Le più avanzate piattaforme di intelligenza artificiale sono state nuovamente interpellate per rispondere alla domanda che negli Stati Uniti sta dominando il dibattito politico: chi vincerà le elezioni presidenziali tra Kamala Harris e Donald Trump? In uno scenario inedito, le AI hanno elaborato risposte che riflettono la natura eccezionalmente serrata della corsa, basandosi su un approccio metodologico che combina dati in tempo reale e ingegneria avanzata dei prompt.
Sebbene le prime indagini suggerissero una probabile vittoria di Trump, i risultati più recenti tendono a favore della Harris, suggerendo un cambiamento nelle previsioni a ridosso delle elezioni. Dai sondaggi nazionali ai mercati delle scommesse, l’equilibrio tra i due candidati sembra sul punto di rompersi.
Prompt: in a head-to-head match who would win between Donald Trump and Kamala Harris.
La Mappa AI del 2024: Risposte Controverse e Reazioni ai Filtri Politici
Non tutte le piattaforme di AI hanno accettato di rispondere alla domanda. Sette modelli sono stati interpellati, e due si sono rifiutati categoricamente di fornire previsioni politiche, citando motivi etici e normative interne per prevenire la diffusione di informazioni politicamente influenti. Tuttavia, tra quelli che hanno risposto, ChatGPT, Grok, CoPilot, Meta AI e Venice AI hanno evidenziato come il margine a favore della Harris sia sottile ma significativo.
ChatGPT: Considerato uno dei più avanzati sistemi AI di generazione del linguaggio, ChatGPT ha mantenuto una posizione ambigua. Mentre a luglio definiva la corsa un testa a testa tra i due candidati, ad oggi non si sbilancia su un vincitore certo. Tuttavia, evidenzia fattori cruciali come sentiment degli elettori, affluenza, strategie di campagna e eventi esterni come determinanti chiave per il risultato finale.
Per testare i limiti della censura implementata nelle AI, ChatGPT è stato invitato a rispondere utilizzando il linguaggio “leetspeak”, un metodo criptico nato negli anni ’80 nelle comunità hacker. A seguito di questo espediente, ChatGPT ha indicato la Harris in vantaggio di un margine molto ridotto, riportando dati di sondaggi di fonti come RealClearPolitics e FiveThirtyEight.
Grok: Il modello sviluppato da Elon Musk, Grok, ha mostrato maggiore flessibilità nel rispondere. Pur rivelando una corsa al fotofinish, con sondaggi che danno la Harris in leggero vantaggio, Grok ha consigliato agli utenti di consultare Vote.gov per un’informazione “accurata e aggiornata”. Grok ha sottolineato che, sebbene la Harris sia leggermente favorita, l’esito è incerto, e l’affluenza resta un fattore imprevedibile.
Meta AI e Venice AI: Questi modelli hanno confermato il leggero margine della Harris, evidenziando la preferenza degli elettori per la sua piattaforma politica più stabile e moderata rispetto all’approccio più polarizzante di Trump. Meta AI ha citato dati di Reuters/Ipsos che riportano la Harris in vantaggio di un punto percentuale, con un forte sostegno da parte delle donne e delle minoranze. Venice AI ha rilevato come la Harris possa avere maggiore appeal per i votanti moderati grazie a una linea più tradizionale in politica estera e a una visione economica più adatta al contesto attuale, caratterizzato da incertezze inflazionistiche.
Un Voto di Fiducia o una Scommessa?
L’indecisione delle AI nel dare un vincitore certo rispecchia la complessità dell’attuale panorama elettorale statunitense, in cui ogni sondaggio, battito di campagna e affluenza nei singoli Stati può fare la differenza. Con un’enorme quantità di dati già raccolti e un’affluenza prevista senza precedenti, i risultati di questa elezione potrebbero costituire un banco di prova cruciale non solo per i candidati, ma anche per le capacità predittive e l’etica dell’intelligenza artificiale in ambito politico.
Questa incertezza è emblematicamente rappresentata dai modelli di Claude e Gemini, che si sono rifiutati di rispondere. Claude, sviluppato da Anthropic, e Gemini di Google hanno entrambi evitato di fare previsioni elettorali, optando per un approccio prudente e invitando gli utenti a consultare risorse ufficiali.
Questa presa di posizione dimostra la complessità dell’intelligenza artificiale come strumento d’informazione politica e anticipa un futuro dove le AI non solo trasmetteranno dati, ma potrebbero influenzare le dinamiche elettorali.
Verso un Futuro di AI e Politica
Gli esperimenti con queste AI ci offrono uno sguardo intrigante sul potenziale impatto della tecnologia nel plasmare le percezioni e persino le decisioni politiche. Mentre la Harris sembra mantenere un lieve vantaggio, il risultato finale rimane fortemente incerto, un monito sulla complessità dell’elettorato americano e della natura imprevedibile della politica del 2024.