Dopo che Joe Biden ha annunciato la fine della sua campagna per la rielezione, si è diffusa online una disinformazione riguardo alla possibilità di aggiungere un nuovo candidato nelle schede elettorali. Screenshot (schermate del pc) che affermavano che non fosse possibile inserire un nuovo nome in nove stati hanno rapidamente guadagnato milioni di visualizzazioni su Twitter, ora X. L’ufficio del segretario di Stato del Minnesota ha iniziato a ricevere richieste di verifica dei fatti riguardo a questi post, che erano completamente errati: le scadenze per le schede non erano ancora scadute, permettendo a Kamala Harris di avere tempo sufficiente per essere inserita.

La fonte della disinformazione è stata identificata nel chatbot Grok di Twitter. Quando gli utenti chiedevano a questo strumento di intelligenza artificiale se ci fosse ancora tempo per aggiungere un nuovo candidato, Grok forniva una risposta errata. Questo episodio ha rappresentato un caso di studio su come i funzionari elettorali e le aziende di intelligenza artificiale potrebbero interagire durante le elezioni presidenziali del 2024 negli Stati Uniti, in un contesto di preoccupazioni riguardo alla possibilità che l’IA possa fuorviare o distrarre gli elettori.

Un gruppo di segretari di Stato, insieme all’Associazione Nazionale dei Segretari di Stato, ha contattato Grok e X per segnalare la disinformazione. Tuttavia, la risposta iniziale dell’azienda è stata deludente, descritta da Steve Simon, segretario di Stato del Minnesota, come un semplice “shrug”. Questo ha allarmato i funzionari, poiché si sono chiesti quali potrebbero essere le conseguenze se Grok commettesse errori più gravi in futuro.Fortunatamente, l’impatto di questa disinformazione è stato relativamente contenuto, poiché non avrebbe impedito alle persone di votare. Tuttavia, i segretari hanno agito rapidamente per prevenire potenziali problemi futuri. Hanno redatto una lettera pubblica a X, chiedendo che Grok indirizzasse gli utenti che ponevano domande relative alle elezioni a siti di informazione affidabili come CanIVote.org. L’iniziativa ha avuto successo: Grok ora reindirizza gli utenti a vote.gov per domande sulle elezioni.

Questo episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo al ruolo di Grok e alla sua capacità di generare contenuti incendiari senza adeguate protezioni. Musk ha descritto Grok come un chatbot “anti-woke” che fornisce risposte “piccanti”, ma la mancanza di filtri per garantire l’accuratezza ha portato a situazioni problematiche. Grok, che richiede un abbonamento a pagamento, ha il potenziale per un uso diffuso, essendo integrato in una piattaforma di social media, ma la sua capacità di generare immagini fuorvianti ha sollevato ulteriori preoccupazioni.

L’episodio ha evidenziato l’importanza di una risposta rapida e coordinata alla disinformazione, in particolare in un contesto elettorale. I segretari di Stato hanno sottolineato che chiamare in causa la disinformazione in modo tempestivo può aiutare a rafforzare il messaggio e costringere a una risposta da parte delle piattaforme. Nonostante le iniziali delusioni, l’azione correttiva di X è stata vista come un passo positivo verso la lotta contro la disinformazione elettorale, ma la vigilanza rimane fondamentale per garantire l’integrità del processo elettorale.