Nel mondo delle startup, dove l’innovazione è spesso sinonimo di caos organizzato, due nomi emergono nel settore della gestione delle risorse umane:
Rippling e Deel. Entrambe le aziende promettono di semplificare la complessità dell’HR, ma recenti eventi hanno messo in luce una rivalità che va oltre la semplice concorrenza.
Rippling, con sede a San Francisco, si presenta come una piattaforma integrata che unisce HR, IT e finanza, offrendo alle aziende una gestione centralizzata delle operazioni. Fondata da Parker Conrad, già noto per la sua turbolenta esperienza con Zenefits, Rippling ha attirato l’attenzione per la sua capacità di automatizzare e unificare processi aziendali complessi.
Dall’altra parte dell’oceano, Deel si è affermata come leader nella gestione globale delle buste paga e della conformità. Fondata nel 2019, Deel ha rapidamente scalato il mercato, offrendo alle aziende la possibilità di assumere, pagare e gestire team in oltre 150 paesi.
La sua piattaforma all-in-one ha attratto più di 35.000 clienti, rendendola una delle startup più promettenti nel settore HR. Tuttavia, dietro queste promesse di efficienza e innovazione, si cela una battaglia sotterranea. Recentemente, Rippling ha accusato Deel di spionaggio aziendale, sostenendo che un proprio dipendente in Irlanda, identificato come D.S., abbia passato informazioni riservate a Deel.
Per smascherare il presunto infiltrato, Rippling ha orchestrato una trappola, creando un falso canale Slack chiamato “d-defectors”.
Quando D.S. ha cercato informazioni su questo canale inesistente, Rippling ha ottenuto la prova del suo coinvolgimento. La situazione è degenerata quando Rippling ha ottenuto un’ordinanza del tribunale irlandese per sequestrare il telefono di D.S.
Quest’ultimo, colto alla sprovvista negli uffici di Dublino, si è chiuso in bagno nel tentativo di eliminare prove compromettenti, per poi fuggire dalla scena. Deel ha respinto con forza le accuse, definendole infondate e sostenendo che Rippling stia cercando di distogliere l’attenzione da altre questioni legali che la riguardano, come presunte violazioni delle sanzioni russe.
Questo scontro mette in luce le tensioni crescenti nel settore delle tecnologie HR, dove la competizione per dominare il mercato porta a strategie sempre più aggressive. Mentre Rippling e Deel continuano la loro battaglia legale, le aziende che si affidano a queste piattaforme potrebbero interrogarsi sulla sicurezza e sull’integrità dei propri dati.
In un’industria dove la fiducia è fondamentale, episodi come questo sollevano dubbi sulla trasparenza e sull’etica delle pratiche aziendali.In conclusione, mentre Rippling e Deel si contendono la supremazia nel mondo delle risorse umane digitali, resta da vedere quale impatto avrà questa disputa sulla loro reputazione e sulla fiducia dei clienti.
Una cosa è certa: nel mondo delle startup tecnologiche, la linea tra innovazione e competizione sleale è sempre più sottile.