Venerdì, in un audace tentativo di dimostrare che il concetto di “coerenza” è ormai obsoleto, Meta ha annunciato l’ingresso nel suo board di due personaggi dal curriculum perfettamente in linea con la sua missione di “connettere le persone”: Dina Powell McCormick, ex consigliera di Donald Trump e bancaria di alto livello, e Patrick Collison, CEO di Stripe, perché, si sa, quando pensi a “etica e responsabilità sociale”, Stripe è la prima cosa che ti viene in mente.
Mark Zuckerberg, con la solita faccia da poker, ha dichiarato: “Patrick e Dina portano un’esperienza unica nel supportare aziende e imprenditori” – sottintendendo: “Soprattutto quelli che pagano bene o hanno amici potenti”. McCormick, che oltre ad aver servito nell’amministrazione Trump ora gestisce i servizi clienti globali di BDT & MSD Partners, porterà sicuramente quella delicatezza diplomatica che mancava a Meta dopo le varie accuse di manipolazione politica.
Collison, già consulente di Meta per l’IA, garantirà invece che i prossimi algoritmi siano ancora più efficienti nel massimizzare il profitto, magari suggerendo anche qualche scorciatoia fiscale grazie alla sua esperienza in Stripe.
Con questi due nuovi membri, il board di Meta arriva a 15 persone – perché, diciamocelo, quando hai già problemi di antitrust, scandali sulla privacy e crisi di reputazione, ciò di cui hai davvero bisogno è più gente in giacca e cravatta che annuisce mentre Zuckerberg parla.