Anche se il regolamento IA basato sul rischio del blocco (AI Act) è entrato in vigore il mese scorso, ci vorranno anni prima che tutte le scadenze di conformità siano operative. Questo crea un vuoto di non conformità che l’UE vuole colmare con l’AI Pact.

Il Patto Europeo sull’Intelligenza Artificiale, lanciato dalla Commissione Europea, ha visto la firma di oltre 100 aziende, tra cui nomi di spicco come OpenAIMicrosoftAmazonGoogle, e IBM. Queste aziende hanno aderito per sostenere impegni volontari volti a prepararsi per l’entrata in vigore dell’AI Act, la prima normativa giuridica al mondo che regola l’uso dell’intelligenza artificiale in base ai rischi associati.

Aziende Firmatarie

Tra le aziende che hanno firmato il patto si trovano:

  • OpenAI
  • Microsoft
  • Amazon
  • Google
  • IBM
  • Vodafone
  • Airbus
  • Palantir
  • Booking.com
  • Aleph Alpha (startup tedesca)
  • Qualcomm
  • SAP
  • Salesforce

In totale, 115 aziende hanno formalizzato il loro impegno, che include anche colossi del settore automotive e delle telecomunicazioni come Scania e Deutsche Telekom.

Aziende Non Firmatarie

Alcuni nomi noti nel panorama tecnologico non hanno aderito al patto, tra cui:

  • Meta (Facebook)
  • TikTok (Bytedance)
  • Apple

Meta ha dichiarato che intende concentrarsi sul rispetto delle normative dell’AI Act piuttosto che partecipare a iniziative volontarie come il Patto.

Obiettivi del Patto

Il Patto mira a promuovere una governance responsabile dell’intelligenza artificiale e a facilitare l’adozione di pratiche etiche nel settore. Le aziende firmatarie si sono impegnate a:

  • Sviluppare strategie di governance per l’IA.
  • Mappare i sistemi di IA ad alto rischio.
  • Promuovere la consapevolezza e la formazione sull’IA tra i dipendenti.

Questi impegni sono progettati per garantire che le aziende siano pronte a conformarsi alle normative europee sull’IA prima della loro attuazione ufficiale, prevista per il 2026.In sintesi, il Patto Europeo sull’Intelligenza Artificiale rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione e l’adozione responsabile delle tecnologie di IA in Europa, con un mix di partecipazione da parte di grandi nomi del settore e l’assenza di alcuni dei più influenti attori nel campo della tecnologia sociale.