Dubai non si accontenta di giocare in anticipo, lo fa dettando legge. L’ultima mossa? Un decreto che obbliga ogni autorità governativa a nominare un Chief AI Officer (CAIO). Non un suggerimento, non una raccomandazione, ma un diktat ben preciso: o ti digitalizzi o sei fuori. Non è solo una mossa audace, è un manifesto di intenti, una dichiarazione strategica che trasforma l’intelligenza artificiale nel cuore pulsante della sua politica economica.
Per chi non lo avesse ancora capito, il messaggio è chiaro: l’AI non è più un laboratorio per nerd col camice bianco, è diventata asset economico, vantaggio competitivo, e perché no soft power geopolitico. Mentre il resto del mondo discute ancora se regolamentare ChatGPT, Dubai istituzionalizza il CAIO, lo mette al tavolo dei grandi, lo arma di budget e gli affida la transizione digitale dell’intero sistema pubblico.
Il Chief AI Officer non è un Chief Technology Officer col cappellino nuovo. È una figura strategica con un piede nei big data e l’altro nei board meeting, incaricato di far decollare l’intelligenza artificiale a livello sistemico. La sua missione? Portare l’AI dal prototipo al profitto, dal PowerPoint al P&L.
Non si tratta di far giocare i data scientist con qualche modello predittivo per la customer retention. Si parla di ristrutturare l’intera impalcatura operativa, decisionale, culturale. Il CAIO è chiamato a costruire quella che gli anglosassoni amano chiamare una AI-ready organization, un’azienda in cui l’AI non è un plugin, ma il sistema operativo.
C’è un elemento cruciale che distingue un CAIO da un semplice project manager con un feticismo per gli algoritmi: la visione. Un buon CAIO sa che l’AI non si implementa, si orchestra. Serve una strategia di lungo periodo che tenga insieme l’innovazione di prodotto (con AI embedded by design), l’efficienza operativa (con processi guidati da machine learning e automazione), e una governance dei dati che non faccia venire un infarto al legale aziendale.
E poi c’è la cultura. Perché l’AI, come ogni rivoluzione industriale, incontra resistenze, paure, e un sacco di incompetenza travestita da scetticismo. Qui il CAIO deve giocare sporco – nel senso buono – ed essere un abile manipolatore culturale. Training, sandboxes, esperimenti, ma anche storytelling interno per far sembrare la disruption un’inevitabilità positiva, non una condanna.
Le caratteristiche ideali? No, non basta essere un tecnico che sa addestrare modelli su PyTorch. Serve un ibrido letale: visione strategica da CEO, padronanza tecnologica da CTO, e diplomazia interna da HR manager disilluso. Uno che sa parlare con i data engineer ma anche con il CFO, e che non si perde nei KPI ma sa farli diventare una leva per dimostrare valore concreto all’executive committee.
E mentre Dubai istituzionalizza il CAIO a livello statale, il mondo del business comincia a svegliarsi. Roland Berger che ha fiutato l’aria prima degli altri ha lanciato il suo Chief AI Officer Bootcamp, un programma che sembra più un corso di addestramento militare che una formazione executive. Cinque giorni di strategia, etica, gestione del cambiamento e progettazione agile di progetti AI. Non è per dilettanti: è per chi vuole davvero trasformare un’azienda da reattiva a predittiva, da analogica a anticipatrice.
Il senso profondo di tutto questo è cinico ma inevitabile: l’AI non è più un nice-to-have, è un survival kit. Chi la guida, comanda. Chi la subisce, chiude. E Dubai l’ha capito prima degli altri. Ora tocca agli altri decidere se seguire o restare nell’era dei fogli Excel.

Sheikh Hamdan annuncia i piani per la Settimana dell’Intelligenza Artificiale di Dubai con esperti globali di intelligenza artificiale
Dubai si prepara a riunire l’ecosistema globale dell’IA e a esplorarne il futuro durante la Dubai AI Week, dal 21 al 25 aprile. L’evento accoglierà oltre 10.000 partecipanti, esperti e decisori da 100 paesi, per discutere l’impatto dell’IA su affari, governance e società.
Con campionati, summit, hackathon e un’area espositiva, l’evento promuoverà l’innovazione globale nel settore. La collaborazione è al centro, coinvolgendo enti governativi, aziende tecnologiche e leader come Meta, IBM, Google, Microsoft, OpenAI, Nvidia e altri.
Mohammed AlMudharreb, CEO – Corporate Technology Support Sector, RTA
Juma Alghaith, Chief AI Officer, Dubai Customs
Mario Nobile, Director General, Agency for Digital Italy
Anthony Marshall, Senior Research Director, IBM Institute for Business Value
📅 Date: Monday, 21st April 2025
📍 Location: Emirates Towers, Dubai
🕒 Time: 3:00 PM – 3:40 PM