Elon Musk, l’uomo che trasforma in oro tutto ciò che tocca, ha deciso che il prossimo boccone del suo banchetto tecnologico sarebbe stato Hotshot.co, una startup di New York specializzata nella creazione di video generati dall’intelligenza artificiale. L’acquisizione, annunciata il 17 marzo 2025, è avvolta nel mistero per quanto riguarda la cifra sborsata, ma considerando la portata delle operazioni di Musk, possiamo solo immaginare che non si tratti di spiccioli.
Hotshot, fondata nel 2017, ha attirato l’attenzione di investitori del calibro di Lachy Groom, Alexis Ohanian (sì, il cofondatore di Reddit) e Day One Ventures. Negli ultimi due anni, la startup ha sfornato tre modelli fondamentali per la creazione di video: Hotshot-XL, Hotshot Act One e, con un colpo di genio creativo, Hotshot. Questi modelli rappresentano uno sguardo nel futuro dell’apprendimento, dell’intrattenimento e della comunicazione, almeno secondo quanto dichiarato dalla stessa Hotshot.
Ora, con l’acquisizione da parte di xAI, questi modelli avranno l’opportunità di girare sulla più grande infrastruttura di supercomputer al mondo, Colossus. Per chi non lo sapesse, Colossus è stato costruito in tempi record: solo 122 giorni per essere pienamente operativo, un’impresa che normalmente richiederebbe anni. Ma quando hai a disposizione 100.000 GPU NVIDIA Hopper e l’abilità di Musk nel piegare le leggi del tempo e dello spazio, tutto è possibile.
L’acquisizione di Hotshot arriva in un momento in cui xAI sta facendo incetta di fondi. A dicembre 2024, ha chiuso un round di finanziamento di Serie C da 6 miliardi di dollari, portando il totale dei fondi raccolti a oltre 12 miliardi. Investitori come A16Z, BlackRock, Fidelity e persino giganti tecnologici come NVIDIA e AMD hanno deciso di scommettere sul futuro dell’AI targata Musk.
Ma non è tutto rose e fiori. L’espansione rapida di xAI ha sollevato qualche sopracciglio, soprattutto per quanto riguarda l’impatto ambientale. La costruzione di Colossus a Memphis, Tennessee, ha sollevato preoccupazioni riguardo al consumo energetico e alle emissioni, con critici che accusano l’azienda di operare senza le necessarie autorizzazioni.
Inoltre, Musk non si accontenta mai. Recentemente, ha guidato un consorzio che ha offerto la modica cifra di 97,4 miliardi di dollari per acquisire OpenAI, il rivale sostenuto da Microsoft. Tuttavia, OpenAI ha gentilmente declinato l’offerta, dimostrando che non tutti sono disposti a vendere l’anima al diavolo, o in questo caso, a Musk.
Musk, la cui startup di intelligenza artificiale gestisce il chatbot Grok, ha affermato in un live streaming di gennaio che si aspetta che un modello “Grok Video” venga rilasciato “tra qualche mese”.
Con l’acquisizione di Hotshot, xAI si prepara a rafforzare la sua posizione nel campo dell’intelligenza artificiale generativa. Resta da vedere come questa mossa influenzerà la concorrenza e se Musk riuscirà a mantenere il suo ritmo frenetico senza inciampare. Ma una cosa è certa: nel mondo dell’AI, il gioco si fa sempre più interessante, e Musk sembra determinato a essere il giocatore principale, costi quel che costi.