Il 18 marzo 2025, Adobe ha segnato un passo importante verso il futuro dell’orchestrazione dell’esperienza del cliente, presentando una serie di innovazioni che uniscono creatività, marketing e intelligenza artificiale.
Questo evento non è solo un altro punto di arrivo per Adobe, ma un vero e proprio punto di svolta in una direzione ben precisa: la personalizzazione di massa attraverso l’AI. Una proposta che promette di cambiare il modo in cui le aziende interagiscono con i clienti, mettendo l’intelligenza artificiale al centro di tutto.
Adobe Experience Platform, ormai un pilastro dell’ecosistema Adobe, si arricchisce di nuove capacità grazie all’Adobe Experience Platform Agent Orchestrator. Questa novità consente alle aziende di gestire in modo fluido e sicuro gli agenti AI, tanto interni quanto di terze parti, utilizzando una comprensione semantica dei dati aziendali, dei contenuti e dei percorsi del cliente.
Un “orchestratore” che, di fatto, trasforma l’AI da una tecnologia per pochi in una risorsa accessibile e scalabile per tutte le organizzazioni.
Ma non è solo una questione di gestione degli agenti AI. Adobe sta dando il via a una vera e propria rivoluzione nella produzione di contenuti grazie alla sua piattaforma generativa di AI, Adobe Firefly, che si integra con Adobe GenStudio e altre applicazioni Adobe. L’obiettivo è rendere l’intero ciclo di vita del contenuto più snodato, eliminando i colli di bottiglia che spesso rallentano i processi creativi e produttivi.
A questo si aggiunge una rete di alleanze strategiche con giganti del settore come Amazon Web Services, IBM, Microsoft, SAP e molti altri. Queste partnership mirano a rafforzare l’interoperabilità degli agenti AI, consentendo una sincronizzazione più fluida delle esperienze del cliente attraverso diverse piattaforme e tecnologie. L’intento è chiaro: offrire alle aziende la capacità di fornire esperienze unificate su tutti i canali e punti di contatto.
La marcia verso l’innovazione è frutto di una visione strategica di Adobe, che non vuole solo aggiornare le sue applicazioni ma ridefinire l’intero panorama dell’orchestrazione dell’esperienza del cliente (CXO). Questo approccio non si limita a migliorare l’efficienza aziendale, ma punta a fornire alle aziende gli strumenti per rispondere in tempo reale e in modo altamente personalizzato ai bisogni dei clienti.
Ad esempio, Adobe Experience Cloud, con la sua suite di servizi cloud-based per analisi, targeting e gestione dei contenuti, sta diventando il cuore pulsante di una strategia che oggi appare più centrata che mai sul cliente. La piattaforma Adobe Experience Platform, che ha alimentato oltre un trilione di esperienze nel 2024, sta acquisendo una portata crescente, con una crescita del 50% nelle entrate e del 30% nelle acquisizioni di nuovi clienti nell’ultimo anno.
Tutto questo si traduce in una proposta che spinge le aziende a ripensare l’approccio alle esperienze digitali. Non più esperienze frammentate e disconnesse, ma un flusso continuo, alimentato da AI, che rende ogni interazione con il cliente unica, rilevante e, soprattutto, tempestiva. Adobe si trova in una posizione unica per guidare le aziende attraverso questa nuova era, sfruttando la potenza dell’intelligenza artificiale per trasformare il marketing e la creatività in un motore di crescita senza precedenti.
Queste innovazioni non solo rispondono alla crescente domanda di personalizzazione nelle esperienze digitali, ma pongono Adobe come leader indiscusso nella definizione di un nuovo standard per la customer experience. Con aziende come Coca-Cola, Delta Air Lines, General Motors, HDFC Bank e Sony PlayStation che già utilizzano Adobe Experience Cloud, è chiaro che la visione dell’azienda non è solo un’idea, ma una realtà in piena espansione. Il futuro dell’interazione con i clienti non è mai stato così promettente e Adobe è pronta a guidarlo con l’intelligenza artificiale come motore centrale.