Apple sta preparando il terreno per un’ennesima rivoluzione nel wearable tech, puntando sull’Intelligenza Visiva (Visual Intelligence). Secondo Bloomberg, la casa di Cupertino sta esplorando l’aggiunta di telecamere su Apple Watch e AirPods, con il lancio previsto entro il 2027. Un passo che potrebbe ridefinire l’utilità degli accessori indossabili, ma che evidenzia anche la sua rincorsa nel settore AI, dove finora ha arrancato rispetto ai rivali.

L’Intelligenza Visiva, attualmente disponibile solo sugli iPhone 16 e in arrivo su iPhone 15 Pro con iOS 18.4, è una tecnologia simile a Google Lens che permette di riconoscere oggetti, tradurre testi, identificare piante e animali e ottenere informazioni contestuali su ciò che viene inquadrato. Apple ora vuole portare questa funzione sul polso degli utenti, integrando una fotocamera nei futuri modelli di Apple Watch. L’ipotesi più probabile è che la Serie standard avrà una camera frontale nel display, mentre la versione Ultra potrebbe ospitarla lateralmente, più in linea con la sua vocazione rugged e sportiva.

Ma Apple non si ferma qui. L’azienda sta anche testando l’integrazione di fotocamere sugli AirPods, con l’obiettivo di potenziare funzioni AI avanzate. Non è chiaro esattamente come verranno sfruttate, ma si parla di riconoscimento ambientale e interazioni con Siri basate sul contesto visivo. Un progetto ambizioso, che però richiede un livello di AI attualmente fuori dalla portata di Apple.

Ed è proprio qui il problema. Apple è in ritardo rispetto ai concorrenti nel settore AI. L’azienda ha recentemente posticipato al 2026 il lancio della versione più avanzata di Siri, rallentata da limiti tecnologici e dalla necessità di riorganizzare il team responsabile del progetto. Mentre OpenAI, Google e Microsoft corrono, Apple sembra ancora in fase di rodaggio.

Se la scommessa sulle telecamere su Apple Watch e AirPods riuscirà, Apple potrebbe finalmente colmare il gap nell’AI e ridefinire l’uso dei dispositivi indossabili. Ma senza un’accelerazione seria nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, rischia di rimanere ancorata al passato mentre il mercato corre verso il futuro.