Oracle è storicamente riconosciuta per la sua leadership nei database, ma negli ultimi anni ha accelerato la sua trasformazione verso il cloud e l’intelligenza artificiale. Il passaggio da un modello tradizionale a un’infrastruttura cloud avanzata è stato repentino, con l’azienda che oggi si posiziona come un attore di primo piano nel mercato grazie a supercomputer AI record, un portafoglio in espansione di applicazioni cloud e partnership strategiche con i principali player tecnologici.
Un aspetto cruciale della strategia di Oracle è l’apertura a collaborazioni con competitor storici come Microsoft, Google e Amazon. Il suo approccio multi-cloud le consente di offrire servizi su piattaforme concorrenti, garantendo alle imprese maggiore flessibilità e costi operativi ridotti. Questa strategia si sta rivelando vincente, soprattutto in un momento in cui le aziende cercano soluzioni scalabili per la gestione dei propri dati e dei carichi di lavoro AI.
L’infrastruttura AI come motore di crescita
L’adozione massiccia dell’intelligenza artificiale sta trasformando il settore cloud e Oracle sta sfruttando al massimo questa opportunità. Oracle Cloud Infrastructure (OCI) sta emergendo come una delle piattaforme più performanti per la gestione dell’AI, grazie a un’architettura di rete ottimizzata per il trasferimento rapido dei dati e l’integrazione di GPU ad alte prestazioni per l’addestramento dei modelli.
Un dato significativo: il consumo di GPU su OCI è aumentato del 336% in un solo trimestre, un chiaro indicatore della domanda crescente. Larry Ellison ha sottolineato che non basta semplicemente aumentare la potenza computazionale, ma è essenziale un’infrastruttura di rete ultra-veloce. Questo è esattamente ciò su cui Oracle sta investendo, differenziandosi dai competitor con data center altamente automatizzati e una gestione avanzata del trasferimento dati.
L’azienda ha recentemente annunciato la costruzione del “più grande e veloce supercomputer AI al mondo”, basato su 65.000 GPU Nvidia G200. Questo ha portato clienti di alto profilo come Meta, OpenAI e Nvidia stessa a scegliere OCI per i loro carichi di lavoro più esigenti. Queste collaborazioni rafforzano la posizione di Oracle nel settore AI e consolidano la sua credibilità come provider di infrastrutture cloud su larga scala.
I database cloud come secondo pilastro di crescita
Nonostante il focus sull’intelligenza artificiale, il cuore del business di Oracle rimane nei database, settore in cui continua a espandersi rapidamente. La transizione delle aziende dai database on-premises al cloud sta accelerando, e Oracle è in una posizione privilegiata per beneficiare di questa tendenza.
Le entrate dai servizi di database cloud sono cresciute del 28% su base annua, raggiungendo un volume d’affari annuo di 2 miliardi di dollari. Un elemento chiave della strategia di Oracle è l’approccio multi-cloud: l’azienda ha già lanciato 17 nuove regioni cloud per supportare i servizi Oracle su infrastrutture di partner come Microsoft e Google, con altre 35 in fase di sviluppo.
Un’innovazione distintiva è il modello “Cloud@Customer”, che consente a Oracle di costruire regioni cloud dedicate direttamente nei data center dei clienti. Questa soluzione è particolarmente apprezzata da settori altamente regolamentati come banche, telecomunicazioni e istituzioni governative, che richiedono infrastrutture cloud private ma con la scalabilità di un provider pubblico.
Il successo del SaaS trainato dall’AI
Oltre al cloud infrastructure, Oracle sta registrando ottimi risultati nel segmento SaaS (Software-as-a-Service), con prodotti come Fusion Cloud ERP e NetSuite Cloud ERP in crescita costante a doppia cifra. Nonostante il timore che le migrazioni dei sistemi ERP potessero rallentare in una fase di incertezza economica, la domanda è rimasta elevata, dimostrando che l’efficienza operativa e l’ottimizzazione dei costi sono priorità per le aziende.
L’integrazione dell’AI nei prodotti SaaS di Oracle sta rendendo queste soluzioni ancora più competitive. Ad esempio, funzionalità avanzate di gestione della supply chain e moduli specializzati per settori specifici stanno attirando un numero crescente di clienti. Inoltre, l’azienda continua a investire in miglioramenti della piattaforma, espandendo il backlog di ordini e garantendo prospettive di crescita sostenibile nel lungo periodo.
Un modello di data center modulare ed efficiente
Un aspetto spesso trascurato della strategia di Oracle è la sua architettura innovativa per i data center. A differenza di AWS o Azure, che costruiscono infrastrutture gigantesche fin dall’inizio, Oracle ha adottato un modello modulare che permette di avviare una regione cloud con un footprint ridotto e di espandere l’infrastruttura in base alla domanda.
Questo approccio riduce drasticamente i costi di avviamento e ottimizza l’utilizzo delle risorse. Inoltre, la standardizzazione delle installazioni e un alto grado di automazione consentono a Oracle di implementare nuove regioni cloud più rapidamente rispetto ai competitor. La capacità di personalizzazione del cloud OCI lo rende particolarmente interessante per settori con esigenze di compliance specifiche, come la finanza o la pubblica amministrazione.
Crescita e solidità finanziaria
Oracle non si limita a inseguire i leader del mercato cloud come AWS e Azure, ma sta costruendo una strategia vincente su più fronti: AI, multi-cloud, database e SaaS. Questo approccio ha consentito all’azienda di migliorare la redditività senza sacrificare gli investimenti strategici.
I dati finanziari più recenti confermano questa solidità. Il fatturato totale è cresciuto del 9% su base annua, raggiungendo 14,1 miliardi di dollari. Il segmento cloud e licenze software ha registrato una crescita del 12%, con Fusion Cloud ERP in aumento del 18% e NetSuite Cloud ERP del 19%.
Un aspetto particolarmente rilevante è il margine operativo non-GAAP del 45%, che evidenzia l’efficienza operativa e la capacità dell’azienda di generare profitti anche in un contesto di elevati investimenti in espansione. I flussi di cassa operativi superiori a 20 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi forniscono a Oracle una base solida per finanziare nuove iniziative e restituire valore agli azionisti.
Nonostante le prospettive positive, Oracle affronta alcune sfide significative. Il principale rischio è legato all’evoluzione dell’intelligenza artificiale: se i modelli AI iniziassero a mostrare rendimenti decrescenti in termini di miglioramenti prestazionali, la domanda di infrastrutture cloud potrebbe rallentare. Tuttavia, i progressi nei modelli di “reasoning AI” suggeriscono che il settore abbia ancora ampio spazio di crescita.
Un altro rischio è la concorrenza diretta con colossi come AWS, Microsoft e Google, che stanno rafforzando le proprie offerte multi-cloud. Se questi provider dovessero introdurre soluzioni più economiche o tecnologicamente superiori, Oracle potrebbe dover competere sul prezzo, riducendo i margini o aumentando gli investimenti per restare competitiva.
Oracle ha dimostrato di essere più di un semplice erede del passato. La sua capacità di innovare, creare nuove opportunità e costruire partnership strategiche la sta trasformando in una delle aziende più dinamiche nel panorama cloud e AI. Con un valore di mercato di 430 miliardi di dollari e un forward P/E di 25, Oracle è ben posizionata per continuare la sua crescita, consolidandosi come leader nell’infrastruttura cloud di nuova generazione.
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