Lunedì, l’ex presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per istituire un nuovo ufficio che supervisionerà la CHIPS and Science Act e faciliterà investimenti esteri superiori al miliardo di dollari negli Stati Uniti. Il nuovo ente, denominato United States Investment Accelerator, sarà ospitato all’interno del Dipartimento del Commercio e si occuperà direttamente della gestione dell’ufficio CHIPS Program, responsabile della distribuzione dei 57,2 miliardi di dollari stanziati per rafforzare la ricerca e la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti.
La mossa di Trump è quantomeno curiosa. Il tycoon ha più volte attaccato la CHIPS Act, firmata dal presidente Biden nell’agosto del 2022, definendola un enorme spreco di denaro pubblico e un vantaggio eccessivo per le grandi aziende come Intel e Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., i due principali beneficiari dei sussidi previsti dalla legge.
Eppure, con questo nuovo ordine esecutivo, sembra ora voler prendere il controllo della sua attuazione, trasformando l’iniziativa in uno strumento per attrarre capitali stranieri e dare una nuova narrativa alla sua politica industriale.
L’United States Investment Accelerator verrà istituito entro 30 giorni, con il personale selezionato dal segretario del commercio. La sua creazione potrebbe segnalare un cambio di approccio, con Trump che tenta di riorganizzare la politica dei semiconduttori per renderla più allineata alla sua visione economica.
Tuttavia, resta da vedere se questa mossa porterà a un’effettiva revisione della CHIPS Act o se si tratta di un’operazione più simbolica che concreta. In ogni caso, con la guerra tecnologica tra Stati Uniti e Cina ancora in pieno corso, il controllo sui semiconduttori resta una questione centrale per la geopolitica americana.