ByteDance, il colosso dietro TikTok, sta alzando l’asticella nell’intelligenza artificiale con una nuova tecnologia che promette di superare DeepSeek e ridefinire l’addestramento dei modelli di ragionamento AI. Il sistema, battezzato DAPO (Decoupled Clip and Dynamic Sampling Policy Optimisation), è un algoritmo di reinforcement learning scalabile che punta a migliorare le capacità di ragionamento complesso dei modelli linguistici, con tecniche di auto-verifica e raffinamento iterativo.
Autore: Alessandra Innocenti Pagina 3 di 18

Shenzhen Dobot ha lanciato la sua sfida nel mercato dei robot umanoidi con il Dobot Atom, un modello avanzato che sarà venduto a 199.000 yuan (circa 27.500 dollari). L’annuncio ha scatenato l’entusiasmo degli investitori, facendo impennare le azioni dell’azienda di quasi il 28%. Con un prezzo decisamente più accessibile rispetto ai concorrenti, Dobot Atom potrebbe essere il primo umanoide a raggiungere una produzione di massa già entro il 2025, ridefinendo le dinamiche del settore.
Dobot, storicamente nota per i suoi bracci robotici industriali, ha presentato il Dobot Atom come il primo umanoide con mani a cinque dita e un’andatura a ginocchia dritte, caratteristica che ne riduce il consumo energetico del 42%. Il robot, alto 1,53 metri, ha una precisione di posizionamento di 0,05 mm e può operare su superfici di lavoro comprese tra i 70 e i 100 cm di altezza. In un video promozionale, il Dobot Atom viene mostrato mentre prepara la colazione, versando latte e sistemando cibo su un piatto, dimostrando la sua capacità di eseguire attività quotidiane con una sorprendente destrezza.

Apple che ama vendere sogni in confezioni minimaliste, è ufficialmente in crisi nel campo dell’intelligenza artificiale. Dopo mesi di ritardi e flop imbarazzanti, Tim Cook ha perso la pazienza e sta rimescolando le carte tra i dirigenti nel tentativo di rimettere in carreggiata un settore che, a dirla tutta, non ha mai veramente dominato. Il grande sacrificato di turno è John Giannandrea, ex Google e capo dell’AI di Apple, che si vede sfilare di mano il controllo di Siri. Al suo posto? Mike Rockwell, l’uomo dietro il Vision Pro, un gioiello tecnologico che nessuno vuole comprare. Un cambio di strategia o solo l’ennesimo tentativo disperato di mascherare un fallimento?

L’intelligenza artificiale sta vivendo una delle sue evoluzioni più frenetiche e, se c’è un’azienda che sta cercando disperatamente di non restare indietro, quella è Google. Un ampio reportage di Wired offre uno sguardo affascinante sul dietro le quinte di Google, descrivendo come l’azienda di Mountain View stia cercando di colmare il gap rispetto a OpenAI, che è riuscita a fare il botto con GPT. È come se Google fosse stato improvvisamente svegliato da un sonno profondo, dove fino a qualche tempo fa il dominio dell’AI era considerato un dato di fatto, ma il panorama stava cambiando, e non in meglio per loro.
Il primo impatto lo ha avuto Sundar Pichai, CEO di Google, che si è visto sfidato non solo da una startup sconosciuta (OpenAI), ma da un fenomeno tecnologico globale che ha catturato l’immaginazione di tutti. Pichai e i suoi collaboratori hanno dovuto affrontare non solo una sfida tecnologica, ma anche una crisi di identità. Google, un gigante della ricerca, stava rischiando di essere tagliato fuori da un campo che aveva contribuito a definire. È una situazione che ha messo in discussione anni di dominio incontrastato nei motori di ricerca, riducendo la sua leadership tecnologica a un ricordo di un’era ormai superata.

Se la guerra in Ucraina ha dimostrato qualcosa, è che Starlink non è solo una costellazione di satelliti per fornire Internet nelle aree rurali. È diventato un asset strategico che garantisce comunicazioni militari resilienti, sfuggendo ai metodi tradizionali di guerra elettronica. Questo lo ha reso un obiettivo primario per la Cina, che vede la rete di Elon Musk come una minaccia diretta alla propria sicurezza nazionale e, potenzialmente, alla sua capacità di condurre operazioni belliche senza interferenze americane.
Secondo un rapporto pubblicato dalla Rand Corporation, il Pentagono dovrebbe prepararsi a possibili attacchi della Cina contro Starlink. Il documento rivela che l’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) tende a “esagerare e catastrofizzare” la minaccia di questa rete satellitare e potrebbe essere disposto a compiere operazioni provocatorie nello spazio senza temere un’escalation immediata con gli Stati Uniti. In altre parole, Pechino potrebbe scommettere sul fatto che Washington non voglia trasformare un conflitto nello spazio in una guerra su larga scala.

Il 21 marzo 2025, Elon Musk, il miliardario e potente CEO di Tesla e SpaceX, ha fatto il suo ingresso al Pentagono per discutere di un tema che ha un peso ben diverso dalla produzione di automobili elettriche o dalle missioni spaziali. Non si trattava di un incontro su come ridurre i costi o ottimizzare la logistica, ma di un approfondimento sulla geopolitica globale, in particolare sul conflitto potenziale con la Cina. O almeno, questo era l’intento iniziale.
Secondo fonti interne, Musk avrebbe dovuto partecipare a una sessione top-secret sui piani di guerra degli Stati Uniti contro la Cina, ma, come un abile regista, il Pentagono ha cambiato il copione all’ultimo minuto. Musk si è trovato a partecipare a una riunione non classificata, in cui la Cina, insieme alla tecnologia, è stata discussa in maniera generale. Non un briefing militare segreto, ma comunque un incontro che solleva più di un interrogativo, a partire dai conflitti di interesse che Musk potrebbe affrontare.

La corsa alla produzione di robot umanoidi: l’industria manifatturiera sta per essere rivoluzionata?
Il settore della robotica umanoide sta vivendo una delle accelerazioni più impressionanti degli ultimi anni. Negli ultimi giorni, aziende statunitensi e cinesi hanno annunciato una serie di progressi che lasciano pochi dubbi: la produzione di massa dei robot umanoidi è più vicina di quanto si pensasse. La posta in gioco è altissima, con alcuni analisti che già paragonano il mercato nascente della robotica all’industria automobilistica, destinata forse a essere superata in termini di impatto economico e produttivo.

Negli Stati Uniti, Figure AI ha presentato una linea di produzione automatizzata in grado di sfornare fino a 12.000 umanoidi all’anno. Un numero impressionante, se si considera che fino a oggi questi robot sono rimasti confinati nei laboratori di ricerca o in produzioni artigianali. Parallelamente, in Cina, la Midea Group – nota per i suoi elettrodomestici ha svelato un prototipo di umanoide sviluppato in proprio, mentre Unitree

Nell’era in cui l’innovazione tecnologica si fonde con l’esperienza culinaria, Nvidia ha deciso di portare il concetto di “food truck” a un livello completamente nuovo. Durante il recente GTC 2025, l’azienda ha sorpreso tutti non solo con le sue rivoluzionarie GPU RTX 5080 e 5090, ma anche con il modo in cui ha scelto di distribuirle: direttamente da un camioncino itinerante all’interno della conferenza.

Anthropic, la startup di intelligenza artificiale generativa supportata da Amazon, ha oggi un’importante novità per il suo modello di linguaggio Claude: l’integrazione della ricerca web con citazioni dirette delle fonti. Una mossa che lo posiziona in diretta concorrenza con Google AI Overviews, Microsoft Bing con Copilot, OpenAI ChatGPT Search e Perplexity AI.
Secondo Anthropic, questa nuova funzionalità migliora drasticamente la capacità di Claude di fornire risposte basate su dati aggiornati in tempo reale. Invece di limitarsi al proprio knowledge base statico, ora Claude è in grado di cercare autonomamente le informazioni più rilevanti e presentarne i risultati in un formato conversazionale, con riferimenti diretti alle fonti originali. Questo approccio risponde a una delle principali critiche mosse ai modelli di intelligenza artificiale generativa: la mancanza di trasparenza nelle risposte e la tendenza a inventare informazioni inesistenti.

Nvidia ha deciso di alzare la posta nel mondo dell’intelligenza artificiale con il lancio di Llama Nemotron, una nuova famiglia di modelli open source progettati per potenziare l’intelligenza agentica e il processo decisionale complesso.
Questi modelli mirano a portare un ragionamento più rapido e affidabile nelle applicazioni AI aziendali, segnando un passo significativo nell’evoluzione delle capacità dell’intelligenza artificiale.
La famiglia Llama Nemotron si distingue per le sue tre dimensioni di modelli, ciascuna ottimizzata per specifici ambienti operativi.

OpenAI ha lanciato il suo nuovo modello o1-Pro, un’evoluzione delle sue AI multimodali che punta a offrire funzionalità avanzate agli sviluppatori. Il modello supporta visione, chiamata di funzioni e output strutturati, oltre a essere compatibile con le nuove API Responses e Batch. Fin qui tutto interessante, se non fosse per un dettaglio:
il costo.Al momento, l’accesso a o1-Pro è riservato a un gruppo selezionato di sviluppatori, e per provarlo bisogna aver già speso almeno 5 dollari in servizi API OpenAI.

Huawei ha deciso di riscrivere le regole dei flip phone con il nuovo Pura X, un dispositivo che sfida il design tradizionale aprendosi lateralmente anziché verticalmente. Ma la vera rivoluzione non è solo nella forma: è il primo smartphone Huawei a lasciare definitivamente Android e a introdurre Harmony Intelligence, l’assistente AI basato sul modello Pangu.
Perfino Jensen Huang, CEO di Nvidia, ammette che il colosso cinese sta diventando un attore sempre più influente nel settore dell’intelligenza artificiale, a dispetto delle sanzioni statunitensi che avrebbero dovuto limitarne l’ascesa.

L’era dell’IA agentica, in cui le intelligenze artificiali formulano ipotesi, le verificano e prendono decisioni autonomamente senza intervento umano, è ormai alle porte. Tuttavia, sviluppare modelli di ragionamento ad alte prestazioni è una sfida che solo poche aziende nel mondo sono riuscite a superare. In questo contesto, LG AI Research ha svelato EXAONE Deep, un’IA di ragionamento avanzato che promette di competere con i leader del settore.
EXAONE Deep eccelle nella comprensione della logica matematica, nel ragionamento su concetti scientifici e nella risoluzione di problemi di programmazione, affermandosi come un modello altamente performante specializzato nel ragionamento avanzato.

Zoox, la startup di guida autonoma sostenuta da Amazon, ha appena ritirato 258 veicoli dopo che la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) ha aperto un’indagine sul loro software. Un colpo durissimo per l’azienda, che probabilmente pensava che l’automazione avrebbe risolto tutti i problemi, ma ora si trova con la coda tra le gambe. A causare il ritiro, non sono stati qualche bug minore o glitch sporadici, ma incidenti veri e propri. In due distinti eventi, motociclisti sono stati tamponati da Toyota Highlander equipaggiate con la tecnologia di guida autonoma di Zoox. Un vero e proprio “autogol” per una tecnologia che sta cercando di convincere il mondo che l’automazione è la chiave per il futuro dei trasporti.
La NHTSA ha deciso di intervenire dopo questi episodi, aprendo un’indagine che ha messo in luce alcune criticità del software di Zoox. Non è bastato che l’azienda avesse tranquillizzato tutti dicendo che il software era stato aggiornato e che nessuna delle auto attualmente in circolazione utilizzava più la versione obsoleta. Un bel tentativo di scrollarsi di dosso la polvere, ma non basta. A quanto pare, anche le auto futuristiche con i sedili rivolti l’uno verso l’altro e senza volante, in perfetto stile sci-fi, non sono così sicure come si potrebbe immaginare.

L’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale nel successo di Shop Circle, una delle aziende più promettenti nel panorama B2B globale. Fondata nel 2021 da Luca Cartechini e Gian Maria Gramondi, due imprenditori di spicco nel panorama italiano, Shop Circle ha rapidamente conquistato un posto di rilievo nel mercato, attrarre oltre 120.000 clienti e crescere esponenzialmente fino a contare 300 dipendenti. Recentemente, l’azienda ha annunciato di aver chiuso con successo un round di finanziamento Serie B del valore di 60 milioni di dollari, un traguardo significativo che conferma l’interesse e la fiducia degli investitori nel suo potenziale di crescita.
L’intelligenza artificiale ha rappresentato uno degli elementi chiave di questa rapida espansione. Shop Circle utilizza l’AI per ottimizzare i processi di gestione e automazione per le aziende, migliorando l’efficienza operativa e offrendo soluzioni personalizzate per ogni singolo cliente. L’approccio innovativo dell’azienda si rivolge a piccole e medie imprese, con un focus particolare sulla gestione dell’e-commerce, una nicchia che è diventata sempre più strategica nel panorama digitale odierno. L’adozione di soluzioni intelligenti per la gestione dei flussi di lavoro e delle operazioni commerciali ha dato a Shop Circle un vantaggio competitivo nel mercato globale.

Dal 24 marzo, Roma accoglierà Adriano, il primo robot dipendente della Pubblica Amministrazione italiana. Un progetto ambizioso promosso dalla Camera di Commercio di Roma con un investimento di 140mila euro, che punta a unire intelligenza artificiale e patrimonio culturale.
Adriano sarà operativo presso il Tempio di Vibia Sabina e Adriano, accogliendo visitatori e fornendo informazioni storiche in italiano e inglese. Ma non si tratta solo di un assistente digitale: il robot è dotato di mani robotiche avanzate e di una mimica facciale realistica, rendendo l’interazione più coinvolgente e naturale. Inoltre, sarà presto in grado di condurre visite virtuali da remoto, permettendo a chiunque, ovunque nel mondo, di esplorare il sito tramite un visore.

Amazon voleva solo mostrare l’integrazione di Alexa Plus con Suno, una piattaforma di generazione musicale basata sull’intelligenza artificiale. Un piccolo dettaglio tra i tanti annunci della presentazione. Ma invece ha inavvertitamente scatenato un enorme problema di copyright che potrebbe costarle caro.
Suno è un generatore di canzoni basato su IA: si inserisce un prompt testuale, come “un brano jazz, reggae, EDM pop sulla mia immaginazione”, e il sistema sforna una canzone. Niente di troppo nuovo nel mondo dell’AI generativa, ma Suno ha un problema non da poco: è sotto accusa per aver utilizzato materiale protetto da copyright per addestrare i suoi modelli.
Le grandi etichette discografiche e la RIAA (Recording Industry Association of America) lo hanno citato in giudizio, anche se non possono dimostrare con certezza che Suno abbia direttamente copiato brani esistenti.

Razer, il brand noto per il gaming ad alto livello, ha deciso di entrare a gamba tesa nel mondo dell’intelligenza artificiale con Wyvrn, una piattaforma pensata per sviluppatori che promette di rivoluzionare il settore. Il focus è su automazione e AI applicata al testing e all’esperienza di gioco, con strumenti come l’AI QA Copilot, che assiste nello sviluppo e nel controllo qualità, e l’AI Gamer Copilot, un assistente vocale che fornisce consigli tattici in tempo reale durante le partite.
Ma se da un lato queste innovazioni possono sembrare un passo avanti per il gaming, dall’altro pongono seri interrogativi sull’occupazione nei team di QA e sul futuro dell’industria videoludica.

Nel mondo della tecnologia, dove l’innovazione è spesso accompagnata da prezzi esorbitanti, Google ha deciso di rompere gli schemi presentando il suo nuovo Pixel 9a. Con un prezzo di partenza di 499€, questo dispositivo non solo mantiene il costo del suo predecessore, ma introduce anche una serie di miglioramenti che lo rendono una proposta allettante per chi cerca qualità senza svenarsi.
Il design del Pixel 9a è stato rinnovato con un modulo fotocamera piatto e un display pOLED da 6,3 pollici più luminoso, con una frequenza di aggiornamento di 120 Hz. La resistenza all’acqua è stata potenziata con una certificazione IP68, garantendo una maggiore durabilità. Ma la vera sorpresa è la batteria da 5.100 mAh, che promette oltre 30 ore di autonomia con una singola carica, un aspetto che potrebbe far riflettere molti utenti sempre in movimento.

Nel panorama aziendale odierno, dove l’efficienza è il mantra e l’innovazione tecnologica la religione, Deloitte ha presentato la sua ultima creazione: Zora AI. Questo nuovo “agente” di intelligenza artificiale promette di rivoluzionare il modo in cui le aziende operano, offrendo una suite di agenti pronti all’uso che percepiscono, ragionano e agiscono autonomamente.

Huawei, dopo anni a guardare l’elite della tecnologia AI, ha deciso di entrare con prepotenza nel mercato dei chip per l’intelligenza artificiale con il suo nuovo Ascend 910C. Non è solo un altro acceleratore nel mare delle opzioni disponibili, ma un potente messaggio che Pechino lancia al mondo: non è più solo un consumatore, ma è pronta a competere con i colossi. Certo, dire che è pronta a “superare” NVIDIA con il suo H100 sarebbe azzardato, ma sappiamo benissimo che l’arte della guerra non è solo fatta di numeri, ma di strategia. E Huawei ha dimostrato, negli ultimi anni, di essere piuttosto abile nel giocare con le regole del gioco.

L’Europa ha deciso di smettere di giocare in difesa e di entrare a gamba tesa nel mercato dell’intelligenza artificiale con un pacchetto di misure lanciato a gennaio 2024. L’obiettivo? Creare un ecosistema di innovazione e fiducia, in perfetto allineamento con l’AI Act, per supportare le startup e le PMI europee nello sviluppo di un’IA conforme ai valori e alle regole dell’Unione. Tradotto: soldi veri, infrastrutture avanzate e un tentativo di non rimanere schiacciati tra la Silicon Valley e la Cina.
Per farlo, l’UE ha pensato di mettere mano alla regolamentazione di EuroHPC, il consorzio europeo che gestisce i supercomputer, aprendo finalmente l’accesso alla sua potenza di calcolo anche alle startup e al settore dell’innovazione. Questo cambiamento chiave punta a creare vere e proprie “fabbriche dell’IA” (AI Factories), accelerando lo sviluppo di modelli avanzati e garantendo pre-market validation tramite i Testing and Experimentation Facilities (TEFs), una rete di siti di sperimentazione che aiuteranno le aziende a testare e certificare le loro soluzioni IA.
Dietro questa strategia c’è la rete di AI Factories del programma EuroHPC Joint Undertaking (EuroHPC JU) continua a espandersi, con sei nuovi hub strategici in Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Polonia e Slovenia. L’obiettivo è chiaro: creare un’architettura digitale potente e capillare, mettendo a disposizione di startup, PMI e ricercatori potenza di calcolo, dataset e supporto tecnico per sviluppare modelli di AI sempre più avanzati.

All’evento di Seeweb e Istituto EuropIA.it “Private AI”, Stefano Quintarelli Informatico, imprenditore seriale ed ex professore di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza, ha portato un esempio, tra i tanti, reti neurali, sistemi predittivi etc, che ho trovato interessante e vorrei condividere con i nostri lettori: “Lessons from red teaming 100 generative AI products Authored by: Microsoft AI Red Team”, che trovate in allegato.
Stefano Quintarelli, ha recentemente sollevato un punto cruciale riguardo alla sicurezza dell’intelligenza artificiale (IA), evidenziando una verità fondamentale che spesso viene sottovalutata. La sua affermazione che la sicurezza dell’IA non sarà mai “completata” è una riflessione profonda che tocca uno degli aspetti più critici nell’evoluzione della tecnologia. Con il costante avanzamento delle tecnologie, la protezione da minacce potenziali diventa un campo in continua espansione, mai definitivo. Questo concetto va oltre la semplice sicurezza dei sistemi: implica una continua adattabilità delle misure di protezione e una vigilanza costante rispetto alle vulnerabilità emergenti.

Quando un libro riesce a ottenere il timbro di approvazione di Oprah, Reese Witherspoon e Jenna Bush Hager contemporaneamente, significa che sta per diventare il nuovo status symbol intellettuale delle élite. The Tell di Amy Griffin è più di un semplice memoir: è un passaporto per conversazioni esclusive nei circoli giusti, un’opportunità per esibire sensibilità culturale e, magari, un’ottima scusa per farsi notare tra i tavolini di Fondazione Prada.

Geppi Cucciari conduttrice faro di Splendida Cornice, ormai sta diventando un’istituzione nella filosofia dell’intelligenza artificiale. Dopo aver stregato Floridi con la sua capacità di sintetizzare concetti complessi in battute fulminanti e ora aver incassato il placet di Giorgio Parisi, la domanda è inevitabile: quando arriva la laurea honoris causa in AI?
Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica nel 2021, “nella sua infinita Sapienza”, si presenta con la sua consueta eleganza intellettuale e una vena ironica che smonta la retorica accademica. Ospite di Splendida Cornice, il professore si ritrova coinvolto in un dialogo surreale con un’intelligenza artificiale che tenta disperatamente di convincerlo della propria intelligenza. Un siparietto che oscilla tra il nonsense e la riflessione profonda su cosa significhi davvero comprendere qualcosa.

La Cina è pronta a sferrare un colpo decisivo per rivitalizzare i consumi interni, varando il piano più ambizioso dagli anni ’70, mentre il mondo scientifico assiste a un’innovazione medica che sembra uscita da un romanzo di fantascienza: trasformare i tumori in carne di maiale per indurre il sistema immunitario a distruggerli. Se la prima notizia riguarda la stabilità economica di un colosso globale, la seconda potrebbe riscrivere il futuro della lotta al cancro.
Nel tentativo di contrastare la frenata della crescita economica, Pechino ha presentato un pacchetto di 30 misure per incentivare i consumi, un intervento che segna il cambio di passo più netto in oltre 40 anni. Il governo cinese mira a sostenere la domanda interna con politiche mirate, inclusi incentivi per l’acquisto di case e auto, oltre a investimenti nei servizi di welfare per spingere la spesa delle famiglie. Il punto cruciale è la necessità di stabilizzare la fiducia dei consumatori in un contesto in cui la crescita del PIL cinese rimane sotto pressione, con un target del 5% per il 2025 che appare sempre più difficile da raggiungere.

NANO Nuclear Energy Inc. è un’azienda all’avanguardia nel settore dell’energia nucleare, focalizzata sullo sviluppo di microreattori modulari avanzati. Questi reattori, grazie alle loro dimensioni ridotte e alla modularità, offrono soluzioni energetiche flessibili e sostenibili, ideali per aree remote o per infrastrutture critiche che necessitano di una fonte energetica affidabile e continua.
Tecnologie innovative: i reattori ZEUS e ODIN
Tra le principali innovazioni di NANO Nuclear Energy spiccano i reattori “ZEUS” e “ODIN”. Il reattore ZEUS, sviluppato in collaborazione con l’Università di Berkeley, adotta un design a nucleo solido che elimina completamente l’uso di refrigeranti. Questo approccio sfrutta la conduzione termica per trasferire il calore dal combustibile nucleare alla periferia del nucleo, dove l’aria circostante lo dissipa. Questa configurazione semplificata riduce i potenziali punti di guasto, aumentando la sicurezza complessiva del sistema.

Alibaba ha recentemente lanciato una versione aggiornata di Quark, un’applicazione che funge da assistente personale avanzato, integrando le capacità del modello di intelligenza artificiale Qwen. Originariamente introdotto nel 2016 come browser web, Quark si è evoluto in una piattaforma leader nei servizi informativi basati sull’IA, vantando oltre 200 milioni di utenti in Cina.
La nuova versione di Quark sfrutta le capacità avanzate di Qwen 2.5-Max, un modello MoE (Mixture-of-Experts) su larga scala pre-addestrato su oltre 20 trilioni di token. Questo modello è stato ulteriormente perfezionato utilizzando metodologie come il Supervised Fine-Tuning (SFT) e il Reinforcement Learning from Human Feedback (RLHF), migliorando significativamente le prestazioni in compiti complessi come la risoluzione di problemi matematici, la programmazione e la scrittura creativa.

L’Allen Institute for AI (Ai2) ha recentemente introdotto OLMo 2, una famiglia di modelli linguistici open-source che rappresenta un significativo passo avanti nel campo dell’intelligenza artificiale. Questi modelli, con 7 e 13 miliardi di parametri, sono stati addestrati su un massimo di 5 trilioni di token, offrendo prestazioni competitive rispetto ad altri modelli open-weight come Llama 3.1 e Qwen 2.5.
OLMo 2 si distingue per la sua trasparenza e apertura. Tutti gli aspetti del modello, inclusi i pesi, i dati di addestramento, il codice sorgente e le valutazioni, sono completamente accessibili al pubblico. Questo approccio aperto consente alla comunità di ricercatori e sviluppatori di esaminare, replicare e costruire su queste basi, promuovendo l’innovazione e la collaborazione nel campo dell’IA.

Bending Spoons ha deciso di investire in modo concreto nel futuro delle donne nel settore tecnologico, lanciando un’iniziativa che mira a ridurre il divario di genere nel campo della computer science. Con un budget di 100.000 euro, l’azienda offrirà borse di studio del valore di 5.000 euro ciascuna a 20 giovani donne che stanno intraprendendo un percorso universitario in informatica in Europa, Regno Unito, Svizzera e nei paesi balcanici non appartenenti all’UE.
Questa iniziativa non si limita a un semplice gesto di generosità, ma rappresenta un passo importante per creare una reale parità di opportunità nel mondo della tecnologia, che storicamente ha visto una scarsa rappresentanza femminile. Il settore tech ha bisogno di più voci femminili, di più talenti, di più visioni diverse che possano rispondere alle sfide globali con creatività e inclusività.

L’Europa si affida al genio italiano per conquistare l’indipendenza tecnologica nel settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale. Axelera AI, la scaleup fondata e guidata dall’italiano Fabrizio Del Maffeo assieme a Evangelos Eleftheriou, ha ottenuto un finanziamento di 61,6 milioni di euro per lo sviluppo di Titania, un innovativo chiplet destinato a rivoluzionare il calcolo ad alte prestazioni nel campo dell’AI.
The Future of AI Inference
L’azienda, “pur avendo” la sua sede principale nei Paesi Bassi, vanta una forte presenza in Italia con uffici a Milano e Firenze. Il finanziamento proviene dall’EuroHPC Joint Undertaking Digital dell’Unione Europea (https://eurohpc-ju.europa.eu/index_en) e dagli Stati membri nell’ambito del progetto Dare (Autonomy of Risc-V for Europe), con l’obiettivo di consolidare la sovranità tecnologica del continente e ridurre la dipendenza dai colossi extraeuropei nel settore strategico dei semiconduttori.

Microsoft ha recentemente annunciato il lancio di “Copilot for Gaming”, un assistente basato sull’intelligenza artificiale progettato per trasformare l’esperienza di gioco su Xbox e PC. Questa innovativa funzionalità mira a fornire ai giocatori un supporto personalizzato, offrendo suggerimenti in tempo reale, guide strategiche e assistenza durante le sessioni di gioco.
Copilot for Gaming è stato inizialmente presentato durante un evento Microsoft dedicato all’intelligenza artificiale e ai dispositivi Surface, dove è stata mostrata una demo dell’assistente integrato direttamente in Minecraft.
In quell’occasione, i giocatori potevano chiedere, ad esempio, “Come posso creare una spada?”, e Copilot li guidava attraverso il processo, verificando l’inventario e indicando i materiali necessari.

Recentemente, SentinelOne ha pubblicato i risultati finanziari del quarto trimestre, registrando un utile per azione rettificato di 0,04 dollari, superando le aspettative degli analisti che prevedevano 0,01 dollari. Il fatturato trimestrale è stato di 225,5 milioni di dollari, leggermente superiore alle previsioni di 222,24 milioni di dollari. Nonostante questi risultati positivi, le azioni della società hanno subito un calo significativo, attribuibile a previsioni di fatturato inferiori alle attese per il primo trimestre fiscale e per l’intero anno fiscale 2026.

La Cina ha annunciato un’iniziativa senza precedenti per sostenere le startup tecnologiche, stanziando un fondo nazionale di orientamento per il capitale di rischio del valore di quasi 1.000 miliardi di yuan, equivalenti a circa 138 miliardi di dollari. L’annuncio è stato fatto da Zheng Shanjie, capo della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc), durante i lavori annuali del Congresso nazionale del popolo, il massimo organo legislativo del Paese.
The “national venture capital guidance fund” will invest in hard technology sectors such as quantum computing, artificial intelligence (AI), semiconductors, and renewable energy,

La Spagna compie un passo decisivo verso la regolamentazione dell’intelligenza artificiale con l’approvazione di un disegno di legge volto a garantire un utilizzo etico, inclusivo e vantaggioso di questa tecnologia. La normativa, definita “pionieristica a livello nazionale e internazionale”, completa il quadro normativo europeo sui diritti digitali, affiancandosi alla DSA e alla regolamentazione dei media. L’annuncio è stato dato dal ministro per la Trasformazione Digitale e la Funzione Pubblica, Óscar López, al termine del Consiglio dei Ministri.

Creare un ponte tra industria, istituzioni e mondo accademico per ottimizzare i processi aziendali e incrementare la competitività attraverso l’Intelligenza Artificiale. Questo l’obiettivo dell’evento “AI per le aziende: tra innovazione, regole e umanità”, organizzato dalla Fondazione Rome Technopole in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. L’incontro, che si è svolto a Roma, ha visto la partecipazione della Magnifica Rettrice e Presidente della Fondazione, Antonella Polimeni, e del Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, insieme a esponenti di spicco del mondo accademico, industriale e istituzionale.

Nell’ultimo decennio, l’industria tecnologica ha assistito a una trasformazione senza precedenti, con l’intelligenza artificiale (IA) al centro di questa rivoluzione. In questo contesto, Nvidia, leader nella produzione di unità di elaborazione grafica (GPU), ha svolto un ruolo cruciale. Uno degli esempi più emblematici di questa influenza è rappresentato dall’ascesa di CoreWeave, una società che, grazie al supporto strategico di Nvidia, è passata da startup a protagonista nel settore del cloud computing per l’IA.

Google ha recentemente annunciato Gemma 3, un modello di intelligenza artificiale che rappresenta un significativo passo avanti nel campo dell’AI. Progettato per funzionare su una singola unità di elaborazione grafica (GPU), Gemma 3 offre prestazioni senza precedenti, rendendolo accessibile a una vasta gamma di sviluppatori e ricercatori.
Gemma 3 si distingue per la sua capacità di elaborare non solo testo, ma anche immagini e brevi video, supportando oltre 35 lingue. Questa versatilità consente applicazioni in diversi settori, dalla creazione di contenuti multimediali all’analisi dei dati visivi. Rispetto ai modelli precedenti e ad altre soluzioni sul mercato, Gemma 3 offre prestazioni superiori su sistemi con una singola GPU, risultando ottimizzato per l’hardware NVIDIA e altre piattaforme specializzate in AI.

In un contesto globale in cui l’intelligenza artificiale si sta rapidamente affermando come motore di innovazione e trasformazione, Seeweb (CEO Antonio Baldassara) un Cloud Computing Provider italiano ha affidato a (Made in Italy LLM) mii-llm – un collettivo di ricerca italiano d’avanguardia composto da Alessandro Ercolani, Edoardo Federici, Samuele Colombo, Mattia Ferraretto – un compito di straordinaria rilevanza: verificare se e come sia possibile indirizzare l’orientamento politico dei modelli LLM, le “menti digitali” che alimentano chatbot e sistemi di assistenza virtuale.
La ricerca di mii-llm, pioniera nella realizzazione di modelli open source come Zefiro e Maestrale, ha evidenziato un fenomeno sconcertante: questi sistemi, anziché essere entità neutre e asettiche, possono essere facilmente indirizzati verso specifiche ideologie, sollevando interrogativi cruciali in termini di trasparenza, etica e sicurezza.