La compagnia di intelligenza artificiale di Elon Musk, xAI, ha recentemente lanciato Grok-2 e Grok-2 mini, due modelli avanzati del chatbot Grok, ora disponibili in beta per gli abbonati a X Premium e Premium Plus. Questi nuovi modelli presentano prestazioni migliorate in aree come chat, programmazione e ragionamento, e introducono una capacità di generazione di immagini basata su prompt, alimentata dal modello di intelligenza artificiale Flux 1 del Black Forest Lab. Questo consente agli utenti di creare e pubblicare immagini direttamente sulla piattaforma X, ma con poche restrizioni apparenti sulla generazione dei contenuti.

Caratteristiche Chiave di Grok-2 e Grok-2 Mini

  • Miglioramenti delle Prestazioni: Grok-2 è descritto come un aggiornamento significativo rispetto al suo predecessore, Grok-1.5, vantando capacità più intuitive e versatili. Grok-2 mini è posizionato come una versione più piccola che bilancia velocità e qualità delle risposte.
  • Generazione di Immagini: Gli utenti possono generare immagini raffiguranti vari soggetti, comprese figure politiche, senza apparenti misure di sicurezza per prevenire abusi. Esempi iniziali includono rappresentazioni controverse di figure riconoscibili come Donald Trump e Barack Obama in scenari compromettenti.
  • Disponibilità: Entrambi i modelli sono attualmente in fase di beta testing per gli abbonati a X Premium, con piani per estendere l’accesso tramite un’API aziendale entro la fine del mese.

Preoccupazioni sulle Restrizioni dei Contenuti

La mancanza di restrizioni sui tipi di immagini che possono essere generate ha sollevato preoccupazioni riguardo al potenziale per la disinformazione, specialmente in vista delle prossime elezioni presidenziali statunitensi. Le immagini generate non includono disegni che indicano che sono create dall’IA, il che potrebbe portare a confusione tra gli utenti riguardo alla loro autenticità.

L’annuncio di xAI sottolinea la necessità di un uso responsabile di queste tecnologie mentre espandono le loro capacità all’interno dell’ecosistema X. L’azienda non ha ancora chiarito come intende affrontare i potenziali abusi derivanti dalla funzione di generazione delle immagini.