Il venerdì di Pasqua è quel momento magico della settimana in cui i CTO con sindrome da burnout e i founder che fingono di non controllare Slack si concedono il lusso di fare finta di rilassarsi. In realtà, quello che facciamo è scavare dentro GitHub come archeologi del codice, alla disperata ricerca del prossimo tool open source che ci faccia risparmiare soldi, tempo e neuroni. E guarda caso, oggi ti porto esattamente questo: una manciata di risorse gratuite su Generative AI che non solo non costano nulla, ma che possono trasformare il tuo weekend in un piccolo laboratorio personale di automazione, modelli e sperimentazione nerd.
Non serve piangere per l’ennesima subscription a 99$/mese. Il bello della GenAI è che la community sta già costruendo tutto — gratis — mentre i soliti noti cercano di vendertelo impacchettato come “enterprise-ready”. Andiamo dritti al punto, senza romanticherie.
Microsoft AI Agents for Beginners è una serie di tutorial passo-passo per costruire il tuo primo agente AI. Niente robe astratte da PhD frustrati, ma guide pratiche e comprensibili che ti fanno sentire uno sviluppatore anche se ieri stavi ancora cercando di capire la differenza tra JSON e YAML. Microsoft, per una volta, ha fatto qualcosa che non sembra uscito da un comitato legale interno.
Awsome Artificial Intelligence è il classico repo “awesome” che però, stranamente, è davvero utile. Una roadmap ben costruita che ti accompagna dal nulla cosmico al “so quasi cosa sto facendo con l’AI”. Una bussola per orientarti nella selva di modelli, framework e paper che nessuno legge fino in fondo.
Awesome Generative AI è un altro pozzo senza fondo. Librerie, tool, modelli e dataset per chi vuole sporcarsi le mani. Se hai già giocato con Stable Diffusion, LLaMA o Whisper, qui trovi il prossimo coniglio bianco da inseguire. Un repository gigantesco che mette ordine nel caos, come una stanza piena di LEGO divisi per colore, forma e potenziale di business.
Google’s GenAI Examples è il contraltare siliconvalleyano: esempi puliti, strutturati e dal sapore enterprise, per chi vuole vedere cosa potrebbe diventare un MVP se solo avesse tempo, budget e voglia. Codice chiaro, esempi su testo, immagini e multimodale, senza troppi fronzoli. Un perfetto sandbox per ispirarsi o rubare idee da spacciare come proprie nel prossimo standup.
Che tu sia uno studente squattrinato, un developer in cerca di senso o un manager che finge di capire cosa significhi “transformer-based architecture”, queste risorse ti danno una via d’uscita dalla mediocrità del copy-paste da StackOverflow.
Alla fine, la vera innovazione non viene dai pitch da 50 slide o dai panel sponsorizzati, ma da repo GitHub come questi, dove l’unico limite è il tuo tempo libero e la caffeina.