Il settore della Difesa, Sicurezza e Resilienza (DSR) ha raggiunto livelli record nel 2024, con un investimento totale di 5,2 miliardi di dollari, segnando un nuovo massimo storico. Questo dato emerge dal primo rapporto pubblicato da Dealroom.co e dal NATO Innovation Fund, il fondo di venture capital da 1 miliardo di euro sostenuto da 24 paesi membri della NATO. In un contesto in cui il mercato globale del venture capital ha registrato una contrazione del 45% negli ultimi due anni, il segmento DSR ha invece segnato una crescita del 30%, dimostrando di essere uno dei settori più resilienti e in rapida espansione in Europa.

Le startup che sviluppano tecnologie per la consapevolezza situazionale, il supporto alle decisioni e il monitoraggio delle minacce hanno attratto finanziamenti per un miliardo di dollari nel solo 2024, con un incremento di quattro volte rispetto al 2020. Questo slancio si traduce in un ecosistema di startup in piena espansione, capace di influenzare non solo il panorama della difesa, ma anche il settore della sicurezza aziendale e governativa.

Monaco diventa il cuore europeo degli investimenti in difesa

Se Londra e Berlino sono da tempo considerate hub strategici per la tecnologia e l’innovazione, nel 2024 Monaco è emersa come la principale città europea per gli investimenti in startup DSR. Oxford e Parigi seguono a ruota, consolidando un trend che vede la Germania e il Regno Unito come le principali destinazioni per i capitali di venture capital nel settore della difesa e sicurezza.

Dal 2019, la Gran Bretagna ha attratto la maggior parte dei fondi VC dedicati al DSR, ma nel 2024 la Germania ha superato il Regno Unito, con la Francia che mantiene una posizione di rilievo. In termini di percentuale di investimenti nazionali destinati al settore, Svizzera e Paesi Bassi emergono come i paesi più focalizzati, avendo allocato il 7% dei loro capitali di venture capital nelle startup di difesa.

Marc Wietfeld, CEO di ARX, ha sottolineato il ruolo crescente di Monaco, affermando che la città è diventata un centro per le aziende di nuova generazione nel settore della difesa, grazie alla presenza di strutture industriali, talenti altamente qualificati, e una rete di fornitori e clienti strategici.

Nato innovation fund: accelerare l’adozione delle nuove tecnologie

Uno dei principali ostacoli alla crescita delle startup nel settore della difesa e sicurezza è l’integrazione delle loro tecnologie nei processi delle grandi aziende e nei sistemi di difesa nazionali. Per affrontare questa sfida, il NATO Innovation Fund ha annunciato la nomina di John Ridge come Chief Adoption Officer.

Ridge, con oltre 30 anni di esperienza nelle Forze Armate e nel servizio civile del Regno Unito, avrà il compito di facilitare l’adozione delle soluzioni tecnologiche sviluppate dalle startup del portafoglio del fondo, collaborando direttamente con governi, industria e istituzioni militari. Il suo obiettivo sarà quello di creare percorsi strutturati per accelerare l’adozione dell’innovazione e garantire che le tecnologie avanzate possano essere rapidamente integrate nelle infrastrutture di sicurezza europee.

Secondo Ridge, il suo lavoro sarà fondamentale per rafforzare la capacità dell’Alleanza Atlantica di dissuadere eventuali aggressioni, mettendo a disposizione delle forze NATO le più avanzate soluzioni tecnologiche sviluppate dalle startup europee.

Il ruolo del nato innovation fund nel futuro della difesa europea

Il NATO Innovation Fund rappresenta uno dei più ambiziosi progetti di investimento in deep tech mai realizzati in Europa, con un capitale di 1 miliardo di euro destinato a sostenere startup che operano nel settore della difesa, sicurezza e resilienza. Il fondo gode del supporto di 24 paesi membri della NATO, tra cui Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna, e si propone di colmare il divario tra innovazione tecnologica e le esigenze di sicurezza dell’Europa.

Il panorama degli investimenti nel settore DSR dimostra che l’Europa è sempre più consapevole dell’importanza di sviluppare soluzioni tecnologiche autonome per garantire la propria sovranità e sicurezza. Con un settore in crescita esponenziale e una pipeline di startup altamente innovative, il 2024 segna un punto di svolta per il futuro della difesa tecnologica in Europa.

In Italia, una serie di startup sta sviluppando soluzioni all’avanguardia per la difesa, posizionandosi come attori chiave in un mercato altamente competitivo e strategico. Ecco le 10 realtà più promettenti che stanno innovando il settore.

Ephos (Milano) – chip fotonici in vetro Ephos è una startup fondata da Andrea Rocchetto, Roberto Osellame, Francesco Ceccarelli e Giacomo Corrielli, che sta sviluppando chip fotonici in vetro, una tecnologia che potrebbe rivoluzionare i sistemi di comunicazione sicura e il calcolo ottico avanzato. L’uso della fotonica nei sistemi di difesa offre vantaggi in termini di velocità e sicurezza nelle trasmissioni di dati sensibili.

levelQuantum (Milano) – crittografia quantistica La sicurezza informatica è una delle priorità per la difesa moderna, e levelQuantum, fondata da Magdalena Stobinska, Adam Buraczewski e Riccardo Arpe, sta sviluppando soluzioni di crittografia quantistica per proteggere le informazioni sensibili da attacchi avanzati. L’approccio quantistico alla sicurezza dei dati rende quasi impossibile qualsiasi tipo di intercettazione o decrittazione non autorizzata.

WPE Research and Development (Padova) – autonomia energetica in situazioni estreme L’indipendenza energetica è cruciale in ambienti operativi difficili. WPE Research and Development, fondata da Marco Rizzolo, Valerio Rizzolo e Massimo Chiggiato, sta sviluppando tecnologie per garantire l’autonomia energetica in condizioni estreme, migliorando l’efficienza e la sicurezza delle operazioni militari e di soccorso.

Cubbit (Bologna) – frammentazione dei dati Con la necessità crescente di proteggere i dati sensibili, Cubbit ha sviluppato un sistema di frammentazione e distribuzione dei dati basato su tecnologie di cloud decentralizzato. Fondata da Marco Moschettini, Stefano Onofri, Alessandro Cillario e Lorenzo Posani, la startup permette una gestione sicura delle informazioni, riducendo il rischio di attacchi informatici.

Xplora Srl (Parma) – soluzioni AI per analisi del sottosuolo L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore della difesa e Xplora Srl, fondata da Marco Pesci, si distingue per l’utilizzo di AI avanzata per l’analisi del sottosuolo. Le sue soluzioni permettono di individuare potenziali minacce, come ordigni inesplosi o tunnel sotterranei, aumentando la sicurezza in operazioni militari e civili.

Fluid Wire Robotics (Pisa) – braccia robotiche per ambienti estremi Le operazioni in ambienti ostili richiedono tecnologie avanzate per garantire la sicurezza degli operatori. Fluid Wire Robotics, fondata da Marco Bolignari, Marco Fontana, Francesco Damiani, Gianluigi Grandesso e Ivan De Leonardis, sta sviluppando braccia robotiche capaci di operare in ambienti estremi, come zone di conflitto o siti contaminati.

WSENSE (Roma) – reti wireless sottomarine Le operazioni subacquee rappresentano una sfida significativa per la difesa. WSENSE, fondata da Chiara Petrioli, ha sviluppato tecnologie per reti wireless sottomarine, migliorando le comunicazioni tra dispositivi e veicoli autonomi in ambienti marini, fondamentali per operazioni di sorveglianza e sicurezza.

CyLock (Roma) – cybersecurity click & play Con la crescente minaccia di attacchi informatici, CyLock offre una soluzione innovativa di cybersecurity click & play, facilitando la protezione dei sistemi senza la necessità di competenze avanzate. Fondata da Diego Padovan, Paolo Antoniani, Verando Zappi e Alessio Salzano, la startup si posiziona come leader nell’automazione della sicurezza informatica.

Brain Waves (Bologna) – comandi con onde cerebrali Il controllo di dispositivi tramite onde cerebrali è una tecnologia futuristica che trova applicazione anche nel settore della difesa. Brain Waves, fondata da Massimo Bertaccini PhD, sta sviluppando sistemi per il controllo di dispositivi e veicoli militari attraverso il pensiero, aumentando l’efficienza operativa e riducendo i tempi di reazione.

VOLTA Structural Energy (Milano) – batterie strutturali L’energia è un fattore chiave per i sistemi di difesa moderni, e VOLTA Structural Energy, fondata da Gabriele Consiglio, Chiara Mirani e Tommaso Randolfi, sta sviluppando batterie strutturali che integrano capacità di accumulo energetico direttamente nei materiali strutturali dei veicoli e delle infrastrutture, migliorando l’autonomia e la resistenza delle piattaforme militari.

Il panorama italiano delle startup per la difesa è in forte crescita, con innovazioni che spaziano dalla cybersicurezza alla robotica avanzata. Il trend degli investimenti dimostra come il settore sia destinato a giocare un ruolo strategico sempre più rilevante nell’economia e nella sicurezza nazionale.