Neuralink, l’azienda co-fondata da Elon Musk, ha recentemente fornito aggiornamenti significativi riguardo ai suoi progressi nella tecnologia degli impianti cerebrali.

“Se tutto va bene, ci saranno centinaia di persone con Neuralinks entro pochi anni, forse decine di migliaia entro cinque anni, milioni entro dieci anni”, ha scritto Musk , condividendo la notizia su X (alias Twitter).

Durante una presentazione, è stato mostrato come il software CAD (Computer-Aided Design) utilizzato nel videogioco Counter-Strike possa essere impiegato per migliorare la progettazione e l’implementazione degli impianti neurali.

Neuralink ha mostrato come la tecnologia possa essere utilizzata per creare interfacce neurali più sofisticate, in grado di interagire con il cervello umano in modi precedentemente impensabili. L’uso di software avanzati come quello di Counter-Strike permette di simulare e ottimizzare il posizionamento degli impianti, rendendo il processo più preciso e meno invasivo.

L’azienda mira a ottenere approvazioni per l’uso clinico degli impianti, con l’intento di aiutare persone con disabilità motorie e neurologiche. L’idea è di permettere un’interazione diretta tra il cervello e i dispositivi digitali, aprendo la strada a nuove possibilità nel trattamento di malattie come la paralisi e il morbo di Parkinson.

L’innovazione di Neuralink solleva anche questioni etiche significative. La capacità di interfacciarsi direttamente con il cervello umano potrebbe trasformare non solo il campo medico, ma anche quello delle interazioni umane e della privacy. La società dovrà affrontare sfide riguardo alla sicurezza dei dati e all’accesso equo a queste tecnologie.

In conclusione, Neuralink sta facendo passi da gigante verso la realizzazione di impianti cerebrali che potrebbero rivoluzionare la medicina e la tecnologia. Tuttavia, è fondamentale considerare anche le implicazioni etiche e sociali di tali sviluppi.