Oracle ha rivisto al rialzo le sue previsioni di fatturato per l’anno fiscale 2026, portandole a $66 miliardi rispetto al precedente obiettivo di $65 miliardi. L’azienda prevede che il fatturato raggiunga $104 miliardi entro l’anno fiscale 2029. Larry Ellison, co-fondatore e direttore tecnico di Oracle, ha dichiarato che l’intelligenza artificiale e l’infrastruttura cloud continuano a creare nuove opportunità. Ha citato clienti come xAI di Elon Musk e vari settori a livello globale, con un’attenzione particolare all’Europa.

Oracle ha recentemente annunciato un ambizioso progetto per costruire un data center di oltre un gigawatt, alimentato da tre reattori nucleari modulari di piccole dimensioni (SMR). Questa iniziativa è stata rivelata dal fondatore e presidente Larry Ellison durante una chiamata con gli investitori, dove ha sottolineato l’importanza di questa fonte di energia per soddisfare la crescente domanda di potenza computazionale, soprattutto nel contesto dell’intelligenza artificiale (AI) e dei servizi cloud.

Gli SMR sono progettati per essere più piccoli e più facili da costruire rispetto ai reattori nucleari tradizionali. Ogni reattore avrà una capacità di circa 300 megawatt o meno, e la loro progettazione modulare consente una costruzione più economica e rapida[1][4][6].

L’uso di SMR rappresenta una soluzione promettente per le operazioni ad alta richiesta energetica come i data center, poiché offrono un approvvigionamento energetico stabile e sostenibile, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale.

Anche se Oracle ha ottenuto i permessi per costruire i reattori, le stime indicano che i primi progetti SMR potrebbero non essere operativi fino agli anni 2030, a causa delle lunghe tempistiche necessarie per la costruzione e l’approvazione.

Oracle non è l’unica azienda tecnologica a esplorare l’energia nucleare; altre aziende come Amazon e Microsoft stanno considerando simili iniziative. L’adozione di SMR potrebbe segnare un cambiamento significativo nel modo in cui le aziende gestiscono le loro esigenze energetiche, in particolare in un contesto di crescente domanda di capacità computazionale alimentata dall’AI.