Imparare l’AI oggi è come trovarsi negli anni ‘90 con Internet: se ti muovi adesso, sei in anticipo. Se aspetti, diventi un consumatore di ciò che gli altri creeranno. Ma la differenza sostanziale è che l’AI non è un trend: è un paradosso darwiniano digitale. O la domini, o ne sei dominato. Ecco perché, se vuoi diventare davvero fluente nel linguaggio dell’intelligenza artificiale non la buzzword da conferenza, ma quella che cambia le tue decisioni di business, sviluppo o carriera servono fonti giuste, accessibili, dirette. Nessun bullshit motivazionale, solo contenuto vero.

Qui sotto trovi gli i canali YouTube imprescindibili per chi parte da zero ma punta a comprendere anche i white paper più ostici, e una selezione di blog dove la crème della ricerca pubblica senza troppi filtri.

Two Minute Papers è la versione AI del caffè ristretto: due minuti per capire papers che richiederebbero ore di lettura, con la verve quasi comica di Karoly Zsolnai-Fehér. Non è il solito canale di divulgazione: è una droga per il cervello. Impossibile guardarne uno solo.

DeepLearning.AI è il figlio legittimo di Andrew Ng, ovvero uno che ha messo AI su Coursera quando il resto del mondo stava ancora cercando di capire cosa fosse il machine learning. Qui trovi tutorials, interviste, e aggiornamenti che stanno sempre sei mesi avanti rispetto alla media dei corsi online.

Lex Fridman è l’anomalia elegante del mondo tech: interviste lunghe quanto una maratona con ospiti tipo Elon Musk, Demis Hassabis, Yann LeCun. È AI per chi vuole anche filosofia, storia, e un pizzico di inquietudine esistenziale.

3Blue1Brown non parla solo di AI, ma ti spiega quella matematica visiva che serve per capire cosa fa davvero una rete neurale. Animazioni da premio Oscar della didattica, e un modo per non odiare più l’algebra lineare.

Andrej Karpathy, ex Tesla, ex OpenAI, è il nerd che tutti vorremmo avere come CTO: ironico, tecnico, e capace di trasformare un argomento noioso in una live che finisce nei preferiti. I suoi video sul training di LLM sono masterclass a costo zero.

Sentdex è il laboratorio pratico per chi vuole sporcare le mani. Python, PyTorch, TensorFlow, LLM, e una quantità di codice tale che dopo 10 video ti ritrovi a scrivere un chatbot senza nemmeno accorgertene. No-frills, solo sostanza.

Matt Wolfe è il tuo radar anti-hype: analizza le nuove AI tools, esplora come usarle, e capisce subito cosa è utile e cosa è fuffa. È come avere un consulente AI personale che lavora gratis e ti tiene aggiornato senza perdere tempo.

Google Developers è il canale ufficiale di Mountain View, e anche se il tono è più corporate, la qualità è altissima. Workshop, tutorials, aggiornamenti da TensorFlow a Vertex AI. Se vuoi capire dove Google sta spingendo l’ecosistema, guarda qui.

Se invece preferisci leggere (magari mentre ChatGPT ti genera codice in background), questi blog sono i coltellini svizzeri dell’approfondimento:

Towards Data Science è una piattaforma aperta ma curata, dove junior e senior pubblicano spiegazioni, use-case, e guide. Da seguire con spirito critico, ma spesso è più utile di Medium stesso.

OpenAI Blog è la Bibbia dell’intelligenza artificiale moderna. Non perché siano infallibili, ma perché dettano il ritmo della ricerca applicata. Quando esce un post qui, il settore si ferma a leggerlo.

MarkTechPost è il canale RSS mentale di ogni CTO che vuole essere aggiornato prima che un trend diventi mainstream. Notizie, paper, tools, riassunti che servono a decidere dove mettere il budget R&D.

DeepMind Blog è pura accademia camuffata da divulgazione. Se vuoi capire cosa c’è dopo il reinforcement learning o come addestrare un’AI che gioca a Starcraft o risolve problemi matematici, passa da qui.

Anthropic Blog è il nuovo arrivato con le idee più radicali. Parlano di AI Constitutional, interpretabilità, e modelli “allineati”. Un must per chi vuole vedere l’etica integrata al codice, senza prediche.

BAIR – Berkeley AI Research è un punto fermo della ricerca americana. Ogni post è una gemma tecnica. Ti serve il cervello acceso, ma la qualità è fuori scala.

Hugging Face Blog è il posto dove i transformer diventano strumenti reali. Tra dataset, modelli, API e casi d’uso, è il cuore pulsante dell’AI open-source. Se ti interessa la parte “democratizzata” dell’AI, sei a casa.

Chi riesce a sfruttare questi canali in modo costante ha una marcia in più. Non tanto perché “impara l’AI”, ma perché entra in una conversazione globale dove si scrive il futuro. E questa volta, partecipare non è un optional.