L’intelligenza artificiale non sta solo rivoluzionando il mondo del lavoro e della creatività, ma sta trasformando in profondità anche l’industria pubblicitaria. E se pensavi che gli annunci personalizzati fossero già abbastanza inquietanti, preparati: stanno per diventare ancora più subdoli, pervasivi e iper-mirate.
Nvidia, ha sperimentato pubblicità interamente generate dall’AI in collaborazione con colossi del settore come Unilever. Il concetto è semplice quanto diabolico: un’azienda carica una manciata di risorse creative e informazioni demografiche di base, dopodiché l’AI fa il resto, generando un numero infinito di varianti personalizzate per ogni singolo utente.
La ragione per cui i giganti della tecnologia, da Meta a Google, stanno investendo pesantemente nell’AI video generation non è solo una questione di innovazione, ma di business. La pubblicità è il motore finanziario di queste piattaforme e l’idea di poter offrire video pubblicitari su misura per ogni utente, senza dover produrre manualmente una vasta gamma di contenuti, è il sogno bagnato di ogni inserzionista.
Il problema, ovviamente, è che tutto questo sta spingendo il livello di intrusione pubblicitaria a nuove vette. Se già oggi gli annunci sembrano leggerti nel pensiero, domani potrebbero letteralmente parlarti con la tua voce sintetizzata, mettere in scena il tuo quartiere come sfondo o persino integrare i tuoi gusti personali in tempo reale. La personalizzazione diventa così estrema da sfiorare il confine tra pubblicità e manipolazione psicologica.
L’altra faccia della medaglia è l’impatto culturale e creativo. Se la pubblicità diventa un flusso continuo e adattabile in tempo reale, che fine faranno i grandi spot iconici, quelli che definiscono un’epoca o un brand? In un mondo dove ogni individuo vede un annuncio diverso, la narrazione pubblicitaria rischia di frammentarsi fino a dissolversi.
L’unica certezza è che questa evoluzione sarà veloce e inarrestabile. Le aziende che non adotteranno questi strumenti rischiano di rimanere indietro, mentre chi ne abuserà potrebbe scatenare un contraccolpo normativo o, peggio, una repulsione collettiva da parte di consumatori sempre più esasperati dall’invasione pubblicitaria.
Per ora, meglio prepararsi: il prossimo spot che vedrai potrebbe essere stato generato in tempo reale, solo per te, con un livello di personalizzazione che neanche il miglior copywriter avrebbe mai potuto immaginare.
Rivista.AI ringrazia
Elisabetta Alicino ha fondato Brand Genesi co-founder di Aimaze e AIDEA expert Brand Design, Identità di marca, Gen-AI e Creatività.
Brand identity e insegna ai creativi a potenziare il proprio lavoro con l’AI.