L’impero di Tencent si allarga ancora, e questa volta punta sulle macchine umanoidi. Il colosso cinese dei videogiochi e dei social media ha ufficialmente investito in Agibot, una delle startup più promettenti nel panorama della robotica. L’operazione conferma il crescente interesse dei giganti tech cinesi per un settore che sta rapidamente diventando un campo di battaglia per venture capitalist, fornitori di componenti e colossi industriali con tasche profonde.

Agibot, nota anche come Zhiyuan Robotics, ha completato un nuovo round di finanziamenti che ha visto la partecipazione di investitori di peso come Lanchi Ventures, Longcheer Technology, Wolong e Zhuhai Huafa Group. Non sono stati divulgati i dettagli sugli importi, ma secondo Tianyancha, il capitale registrato della società è aumentato a 80,46 milioni di yuan (circa 11,1 milioni di dollari) dai precedenti 76,37 milioni. Numeri che confermano la solidità finanziaria della startup e il suo appeal per chi scommette sulla robotica come prossimo grande business.

Ma perché Agibot è così interessante per il mercato? Il merito va soprattutto alla sua squadra fondatrice, che include nomi di peso come Peng Zhihui, ex talento del programma “Genius Youth” di Huawei, e Yan Weixin, professore alla Shanghai Jiao Tong University. Il CEO e presidente Deng Taihua, ex vicepresidente di Huawei e responsabile della divisione computing, ha recentemente assunto anche il ruolo di rappresentante legale, una mossa definita dalla società come un “cambio di routine”, ma che potrebbe suggerire una ridefinizione degli equilibri interni.

I capitali non mancano. Agibot ha già attratto investimenti da giganti del venture capital come GL Ventures, HSG e CAS Star, il braccio finanziario dell’Accademia Cinese delle Scienze. Anche colossi dell’automotive come BYD e Beijing Automotive Group Company (BAIC) hanno scommesso sulla startup, così come alcuni fondi statali, tra cui il Lingang Sci-Tech Fund. Con una valutazione che supera i 10 miliardi di yuan, Agibot sembra avere le carte in regola per diventare un leader del settore.

A detta del partner Yao Maoqing, responsabile dell’unità di intelligenza incarnata dell’azienda, la raccolta fondi è stata “piuttosto fluida”, con riserve di cassa sufficienti per coprire almeno tre anni di operatività. Il boom della robotica in Cina gioca a suo favore, tanto che alcuni investitori hanno addirittura aumentato la loro partecipazione dopo il Capodanno lunare, segno di una fiducia incrollabile nel potenziale dell’azienda.

Le ambizioni di Agibot si articolano su tre linee di prodotto principali:

  • Yuanzheng, un robot umanoide bipede pensato per applicazioni commerciali,
  • Genie, un robot a doppio braccio montato su ruote,
  • Lingxi, un robot umanoide più piccolo, destinato a sviluppatori e utenti consumer.

L’obiettivo per il 2025 è la produzione e consegna di almeno 3.000-5.000 unità, un traguardo che sarà supportato dalla nuova fabbrica in costruzione a Shanghai.

Tencent, dal canto suo, non è nuova al settore. Già nel 2018 ha istituito il suo Robotics X Lab a Shenzhen, sviluppando diversi prototipi negli anni. Tuttavia, la strategia delineata dal CEO Pony Ma Huateng è chiara: Tencent non vuole competere direttamente nell’hardware, ma posizionarsi come partner tecnologico, fornendo servizi cloud e big data ai produttori di robot. Una mossa intelligente, che evita di scontrarsi frontalmente con i player hardware e punta invece a monetizzare l’infrastruttura digitale necessaria per far funzionare le nuove generazioni di robot.

La scommessa su Agibot segue un modello già visto: Tencent era stato uno dei primi investitori anche in UBTech, uno dei maggiori produttori di robot quotati alla borsa di Hong Kong. Con l’intelligenza artificiale che si intreccia sempre più con il mondo fisico, il colosso cinese sta costruendo una posizione dominante come fornitore di tecnologie essenziali per la robotica del futuro.

Il mercato della robotica umanoide è ancora agli inizi, ma la direzione è chiara: chi saprà unire software avanzato, capacità produttive e un’infrastruttura di dati robusta dominerà il settore. Tencent, con il suo mix di capitale, tecnologia e networking industriale, sembra aver capito il gioco meglio di molti altri.