Nel cuore pulsante della Capitale,Roma si è tenuto oggi Digital Summit 2025, un evento che non solo rappresenta un punto di riferimento nel panorama italiano delle tecnologie digitali, ma che soprattutto getta le basi per il futuro della città e della sua amministrazione.
L’appuntamento, che si è svolto l’8 aprile 2025 a Palazzo Valentini, è stata una giornata cruciale per discutere delle innovazioni che stanno cambiando la faccia di Roma, puntando dritto su temi fondamentali come la digitalizzazione, la sostenibilità e la sicurezza.
Una Capitale che punta sul digitaleCon la crescente enfasi sul “Digital Italy Program 2025”, il Roma Digital Summit si è rivelata la vetrina per analizzare e promuovere tutte quelle iniziative che stanno trasformando Roma in una smart city.
Grazie alla collaborazione tra Roma Capitale, la Città Metropolitana di Roma Capitale e The Innovation Group, il summit non solo si è configurato come una serie di conferenze e tavole rotonde, ma come un’opportunità unica di dialogo tra istituzioni, imprese e innovatori.
L’obiettivo è chiaro: mettere a fuoco le direttrici principali della digitalizzazione, raccontando come le tecnologie emergenti possano non solo modernizzare i servizi pubblici, ma anche ridisegnare l’intero sistema di governance della città.
L’evento si è articolato in cinque sessioni tematiche cruciali, moderato da Roberto Masiero, Gianluca Dotti, Elena Vaciago, Emilio Mango tutti di The Innovation Group, che hanno toccato e supportato alcuni dei punti più caldi dell’agenda politica e sociale della Capitale.
In primo piano l’analisi delle azioni strategiche previste per il Giubileo 2025 e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un focus particolare su come questi strumenti possono coniugare la spinta innovativa con le necessità pratiche della quotidianità urbana.
Non meno rilevante è stato il tema dello sviluppo dei trasporti e della mobilità sostenibile. Ha aperto Eugenio Patane’ a cui sono seguiti Manolo Cipolla. Romolo Guasco, Giovanni Mottura con la conclusione di Pierluigi Sanna.
Se Roma vuole restare competitiva a livello internazionale, è necessario un salto di qualità nell’ambito dei trasporti, con l’integrazione di soluzioni tecnologiche che migliorino l’efficienza e riducano l’impatto ambientale.
Le smart city, infatti, non sono solo un concetto futuristico, ma una realtà che si costruisce attraverso l’adozione di soluzioni digitali intelligenti e scalabili.
L’obiettivo è rendere la Capitale più connessa e sostenibile, puntando anche sulle infrastrutture verdi e la promozione di modalità di trasporto alternative.
Un altro argomento fondamentale trattato è l’Intelligenza Artificiale e trasparenza nella PA.
Con Tiziana Catarci in apertura e interventi di Paolo Aielli, Paolo Berno, Mario Nobile, Giovanni Bonati, Marina Geymonat, Andrea Orlandini e Guido Scorza, con le conclusioni affidate a Marco Ambrosini, l’evento ha evidenziato come l’intelligenza artificiale non sia più confinata ai settori privati, ma stia diventando sempre più cruciale anche per il settore pubblico.
Tra i temi trattati, uno in particolare ha suscitato grande interesse: in che modo l’IA può migliorare la vita dei cittadini romani? Dalla gestione dei servizi pubblici alla sicurezza, passando per l’ottimizzazione delle risorse, l’intelligenza artificiale si sta rivelando un alleato indispensabile in un mondo che avanza rapidamente verso la digitalizzazione.
Tiziana Catarci ha posto l’accento sull’importanza di costruire una città aperta, inclusiva e sostenibile, capace di valorizzare il suo patrimonio storico millenario e al contempo abbracciare la modernità. Ha sottolineato la necessità di un uso consapevole delle tecnologie, basato su dati di qualità e sull’applicazione responsabile dell’IA.
Roma, città unica dal patrimonio millenario, potrebbe fare di più per sfruttare le tecnologie avanzate. Catarci ha suggerito la possibilità di utilizzare ricostruzioni tridimensionali e tecniche di “image re-inventing” per ricreare scenari del passato così come erano, oltre a impiegare strumenti avanzati per contrastare furti e danneggiamenti delle opere d’arte. La “conservazione predittiva” potrebbe rappresentare un ambito promettente per una Roma moderna e tecnologicamente avanzata.
Inoltre, ha sottolineato l’unicità di Roma come città metropolitana, evidenziando la necessità di una pianificazione urbana intelligente e una maggiore formazione territoriale. Tra le proposte innovative, la creazione di un “digital twin” della città, capace di simulare scenari urbanistici e valutarne gli impatti, si è rivelata una delle idee più stimolanti.
Infine, Catarci ha ribadito l’importanza di integrare formazione e orientamento attraverso il matching tra domanda e offerta, accompagnato da una classificazione intelligente delle necessità della cittadinanza, per una Roma che sia davvero all’altezza delle sfide future.
Sicurezza fisica e digitale digitale: una priorità. Con l’espansione delle tecnologie digitali, cresce inevitabilmente anche il rischio di minacce cibernetiche. Per questo motivo, uno degli aspetti chiave del summit è stato la discussione sul tema della cybersecurity.
La protezione dei dati sensibili dei cittadini, la sicurezza delle infrastrutture e la difesa da attacchi informatici sono questioni che non possono essere ignorate.
I relatori Nicla Ivana Diomede, Vittorio Baiocco. Giovanni Ciminari, Nicola Sotira e Valerio Visconti si sono concentrati su come costruire una difesa digitale solida che tuteli la privacy dei romani e permetta alle imprese di operare in sicurezza.
Turismo e cultura nell’era digitale. Infine, non si può parlare di Roma senza affrontare il tema del turismo e dei beni culturali, due colonne portanti dell’economia della Capitale, ne hanno parlato Monica Lucarelli, Alessa Pieretti, Marina Lalli, Simone Petrozzi, Onorio Rebecchini. Hanno concluso Enrico Colaiacovo e Francesco Nazzari.
Le tecnologie digitali possono giocare un ruolo fondamentale nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale, migliorando l’accessibilità e offrendo esperienze più coinvolgenti ai visitatori.
Tra soluzioni innovative per i musei, la fruizione dei monumenti attraverso realtà aumentata e nuovi strumenti per la promozione turistica, Roma si prepara a diventare una città sempre più interconnessa con il mondo digitale.
Questo summit non è solo stato un’opportunità per riflettere su come la Capitale può rispondere alle sfide del futuro, ma rappresenta anche un’occasione per comprendere come la città si inserisca all’interno di un disegno più ampio di trasformazione digitale a livello nazionale.
Il programma nazionale di digitalizzazione, il PNRR, sta già portando enormi cambiamenti, e Roma, come grande metropoli, è chiamata a fare la sua parte in un processo che coinvolge tutti gli ambiti della vita quotidiana.
L’incontro di aprile 2025 è dunque una tappa fondamentale per comprendere come le soluzioni tecnologiche possono trasformare la vita di ogni cittadino romano, migliorando la qualità dei servizi pubblici, semplificando le pratiche quotidiane e, soprattutto, preparandola per le sfide future.
Un evento per chiunque voglia capire come la Capitale possa evolversi in una città digitale, sicura e sostenibile.