Lisa Su, CEO di AMD, è tornata in Cina con un chiaro messaggio: i chip della sua azienda sono perfettamente compatibili con i modelli di intelligenza artificiale sviluppati da giganti locali come DeepSeek e Alibaba. Un’affermazione che non è solo una mossa commerciale, ma un preciso segnale geopolitico in un contesto sempre più teso tra Stati Uniti e Cina sul fronte dei semiconduttori.
Durante una conferenza a Pechino dedicata ai PC per l’intelligenza artificiale, Su ha sottolineato come le soluzioni AMD abbiano già accelerato lo sviluppo delle tecnologie AI cinesi, grazie alla loro integrazione con i modelli Qwen di Alibaba e le architetture DeepSeek. Il messaggio è chiaro: mentre Washington cerca di frenare l’accesso di Pechino ai chip avanzati, AMD si posiziona come partner strategico per il mercato cinese, sfidando il dominio di Nvidia.
Non è un caso che al fianco di Lisa Su ci fossero rappresentanti di Lenovo, Asus e Microsoft, aziende che stanno scommettendo pesantemente sull’ecosistema AI aperto e sviluppatore-friendly promosso da AMD. Un’apertura che si traduce anche in iniziative concrete: la società ha pubblicato guide dettagliate su come eseguire localmente i modelli open-source DeepSeek V3 e R1 sulle sue GPU Instinct, un’alternativa competitiva alle soluzioni Nvidia.
Ma dietro il linguaggio della collaborazione e dell’innovazione, c’è una battaglia ben più grande. La guerra dei chip tra Stati Uniti e Cina ha visto restrizioni sempre più severe, con il governo americano che ha imposto limiti alle esportazioni di semiconduttori avanzati. In questo scenario, AMD si muove su un terreno scivoloso: deve conquistare il mercato cinese senza attirare eccessivamente l’attenzione delle autorità statunitensi.
Per DeepSeek e Alibaba, il supporto di AMD rappresenta un vantaggio strategico. Con Nvidia sempre più limitata nelle sue vendite in Cina, avere accesso a GPU potenti e ottimizzate per AI significa ridurre la dipendenza dalle soluzioni americane più regolamentate. Un elemento chiave nella corsa di Pechino verso l’autosufficienza tecnologica, obiettivo prioritario del governo cinese.
La mossa di Lisa Su, dunque, è un perfetto esempio di come AMD stia cercando di ritagliarsi un ruolo centrale nella rivoluzione AI, sfidando Nvidia in quello che potrebbe diventare il mercato più grande del mondo per l’intelligenza artificiale. Ma la domanda è: fino a che punto potrà spingersi prima che Washington decida di intervenire?