L’impero di Elon Musk, che include aziende di spicco come SpaceX, Tesla, Neuralink, The Boring Company e xAI, potrebbe non solo trarre vantaggio da innovazioni tecnologiche e crescita vertiginosa, ma anche evitare sanzioni legali e costi potenziali che altre aziende si troverebbero a pagare. Secondo un rapporto del sottocomitato permanente per le indagini sulla sicurezza interna del Senato, l’impatto dell’influenza di Musk sul governo degli Stati Uniti potrebbe permettergli di evitare responsabilità legali per un valore che supera i 2,37 miliardi di dollari, grazie alla sua straordinaria connessione con l’ex presidente Donald Trump e alla creazione del controverso Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE).

Il rapporto, redatto dal personale democratico del PSI, si concentra sull’analisi dell’impatto economico derivante dalla delega di poteri del presidente Trump a Musk e alle sue aziende, e sulle politiche che ne sono derivate. Secondo i dati raccolti, il valore stimato di tutte le azioni legali o potenzialmente legali che coinvolgono le aziende di Musk ammonta a oltre 2,37 miliardi di dollari, un numero che si basa sulle indagini in corso e sui rischi legali derivanti da casi di frode, violazioni normative e potenziali controversie legali.

Le aziende di Musk, infatti, si trovano ad affrontare ben 65 azioni legali o investigative da parte di 11 diverse agenzie federali, e il sottocomitato ha calcolato che ben 40 di queste potrebbero comportare significativi oneri finanziari. Tra le stime, emerge una potenziale responsabilità di 1,19 miliardi di dollari per Tesla, accusata di aver fatto dichiarazioni fuorvianti riguardo alla sua tecnologia di guida autonoma; 281 milioni per Neuralink, accusata di aver minimizzato i rischi dei suoi esperimenti sui cervelli umani; e oltre 630.000 dollari in multe per SpaceX, accusata di eludere i requisiti di lancio di razzi. Molte di queste agenzie che regolano le attività di Musk sono stati obiettivi di tagli sotto l’amministrazione DOGE.

Ciò che fa riflettere, e non poco, è la conclusione che Musk, grazie alla sua posizione, potrebbe evitare l’esame delle agenzie federali, bloccare le indagini e fare sparire i procedimenti legali quando meglio crede, secondo il rapporto. Il sottocomitato cita come esempio il caso dell’ex amministratore della Federal Aviation Administration, che ha deciso di dimettersi ben prima della fine del suo mandato, dopo aver avuto conflitti con Musk e SpaceX, che rientra sotto la sua giurisdizione.

Il documento stima che i 2,37 miliardi di dollari potrebbero essere solo una “stima conservativa”, poiché non tiene conto di altri 25 casi pendenti che non sono stati ancora quantificati. Inoltre, le aziende di Musk potrebbero risparmiare miliardi in spese legali e altre perdite economiche derivanti da azioni legali, oltre a non dover modificare le loro pratiche lavorative o altre modalità aziendali sotto la pressione di nuove normative. Non si tratta nemmeno dell’enorme potenziale di guadagni derivanti da nuovi contratti governativi o dei vantaggi competitivi che Musk potrebbe ottenere raccogliendo informazioni sui suoi concorrenti. In aggiunta, Musk potrebbe anche evitare numerosi casi che non sarebbero mai stati avviati sotto l’amministrazione Trump, riducendo ulteriormente le sue esposizioni legali.

E come se non bastasse, le indagini che potrebbero non accadere mai e i testimoni potenzialmente silenziati rappresentano un’altra area grigia difficile da quantificare, ma che potrebbe costituire una parte significativa dei guadagni non misurabili di Musk. Come affermato nel rapporto, questi “casi mai archiviati, indagini tranquillamente trascurate e testimoni silenziati” potrebbero risultare difficili da rilevare, a meno che il Congresso non venga a conoscenza di dettagli vitali.

L’immagine che emerge da questa analisi è quella di un sistema in cui l’influenza di Musk, sia economica che politica, sembra garantirgli una protezione che non solo limita il rischio legale ma, più di tutto, ne rafforza il dominio sulle leggi e sulle normative che regolano i suoi imperi.