Nel panorama tecnologico attuale, dominato da annunci roboanti e promesse miliardarie, SoftBank e il suo carismatico CEO Masayoshi Son si distinguono per l’audacia delle loro dichiarazioni. Recentemente, Son ha annunciato un investimento colossale di 100 miliardi di dollari in progetti statunitensi focalizzati sull’intelligenza artificiale (IA) nei prossimi quattro anni, con l’obiettivo dichiarato di creare 100.000 posti di lavoro
Questa mossa segue una strategia già vista nel 2016, quando Son, dopo l’elezione di Donald Trump, aveva promesso un investimento di 50 miliardi di dollari e la creazione di 50.000 posti di lavoro negli Stati Uniti. Sebbene alcune di queste promesse si siano concretizzate, altre, come l’investimento massiccio in WeWork, hanno portato a perdite significative per SoftBank.
Non contento di fermarsi qui, a gennaio 2025, Son ha alzato ulteriormente la posta annunciando, insieme a Trump, Sam Altman di OpenAI e Larry Ellison di Oracle, il progetto “Stargate”: un’iniziativa da 500 miliardi di dollari per sviluppare infrastrutture IA negli Stati Uniti citeturn0news2. Questo progetto ambizioso promette di rivoluzionare il settore tecnologico e di creare ulteriori opportunità lavorative.
Tuttavia, dietro questi annunci sfarzosi, sorgono domande legittime sulla concretezza di tali progetti. SoftBank ha una storia di investimenti audaci, non sempre coronati da successo. La comunità finanziaria osserva con un misto di ammirazione e scetticismo, chiedendosi se queste promesse siano realizzabili o semplicemente mosse strategiche per guadagnare favori politici e visibilità mediatica
In un’epoca in cui l’IA è diventata il nuovo Eldorado tecnologico, SoftBank sembra voler posizionarsi come il principale artefice di questa rivoluzione. Resta da vedere se queste promesse si tradurranno in risultati tangibili o se rimarranno semplici esercizi di pubbliche relazioni. Nel frattempo, il mercato osserva, valuta e, forse, scommette sul prossimo grande annuncio di Son.