Google ha presentato Gemini 2.5, la sua nuova famiglia di modelli di intelligenza artificiale che, a detta dell’azienda, è in grado di “pensare”. Un’affermazione audace, ma che segna un altro passo nella corsa all’AI sempre più avanzata.

Secondo il colosso di Mountain View, Gemini 2.5 è un modello progettato per il ragionamento avanzato, il che significa che non si limita a classificare e prevedere, ma è capace di analizzare informazioni, trarre conclusioni logiche, incorporare il contesto e le sfumature, e prendere decisioni informate. In sostanza, Google vuole far credere che la sua AI non si limita a rigurgitare dati, ma elabora risposte più intelligenti e contestualizzate.

La vera innovazione di Gemini 2.5, però, sta nella combinazione tra un modello di base potenziato e una fase di addestramento posteriore migliorata. Questo upgrade dovrebbe permettere alle future versioni di gestire problemi ancora più complessi e supportare agenti sempre più contestuali e “intelligenti”. Google non sta solo costruendo un chatbot, ma un ecosistema AI che potrebbe ridefinire il concetto stesso di assistenza virtuale.

Tra le novità più interessanti c’è il lancio di Gemini 2.5 Pro Experimental, che Google definisce il suo modello più avanzato per compiti complessi. Questo sistema multimodale di ragionamento dovrebbe superare i competitor più noti, tra cui OpenAI GPT-4.5, Claude Sonnet 3.7, Grok 3 Beta e DeepSeek R1. Una dichiarazione di superiorità che, ovviamente, andrà verificata sul campo.

Al momento, il modello Gemini 2.5 Pro Experimental è disponibile per gli sviluppatori tramite Google AI Studio, per gli utenti avanzati che pagano 20 dollari al mese per l’app Gemini, e presto sarà integrato anche in Vertex AI. Tuttavia, Google ha lasciato in sospeso la questione del prezzo ufficiale, che verrà rivelato nelle prossime settimane.

Questa mossa è un chiaro segnale della guerra che si sta consumando nel settore AI. OpenAI domina il mercato con ChatGPT, ma Google non intende restare indietro. Il vero punto di svolta, però, sarà vedere se Gemini 2.5 riuscirà davvero a dimostrare un livello di “pensiero” superiore a quello delle AI concorrenti, o se si tratta solo dell’ennesimo aggiornamento con molto marketing e poca sostanza.