Le autorità di regolamentazione dell’energia degli Stati Uniti hanno recentemente bloccato un accordo tra Amazon Web Services (AWS) e Talen Energy (650M$..) per l’acquisto di energia nucleare destinata a diversi data center in Pennsylvania. Questo accordo, che prevedeva l’acquisto di fino a 1 gigawatt di energia dalla centrale nucleare Susquehanna, è stato respinto dalla Federal Energy Regulatory Commission (FERC) con una votazione di 2-1, suscitando preoccupazioni riguardo all’impatto che un prelievo significativo di energia dalla rete avrebbe potuto avere sulla stabilità della fornitura elettrica e sui costi per i consumatori.
AWS aveva pianificato di utilizzare l’energia nucleare per alimentare i suoi data center, in particolare per soddisfare la crescente domanda energetica legata ai servizi di intelligenza artificiale. L’accordo era visto come un passo verso l’adozione di fonti energetiche pulite e sostenibili, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’azienda.
La FERC ha espresso timori che l’aumento della capacità energetica richiesta avrebbe potuto compromettere la stabilità della rete elettrica. I commissari hanno sottolineato che la proposta avrebbe potuto portare a costi più elevati per i consumatori e a complicazioni nella gestione della rete, rendendo difficile il finanziamento delle necessarie migliorie ai sistemi di trasmissione e distribuzione.
Willie Phillips, presidente della FERC, ha dissentito dalla decisione, avvertendo che potrebbe rallentare la leadership degli Stati Uniti nel settore dell’intelligenza artificiale e della tecnologia energetica avanzata.
Il futuro del campus di data center pianificato da AWS in Pennsylvania rimane incerto. Nonostante il blocco dell’accordo, AWS ha continuato a investire in progetti nucleari in altre località e sta esplorando alternative per soddisfare le sue esigenze energetiche[3][5]. Talen Energy ha dichiarato che continuerà a cercare soluzioni commerciali per affrontare le sfide poste dalla decisione della FERC e ha confermato che il suo accordo esistente consente comunque una fornitura limitata di energia ai data center.