Le principali aziende del settore semiconduttori, tra cui ASML, Applied Materials e Lam Research , potrebbero essere destinate a fronteggiare una nuova ondata di restrizioni da parte dei legislatori statunitensi in merito alle esportazioni di equipaggiamenti per la fabbricazione di wafer (WFE) verso la Cina. Questo sviluppo, che potrebbe avere significative implicazioni per il mercato globale dei semiconduttori, sta attirando l’attenzione su come tali restrizioni influenzerebbero le strategie e le operazioni di queste aziende.

La settimana scorsa, il Comitato Selettivo della Camera dei Rappresentanti sugli Stati Uniti e la Competizione Strategica con il Partito Comunista Cinese ha inviato una lettera alle aziende citate, sollecitandole a fornire informazioni sulle vendite di attrezzature per la produzione di semiconduttori destinate alla Cina. Secondo il comitato, la Cina sta acquistando più equipaggiamenti per la fabbricazione di semiconduttori di qualsiasi altra nazione, inclusi Stati Uniti, Corea del Sud e Taiwan, e questo potrebbe avere impatti geopolitici non indifferenti.

Geopolitica e Strategia Commerciale: La Minaccia per la Cina e le Implicazioni per le Aziende

Il contenuto della lettera del comitato sottolinea che, mentre la Cina continua a potenziare la sua capacità di produzione di semiconduttori, la sua crescente capacità di produrre chip autonomamente potrebbe minare la posizione degli Stati Uniti, soprattutto in termini di fornitura di chip per applicazioni sensibili. In particolare, l’argomento centrale riguarda i legami tra la Cina e la Russia, con l’idea che la produzione di semiconduttori avanzati da parte di Pechino possa favorire la Russia nel suo conflitto con l’Ucraina. Inoltre, il rafforzamento dell’industria dei semiconduttori in Cina potrebbe ridurre la vulnerabilità di Pechino alle sanzioni economiche americane e, di conseguenza, minacciare anche la sicurezza di regioni limitrofe, come Taiwan, che sono fortemente dipendenti dalla tecnologia avanzata per la produzione di chip.

A livello globale, il mercato delle attrezzature per la fabbricazione di wafer (WFE) è valutato in circa 43 miliardi di dollari nel 2024, con previsioni di spesa simile nel 2025, rappresentando circa il 36% della spesa globale in questo segmento. Secondo gli analisti di Bernstein, circa metà della spesa WFE della Cina nel 2025 potrebbe essere a rischio a causa delle possibili restrizioni, con una particolare attenzione ai segmenti DRAM e alla logica avanzata, che costituiscono rispettivamente il 15% e il 36% della spesa totale per WFE in Cina.

ASML e Altri Giganti a Rischio

ASML, una delle aziende più esposte alle restrizioni potenziali, ha già ridotto le proprie previsioni di fatturato dalla Cina, stimando che le vendite verso il paese scenderanno al 20% del suo totale per il 2025. Questo scenario potrebbe avere effetti significativi sull’equilibrio delle vendite e sugli investimenti nella ricerca e sviluppo per il futuro della produzione di semiconduttori.

Anche Applied Materials si trova in una posizione delicata. Gli analisti stimano che l’azienda potrebbe vedere una perdita di ricavi compresa tra il 5% e il 17% nel prossimo anno a causa delle potenziali limitazioni. Lam Research, KLA e altre aziende coinvolte nel settore WFE potrebbero affrontare sfide simili, con una significativa contrazione delle vendite se le restrizioni dovessero entrare in vigore.

Un Impatto Sul Settore Globale dei Semiconduttori

Le possibili restrizioni sulle esportazioni di WFE potrebbero riscrivere le dinamiche del mercato globale dei semiconduttori, con le aziende americane e le potenze tecnologiche mondiali chiamate a rivedere le loro strategie commerciali, a bilanciare le pressioni geopolitiche con le opportunità economiche, e a difendere la loro competitività sul mercato globale. Le implicazioni di tali restrizioni non si limitano solo agli aspetti finanziari, ma potrebbero avere ripercussioni anche sulle innovazioni tecnologiche e sulle catene di approvvigionamento globali, in un contesto già complicato da altre problematiche geopolitiche.

Il rischio di restrizioni sulle esportazioni di equipaggiamenti per la fabbricazione di semiconduttori potrebbe rappresentare una sfida significativa per alcune delle più grandi aziende del settore, ma potrebbe anche accelerare la corsa verso una maggiore autosufficienza in Cina, con possibili ripercussioni a lungo termine su tutto l’ecosistema della tecnologia dei semiconduttori.