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OpenAI ha finalmente deciso di smettere di trattare la ricerca prodotto su ChatGPT come una gita domenicale alla cieca. Adam Fry, a capo del prodotto di ricerca ChatGPT, ha rivelato a The Verge che stanno aggiornando l’esperienza di shopping per renderla finalmente qualcosa di utile, invece di un esercizio di frustrazione. Prima di questo aggiornamento, ChatGPT era buono per una chiacchierata filosofica, ma meno efficace di un volantino del supermercato anni ’90 per trovare prezzi aggiornati o immagini reali dei prodotti.

Adesso invece le cose cambiano. Se cerchi, ad esempio, “migliori macchine da caffè espresso sotto i 200 dollari per piccoli spazi”, ChatGPT ti presenta delle vere e proprie product cards — immagini, prezzi, stelle di valutazione il tutto confezionato in un formato tanto semplice quanto scopiazzato da Google Shopping. Naturalmente OpenAI assicura che non ci sono pubblicità né risultati sponsorizzati, tutto organic come un ortaggio bio. Però, curioso caso, lavorano con “partner” misteriosi per mantenere i prezzi aggiornati… anche se, ovviamente, non vogliono dirti chi siano questi partner. Trasparenza stile Silicon Valley: ti vedo, ma non ti parlo.

Durante una demo, Fry ha mostrato come cliccando su una di queste schede prodotto si apra una sidebar che sembra strizzata fuori direttamente da Google Shopping, dove trovi link per acquistare, recensioni pescate da Amazon, Best Buy, Reddit e chissà quale altro buco nero di internet. C’è anche il pulsante “chiedi di più su questo” per interrogare ChatGPT con domande ancora più nerdose sul prodotto.

Quando gli è stato chiesto come ChatGPT si comporterebbe su un prodotto ancora inesistente come il Nintendo Switch 2, la facciata patinata si è incrinata. Risultati confusi, suggerimenti di preordini fantasma da store improbabili e prezzi surreali da 710 dollari su eBay. Fry ha minimizzato: “stavamo usando una versione ancora in sviluppo”. Certo. È sempre colpa della beta, come quando il software crasha due minuti prima di una demo con gli investitori.

Queste nuove funzionalità cominceranno a essere distribuite già da oggi a tutti gli utenti: Plus, Pro, Free e persino quelli che non sono loggati. Come dire: se sbagli qualcosa sarà comunque democraticamente a disposizione di tutti. Secondo Fry, ChatGPT ha registrato 1 miliardo di ricerche web solo nell’ultima settimana. Impressionante, se pensi che una parte significativa di queste ricerche probabilmente riguardava come resettare ChatGPT quando si blocca.

In parallelo, OpenAI introduce anche un servizio di contatto diretto via WhatsApp: basta inviare un messaggio o chiamare 1-800-CHATGPT e il chatbot risponderà direttamente, come se fosse un vecchio call center tecnologicamente riesumato. Tra le novità spuntano anche miglioramenti alle citazioni nelle risposte, le ricerche di tendenza e un autocomplete più intelligente. Perché niente urla “intelligenza artificiale evoluta” più di un autocomplete che finalmente non ti suggerisce “pizza vicino marte”.

Ti domandi quanto tempo passerà prima che spuntino anche lì gli annunci sponsorizzati? Io direi: prima che tu riesca a finire questo articolo.