Nel dinamico panorama della robotica, l’annuncio della partnership tra UBTech e Easyhome rappresenta un significativo passo verso l’integrazione dei robot nelle case e nelle vite quotidiane dei consumatori cinesi. La joint venture tra il gigante della robotica con sede a Shenzhen, UBTech, e Easyhome, una delle catene di arredamento più conosciute in Cina, segna un’incredibile evoluzione del mercato della robotica, mirando a vendere ben 10.000 robot domestici, tra cui dispositivi specifici per l’assistenza agli anziani.

L’accordo prevede che UBTech fornisca 500 robot umanoidi quest’anno per migliorare l’esperienza di acquisto nei negozi di Easyhome, con l’intenzione di introdurre ulteriori 10.000 unità presso i clienti della catena, promuovendo in particolare l’uso di robot intelligenti dedicati alla cura degli anziani. Tra i prodotti pensati per questa nicchia, ci sono robot per la consegna, compagni robotici, ausili per la deambulazione e poltrone motorizzate, soluzioni che cercano di rispondere a una crescente domanda di assistenza in ambito domestico.

La robotica al servizio delle famiglie cinesi

La collaborazione tra UBTech ed Easyhome non si limita alla vendita di robot. Il progetto prevede anche lo sviluppo congiunto di “robot per ristrutturazione”, dispositivi destinati a ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza durante i lavori di ristrutturazione domestica. È interessante notare come la robotica non venga vista solo come una risposta alle esigenze dei settori più tecnologici, ma come una vera e propria estensione della vita familiare. Il CEO di UBTech, Zhou Jian, ha sottolineato come il settore domestico rappresenti “il potenziale più grande” per l’applicazione dei robot umanoidi, con Easyhome che prevede l’integrazione futura di dispositivi per la pulizia della casa, la cura della salute e persino la giardinaggio.

Nel contesto più ampio, la Cina sta assistendo a una crescita significativa nella produzione di robot, con il paese che ha registrato una produzione di 1,5 milioni di robot di servizio nei primi due mesi dell’anno, segnando un incremento del 36% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend è un segno evidente dell’intensificarsi della produzione e della domanda di robot a scopi pratici, dalle assistenze agli anziani alla gestione della casa.

La risposta del mercato e la visione di Easyhome

La mossa strategica di Easyhome di integrare sempre più soluzioni tecnologiche per la casa è una chiara indicazione della volontà di rispondere a un mercato sempre più orientato verso l’innovazione. La catena di arredamento, che conta su investitori del calibro di Alibaba, ha già intrapreso un percorso che la vede non solo come un venditore di mobili, ma come un promotore di un nuovo stile di vita, orientato verso l’uso della tecnologia in casa. Per testimoniare il suo impegno nel settore delle soluzioni intelligenti per la casa, Easyhome ha recentemente modificato il proprio nome in cinese, sostituendo un carattere con uno che significa “intelligente”, simbolo di una transizione verso l’innovazione tecnologica.

Nonostante il crescente interesse e il supporto finanziario di aziende come Alibaba, la concorrenza non manca. La catena di arredamento rivale, Red Star Macalline Group, ha registrato un fatturato di 6,1 miliardi di yuan nel periodo analizzato, ma ha mostrato risultati in perdita. In confronto, la svedese Ikea ha generato ricavi in Cina pari a 2,6 miliardi di euro nel suo anno fiscale, confermando la concorrenza crescente nel settore e l’importanza di adattarsi velocemente alle richieste dei consumatori.

Un panorama globale in evoluzione

Questo accordo non solo riflette il trend crescente dell’integrazione della robotica nelle case, ma si inserisce anche in un contesto globale in evoluzione. A livello internazionale, le aziende stanno sempre più cercando di spingersi oltre l’uso industriale della robotica, esplorando applicazioni in ambito domestico e assistenziale. L’esempio più emblematico arriva dal Giappone, dove robot come Pepper, lanciato da SoftBank nel 2014, avevano suscitato grande interesse per il loro potenziale in ambito di assistenza agli anziani, anche se la produzione fu interrotta nel 2020 a causa di una domanda inferiore alle aspettative. Nel frattempo, start-up come la norvegese 1X Technologies stanno proponendo robot capaci di svolgere compiti domestici, dal passare l’aspirapolvere a raccogliere oggetti, in un mercato che è chiaramente pronto ad evolversi verso soluzioni più sofisticate.

In questo scenario, UBTech si è distinta non solo per la vendita di robot domestici, ma anche per il loro impiego in ambiti industriali, come la recente prova di un gruppo di robot che collaborano in un’auto-fabbrica per operazioni multitasking. Con l’avanzamento delle tecnologie, l’interazione tra robot e ambiente domestico diventa sempre più fluida, spingendo le aziende ad investire in ricerca e sviluppo per soddisfare una domanda che è in rapida espansione.