La Cina è pronta a sferrare un colpo decisivo per rivitalizzare i consumi interni, varando il piano più ambizioso dagli anni ’70, mentre il mondo scientifico assiste a un’innovazione medica che sembra uscita da un romanzo di fantascienza: trasformare i tumori in carne di maiale per indurre il sistema immunitario a distruggerli. Se la prima notizia riguarda la stabilità economica di un colosso globale, la seconda potrebbe riscrivere il futuro della lotta al cancro.
Nel tentativo di contrastare la frenata della crescita economica, Pechino ha presentato un pacchetto di 30 misure per incentivare i consumi, un intervento che segna il cambio di passo più netto in oltre 40 anni. Il governo cinese mira a sostenere la domanda interna con politiche mirate, inclusi incentivi per l’acquisto di case e auto, oltre a investimenti nei servizi di welfare per spingere la spesa delle famiglie. Il punto cruciale è la necessità di stabilizzare la fiducia dei consumatori in un contesto in cui la crescita del PIL cinese rimane sotto pressione, con un target del 5% per il 2025 che appare sempre più difficile da raggiungere.
Parallelamente, il settore scientifico cinese sta facendo notizia con un trattamento oncologico rivoluzionario: ingannare il sistema immunitario facendo credere che le cellule tumorali siano cellule suine. L’intuizione è semplice ma geniale. Normalmente, il corpo umano rigetta i trapianti di organi provenienti da altre specie. Gli scienziati hanno deciso di sfruttare questa risposta immunitaria per scatenare una reazione mirata contro il cancro, trasformando le cellule tumorali in bersagli riconoscibili e quindi eliminabili dall’organismo. Un approccio che, se confermato, potrebbe rivoluzionare la medicina oncologica.
Mentre il mondo osserva attentamente l’evoluzione di queste due vicende, la Cina continua a muoversi su più fronti, dimostrando ancora una volta come politica ed innovazione siano strumenti strategici per mantenere il suo status di superpotenza globale.