori nella stagione 2026/27 e disponibile per l’acquisto da parte dei tifosi.

L’evento Samsung Unpacked di mercoledì ha portato con sé una novità che potrebbe ridefinire il modo in cui percepiamo e gestiamo i contenuti digitali. Grazie alla collaborazione con Adobe, la nuova linea Galaxy S25 sarà la prima a supportare lo standard Content Credentials, un sistema progettato per etichettare e certificare i contenuti generati o modificati tramite intelligenza artificiale.
Il concetto alla base di questo standard, promosso dal gruppo Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), è quello di fornire una sorta di “etichetta nutrizionale” per i contenuti digitali. Ogni contenuto potrà riportare informazioni dettagliate sul processo di creazione, incluse eventuali modifiche e l’utilizzo di tecnologie basate su AI. Questo sistema di certificazione non si limita solo alle immagini, ma si estenderà anche a video, audio e documenti, rispondendo così a una crescente preoccupazione globale legata alla diffusione di fake news e disinformazione alimentata dall’AI.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, ByteDance, la casa madre di TikTok, potrebbe destinare oltre 12 miliardi di dollari agli investimenti in chip per l’intelligenza artificiale nel 2025. Questa mossa rappresenterebbe un raddoppio della spesa rispetto allo scorso anno, nonostante le tensioni geopolitiche e le sfide normative che la società sta affrontando negli Stati Uniti.
Le compagnie tecnologiche cinesi, incluso ByteDance, sono sotto pressione da parte del governo di Pechino per rafforzare l’industria locale e ridurre la dipendenza da produttori stranieri come Nvidia, soprattutto alla luce delle sanzioni statunitensi che limitano l’esportazione di chip avanzati verso la Cina. Secondo il report, ByteDance starebbe destinando 5,5 miliardi di dollari all’acquisto di chip da produttori nazionali come Huawei e Cambricon, evidenziando un impegno a stimolare l’autonomia tecnologica interna.

Il mondo del cinema si trova al centro di un dibattito acceso sulla tecnologia e sull’autenticità artistica, a seguito dell’uso dell’intelligenza artificiale per modificare le voci degli attori in due film acclamati dalla critica, “The Brutalist” ed “Emilia Pérez”. Entrambi i film, premiati con il Golden Globe, hanno scatenato una riflessione profonda sull’etica dell’uso dell’AI nelle produzioni artistiche e sulle implicazioni che questa innovazione potrebbe avere nel panorama cinematografico.
“The Brutalist”, diretto da Brady Corbet e interpretato da Adrien Brody, Felicity Jones e Guy Pearce, racconta la storia di un architetto visionario che, dopo essere sfuggito all’Europa post-bellica, cerca di ricostruire la sua vita e la sua carriera negli Stati Uniti grazie al supporto di un influente industriale. Questo film, che esplora la resilienza umana e il potere trasformativo dell’arte e dell’architettura, ha attirato l’attenzione anche per l’uso controverso dell’intelligenza artificiale per manipolare le voci degli attori, al fine di raggiungere specifici effetti drammatici.

Un esperimento condotto dai ricercatori della Stanford University ha mostrato come un uomo di 69 anni, affetto da tetraplegia causata da una lesione del midollo spinale cervicale (C4), sia riuscito a pilotare un drone virtuale attraverso percorsi complessi, utilizzando esclusivamente il pensiero. Questo risultato straordinario è stato reso possibile grazie a un dispositivo sperimentale basato su un’interfaccia cervello-computer (BCI), una tecnologia all’avanguardia che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo della neuroingegneria.

Elon Musk ha recentemente dichiarato che le preoccupazioni espresse dalla Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti riguardo all’investimento di 13 miliardi di dollari di Microsoft in OpenAI supportano le sue accuse di pratiche anticoncorrenziali tra le due aziende.
In una causa legale in corso, Musk sostiene che OpenAI, originariamente fondata come organizzazione no-profit con la missione di sviluppare l’intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità, abbia deviato dal suo scopo iniziale accettando ingenti finanziamenti da Microsoft.
Questa transizione verso un’entità a scopo di lucro, secondo Musk, non solo tradisce la missione originaria, ma crea anche una concentrazione di potere nel mercato dell’intelligenza artificiale, soffocando la concorrenza.
Le autorità antitrust statunitensi, tra cui la FTC e il Dipartimento di Giustizia (DOJ), hanno espresso preoccupazioni simili.
In un’analisi legale presentata il 10 gennaio 2025, hanno indicato che la presenza di membri del consiglio di amministrazione con incarichi sovrapposti tra Microsoft e OpenAI potrebbe danneggiare la concorrenza.
In particolare, la partecipazione di Reid Hoffman, membro del consiglio di Microsoft ed ex membro del consiglio di OpenAI, è stata citata come potenziale violazione della Sezione 8 del Clayton Act, che proibisce a individui di servire nei consigli di amministrazione di aziende concorrenti.
Musk ha sottolineato che queste preoccupazioni regolatorie rafforzano la sua richiesta di un’ingiunzione per impedire a OpenAI di completare la sua transizione verso una struttura a scopo di lucro.
Ha inoltre accusato OpenAI di aver abbandonato il suo impegno verso l’open-source e la trasparenza, elementi fondamentali della sua missione originaria.
OpenAI, da parte sua, ha respinto le accuse di Musk, definendole prive di fondamento e considerate come un tentativo di ostacolare i concorrenti nel settore dell’intelligenza artificiale.

Raffaello Cesoni rappresenta una figura di spicco nel panorama dell’innovazione tecnologica, incanalando la sua esperienza e la sua visione strategica nella creazione di soluzioni robotiche che ridefiniscono il concetto di logistica, sicurezza e monitoraggio.
Come CEO di RaflaTech, Cesoni si distingue per una leadership ispirata da obiettivi ambiziosi e pragmatici, puntando a settori cruciali quali infrastrutture critiche, agricoltura intelligente e trasporto sanitario.

Il pitch presentato da Cesoni durante la conferenza di Federlogistica-Conftrasporto il 21 gennaio, a Roma sul tema dell’intelligenza artificiale, si è basato una visione chiara: integrare la robotica nei processi tradizionali per aumentarne l’efficienza e la sicurezza, riducendo al contempo i costi operativi, ci ha colpito e noi di Rivista.AI vogliamo raccontarvi il perchè.

In una mossa che fonde sport e tecnologia, la Cina si prepara a ospitare una delle competizioni più strane mai viste: una mezza maratona dove 12.000 umani sfideranno un esercito di robot umanoidi. La gara, lunga 21 chilometri, avrà luogo nel distretto di Beijing’s Daxing e non sarà un semplice esperimento tecnologico. Con oltre 20 aziende in campo, i robot parteciperanno per veri premi in denaro destinati ai primi tre classificati, indipendentemente dal fatto che siano fatti di carne o di metallo.

In un’epoca in cui l’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo il modo di operare delle aziende, Cisco ha presentato AI Defense, una soluzione innovativa destinata a diventare il punto di riferimento globale per la sicurezza dell’AI. Annunciata nel corso di una sessione esclusiva ospitata da The Rundown AI, una newsletter quotidiana dedicata ai progressi dell’AI, Jeetu Patel, Executive Vice President e Chief Product Officer di Cisco, hanno illustrato come questa innovazione affronti le sfide critiche nella protezione dei sistemi di AI.
Apple sta portando l’intelligenza artificiale anche nell’app Mail di macOS, introducendo funzionalità innovative che promettono di trasformare la gestione della posta elettronica. Con l’aggiornamento macOS 15.4, l’app Mail sarà dotata di capacità avanzate di smistamento automatico delle email, consentendo di organizzarle in categorie come transazioni, promozioni e altre classi di contenuti. Inoltre, sarà possibile evidenziare automaticamente le email considerate prioritarie, posizionandole in cima alla casella di posta, semplificando la gestione dei messaggi più urgenti.
Queste funzionalità si basano su algoritmi di intelligenza artificiale progettati per comprendere il contenuto e il contesto delle email, offrendo una categorizzazione personalizzata che rispecchia le esigenze specifiche dell’utente. Già integrate nell’app Mail per iPhone con l’aggiornamento iOS 18.2, queste caratteristiche hanno dimostrato la loro efficacia nel migliorare l’efficienza nella gestione della posta elettronica. Ora, Apple amplia questa esperienza all’ecosistema macOS, garantendo una coerenza funzionale tra i dispositivi.

OpenAI ha recentemente completato lo sviluppo del suo nuovo modello di intelligenza artificiale, o3-mini, focalizzato sul miglioramento delle capacità di ragionamento. Il CEO Sam Altman ha annunciato che il rilascio è previsto nelle prossime settimane, includendo sia l’API che l’integrazione con ChatGPT, in risposta ai feedback degli utenti.

Gli incendi che lambiscono Los Angeles, devastanti e implacabili, sono il simbolo di una tragedia annunciata che sembra non insegnare nulla. Serviranno anni per calcolare la portata di questo disastro, ma nel frattempo, come al solito, si spera che le autorità locali e federali escano dal letargo per escogitare soluzioni. Magari, in un mondo ideale, potrebbero addirittura prevenire che il prossimo incendio trasformi il cielo di San Francisco in una scena post-apocalittica.
Una delle idee brillanti che fluttuano nell’aria fumosa è quella di dare una pioggia di dollari alle startup che promettono di salvare il mondo con tecnologie anti-incendio. Peccato che la realtà sia meno scintillante delle brochure patinate dei venture capitalist. Dopotutto, se l’attuale infrastruttura non funziona, forse è perché nessuno si è mai realmente impegnato a farla funzionare. Ma lasciamo che queste startup alimentino il mito del “pensiero dirompente” che dovrebbe, magicamente, fare la differenza.

Lunedì 20 gennaio, come ogni anno, i riflettori del mondo si accendono su un tranquillo villaggio delle Alpi svizzere, Davos, che si trasforma nel crocevia di leader politici, economisti, Ceo delle più grandi aziende globali, accademici e attivisti. Il World Economic Forum (WEF), che ospita il celebre incontro annuale, è molto più di un evento: è una piattaforma che definisce le agende globali e offre uno spazio unico per discutere le sfide del presente e del futuro.

Attraverso la storia, le tecnologie a uso generale hanno segnato tappe fondamentali nella trasformazione della società, cambiando il corso dell’economia, delle industrie e della vita quotidiana. Tecnologie come la macchina a vapore, la stampa, l’elettricità e Internet hanno inaugurato epoche di progresso senza precedenti. Oggi, l’intelligenza artificiale (IA) si presenta come la più recente e potenzialmente più rivoluzionaria tecnologia a uso generale, con un potenziale straordinario per guidare trasformazioni decisive verso gli obiettivi di sostenibilità globale.
Un recente studio del 2023, Accelerating Sustainability with AI: A Playbook, mette in evidenza come l’IA possieda tre capacità chiave: prevedere e ottimizzare sistemi complessi, accelerare lo sviluppo di soluzioni sostenibili e potenziare la forza lavoro per raggiungere obiettivi che prima sembravano inaccessibili. Questi attributi rendono l’IA un alleato imprescindibile per affrontare le sfide climatiche e ambientali. Negli ultimi anni, numerosi esempi hanno dimostrato come l’IA possa tradurre il suo potenziale in azioni concrete, contribuendo a soluzioni innovative e sostenibili.

Luma Labs ha annunciato il lancio di Ray2, un innovativo modello di generazione video basato sull’intelligenza artificiale che promette di trasformare il panorama creativo. Questo strumento rappresenta un notevole passo avanti rispetto ai modelli precedenti, grazie a un livello di sofisticazione e precisione che consente agli utenti di creare contenuti video ad alta definizione semplicemente fornendo descrizioni testuali.

Il 16 gennaio 2025, Blue Origin ha segnato una pietra miliare nel settore aerospaziale con il lancio inaugurale del suo razzo New Glenn dal Launch Complex 36 presso la Cape Canaveral Space Force Station, in Florida.
Questo evento rappresenta l’ingresso ufficiale dell’azienda nel mercato dei lanci orbitali, posizionandola come concorrente diretto di SpaceX.
l razzo, battezzato in onore di John Glenn, il primo americano ad orbitare attorno alla Terra, ha trasportato con successo un prototipo di satellite, raggiungendo l’orbita terrestre 13 minuti dopo il decollo. Tuttavia, il tentativo di recuperare il primo stadio del razzo su una chiatta nell’Atlantico non ha avuto successo. Nonostante ciò, l’obiettivo primario della missione, ovvero l’inserimento in orbita, è stato raggiunto, segnando un significativo passo avanti per l’azienda fondata da Jeff Bezos.

Microsoft sta rilanciando il suo Copilot Chat gratuito per le aziende, integrando la possibilità di utilizzare agenti AI direttamente all’interno della piattaforma Microsoft 365. Questo aggiornamento segna un nuovo passo della compagnia per familiarizzare le aziende con l’uso dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro, con l’obiettivo di incentivare l’adozione di Microsoft 365 Copilot a pagamento, al costo di 30 dollari per utente al mese. La mossa arriva in un momento in cui la competizione, rappresentata principalmente da ChatGPT e Gemini di Google, sta crescendo, ma Microsoft sembra fiduciosa che la sua offerta sia in grado di distinguersi nel mercato.
Il Copilot Chat è essenzialmente una riorganizzazione di quello che era noto come Bing Chat Enterprise, ma con importanti novità. La principale aggiunta riguarda l’integrazione degli agenti AI, che sono ora accessibili direttamente all’interno dell’interfaccia di chat. In precedenza, gli utenti potevano accedere agli agenti solo tramite il servizio completo di Microsoft 365 Copilot, disponibile esclusivamente a pagamento. Questi agenti AI sono progettati per funzionare come colleghi virtuali, capaci di monitorare le caselle di posta elettronica o di automatizzare una serie di attività aziendali.