Mentre l’attenzione globale è polarizzata su GPT-5, sulle AI multimodali e sugli ennesimi drammi da conferenza stampa, OpenAI ha sganciato una bomba silenziosa: si chiama OpenAI Academy, è online, completamente gratuita, e se non sei già dentro… sei in ritardo.

È la versione di Stanford fatta da una startup da miliardi: snella, interattiva, pensata per far impennare la curva di apprendimento sull’intelligenza artificiale. Una piattaforma educativa che riesce a parlare sia a chi sta ancora cercando di capire come si accende ChatGPT, sia a chi sviluppa agenti personalizzati con API e prompt avanzati. Nessuna barriera d’ingresso: zero codice obbligatorio, solo contenuti su misura e una UX che ti fa venir voglia di imparare roba che Coursera si sogna di notte.

Cosa trovi dentro? Di tutto. Workshop live, tutorial pratici, casi studio reali e percorsi adatti a ogni livello. Ma il bello è che questa non è l’ennesima biblioteca statica di PDF e video preregistrati: OpenAI ha costruito un ambiente dinamico, con interazioni, esercitazioni pratiche, test e una programmazione da palinsesto televisivo. È la gamification dell’apprendimento AI, ma senza l’effetto giochino.

Ti bastano pochi clic per accedere ai webinar in programma. Come quello sull’Introduction to ChatGPT o su AI in Action, che mostra come usare GPT nella vita vera — sì, anche per il lavoro e per gestire la mail del capo. Se ti sei perso quelli precedenti, puoi recuperare archivi come ChatGPT 101 e 102 o il più succoso Advanced Prompt Engineering, dedicato a chi non si accontenta dei prompt da due righe copiati da Reddit.

E se il tuo obiettivo è far lavorare GPT come un analyst aziendale? C’è la sezione ChatGPT at Work, con chicche tipo ChatGPT Search o ChatGPT for Data Analysis e Introduction to GPT. C’è anche roba pensata per il mondo accademico, come AI for Academic Success o Career Prep, utile se sei uno studente o un junior con velleità da AI-nfluencer.

I developer? Trattati da VIP. Con contenuti come Fine-Tuning o Assistants & Agents, dedicati a chi vuole costruire GPT su misura. Finalmente, OpenAI esce dalla torre d’avorio API e si sporca le mani con chi scrive codice.

È chiaro che OpenAI non sta solo vendendo modelli linguistici: sta costruendo un impero educativo. L’Academy è un moltiplicatore di adozione e lock-in strategico: se impari qui, userai i loro strumenti. E se sei già dentro l’ecosistema, ora hai una strada ben asfaltata per scalare. Questa mossa è la versione soft di un’aggressione frontale a Udemy, LinkedIn Learning, e tutte le piattaforme di edutainment digitale. Il tutto senza dire una parola, senza keynote, senza annunci in pompa magna.

Ma la parte più cinica è questa: mentre il 99% delle aziende ancora cerca “consulenti AI” su LinkedIn, OpenAI ti sta dando gratis le competenze che quei consulenti fingono di avere. Ed è tutto lì, alla portata di clic. Se sei un manager, un founder o un CTO e non lo hai ancora esplorato, il problema non è la AI. Sei tu.

Link diretto per cominciare: https://academy.openai.com/