Un importante studio condotto dal MIT ha analizzato per 25 mesi l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa (AI) sulla scoperta di nuovi materiali, coinvolgendo oltre 1.000 scienziati in un laboratorio di ricerca e sviluppo. Questo studio ha utilizzato un rigoroso setup sperimentale per garantire risultati significativi e affidabili.
Struttura dello Studio
- Gruppi di Ricercatori: Sono stati attivati tre gruppi di ricercatori in momenti diversi.
- Assegnazione Casuale: I team sono stati assegnati casualmente ai gruppi per evitare bias.
- Confronto: È avvenuto un confronto tra i team che avevano accesso all’AI e quelli che non lo avevano.
- Monitoraggio delle Attività: Sono state monitorate oltre 1,6 milioni di attività di ricerca.
L’AI utilizzata nel progetto è un sistema di reti neurali generative (GNN), simile a ChatGPT, capace di generare strutture molecolari partendo da parametri desiderati.
I risultati hanno mostrato un cambiamento significativo nella scoperta di nuovi materiali:
- +44% nuovi materiali scoperti
- +39% brevetti depositati
- +17% prototipi sviluppati
Collaborazione Uomo-AI
Una delle scoperte più rilevanti è stata l’emergere di un nuovo modello di collaborazione tra uomo e AI:
- L’AI genera ed esplora nuove strutture molecolari, automatizzando la fase creativa iniziale.
- Gli scienziati applicano la loro expertise per valutare quali proposte dell’AI meritano test sperimentali.
- I ricercatori più esperti hanno dimostrato una capacità di “filtrare” le proposte dell’AI con un’accuratezza superiore dell’81%.
Sfide e Criticità
Nonostante i risultati positivi, ci sono anche aspetti critici da considerare:
- Soddisfazione dei Ricercatori: L’82% dei ricercatori ha riportato una minore soddisfazione a causa del cambiamento delle mansioni.
- Gap di Performance: Solo i ricercatori con un forte background scientifico sono riusciti a sfruttare efficacemente l’AI, portando a un raddoppio del divario di performance tra i migliori e i peggiori performer.
La lezione chiave per le aziende è che, sebbene la Generative AI sia uno strumento potente, presenta anche delle sfide:
- Nelle mani di esperti, l’AI può amplificare notevolmente la produttività, consentendo l’esplorazione di più soluzioni e l’automazione di compiti ripetitivi.
- Tuttavia, per chi ha meno esperienza, l’AI può creare frustrazione nei compiti complessi e ostacolare lo sviluppo delle competenze fondamentali.
Strategia per le Organizzazioni
Le organizzazioni devono affrontare due sfide principali:
- Supportare gli esperti nell’adozione dell’AI per massimizzare i benefici.
- Strutturare percorsi di crescita che permettano ai meno esperti di sviluppare le competenze necessarie prima di affrontare compiti complessi con l’AI.
In sintesi, il vero interrogativo non è tanto come implementare la Generative AI, ma come gestire il divario di competenze che essa crea.
Citations:
[1] https://deepmind.google/discover/blog/millions-of-new-materials-discovered-with-deep-learning/
[2] https://www.frontiersin.org/journals/materials/articles/10.3389/fmats.2022.865270/full
[3] https://tech4future.info/en/data-driven-materials-generative-ai/
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[5] https://www.materials.zone/blog/revolutionizing-materials-development-ai-driven-innovation
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[7] https://digitalisationworld.com/news/68384/ai-revolutionises-scientific-discovery-but-r-d-challenges-persist
[8] https://www.nature.com/articles/s41524-022-00765-z
[9] https://arxiv.org/html/2411.03156v1
[10] https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S259023852400242X