Le grandi aziende tecnologiche, tra cui Microsoft, Meta, Amazon e Alphabet , stanno investendo miliardi di dollari nella creazione di centri dedicati all’intelligenza artificiale (AI), per soddisfare la crescente domanda di servizi avanzati basati su questa tecnologia. Tuttavia, l’assenza di un quadro chiaro sui ritorni di questi investimenti sta generando preoccupazioni tra gli investitori, sollevando domande sulla sostenibilità di tali progetti, in un settore dove i margini di profitto sono sempre stati un punto di forza.

All’inizio di questa settimana, Microsoft e Meta hanno comunicato che le loro spese in conto capitale sono destinate ad aumentare considerevolmente per sostenere le loro iniziative in ambito AI. Alphabet ha dichiarato che il suo investimento per il 2025 supererà quello attuale, mentre Amazon prevede spese crescenti per un futuro indefinito, evidenziando una chiara strategia espansiva ma priva di un’immediata visione di ritorno.

Nel terzo trimestre, Alphabet ha riportato un investimento di 13 miliardi di dollari in spese capitali, destinando risorse significative al potenziamento delle sue infrastrutture per l’AI. Secondo il Chief Financial Officer di Alphabet, Anat Ashkenazi, il livello di spesa si manterrà costante anche nel quarto trimestre, un segnale che l’azienda intende consolidare ulteriormente le sue infrastrutture di cloud e di AI.

Microsoft, dal canto suo, ha registrato spese per 20 miliardi di dollari solo nel primo trimestre, un incremento causato dalla domanda di servizi cloud e AI. L’azienda ha visto una diminuzione del 7% del suo cash flow rispetto all’anno precedente, attribuita proprio all’aumento delle spese necessarie per sostenere la sua offerta di cloud e intelligenza artificiale, un settore in continua espansione ma che richiede ingenti risorse per mantenere il passo con l’innovazione.

Anche Meta ha incrementato le proprie stime, con spese capitali previste tra 38 e 40 miliardi di dollari nel 2024. La visione del CEO Mark Zuckerberg riflette un’ambizione di espansione significativa, che vedrà un’ulteriore crescita degli investimenti anche nel 2025, a testimonianza della volontà di Meta di restare un player di primo piano nella corsa all’intelligenza artificiale.

Nonostante i risultati positivi delle trimestrali, le azioni delle principali big tech hanno subito cali, in quanto gli investitori temono che le spese elevate possano compromettere i tradizionali margini di profitto. Le stime di Amazon per il 2024 prevedono circa 75 miliardi di dollari in spese capitali, con oltre 51,9 miliardi già investiti, principalmente per soddisfare la crescente richiesta di infrastrutture tecnologiche. Andy Jassy, CEO di Amazon, ha definito questo periodo come un’opportunità unica, forse irripetibile nella vita di un’impresa, per plasmare il futuro del settore.

Questa percezione è condivisa dagli analisti di UBS, che vedono nell’intelligenza artificiale un fattore cruciale per i mercati azionari, nonostante le oscillazioni attuali e le reazioni contrastanti alle trimestrali tecnologiche:

Nonostante la recente volatilità e le reazioni contrastanti agli utili tecnologici, crediamo che l’IA debba essere un motore chiave dei rendimenti del mercato azionario nei prossimi anni.