Meta Platforms ha chiuso CrowdTangle, uno strumento usato da ricercatori, organizzazioni di controllo e giornalisti per monitorare i contenuti sui social media e individuare la disinformazione.
La decisione, annunciata a inizio anno, ha scatenato forti reazioni negative da parte di gruppi che dipendevano da CrowdTangle, soprattutto in vista delle elezioni presidenziali negli USA. Molti gruppi hanno scritto a Meta chiedendo di mantenere lo strumento attivo almeno fino a gennaio.
“Questa decisione mette a repentaglio i meccanismi essenziali di controllo pre e post elettorale e mina gli sforzi di trasparenza di Meta durante questo periodo critico, e in un momento in cui la fiducia sociale e la democrazia digitale sono allarmantemente fragili”,
ha scritto Human Rights Watch (HRW) in una lettera a Mark Zuckerberg, CEO.
Meta ha acquisito CrowdTangle nel 2016, diventando essenziale per monitorare la disinformazione, l’incitamento all’odio e la repressione del voto su Facebook e Instagram. In sostituzione, Meta ha lanciato la Meta Content Library, rivolta a ricercatori accademici e organizzazioni non-profit. Tuttavia, i critici ritengono che la nuova risorsa non sia altrettanto efficace o facile da usare come CrowdTangle, e le limitazioni di accesso ne riducono l’utilità per molte organizzazioni giornalistiche. Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta, ha dichiarato che stanno raccogliendo feedback da centinaia di ricercatori per rendere la piattaforma più intuitiva e utile per il loro lavoro.