Il Fondo per la Repubblica Digitale rappresenta un’iniziativa strategica che si pone l’obiettivo di accelerare la transizione digitale dell’Italia. Costituito come una partnership tra il settore pubblico e privato sociale, il Fondo è promosso dal Governo italiano e dall’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio (Acri), includendo realtà come la Fondazione Livorno. Questa sinergia nasce per allinearsi agli obiettivi di digitalizzazione definiti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dal FNC (Fondo Nazionale Complementare), con l’ambizione di garantire che l’Italia colga appieno le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale.
Il Fondo, operativo attraverso una rete di contributi finanziari e progettuali, mira a creare un ecosistema di sviluppo inclusivo che abbracci l’intero Paese, abbattendo il digital divide e favorendo la creazione di nuove competenze digitali. Tale fondo si posiziona come una leva chiave per potenziare il capitale umano italiano, una risorsa essenziale per accelerare il passaggio verso un’economia basata sulla tecnologia. Coinvolgere la popolazione attraverso programmi di formazione avanzata, strumenti di accesso e partecipazione alla rete è infatti cruciale per raggiungere gli obiettivi di trasformazione stabiliti dal PNRR.
Tra i settori di intervento del Fondo spiccano l’alfabetizzazione digitale, lo sviluppo delle competenze professionali digitali e il sostegno all’innovazione nelle imprese italiane. La partnership con il terzo settore permette inoltre di promuovere una digitalizzazione inclusiva, capace di raggiungere anche le comunità più isolate o marginalizzate. Il Fondo si propone come un pilastro fondamentale per stimolare una nuova generazione di cittadini e lavoratori in grado di rispondere alle sfide del mercato globale.
In un mondo in cui le capacità digitali sono diventate essenziali, questa iniziativa punta a far sì che l’Italia non solo raggiunga ma eccella nel panorama internazionale. L’infrastruttura che il Fondo sostiene non si limita all’installazione di nuove tecnologie, ma si estende alla costruzione di una cultura digitale condivisa, valorizzando le potenzialità del tessuto sociale italiano e favorendo un ambiente che stimoli l’innovazione.
Il bando “crescerAI“, lanciato dall’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale con il supporto di Google.org, ha recentemente selezionato quattro progetti innovativi destinati a potenziare le piccole e medie imprese (PMI) italiane attraverso l’intelligenza artificiale. Con un finanziamento di 2,2 milioni di euro, questi progetti si concentreranno su soluzioni open source che mirano a rispondere alle specifiche esigenze dei settori agroalimentare, energetico e turistico.
Tra i progetti scelti, “Tornatura” si distingue per il suo approccio nel settore agroalimentare. Sviluppato dall’International Foundation Big Data And Artificial Intelligence For Human Development (IFAB), questo progetto si propone di affrontare le emergenze fitosanitarie e ridurre i danni causati dai patogeni alla produzione ortofrutticola, un settore fondamentale per il Made in Italy. Parallelamente, “wAIne“, realizzato dall’Università di Pisa, mira a creare un sistema di supporto decisionale per la difesa sostenibile dei vigneti, integrando tecnologie avanzate per migliorare la viticoltura.
Nel campo dell’energia, il progetto “SUMMA” dell’Università degli Studi di Siena si propone di rendere più efficiente la transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Utilizzando modelli di intelligenza artificiale, SUMMA si concentra sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), promuovendo un approccio sostenibile alla gestione energetica. Infine, “Ridurre gli sprechi, ottimizzare gli acquisti“, sviluppato dalla Facoltà di Economia della Libera Università di Bolzano, si focalizza sul settore turistico. Questo progetto intende ridurre lo spreco alimentare e ottimizzare gli acquisti nelle strutture ricettive italiane utilizzando soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.
Giovanni Fosti, Presidente dell’Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale, ha evidenziato come solo il 18% delle PMI italiane abbia adottato più di due soluzioni di IA, sottolineando l’importanza del bando nel fornire supporto alle aziende per rimanere competitive in un contesto economico in rapida evoluzione.
Melissa Ferretti Peretti, VP e Country Manager di Google Italia, ha aggiunto che l’intelligenza artificiale rappresenta un motore di crescita cruciale per il Paese e che il sostegno a questi progetti è parte integrante dell’impegno di Google verso l’innovazione in Italia.
Le previsioni del Parlamento Europeo indicano che l’adozione dell’intelligenza artificiale potrebbe incrementare la produttività del lavoro in Italia tra l’11% e il 37% entro il 2035. Nel 2022, il mercato dell’IA in Italia ha superato i 400 milioni di euro, con una crescita annuale del 21,7%, e si prevede che raggiunga i 700 milioni entro il 2025. Questi dati evidenziano non solo il potenziale economico dell’intelligenza artificiale ma anche la necessità per le PMI italiane di abbracciare queste tecnologie per garantire un futuro prospero e sostenibile.
Per ulteriori informazioni sui progetti e sul bando “crescerAI“, è possibile visitare il sito ufficiale del Fondo per la Repubblica Digitale.