Il 18 settembre 2024, Google ha ottenuto una vittoria legale significativa quando il Tribunale Generale dell’Unione Europea ha annullato una multa di €1,49 miliardi (circa $1,67 miliardi) per antitrust imposta cinque anni fa. Questa multa faceva parte di uno sforzo più ampio da parte dei regolatori dell’UE per affrontare quelle che consideravano pratiche anticoncorrenziali nel settore della pubblicità online.

La sanzione originale, emessa dalla Commissione Europea nel 2019, mirava al servizio AdSense di Google, che consentiva agli operatori di siti web di visualizzare annunci accanto ai risultati di ricerca di Google. La Commissione aveva rilevato che Google aveva incluso clausole di esclusività nei suoi contratti con questi siti web di terzi, impedendo loro di visualizzare annunci di servizi concorrenti in posizioni simili. Questa pratica era stata considerata come un modo per ridurre la concorrenza e limitare le scelte per gli inserzionisti e gli operatori dei siti web, portando infine a costi più elevati per i consumatori.

Tuttavia, nella sua recente sentenza, il Tribunale Generale ha stabilito che la Commissione Europea aveva commesso errori significativi nella valutazione delle pratiche di Google. Il tribunale ha affermato che la Commissione non era riuscita a dimostrare adeguatamente che gli accordi contrattuali di Google soffocassero l’innovazione o danneggiassero i consumatori. Ha concluso che la Commissione non aveva considerato tutti i fattori rilevanti nel valutare la potenziale natura abusiva di queste clausole.

Sebbene questa sentenza rappresenti una grande vittoria per Google, è importante notare che la decisione può ancora essere appellata presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che è il massimo organo giuridico dell’UE. La Commissione Europea ha indicato che esaminerà il giudizio e valuterà i prossimi passi, che potrebbero includere un appello.

Questo caso fa parte di un modello più ampio di sfide legali affrontate da Google da parte dei regolatori dell’UE, che in precedenza avevano imposto multe totali per circa €8,2 miliardi tra il 2017 e il 2019 per varie violazioni antitrust. L’annullamento di questa particolare multa potrebbe avere implicazioni per il controllo normativo in corso e futuro delle pratiche commerciali di Google in Europa.