Nvidia ha svelato al GTC 2025 i suoi nuovi “supercomputer AI personali”, il DGX Spark e il DGX Station, basati sulla piattaforma Grace Blackwell. Questi dispositivi permettono agli utenti di lavorare su modelli di intelligenza artificiale avanzati, senza necessità di connettersi a un datacenter. Il DGX Spark è già disponibile per il preordine, mentre il DGX Station rimane ancora senza un prezzo ufficiale.
Il DGX Spark è essenzialmente una rinascita del dispositivo presentato al CES con il nome “Digits”, un mini-supercomputer AI grande quanto un Mac Mini, venduto a 3.000 dollari. La sua potenza deriva dal GB10 Blackwell Superchip, dotato di Tensor Cores di quinta generazione e supporto FP4, capace di erogare fino a 1.000 trilioni di operazioni al secondo. Con 128GB di memoria unificata e fino a 4TB di storage NVMe SSD, questa macchina può gestire modelli AI fino a 200 miliardi di parametri, senza bisogno di infrastrutture colossali. In pratica, Nvidia ha miniaturizzato la potenza dell’intelligenza artificiale, rendendola accessibile a chiunque abbia una scrivania e una presa di corrente.
Dall’altra parte, il DGX Station è la versione più potente e ingombrante, equipaggiata con il GB300 Blackwell Ultra, capace di fornire 20 petaflops di potenza AI e dotato di 784GB di memoria unificata. Un colosso progettato per sviluppatori, ricercatori e data scientist che vogliono prototipare, perfezionare e inferire modelli su una workstation dedicata. In parole povere, Nvidia vuole spostare il baricentro del calcolo AI dal cloud al desktop, un cambiamento che potrebbe ridefinire il mercato.
Gli OEM non sono rimasti a guardare: Asus, Dell, HP, Boxx, Lambda e Supermicro realizzeranno le proprie versioni del DGX Station, mentre il DGX Spark sarà prodotto anche da Asus, Dell, HP e Lenovo. Le spedizioni del DGX Spark inizieranno quest’estate e i preordini sono già aperti sul sito di Nvidia.
Naturalmente, Nvidia non è l’unico giocatore in questa partita. AMD ha presentato il suo Ryzen AI Max+ “Strix Halo”, e HP e Framework hanno già integrato versioni con 128GB di memoria unificata nei loro laptop e desktop. Ma Nvidia ha un asso nella manica: l’integrazione della tecnologia SynthID di Google DeepMind per il watermarking di contenuti AI generati dai suoi modelli Cosmos. Una mossa per proteggere la proprietà intellettuale e combattere la disinformazione, rendendo Nvidia il primo utilizzatore esterno di questa tecnologia annunciata nel 2023.