In una dichiarazione congiunta pubblicata sul Financial Times, il Direttore della CIA Bill Burns e il Capo del MI6 Richard Moore hanno delineato come le loro agenzie stanno utilizzando l’IA per combattere le minacce moderne.

I due hanno rivelato che entrambe le organizzazioni stanno attivamente sfruttando l’IA generativa per migliorare le attività di intelligence, in particolare per elaborare grandi quantità di informazioni.

“Stiamo usando l’IA, inclusa l’IA generativa, per abilitare e migliorare le attività di intelligence – dalla sintesi all’ideazione, fino ad aiutare a identificare informazioni chiave in un mare di dati”, hanno scritto i capi dell’intelligence.

Burns e Moore hanno anche evidenziato l’uso dell’IA per salvaguardare le proprie operazioni. Hanno affermato di star addestrando sistemi di IA per “red team” le loro attività, garantendo di poter mantenere la necessaria segretezza.

I capi dei servizi segreti hanno dipinto un quadro di un mondo in cui la tecnologia sta ridisegnando lo spazio geopolitico, indicando la guerra in Ucraina come un esempio lampante in cui immagini satellitari, droni, guerra cibernetica e operazioni informative si stanno convergendo in modo senza precedenti.

“Questo conflitto ha dimostrato che la tecnologia, dispiegata insieme a un coraggio straordinario e a un armamento tradizionale, può alterare il corso della guerra”, hanno affermato Burns e Moore.

Oltre all’Ucraina, CIA e MI6 stanno collaborando attivamente per interrompere le campagne di disinformazione russe e quella che descrivono come una “spericolata campagna di sabotaggio in tutta Europa”.

L’uso dell’IA generativa da parte della Russia sta evolvendo rapidamente. La scorsa settimana, il DOJ ha sequestrato oltre 30 siti gestiti da attori russi nell’ambito di una campagna di disinformazione che utilizza l’IA per prendere di mira i cittadini americani in vista delle elezioni del 2024.

Allo stesso tempo, secondo un recente rapporto del South China Morning Post, la Russia sta coordinando con la Cina sull’uso militare dell’IA, incluse discussioni su sistemi d’arma autonomi letali e altre applicazioni militari.

L’approccio della Cina all’IA generativa presenta sfide proprie. Secondo una testimonianza di febbraio 2024 alla U.S.-China Economic and Security Review Commission del think tank RAND, ci si aspetta che la Cina incorpori l’IA generativa nelle operazioni di influenza abilitata dal cyberspazio. RAND afferma che l’esercito cinese, in particolare l’Esercito Popolare di Liberazione, mira a utilizzare l’IA per manipolare i social media e interferire con le elezioni.

Sia il MI6 che la CIA identificano la superpotenza asiatica in ascesa come “la principale sfida di intelligence e geopolitica del XXI secolo”. I capi dell’intelligence hanno sottolineato che le loro agenzie non stanno affrontando da sole questa corsa agli armamenti tecnologici e stanno stringendo partnership con aziende innovative negli Stati Uniti, nel Regno Unito e a livello globale per mantenere il loro vantaggio tecnologico.

Mentre questa rivelazione congiunta di Burns e Moore è importante per la trasparenza, vale la pena notare che le agenzie di intelligence stanno esplorando le applicazioni dell’IA da tempo.

Già a luglio, Lakshmi Raman, direttore dell’Innovazione dell’IA della CIA, ha parlato a un Amazon Web Services Summit sull’uso dell’IA generativa dell’agenzia per la classificazione dei contenuti e l’assistenza agli analisti.

Diverse società di IA come OpenAI e Palantir hanno anche stretto accordi con varie agenzie governative per fornire servizi di IA che aumentano le loro capacità.

Questa è una tendenza sostanziale. Secondo un rapporto dell’istituto di ricerca Brookings di Washington, le agenzie federali hanno aumentato i potenziali premi per i contratti con aziende tecnologiche private di quasi il 1200%, da 355 milioni a 4,6 miliardi di dollari nel periodo studiato.